Paul Pierce, Kevin Garnett e Rajon Rondo sono prigionieri dell'impensabile duo che sta cambiando gara 4 ed una serie che per lunghi tratti del match è stata molto più vicina al 3-1 che al pareggio.
I primi 9 minuti del quarto sono ostaggio di Glen Davis e Nate Robinson che attraverso la loro energia e quelle loro facce da schiaffi, anestetizzano i Lakers e servono su un piatto più luccicante dell'argento gli ultimi 3' ai titolari.
Boston c'è e lo dimostra giocando un 4° quarto vero. Da Finals. Per i Lakers, certezze che si sgretolano come la speranza di chiudere i conti nel Massachussets.
Recap
L'inizio è molto equilibrato. Allen e Pierce dopo aver aspettato 11 tiri per mettere i primi punti dal campo in gara 2, segnano al primo tentativo con l'intento dei Celtics rispettato: mettere in partita Pierce. Il capitano di Boston realizza 3 canestri consecutivi con Artest che viene tagliato fuori ad ogni situazione.
I Lakers difendono con tremenda efficacia il loro pitturato ed in attacco sono ancora più fluidi dei Celtics con il duetto Gasol-Bryant che esegue alla perfezione. 5 dei primi 6 canestri a bersaglio con i due canestri di Kobe che sono da urlo anche per merito di una signora difesa di Ray Allen.
Le difese cominciano a lavorare e conseguentemente il ritmo scende con Pierce che agguanta la personale doppia cifra attraverso un bel canestro dalla media mentre gli errori da sotto il tabellone sono più di un trend per i Celtics che tirano un misero 6/18 dal campo. Anche le percentuali dei Lakers scendono ma il lavoro sontuoso in post basso di Gasol forza due falli rapidi di Rasheed Wallace che protesta a suo modo.
Sull'ultimo possesso del 1° quarto, la difesa dei Lakers sceglie di raddoppiare sull'effervescente Paul Pierce che riesce a trovare l'accorrente Nate Robinson libero sulla linea dei tre punti. Nate infila la tripla che spezza la parità e spedisce sul +3 i padroni di casa.
Le due panchine danno vita ad un brillante inizio di 2° periodo con Glen Davis attivissimo da una parte e la coppia Farmar-Brown (8 dei primi 10 punti dei Lakers) che gestisce ottimamente l'attacco giallo-viola mentre Pierce si mette l'abito del playmaker e smazza due assist per la seconda tripla di Robinson e per il secondo canestro di Davis.
La qualità degli attacchi è modesta e non solo per merito delle difese. Si fa fatica a far canestro con Glen Davis che conferma il suo ottimo momento con il 7° punto della sua partita mentre sull'altro fronte è ancora un movimento in post basso di Gasol a forzare il 3° fallo di Rasheed che protesta, questa volta giustamente.
L'equilibrio regna sovrano ma il sovrano di questo gioco si mette in azione nello stesso momento. Kobe Bryant segna tre poetici canestri consecutivi (2 triple) per 8 punti che trafiggono il cuore e la difesa dei Boston Celtics.
Boston continua a costruire dei buoni tiri e dei buoni attacchi ma la percentuale resta al di sotto del 40% mentre Odom corre in campo aperto dopo l'ennesimo errore da sotto dei Celtics e regala il +6 ai Lakers dopo un bel duetto con Gasol che snocciola il suo 1° assist della gara.
Una grande linea di fondo presa da Artest consente ai Lakers di volare sul +8 grazie anche ad una enciclopedica difesa di Odom ma la tecnica di Garnett (gioco da 3 punti) ed il solito marchio di Rondo (recupero + canestro) riportano subito a contatto i Celtics.
Il perno di Gasol è da cineteca ed il catalano si guadagna altri due tiri liberi (8 sui 10 dei giallo-viola) mentre la giocata emozionale del primo tempo coincide con il suono della sirena del 2° quarto. Garnett infila un difficile jumper. +3 Lakers che sfiorano il 50% dal campo.
Fisher ritrova il canestro che lo ha fatto diventare l'eroe di gara 3 e ci spara al suo interno altri due incredibili tiri. Fuori equilibrio con una parabola arcuata e 4 punti che cambiano emotivamente il trend di un gara che era iniziata con i Celtics più attivi e pronti in attacco.
Per il resto, c'è il solito Gasol che arriva in doppia cifra per liberi tentati e infila il suo affidabile jumper dai 5 metri per il +5 Lakers.
L'incostanza è l'unica costante della serie e finalmente la stupenda difesa di squadra dei Boston Celtics genera transizione e canestri ad altissima percentuale con Garnett che genera il parziale di 6-0 che fa rimettere il naso avanti ai padroni di casa spinti da un fiammeggiante TD Garden.
Fisher commette il suo 4° fallo e dopo la terza tripla di Bryant arriva il canestro di Ray Allen che si scrolla di dosso l'1/19 dal campo da quando ha messo piede al Garden mentre lo stesso Kobe Bryant va avanti a suon di scariche che fanno male a tutto il palazzo.
Altre due triple di una bellezza stordente per tecnica e momento scenico ed i Lakers volano di nuovo sul +4 prima della solita giocata di energia dell'ineffabile Glen Davis che cattura il 12° rimbalzo offensivo targato Celtics per il -2 che chiude il terzo quarto griffato silenziosamente dal Mamba giallo-viola.
Il 4° quarto e decisivo quarto si apre come si era chiuso il terzo.
Giocata di pura agonismo (e di gran tecnica) di Glen Davis che diventa il terzo Celtic a raggiungere la doppia cifra. E' l'inizio di una escalation. Davis fa il bello e cattivo tempo e con altri due canestri, intervallati da un crescente Ray Allen (libero dalla marcatura di Fisher), fa esplodere il palazzo e spedisce i Celtics sul +7. Pazzesco "Big Baby". 10-2 Celtics di parziale.
Odom tiene a galla i Lakers mentre Rasheed Wallace dopo 4 proteste al limite del tecnico, pesca la tanta attesa e preventivabile "T" degli arbitri. Sembra l'inizio della rimonta dei giallo-viola ed invece la coppia più lunatica e imprevedibile della lega, Robinson-Wallace segna 5 punti in fila con la tripla del Rasheed che regala il massimo vantaggio ai Celtics (+9).
Rivers manda sul cubo dei cambi tutti i titolari ancora "intrappolati" fuori ma il fantastico cuore della panchina di Boston e le improvvisazioni piene d'incoscienza di Nate Robinson lo fanno ripiegare sulle sue idee con i Celtics che non riescono ad assestare il colpo del ko nonostante anche un passaggio del quarto a +11 con 3' ancora da giocare ed i "quintettisti" finalmente sul parquet.
Con due liberi, Bryant riporta a -6 i Lakers ma Paul Pierce si prende i primi due tiri del secondo tempo infilandoli entrambi, il secondo con un gioco da tre punti.
Allen commette un'ingenuità sul tiro da 3 di Kobe che converte tutti e tre i tiri liberi per il nuovo -6 ma Rajon Rondo genera la giocata più importante della sua gara 4 con la rubata sul tentativo di passaggio di Bryant ad Odom. Recupero più canestro in contropiede.
La 6° tripla di Bryant vale solo per l'estetica. Boston pareggia. La serie si allunga.
Boston Celtics
RONDO 6.5 - Incredibilmente la sua giocata più costante è il tiro dalla media. Ancora sotto il par il minutaggio della sua pallacanestro in transizione. Solo 3 assist ma 3 recuperi di cui l'ultimo decisivo per mettere in ghiaccio gara 4.
R.ALLEN 6 - Come approccio è una via di mezzo tra l'Allen di gara 2 e quello di gara 3. Nel primo tempo mette a referto un solo canestro poi nella ripresa ritrova Brown sulle proprie piste ed infila due classici jumper. Bravo a far ragionare il secondo quintetto nel 4° quarto.
PIERCE 7.5 - Primo tempo discreto con un inizio folgorante. Soffre meno del previsto Artest che però lo azzera del tutto nel 3° quarto (0 punti, 0 tiri). Rientra negli ultimi 3' ed infila due canestri vitali e da campione assoluto. 19 punti e 5 assist.
GARNETT 6.5 - 26' di qualità per una partita un gradino sotto la memorabile ma sfortunata gara 3. Energia sottocanestro (3 rimbalzi offensivi) e la solita difesa che converte i momenti topici della partita. Ondeggiante in attacco (5/13).
PERKINS 6.5 - La sua fisicità è fondamentale per l'economia dei Celtics. Un po' meno la sua difesa 1vs1 con Gasol. 6 punti e 7 rimbalzi dei quali Rivers sa di non poter fare a meno.
T.ALLEN 6 - La difesa su Bryant è di una competenza inaudita. I canestri che subisce sono perle dell'avversario. Meno aggressivo in attacco.
G.DAVIS 9 (MVP) - 4° quarto spaziale. Energia, tecnica, voglia, carattere. Tutto modulato in un corpo che è uno scherzo della natura. 18 punti in 22'. Pazzesco.
WALLACE 7 - In attacco infila una tripla esiziale per impatto. In difesa è il solito professore. L'altra luna s'illumina con il solito tecnico dopo la solita protesta.
ROBINSON 8 - Dopo la gara 6 contro i Magic, altro momento da ricordare per l'imprevedibile Nate. 12 punti in 16' ed una presenza emotiva che mette in difficoltà anche un veterano come Fisher. Gioca (ed è decisivo) 9' nel 4° quarto. L'avreste detto 3 mesi fa?
Los Angeles Lakers
FISHER 6 - La difesa su Ray Allen è ai limiti della perfezione. In attacco segna due canestri fantascientifici all'inizio del 3° quarto poi si spegne sui due lati del campo. Condizionato dai falli, chiude con 6 punti e 2 assist.
BRYANT 7.5 - Mette triple in momenti scenici impeccabili. I suoi canestri irreali sono comparabili alle 7 palle perse. Trascinatore un po' solitario. 33 punti con 22 tiri non bastano.
ARTEST 5 - Pierce lo soffre solo nel 3° quarto, per il resto ha troppa libertà per essere il diretto avversario di Ron. Cattura 4 rimbalzi offensivi e segna 9 punti molto fuori la sceneggiatura del match.
GASOL 7 - I primi tre quarti sono da 9. Il 4° quarto periodo è da 5. Sparisce dal match dopo aver spiegato pallacanestro in post basso e con l'utilizzo del piede perno. 21 punti con 10 liberi tentati.
BYNUM sv - E' difficile dare un giudizio sul centro dei Lakers visibilmente condizionato ad un ginocchio in pessime condizioni. 12' di sofferenza.
ODOM 7 - Difesa nel primo tempo e attacco nel 4° quarto dove tiene a galla i Lakers per diversi minuti. 39' sul parquet con 10 punti e 7 rimbalzi. Poteva dare molto di più in relazione al minutaggio e all'infortunio di Bynum.
BROWN 6 - In attacco insieme a Farmar (6) tiene botta all'ondata dei Celtics di inizio 2° quarto. In difesa soffre continuamente Ray Allen.