Orlando ci crede: 2-3

Do you believe in Magic?
Nessuna delle 93 squadre che si sono ritrovate sotto 0-3 è riuscita a vincere una serie.

E' successo 3 volte nell'hockey ed una volta nel baseball. Mai nel fantastico mondo della NBA.
Le parole di Van Gundy ("prima o poi dovrà  succedere") cominciano a prendere corpo e forza. Come il gioco ed il ritmo degli Orlando Magic.

Recap

Il primo possesso difensivo di Boston Celtics è un messaggio chiarissimo. La squadra di Rivers è in campo con un'altra aggressività  che trasforma nell'altra metà  campo nella tripla di Allen e nel canestro di Pierce per un 5-0 di parziale che apre il match.

Lewis e Carter, i più altalenanti di questa serie, si mettono subito in ritmo con una tripla ciascuno mentre gli aggiustamenti di Boston sul pick 'n roll tra Nelson ed Howard non forniscono i dividendi sperati. Dopo le 7 schiacciate di gara 4, il centro dei Magic ne inchioda altre due con Perkins fuori posizione e lontano dal canestro.

Howard fa la differenza con le stoppate mentre Rondo è diabolico con i recuperi. La partita è tesa e soprattutto molto equilibrata al primo giro di boa del 1° quarto (15-14 Orlando).

Come già  successo in gara 4, Boston ha subito problemi di falli con Garnett e Rondo a quota 2 ma in questo caso Doc Rivers decide di continuare a cavalcare il playmaker che serve il suo 3° assist per la seconda tripla di Pierce che raggiunge come al solito la doppia cifra prima della fine del 1° quarto.

Orlando sembra in gran serata dall'arco e infila la quarta "bomba" con Matt Barnes servito alla perfezione dal neo entrato JJ Redick.

I tanti falli di Boston (8 nel 1° quarto) mandano con regolarità  i Magic in lunetta, dove infilano i primi 7 liberi tirati. Orlando raggiunge quota 31 come in gara 4 ma subisce il gioco da 3 punti di Allen che ricuce lo strappo da 7 a 4 punti per una giocata che chiude il quarto e smorza l'inerzia crescente di Orlando.

Nel secondo quarto, Pietrus si presenta al pubblico della Amway Arena con una rara tripla nella serie mentre Rasheed Wallace infila per due volte il suo ineffabile jumper dalla media.

Il tutto nel mezzo dello show condotto da JJ Redick che attacca dal palleggio, si guadagna i liberi e successivamente azzanna la difesa dei Celtics con la settima tripla di Orlando in meno di 15' ed il vantaggio diventa di 7 lunghezze con i Magic già  a quota 40. Più passano i minuti più Orlando entra nella modalità  "on fire" sia difensivamente che offensivamente con le stoppate di Howard che diventano 5 e con JJ Redick che infila la retina da 9 metri per la tripla del +12.

L'Amway Arena diventa una santabarbara.
La prova corale dei Magic è da applausi. L'energia di Bass, il tasso d'attività  di Williams (3 assist in 7') e la difesa di Pietrus sono tutti elementi che contribuiscono al massimo vantaggio nella partita e nella serie (+14) che arriva con l'ennesima schiacciata di un dominante Howard sul pregevole assist di Bass.

Entra Carter e l'attacco dei Magic si ferma con Pierce che ne approfitta per fare incetta di tiri liberi e ricucire parzialmente il largo divario prima della seconda tripla di Pietrus che rida ossigeno ad Orlando.

Sul finire del primo tempo arriva il colpo di scena. Kendrick Perkins viene espulso per doppio tecnico dopo l'ennesima protesta. Una decisione discutibile che però rimette in partita Rasheed Wallace che prima infila la tripla e poi recupera palla garantendo l'ultimo possesso ai Celtics che non ne approfittano con Rajon Rondo.

Orlando va al riposo lungo con un +8 che sta molto stretto.
Boston segna il primo canestro del 3° quarto e si ritrova con un lussuoso -6 ma Carter penetra e forza il 4° fallo di Rasheed Wallace per un gioco da 3 punti che rimette mentalmente in partita l'ex Nets.

La tripla di Barnes e l'alley oop tra Nelson e Howard rimettono il divario nell'ordine dei 12 punti nonostante l'intensità  di Orlando scenda di qualche gradino con Garnett che inizia ad infilare con continuità  il jumper dai 6 metri mentre Rondo trova con facilità  l'area dei Magic e deposita 10 punti nei primi 6' del quarto.

Orlando trova 5 punti vitali nel momento più difficile della sua partita, tra i quali una miracolosa tripla di Nelson da più di 9 metri. Il meraviglioso attacco del primo tempo dei Magic è già  un ricordo come l'energia delle proprie giocate offensive. Un brusco stop che è merito di una stupenda fase della difesa dei Celtics.

Le palle perse di Boston e la continua latitanza in attacco di Paul Pierce ridanno fiducia ai Magic che riprendono la doppia cifra di vantaggio con le penetrazioni di Nelson e con la rubata di Williams.

Gortat commette due evitabili falli e spedisce due volte in lunetta Wallace per un mini-parziale di 4-0 nel mezzo del quale Robinson stoppa da dietro Dwight Howard e Glen Davis subisce un tremendo colpo al volto (involontario) da Howard e rimane a terra per diversi minuti.

L'inizio del 4° quarto è tutto di Rashard Lewis che dopo esser stato in panchina per la maggior parte dei primi 3 quarti (causa i 4 falli) attacca finalmente il canestro (e Paul Pierce) e deposita 7 punti che fanno volare Orlando di nuovo sul +13.

Boston è già  in situazione di penalty e Doc Rivers ordina l'Hack-a-Howard con il centro dei Magic che risponde con un discreto (per le sue medie) 3/6 ma la luna di Rasheed Wallace è nella direzione giusta per i Celtics e con due triple dall'angolo trascina Boston sul -10.

Sembra l'inizio della rimonta ed invece Jameer Nelson, da campione, infila la dodicesima tripla griffata Magic prima del recupero di Carter che lancia il solitario Pietrus per la schiacciata in contropiede.

Allen riprende l'Hack-a-Howard ma non fa in tempo a commettere fallo con Nelson che segna la quarta tripla del suo match per il +18 Magic che insieme al 6° fallo di Rasheed chiude il match.
Orlando fa sua anche gara 5 e si andrà  a giocare serie, vita e stagione al Boston Garden in gara 6.

Chiavi del Match

ATTACCO MAGIC
Per la prima volta nella serie, i Magic hanno dimostrato il perché e la causa delle 59 vittorie in Regular Season e dell'8-0 con il quale hanno aperto questa edizione di playoff. Il segreto è sempre stato uno solo: tiri da 3 in ritmo.

Nel primo tempo, Orlando ne ha infilati 9 con 6 giocatori diversi, sintomo di una straordinaria efficacia del sistema che ruota intorno alla capacità  di Nelson e Williams di trovare l'uomo libero sul perimetro.

Boston ha avuto difficoltà  a difendere perché Orlando ha sempre tirato in ritmo e non ha mai forzato una singola conclusione. Nel secondo tempo, la qualità  dell'attacco di Van Gundy è sensibilmente scesa. Dalle cifre evince un pessimo rapporto assist/TO che nel 3° quarto recita 1/5.

Se Carter non attacca il ferro, il potere offensivo di Orlando dipende troppo dalla freschezza mentale di Nelson che non può essere continua per 48'.

TIRI LIBERI E FALLI
Boston è sempre stata condizionata da problemi di falli. Dal primo all'ultimo possesso ed è una situazione figlia dell'aggressività  con il quale i Magic hanno condotto il loro miglior primo tempo della serie. Rondo e Garnett dopo 7' erano già  a quota 2 falli. I lunghi non sono riusciti ad amministrarsi su Dwight Howard e l'ingenua ma ingiusta espulsione di Perkins ha fatto il resto.

Orlando è andata in lunetta 35 volte ed escluso Howard (7/12) ha fallito solo 2 tiri liberi sui 23 tirati. E questo fa tutta la differenza del mondo soprattutto se Boston non riesce a gestire i falli all'inizio di ogni quarto con l'Hack-a-Howard visto nel 4° quarto che è stata una soluzione estemporanea ed abbastanza improvvisata visto il divario che iniziava a dilatarsi. Da sottolineare come il duo Allen-Garnett sia andato solo 3 volte in lunetta (25 volte nelle precedenti 4 gare).

PANCHINE
Le riserve di Orlando hanno prodotto 37 punti ma il dato statistico è l'ultimo che bisogna considerare. E' cresciuto l'atteggiamento, l'attitudine, la volontà  di alcuni comprimari dei Magic con l'ormai rodato JJ Redick a fare il capofila.

Nei momenti chiavi del match con le panchine in campo, Orlando ha dato la dimostrazione di essere superiore con una maggiore aggressività  e con un coinvolgimento strutturale rispetto all'idea di gioco. L'impatto di Jason Williams e Brandon Bass ne è un'ampia dimostrazione.

Per i Celtics (a parte Wallace) pochissimo apporto emotivo con Davis, Allen e Daniels travolti dai muscoli dei Magic con conseguenze anche pericolose da un punto di vista fisico viste le commozioni celebrali dei due giocatori di Boston.

La soluzione Robinson può essere vista da due lati: la concretezza del suo "instant offense" e la pragmatica realtà  di usarlo solo quando si è in svantaggio. Rivers non vorrà  mai ritrovarsi in questa situazione, a prescindere dalle doti dell'ex Knicks.

Orlando Magic

NELSON 8 (MVP) - Spina del fianco della difesa di Boston. Meno pick 'n roll e più soluzioni personali. Triple vitali nella sceneggiatura del match e tanto ritmo per i compagni, soprattutto nel primo tempo.
CARTER 4.5 - Si sveglia parzialmente dal torpore all'inizio del secondo tempo con due penetrazioni. Ma nel primo è un bastone tra le fiammanti ruote dell'attacco dei Magic. 8 punti con 3/10. Da ritrovare per gara 6.
BARNES 7 - Solita sicurezza in attacco e lavoro sporco in difesa. 3 triple fondamentali e 7 rimbalzi in 24'. Essenziale.
LEWIS 7.5 - Parte bene ma sparisce dalla mappa del match per colpa dei falli. Riappare nel 4° quarto e decide il match con 7 punti in fila, tutti "inside". Anche 7 rimbalzi. Finalmente vivo.
HOWARD 8 - La maturità  della sua gara 5 è sorprendente. Domina difensivamente il primo tempo con 5 stoppate. In attacco è deciso ed efficace. Crescita costante.
REDICK 7.5 - Continua la sua splendida serie. Primo tempo da trascinatore, ripresa con la totale dedizione per Ray Allen. 22' di puro agonismo sui due lati del campo.
BASS 7 - Mostra carattere, fisicità  e tanta dinamismo che manda in difficoltà  anche Garnett. 8 punti in 12'.
PIETRUS 7 - Dopo 4 gare totalmente insufficienti, il francese esce fuori dal guscio ed incide nella vittoriosa gara 5. Due triple a bersaglio, un buonissimo lavoro difensivo su Pierce e tanti minuti sul parquet (24').
WILLIAMS 7.5 - Ha il merito di trascinare la squadra nel 2° quarto facendo circolare benissimo la palla. 5 punti e 5 assist in 18' di eccellente impatto.
GORTAT 5.5 - Lavora duro ma commette qualche ingenuità  di troppo.

Boston Celtics

RONDO 6.5 - Non troppo continuo nelle sue splendide giocate e abbastanza fragile in difesa. Aggressivo nel 3° quarto dopo sistema la questione liberi (4/4 dopo l'1/7).
ALLEN 5 - Sforna 7 assist ma non riesce mai a liberarsi per fiondare il suo tiro da 3. Mette il primo della gara ma poi si eclissa. 3/11 e soli 9 punti a referto.
PIERCE 5.5 - Primo tempo da trascinatore e ripresa davvero incolore. 2 soli punti nel secondo tempo e un brutta difesa su Lewis nel 4° periodo. 8 tiri in 41' sono pochini.
GARNETT 5.5 - Fatica ancora una volta ad entrare nel match. Nel 3° quarto trova continuità  con il jumper dalla media ma non è sufficiente. Come la sua gara.
PERKINS 5 - Gli arbitri sono fiscali ed inciampano su un errore di valutazione ma il centro dei Celtics potrebbe evitare certi atteggiamenti. Squalificato per gara 6.
WALLACE 8 - 21 punti di pura tecnica e di straordinaria classe. Non riesce ad imprimere il suo marchio difensivo a causa dei falli. Il migliore (è di gran lunga) di Boston.
DAVIS 5.5 - Molta paura per la botta subita da Howard. Precedentemente non riesce ad incidere più di tanto.
ALLEN 5.5 - In condizioni fisiche precarie. Ampiamente dimostrato.
ROBINSON 6 - Prova a dare energia, punti e contropiede. Da sottolineare la splendida stoppata su Howard.

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