A-Rod, riuscirà ad essere un fattore nei momenti importanti?
Ogni stagione gli Yankees si presentano come la squadra da battere, ma da qualche anno a questa parte Ottobre non è più il mese dei Bombers. Anche questa volta si parte con i soliti obiettivi: proseguire la striscia vincente nell'AL East, arrivare alle World Series e vincerle.
L'anno scorso i sogni delle pinstripes sono stati infranti dai Detroit Tigers e da una debolezza palese sul monte di lancio. In anni passati questo avrebbe portato a investimenti scriteriati durante la free agency, ma qualcosa sembra essere cambiato all'interno della franchigia del Bronx: Brian Cashman, GM degli Yankees, non si è lanciato in maniera folle sul mercato a strapagare i free-agent a disposizione disintegrando quanto di buono è presente nella farm, ma sono stati scelti giocatori utili alla causa e che possano essere in grado di reggere alla pressione di giocare allo Yankee Stadium.
Pitching & Difesa
La rotazione degli Yankees è cambiata parecchio dalla scorsa stagione. Due i punti fermi: Chien-Ming Wang e Mike Mussina. Partiti Randy Johnson direzione Arizona e Jaret Wright destinazione Baltimore, sono arrivati nel Bronx il figliol prodigo Andy Pettitte e il giapponese meno famoso Kei Igawa. A chiudere la rotazione ci sarà Carl Pavano con tutti i punti di domanda collegati alle sue prestazioni e alla sua inattività .
Wang dovrà essere l'ace della rotazione grazie alla sua sinker che induce una marea di ground ball che facilitano le eliminazioni da parte della difesa degli Yankees. Arriva da una stagione con 19 W e la barriera delle 20 vittorie potrebbe non essere così lontana per un giocatore che continua ad essere difficile da giocare per i suoi avversari.
Mussina, nonostante un calo nella seconda parte della stagione, dovrebbe dare il suo contributo alla causa delle pinstripes e, se il run support dovesse mantenersi sui soliti standard, la soglia delle 15 vittorie non dovrebbe essere troppo difficile da raggiungere.
Pettitte è stato l'acquisto principale di questa offseason ed è tornato nel Bronx dopo l'esilio in quel di Houston. La sua esperienza dovrebbe permettergli di aiutare la squadra nei momenti decisivi e siamo sicuri che non tremerà . Inoltre, il suo arrivo potrebbe essere il primo tassello per vedere il completamento di una rotazione Yankees con Roger Clemens a partire da giugno. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma i rumors ci sono e non ci resta che aspettare. Parlando di possibili statistiche ottenibili da Pettitte è facile prevedere un percorso similare a quello di Moose, ma il vero upgrade, come già detto, è relativo alla certezze che il pitcher stabilizzerà la rotazione per la post-season.
Igawa è l'oggetto "misterioso" della rotazione. Arriva negli States all'ombra del fenomeno mediatico Matsuzaka, ma i suoi numeri in Giappone parlano per lui. 14 - 9 di record, 2.94 di ERA, 194 K in 209 innings. Mantenere questi standard è praticamente impossibile, ma siamo sicuri che il giapponese saprà portare un buon numero di vittorie alla franchigia del Bronx.
Pavano è il punto di domanda della rotazione. Non gioca da più di un anno e provare a capire quale possa essere il suo contributo è praticamente impossibile. Secondo molti sarà la rivelazione dell'anno, secondo altri il quinto spot della rotazione sarà dato a rotazione a Rasner, Karstens e altri giovani in attesa che il sogno Clemens si realizzi.
Il bullpen degli Yankees sembra essere pronto a supportare in maniera ottimale il lavoro degli SP che, eccezion fatta per Pavano, dovrebbero garantire partenze discretamente lunghe a livello di inning giocati. Scott Proctor, Kyle Farnsworth, Mike Myers, e chi non troverà spazio in rotazione dovrebbero essere un ottimo insieme di braccia per aprire la strada al fenomeno Mariano Rivera, il cui utilizzo dovrà essere centellinato per averlo fresco nei momenti chiave della stagione.
In conclusione, l'insieme rotazione + bullpen dovrebbe dare una notevole sicurezza alla squadra e molti dei problemi che si sono mostrati ai play-off dovrebbero risolversi. Ovviamente, non basta un miglioramento delle prestazione dei pitcher se l'attacco viene completamente zittito dal monte avversario, ma crediamo che una maggior stabilità sul monte possa aiutare anche la fase offensiva della squadra
Lineup
Il punto forte degli Yankees: ognuno dei battitori presenti nel lineup può assestare il colpo decisivo. Nonostante questo, anche l'attacco ha deluso ai playoff ingigantendo i problemi del pitching. Andiamo ad analizzare i giocatori a partite dall'infield.
In prima base giocherà un nuovo arrivato in casa Yankees: Doug Mientkiewicz proveniente da Kansas City. La sua presenza permetterà di far lavorare Jason Giambi solo nel ruolo di DH e di evitargli stress ad un fisico soggetto a frequenti infortuni. A livello offensivo non sarà lui a dover contribuire.
In seconda base Robinson Cano è chiamato a confermare la passata stagione in cui ha lottato fino all'ultimo per il titolo di batting champion. Potrebbe non essere impossibile per lui superare i 20 HR e 100 RBI e mantenere la sua capacità di battere valido, caratteristica che ha migliorato notevolmente dopo i primi tempi in cui girava qualsiasi palla.
In terza base troviamo l'eterno incompiuto Alex Rodriguez, uomo da 30 + 100 tutti gli anni, ma capace di sciogliersi nei momenti decisivi. La sua attenzione a livello difensivo dovrà crescere per evitare di ripetere una stagione da E-Rod e per evitare che la stampa newyorkese lo massacri, rendendogli la vita ancora più dura.
Nel ruolo di shortstop giocherà il capitano Derek Jeter che, reduce dalla sua miglior stagione dal 1999, dovrà guidare alla carica i Bronx Bombers. Il suo contributo in termini numerici è assicurato ed è certo che la sua carica agonistica e le sue doti di clutchness saranno sempre presenti nei momenti chiave della stagione.
Dietro al piatto di casa base, Jorge Posada cercherà di gestire al meglio la sua rotazione e cercherà di dare anche il suo contributo a livello offensivo. Inoltre, essendo il suo ultimo anno di contratto, si può immaginare un impegno ancora superiore per assicurarsi un posto al sole per i prossimi anni, ma dubbi sulla sua voglia di vincere non ce ne sarebbero stati anche se avesse appena rifirmato.
A dar man forte nell'infield Andy Phillips, Miguel Cairo e Wil Nieves che faranno rifiatare i titolari.
Analizzando gli outfielders troviamo Johnny Damon (CF), Hideki Matsui (LF) e Bobby Abreu (RF) come titolari e Melky Cabrera pronto a subentrare in caso di necessità . Gli OF sono tutti in grado di fornire RBI e potenza al momento giusto. Soprattutto il ritorno al 100% Matsui sarà importante sia a livello difensivo che offensivo. Abreu sembra essere rinato nel Bronx e Damon sembra aver ritrovato la sua potenza.
Da qualunque parte lo si guardi, questo lineup ha potenzialità enormi ed ogni momento può essere quello chiave per ribaltare le sorti di un incotro. Purtoppo, negli ultimi playoff anche l'attacco è andato in crisi e sarà necessario un cambio di mentalità se si vogliono raggiungere gli obiettivi.
Arrivi
Andy Pettitte (SP, HOU), Luiz Vizcaino (RP, ARI), Doug Mientkiewicz (1B, KC), Josh Phelps (1B, BAL), Chris Britton (RP, BAL), Ross Ohlendorf (P, ARI), Humberto Sanchez (P, DET), Kei Igawa (SP, Hanshin Tigers).
Giocatore Chiave
Dire chi sarà il giocatore chiave di questa squadra dopo il crollo degli scorsi playoff è veramente difficile. Infatti, eccetto pochi giocatori, tutti hanno una parte di colpe in quello che è successo. Volendone scegliere uno come simbolo, direi A-Rod: il giocatore incompiuto, un po' come questa squadra che parte ogni anno da favorita. A-Rod è un fenomeno, un talento puro, con un carattere probabilmente non eccezionale che deve riuscire a dimostrare che lui è in grado di guidare la squadra e di portarla alle World Series. Una sua crescita nei momenti decisivi potrebbe essere quell'upgrade che permetterebbe anche ai compagni di trasformare una squadra sempre forte sulla carta in una squadra vincente.
Giudizio finale
La stagione degli Yankees deve passare per le vittorie. Quest'anno i tanto odiati Red Sox sembrano aver costruito una squadra imbattibile. E' la prima volta negli ultimi anni in cui, probabilmente, gli Yankees non sono la squadra da battere. Ma gli obiettivi non possono cambiare: si deve vincere. Sarà durissima perché le squadre attrezzate sono tantissime e i playoff vivono di vita propria, ma questa franchigia è obbligata a vincere ed il titolo manca da troppo tempo. Una lotta durissima per andare ai playoff sarà il preludio del sogno da realizzare, ma nulla è dovuto. Ogni palla, ogni out, ogni inning saranno fondamentali, e la testa e la determinazione saranno gli elementi chiave.