Spurs: tempo di scelte

Tempo di scelte in Texas, sponda Spurs. Tempo di riflessioni e decisioni. L'eliminazione ad opera dei Suns ha messo a nudo i difetti del roster: l'età  media della squadra è tale da non permettere di sostenere l'intensità  dei play-off ogni due giorni.

Duncan è inevitabilmente costretto a gestire le energie, Ginobili ha trovato la condizione ma l'infortunio al naso lo ha limitato e Parker non ha trovato il ritmo giusto dopo l'infortunio di metà  stagione.

La delusione cocente per uno "sweep" inatteso ha portato a considerazioni tanto radicali quanto affrettate. Sul piatto dei sacrificabili sono stati messi a turno proprio Parker e Ginobili, gli unici veramente appetibili per un mercato che di regola ogni estate porta a San Antonio solo veterani all'ultima corsa in cerca dell'anello o giocatori di ruolo.

Il futuro prossimo della franchigia texana è comunque legato a doppio filo al contratto di Tim Duncan, in scadenza tra due stagioni, come quello di coach Popovich. Quando il caraibico deciderà  che è tempo di smettere finirà  un'era a San Antonio e la franchigia sarà  costretta a cambiare. Fino ad allora si punta ancora all'anello.

Se la serie contro i Mavs aveva ingannato quella contro i Suns non può aver ribaltato la situazione completamente.

I Mavs arrivavano ai play-off in un pessimo momento di forma e solo un Nowitzki stellare li ha salvati in gara 1. Dallas è stato un avversario adatto agli Spurs per i ritmi di gioco simili ed un gioco classico. Tutto l'opposto i Phoenix Suns, che oltre al gioco veloce e imprevedibile hanno sfruttato una panchina decisamente superiore per energia.

Poco incisiva invece la panchina Spurs.
L'infortunio di Parker ha spostato in quintetto George Hill che ha sorpreso tutti mostrando personalità  e ottime cifre. Per coprire le spalle e togliere responsabilità  al secondo anno Popovich ha spostato in quintetto anche Ginobili e visti i risultati non ha cambiato formula nemmeno in post season utilizzando Parker come sesto uomo.

La mossa ha prodotto frutti immediati ma ha tolto il principale terminale offensivo per il secondo quintetto. Dalla panchina Bogans e Mason non hanno prodotto come sperato e Parker ha sofferto non trovando i ritmi che lo portavano ad essere la prima soluzione in attacco. San Antonio si È ritrovato a giocare le ultime partite con i Suns con il miglior quintetto offensivo già  in partenza, perdendo la spinta preziosa dalla panchina.

Molti i giocatori cambiati negli anni e dei vincitori del titolo del '99 rimangono solo Duncan e Popovich in panchina. Poco È cambiato nella gestione della squadra. La dirigenza Spurs quest'estate dovrà  decidere se cambiare radicalmente o seguire la linea guida degli ultimi anni.

Degli Spurs vincitori del titolo nel 2007 sono rimasti solo Duncan, Parker, Ginobili e Bonner, quest'ultimo ai tempi poco utilizzato. Anche nel 2007 la squadra era pieni di veterani pronti a sacrificare le cifre per vincere un ultimo anello.

I vari Horry, Barry, Finley e Oberto erano adatti al sistema Spurs e complementari al trio di stelle. Oggi in squadra ci sono McDyess e Jefferson, sicuramente non di meno valore dei loro predecessori. L'impatto di Hill e Blair ha tappato qualche buco ma non è stato sufficiente.

L'esempio di Jefferson è lampante di quanto sia difficile entrare nei meccanismi di gioco di Popovich. Abituato a giocare molto più in libertà  , un gioco più rigoroso e perfezionista come quello degli Spurs è stato mal assimilato dall'ex-Nets.

Discorso diverso per McDyess che oltre ad avere un'intelligenza cestistica superiore alla media ha avuto la fortuna di essere allenato da Larry Brown, maestro di Popovich, in un sistema di approccio al basket molto simile.

Il primo motivo per cui gli Spurs non cambieranno molto nella prossima stagione è la difficoltà  d'inserimento dei nuovi. Difficile vedere un Chris Paul giocare in una squadra come gli Spurs e difficile vedere Nowitzki al finaco di Duncan. Gli Spurs serve principalmente un lungo in grado di aiutare Duncan più in difesa che in attacco e il solo McDyess non basta.

Sacrificare Ginobili o Parker implicherebbe un riassestamento generale che non concorda con l'urgenza legata a Tim Duncan. Bogans e Mason saranno scambiati e arriveranno giocatori simili con la speranza di un impatto migliore.

Parker, il più giovane dei tre leader degli Spurs, se lontano da problemi fisici può essere ancora un fattore ma il dualismo con Hill porterà  alla scelta di uno solo dei due ma non nei prossimi due anni.

Hill crescerà  ancora seguendo l'esempio del play francese e se confermerà  i miglioramenti il futuro sarà  suo. Ginobili ha dimostrato di poter essere tra i dieci miglior giocatori della Lega anche se causa infortuni vari ha mancato di contuinità  . Difficile trovare sostituti all'altezza da inserire in brevissimo tempo se i due stanno bene.

Nuova linfa potrebbe arrivare dall'inserimento di Thiago Splitter. Il brasiliano sembra in procinto di lasciare l'Europa per provare l'avventura americana e questa volta gli Spurs non mancheranno l'occasione di testare il giocatore come fecero con Scola. Quanto sarebbe utile un giocatore come l'argentino oggi vicino a Duncan a San Antonio lo sanno benissimo e l'errore di valutazione ancora adesso fa male.

La storia recente de mercato Spurs non vede grossi rivoluzione nel roster ma inserimenti mirati nei ruoli scoperti e la sensazione è che anche quest'estate sarà  così.

Jefferson avrà  un anno d'esperienza in più e le difficoltà  saranno minori. Le speranze di titolo saranno comunque legate più alla forma con cui arriveranno ai play-off il prossimo anno che a varianti tattiche.

Un'ultima corsa verso l'anello per chiudere un ciclo iniziato nel 1997, quando gli Spurs scelsero Duncan con la prima scelta assoluta. Quell'anno dopo l'infortunio di Robinson decisero che la stagione sarebbe stata solo di transizione e di cercare una buona scelta al Draft. La fortuna sorrise agli Spurs che vinsero la Lottery nonostante la più alte probabilità  dei Celtics.

Tutto è cominciato con Duncan e finirà  con Duncan.
Il tempo corre inesorabile e a San Antonio sperano di avere un'altra possibilità  di giocare per l'anello e lo faranno con i giocatori che hanno fatto la loro fortuna nelle vittorie precedenti prima che Tim decida che è giunto il momento di dire basta.

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