Mock Draft 2010 – Part I

Sarà  un testa a testa tra John Wall ed Evan Turner?

In Nba siamo nel cuore delle Semifinali di Conference, ma le altre squadre oramai fuori dai giochi, da quelle più recenti a quelle un po' meno, sono in attesa del solito evento annuale che può cambiare le sorti future di una franchigia, ovvero il Draft.

Nella serata del 18 maggio si sono definiti i posti per la lottery, visto che le situazioni di scelta dalla 16 in poi erano già  assegnate dal piazzamento finale, e a gioire sono stati i Wizards che con la primissima scelta probabilmente andranno su John Wall, il giocatore più atteso della prossima stagione. Non disperano i Sixers che alla 2 possono aggiungere un altro talento come Evan Turner, mentre New Jersey, interessata ai 2 già  citati, non ha girato molto la fortuna.

Ecco, come ogni anno, le nostre prime previsioni di scelta.
Alla fine di ogni giocatore abbiamo messo le comparison, ovvero la tipologia di giocatore a cui più assomiglia il prospetto preso in esame.

1. Washington Wizards
JOHN WALL (PG, Kentucky)

Come l'anno scorso con Blake Griffin anche quest'anno siamo davanti ad una prima scelta che sembra essere unanime. Forse solo Sacramento e Utah si sarebbero potute permettere di passare sopra al talento di John Wall. Cosa che invece non farà  certamente Washington, che andrà  ad affiancare il prodotto di Kentucky al turbolento Gilbert Arenas. Entrambi due combo guard che possono all'occorrenza scambiarsi i ruoli di point e shooting guard.
Comparison: Derrick Rose

2. Philadelphia 76ers
EVAN TURNER (SG, Ohio State)

E se alla uno si va con John Wall è normale che alla due si vada con Turner, l'unico giocatore che ha fatto alzare qualche dubbio sulla primissima scelta, giocando una stagione formidabile sotto ogni punto di vista e premiato giustamente con il Naismith a fine anno.

A dir poco versatile, è impressionante come riesce ad essere decisivo in così tante parti dal campo, sia come creatore di gioco che come finalizzatore, fino ad arrivare all'apporto difensivo ed a rimbalzo. Nota da non sottovalutare, il modo in cui eleva il suo gioco nei momenti che contano. E a Phila va benissimo anche la seconda scelta.
Comparison: Brandon Roy

3. New Jersey Nets
DERRICK FAVORS (PF/C, Georgia Tech)

I Nets sono stati i grandi sconfitti della lotteria, ma con la terza scelta riescono comunque a mettere le mani sul miglior lungo di questa classe di rookies. Derrick Favors potrebbe rimpiazzare nello spot di ala forte il cinese Yi Jianlin dal primo giorno di allenamento.

Lungo molto atletico e devastante fisicamente che sembrerebbe amalgamarsi alla perfezione con Brook Lopez. Con questa coppia sotto canestro New Jersey potrebbe essere a posto per i prossimi dieci anni.
Comparison: Amare Stoudemire

4. Minnesota Timberwolves
WESLEY JOHNSON
(F, Syracuse)
Mai viaggiare sulle ali della logica quando si parla di draft, ancora di più quando si prendono in esame le scelte dei T'Wolves. Lasciando un attimo perdere la querelle Love-Jefferson, a Minnesota il vero need è un ala che possa dare molta sostanza da entrambe le parti del campo e Wesley Johnson risponde perfettamente all'identikit.

Non è un go-to-guy, ma può dare una grossa mano in attacco con un tiro che inizia ad entrare con frequenza ed un'attività  offensiva continua. Deve essere innescato, ma non crediamo sia un problema con Flynn e Session accanto, Rambis permettendo. In difesa invece ci sono pochi dubbi, e con Brewer comporrebbe una coppia di stopper molto futuribile.
Comparison: Shawn Marion

5. Sacramento Kings
DEMARCUS COUSINS (C, Kentucky)

I Kings avrebbero bisogno di una mano nei ruoli di guardia e ala, Spencer Hawes e Jason Thompson però non hanno convinto del tutto ed a questo punto del Draft sarebbe da pazzi non prendere un giocatore come DeMarcus Cousins, da affiancare nel quintetto a Carl Landry. Talento parlando Cousins sarebbe un giocatore da prime tre chiamate assolute, con Tyreke Evans formerebbe una coppia play-lungo straripante.
Comparison: Al Jefferson

6. Golden State Warriors
AL FAROUQ AMINU (SF/PF, Wake Forest)

Combo-forward, atletico, alto potenziale, margini di miglioramento ampissimi, capacità  di lavorare molto sui mismatch. Immaginiamo che al momento della lottery Nelson sia balzato dalla sedia ed abbia detto "MIO!".

Le caratteristiche per essere un giocatore per i Warriors ci sono tutte, anche se bisognerà  vedere se The Farmer verrà  confermato dopo il cambio di proprietà  che sembra alle porte. Aminu rimane comunque un giocatore di primo livello in questo draft, sia per le caratteristiche sopra citate che per l'apporto difensivo e la comprensione del gioco molto sottovalutato. Rimane un prospetto ancora allo stato grezzo e il tiro non è dei migliori. Ma occhio a quest'ultimo particolare, perchè negli ultimi livelli sta lavorando con Dave Hopla, uno dei migliori insegnanti nel fondamentale.
Comparison: Josh Smith

7. Detroit Pistons
COLE ALDRICH (C, Kansas)

Con questa scelta i Pistons, che avrebbero bisogno di una mano virtualmente in tutte le posizioni del loro roster, sistemano il ruolo di centro prendendo colui che è considerato il miglior lungo difensivo di tutto il Draft. Eccellente rimbalzista e stoppatore, Aldrich è difensivamente già  da ora pronto per il palcoscenico NBA mentre ci sarà  da lavorare sulla fase offensiva del suo gioco.
Comparison: Brendan Haywood

8. Los Angeles Clippers
EKPE UDOH (PF/C, Baylor)

I Clippers hanno necessità  di trovare un giocatore solido nel ruolo di 3, ma visto quello che offre il draft in questa posizione, andranno con il lungo di origini nigeriane. Udoh infatti si completerebbe bene sia con le caratteristiche di Kaman, grazie alla capacità  di saper fronteggiare il canestro e di mettere palla a terra nonostante necessiti di molto lavoro sul tiro dalla media, si con quelle di Griffin, dato che è un ottimo intimidatore in difesa dotato di tempismo e braccia lunghissime. Deve assolutamente ingrossarsi fisicamente perchè al momento è troppo filiforme per i corpi dei lunghi Nba, ma è uno che non si toglie dalla lotta sotto i tabelloni.
Comparison: PJ Brown

9. Utah Jazz
GREG MONROE (PF/C, Georgetown)

Con la possibilità  di dover dire addio a Carlos Boozer durante l'estate i Jazz si possono consolare con Greg Monroe. Il prodotto di GTown, rinomata fucina di talenti da mettere sotto canestro (citofonare ai nomi Ewing, Mutombo, Mourning), non ha niente a che vedere con l'ex Duke ma è comunque il lungo tecnicamente più dotato di questa classe. Due mani da pianista lo rendono uno strepitoso passatore che potrebbe trovarsi a meraviglia nel gioco a metà  campo di coach Sloan.
Comparison: Chris Webber

10. Indiana Pacers
ED DAVIS (PF/C, North Carolina)

Anche qui il need è un giocatore perimetrale, ma attualmente non ci sono giocatori nel ruolo che possono salire fino a questa posizione, quindi è molto probabile che vadano a puntellare il reparto interno.

Ed Davis è una PF/C che può adattarsi a giocare assieme ad un altro lungo come Hibbert, sia a dividersi il ruolo con l'ex-compagno di college Hansbrough. Grande potenziale ma attitudine ed etica alquanto rivedibile, ed il fatto che neanche coach Roy Williams sia riuscito a cambiare questa predisposizione pone molti interrogativi sul ragazzo.
Comparison: Jason Thompson

11. New Orleans Hornets
HASSAN WHITESIDE (C, Marshall)

High-risk, high-rewark pick per gli Hornets che con Whiteside selezionano l'oggetto misterioso di questo Draft. Un lungo atleticamente spaventoso, corre il campo come un giocatore di un metro e novanta e al college stoppava qualsiasi cosa gli girasse attorno. È ovviamente un progetto su cui lavorare per almeno un paio d'anni, forse New Orleans non ha tutto questo tempo, ma la pazienza potrebbe ripagare.
Comparison: Samuel Dalembert

12. Memphis Grizzlies
DONATAS MOTIEJUNAS (PF, Benetton Treviso)

Difficile da decifrare il draft dei Grizzlies a questo punto, soprattutto dopo le dichiarazioni di Hesley che vuole cedere le 3 scelte al primo giro per far arrivare un giocatore di impatto con cui allungare la squadra.

Quindi diciamo che con questa numero 12 possono andare a cercare un talento futuribile come il lituano della Benetton che piace a molti per la versatilità  e per le mani da pianista. Un centro (o almeno un uomo d'area) sarebbe la soluzione migliore nell'immediato, ma difficilmente crediamo che il progetto Thabeet sia già  concluso dopo un solo anno.
Comparison: Andrea Bargnani

13. Toronto Raptors
DANIEL ORTON (C, Kentucky)

Altro oggetto del mistero di questa profondissima classe di matricole. Orton ha deciso di dichiararsi un pò (tanto) a sorpresa dopo una sola stagione a Kentucky dove, giocando dietro a Cousins, non ha praticamente mai sporcato il tabellino. Stiamo comunque parlando di un giocatore di quasi 210 cm per 120 kg, che potrebbe dominante nella fase difensiva, cosa che potrebbe aiutare la causa dei Raptors (ovviamente aspettando di conoscere la decisione di Chris Bosh).
Comparison: Kendrick Perkins

14. Houston Rockets
PATRICK PATTERSON (PF, Kentucky)

I Rockets hanno sofferto moltissimo la cessione di Landry all'interno dello scambio che ha portato Kevin Martin in Texas, sotto canestro è mancata quell'energia che nella prima parte di stagione era uno dei punti forti della squadra. Patterson potrebbe essere la scelta perfetta per riempire questa falla, visto l'ottimo atletismo, la solidità  fisica e le lunghe braccia fondamentali in difesa. La regolarità  a rimbalzo è un pò il suo punto debole, ma se messo nelle condizioni migliori senza alcuna pressione può migliorare tranquillamente, vista anche l'etica lavorativa del ragazzo.
Comparison: Carl Landry

15. Milwaukee Bucks (via Chicago Bulls)
XAVIER HENRY (SG, Kansas)

Pare essere arrivato il momento a Milwaukee di trovare il sostituto di Michael Redd. E chi meglio di Xavier Henry, mancino e tiratore come lui? Una sola stagione piena di alti e bassi passata a Kansas gli hanno fatto perdere un pò di considerazione, ma Henry rimane molto probabilmente la miglior guardia del lotto dietro alla coppia Wall – Turner. Al momento forse un pò monodimensionale (tende ad accontentarsi del tiro da tre punti) ha comunque la stazza per trasformarsi in una efficace guardia titolare NBA.
Comparison: Michael Redd

16. Minnesota Timberwolves (via Denver, Charlotte)
LARRY SANDERS (PF/C, Virginia Commonwelth)

Forse per il valore del giocatore questa scelta appena fuori dalla lottery può sembrare esagerata, ma se vogliamo vedere quali sono le necessità  della squadra, un giocatore interno che fa dell'intimidazione e della fisicità  è proprio quello che serve a questi TWolves. Completamente da costruire nella metà  campo offensiva, ma a rimbalzo ed in difesa la sua pezza la può mettere tranquillamente con le lunghe leve e le mani grosse come vanghe. Ricordo che comunque stiamo parlando di Minnie, dove nulla è scontato.
Comparison: Theo Ratliff

17. Chicago Bulls (via Milwaukee Bucks)
JAMES ANDERSON (SG/SF, Oklahoma State)

I Bulls hanno bisogno di giocatori con punti nelle mani da affiancare a Derrick Rose. James Anderson, prodotto di Oklahoma State, è stato uno dei migliori realizzatori dell'ultima stagione collegiale e in generale uno dei primissimi e più puri attaccanti. Fisico eccellente per il ruolo di guardia tiratrice, trova facilmente la via del canestro nei modi più diversi, attaccando il ferro, uscendo dai blocchi oppure tirando con i piedi per terra.
Comparison: Jerry Stackhouse

18. Miami Heat
GORDON HAYWARD (SF, Butler)

A questi Heat serve un giocatore che possa essere efficace su entrambi i lati del campo ed Hayward a questo punto è il meglio che si possa chiedere per tali caratteristiche. Uno dei grandi protagonisti dell'ultimo torneo Ncaa con la Cenerentola di turno, ha dimostrato grande capacità  offensive ed un'immensa intelligenza cestistica; sa crearsi un tiro da solo e sa far girare la squadra, perfetto per togliere un pò di pressione a Wade, qualora rimanesse in Florida.

In difesa è molto sottovalutato perchè magro e poco muscoloso, ma sa muovere bene i piedi e sa mantenere la posizione in qualunque situazione. Non è il classico giocatore che piace a Riley, ma alla 18 è una scelta da fare, soprattutto in un draft povero di esterni come questo.
Comparison: Mike Miller

19. Boston Celtics
STANLEY ROBINSON
(SF, Connecticut)
Scelta particolare per i Celtics che con Stanley Robinson vanno a pescare quello che è universalmente riconosciuto come il clone di Gerald Wallace. Un atletone incredibile, due gambe con la dinamite e un motore che non si ferma mai. Plasmato da un guru come Tom Thibodeau ha la possibilità  di diventare uno dei migliori difensori sugli esterni di tutta la Lega. Il gioco offensivo è però ancora un work in progress.
Comparison: Gerald Wallace

20. San Antonio Spurs
DAMION JAMES (SF/PF, Texas)

Ingiustamente rimane sempre sotto i radar, ma in questo caso abbiamo uno dei giocatori meglio costruiti per la Nba. Combinazione fisico-atletica di prim'ordine abbinata ad una ottima propensione per la difesa, dove riesce a marcare diverse tipologie di giocatore grazie a stazza e rapidità . In attacco non ha una posizione precisa e si trova in difficoltà  a mettere la palla a terra ma sa riconoscere molto bene le situazioni di mismatch, contesti che riesce a riconoscere molto bene, e si sta costruendo un buon tiro dalla media.

Paga la brutta stagione dei suoi Longhorns ed un potenziale quasi al limite, ma potrebbe essere un tassello molto interessante per gli Spurs, alla disperata ricerca di un giocatore che dia fisicità  ed energia dalla panchina.
Comparison: Matt Barnes

21. Oklahoma City Thunder
SOLOMON ALABI (C, Florida State)

A roster ci sono già  Serge Ibaka ed eventualmente anche BJ Mullens, che però non pare aver ben impressionato. I Thunder sembrano amare questi tipi di giocatori, lunghi, atletici, con delle braccia interminabili che possono ancorare la difesa. A questo punto del Draft Alabi sarebbe un'ottima presa e senza particolari need a Oklahoma City sarebbero ben felici di poterlo aggiungere alla loro front line.
Comparison: Serge Ibaka

22. Portland Trail Blazers
QUINCY PONDEXTER (SF, Washington)

Altro senior di ottima caratura e mentalità . Giocatore abbastanza completo, non ha particolari punti di forza ma sa fare tante cose bene e non dovrebbe avere problemi a trasferire il suo gioco tra i Pro, seppur con responsabilità  minori. Portland in questo modo pescherebbe un giocatore molto funzionale per la posizione di ala piccola dove ha molti giocatori adatti ma nessuno veramente di ruolo. Occhio perchè nonostante abbia passato 4 anni al college il suo potenziale non è limitato come si può pensare solitamente di un senior.
Comparison: Jared Dudley

23. Minnesota Timberwolves
KEVIN SERAPHIN (C, Cholet)

Con la terza scelta all'interno del primo giro i TWolves scelgono un cosidetto “International” da poter parcheggiare in Europa per un paio di stagione e da lì vedere cosa succede. Come spesso avviene in questi casi i numeri di Seraphin nel campionato francese sono normalissimi, l'upside sembra però interessante e i paragoni con Serge Ibaka abbondano.
Comparison: Ian Mahinmi

24. Atlanta Hawks
GANI LAWAL (PF, Georgia Tech)

Atlanta ha tanto bisogno di fisicità  ed energia sotto i tabelloni ed il ragazzo di origini nigeriane fa proprio al caso degli Hawks. Non è molto avanzato tecnicamente, ma ama giocare nei dintorni del canestro, trova molti punti nella spazzatura grazie all'ottimo lavoro a rimbalzo d'attacco e nell'ultimo anno ha messo un giro e tiro affidabile come (unico?) movimento spalle a canestro. In difesa fa valere l'esplosività  e la lunghezza delle braccia ma sull'uomo è rivedibile così come lo è la sua presenza mentale all'interno della partita.
Comparison: Leon Powe

25. Memphis Grizzlies
ERIC BLEDSOE (PG/SG, Kentucky)

Altro caso in cui il giocatore in questione avrebbe fatto bene a fermarsi per almeno una seconda stagione al piano di sotto. Come quella del suo ex compagno Orton anche la decisione di Bledsoe ha fatto storcere il naso a molti. Point guard che avrebbe bisogno di qualche stagione di ripetizione sotto la guida un buon veterano, fisicamente il giocatore non si discute e potrebbe essere pronto da subito, mentalmente invece ci sarà  da lavorare. Memphis comunque sembra intenzionata a voler cedere la scelta.
Comparison: Mo Williams

26. Oklahoma City Thunder
LUKE BABBIT (SF, Nevada)

Dopo aver sistemato il loro need più importante con la prima scelta a loro disposizione, con la seconda i Thunder cercheranno di puntellare la panchina dal punto di vista offensivo, sperando di cercare un uomo che possa dare punti in pochi minuti in modo da far rifiatare Durant durante l'anno. Babbit risponde a queste caratteristiche, visto che dispone di intelligenza cestistica e di un ottimo tiro da fuori, oltre ad una buonissima scelta delle situazioni. Atleticamente e soprattutto difensivamente è tutto da rivedere, ma per dare minuti di spessore offensivo potrebbe essere un ottimo pick.
Comparison: Ryan Anderson

27. New Jersey Nets
WILLIE WARREN (SG, Oklahoma)

Ad inizio stagione Willie Warren sembrava poter essere un giocatore da top-10. Purtroppo una stagione sfortunata a Oklahoma, con annessi infortuni e screzi con il proprio head coach, ne ha fatto crollare le quotazioni. Giocatore molto versatile, con punti veloci nelle mani e un eccellente range di tiro. Potrebbe dare una mano al reparto piccoli dei Nets, a questo punto del Draft potrebbe rivelarsi un discreto steal.
Comparison: Eric Gordon

28. Memphis Grizzlies
CRAIG BRACKINS (PF, Iowa State)

Scelta che si può rivelare molto interessante a questo punto. Brackins non viene da una buona stagione con i Cyclones e forse è stato schiacciato dalle aspettative dopo che lo scorso anno decise di dichiararsi al draft per poi uscire all'ultimo momento; in molti lo proiettavano in lottery, considerata anche la mancanza di giocatori d'area. Torna quest'anno con meno occhi addosso e proprio questo potrebbe avvantaggiare le squadre di fine primo/inizio secondo giro, che inserirebbero un giocatore che può giocare indistintamente dentro e fuori dall'area senza disprezzare la lotta in zona verniciata.
Comparison: Channing Frye

29. Orlando Magic
AVERY BRADLEY (PG/SG, Texas)

Ennesimo caso di un giocatore che ha lasciato il college prematuramente. Point guard veloce come la luce, atleticamente formidabile che eccelle nella propria metà  campo. Con Jameer Nelson in cabina di regia i Magic non hanno bisogno immediato, possono quindi svilupparlo al meglio e costruirgli una parvenza di gioco offensivo. Difensivamente però potrebbe dare, già  da ora, una dimensione tutta nuova alla squadra di Stan Van Gundy.
Comparison: Poor Man's Russell Westbrook

30. Washington Wizards
DEVIN EBANKS (SF/PF, West Virginia)

Anche qui si punta sul potenziale, che rischia di essere di prim'ordine. Uno dei migliori atleti del draft, dotato di velocità  e rapidità , elevazione e reattività  e braccia lunghe che lo aiutano difensivamente, dove ha le possibilità  per marcare 3 ruoli, ed a rimbalzo. Non ha fatto grossi passi avanti offensivamente nei due anni ai Mountaineers, non ha un tiro continuo a causa della meccanica e del rilascio sempre differenti e ha problemi a mettere palla a terra. Se riescono a sgrezzarlo in attacco, sui fondamentali e sull'atteggiamento è una grande vittoria, ma comunque a questo punto è un rischio da prendere.
Comparison: Jared Jeffries

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