Division in cui regna il grande equilibrio, con tre delle cinque squadre separate da margini davvero minimi e che ha visto nell'ultimo periodo una grandiosa rimonta dei Dodgers, tornati in piena lotta per la prima posizione. In fondo troviamo i D-backs ma anch'essi paiono tutt'altro che disinteressati a giocarsela fino in fondo.
Insomma, una bagarre davvero appassionante, vediamo ora come se la passa ogni squadra nel dettaglio.
San Diego Padres 24 - 17
Non si fermano i Padres, dopo essere usciti forte dai blocchi in molti pensavano che la loro marcia potesse rallentare, invece a tutt'oggi stanno dimostrando che essere ancora lì davanti (seppur con un margine ridotto) non è stato certo frutto del caso.
Sweeppati per la seconda volta i Giants hanno a loro volta subito uno sweep dai lanciatissimi Dodgers, per poi alternare una vittoria e una sconfitta contro i medesimi avversari.
E' sempre il parco lanciatori a tenere in piedi la squadra, con un Latos sugli scudi autore di un match che ha sfiorato la perfezione contro i Giants (una sola valida concessa), con la collaborazione di LeBlanc, Garland e di un bullpen spettacolare che soprattutto con Gregerson e con il closer Bell (11 salvezze per lui) ha contribuito a fare in modo che la squadra sia quella con meno punti incassati di tutta l'MLB.
In attacco la squadra non combina sfracelli, ma su tutti il solito Gonzalez, seguito a ruota da Headley ed Eckstein stanno facendo il loro con risultati molto apprezzabili.
Nelle prossime settimane sfide molto interessanti e probanti contro squadre come i Cardinals e i Phillies stabiliranno se la franchigia del Petco Park potrà continuare a coltivare ambizioni di post-season. Sognare non è vietato in casa Padres.
Los Angeles Dodgers 23 - 18
Un ciclone. Basta una parola per definire il rientro dei losangelini nelle ultime settimane; certo era illogico pensare che la squadra avrebbe stazionato a fondo classifica come all'inizio ma una rimonta così prepotente forse l'avrebbero immaginata solo i tifosi più ottimisti. Qualche numero, 15 vittorie nelle ultime 19 partite, 12 vittorie nelle ultime 14, tra cui una serie di 9 vittorie consecutive. E i Dodgers son tornati là , pronti a vincere questa division.
Attacco sfavillante con un uomo solo al comando, Andre Ethier, che però si è rotto un mignolo ed è stato messo in Disabled List, dove vi resterà per un periodo tra le due settimane e il mese.
Oltre a questa tegola c'è anche quella di Furcal e Manny Ramirez, che per guai fisici sono anch'essi fermi ai box. Sta toccando quindi a Kemp e Loney tirare avanti la "baracca", e al momento, in attesa del rientro dei grandi nomi, sembra che le cose stiano comunque funzionando.
Il pitching resta altalenante anche se ovviamente in ripresa rispetto al disastroso inizio, bene Kershaw, bene Ely, il giovane Monasterios e il solito Broxton che ha ingranato la marcia giusta e ha garantito salvezze importanti. Anche qui sul fronte infortuni si registrano le defezioni di Padilla e del knuckleballer Haeger, anche se al momento la squadra non pare risentirne la mancanza.
Nelle prossime settimane i Dodgers si troveranno una serie di 13 partite consecutive da giocarsi tra le mura amiche e, sebbene sia difficile pensare di inanellare ancora una striscia di successi tanto convincenti, sarà comunque importante per loro mettere prezioso fieno in cascina.
San Francisco Giants 22 - 18
Momento di flessione per i Giants, flessione che comincia a far storcere il naso e a preoccupare i tifosi della baia. Nell'ultimo periodo infatti solo uno sweep ai danni dei "derelitti" Astros ha portato qualche sorriso alla squadra di San Francisco.
Per il resto, una serie persa contro i Mets, uno sweep subito dai Padres e un mini-sweep subito dai D-backs nella serie di 2 partite. Non buone notizie insomma, e la cosa particolare è che queste notizie sono arrivate da chi era (e comunque lo è tuttora) una certezza di questa squadra, vedi per esempio Lincecum.
La punta di diamante dei Giants infatti nelle ultime due uscite ha perso un po' lo smalto che lo aveva caratterizzato ad inizio stagione e più in generale nella propria carriera fino a questo momento.
Certo, non pare nulla di grave, ma l'aver concesso per esempio 10 BB in 2 uscite consecutive ha fatto tornare per così dire sul pianeta Terra quello che a tratti pareva un "alieno" di questo sport. I suoi numeri restano in ogni caso molto brillanti, 5-0 il rapporto W-L, 2.35 la sua ERA, 75 gli strikeouts ottenuti in 61 inning giocati. Tutto fa pensare che sia solo un piccolo momento di sbandamento.
Attorno a lui gravitano pitcher che stanno rendendo bene, Zito sembra in gran forma forse come mai in carriera prima d'ora, Cain e Sanchez hanno numeri molto positivi mentre Wilson pur con qualche sofferenza di troppo ha già regalato 10 salvezze ai suoi. Solo Wellemeyer non pare essere all'altezza di un grande parco lanciatori, ma i suoi numeri non sono a dire il vero disastrosi.
Infatti quello che non gira nei Giants è l'attacco, una sorta di problema cronico ultimamente. Sandoval e Rowand (da poco rientrato da un infortunio) cercano di prendersi quasi tutto sulle spalle ma non sempre questo basta. Il resto della squadra va a fasi alterne e troppe volte è capitato di racimolare pochissime basi valide nel corso di una partita. Forse il rientro appena avvenuto di Freddy Sanchez potrà dare una spinta in più ad una squadra che ha bisogno di punti come il pane, altrimenti sarà dura puntare alla post-season.
Nelle prossime settimane un calendario non proibitivo potrà dare quella fiducia che ora pare necessaria alla franchigia dell'AT&T Park.
Colorado Rockies 20 - 21
Squadra che pare non riuscire a dare quella svolta che servirebbe per puntare più in alto, troppi momenti di appannamento alternati a momenti positivi non stanno garantendo i successi sperati.
Una cosa però è certa, il pitcher più in forma dell'MLB fa parte di questa franchigia, ed è Ubaldo Jimenez. La sua ERA straordinaria di 0.99, le 36 valide e i 7 punti concessi in 63 inning rappresentano dei numeri mostruosi. Ubaldo al momento sta vincendo quasi da solo le partite che gioca; oltre all'ormai famoso no-hitter è arrivata un'altra perla di una sola hit concessa nell'ultima uscita contro gli Astros.
Oltre a sperare che la forma di Jimenez rimanga tale, i tifosi Rockies devono augurarsi che anche i suoi colleghi facciano qualcosa di più; per ora solo Corpas ed il giovane Chacin stanno offrendo un buon rendimento, il resto della rotazione composto da Cook e Smith non sta facendo bene mentre il bullpen traballa. Occorrono prestazioni migliori per garantire più vittorie.
Attacco senza infamia e senza lode con Carlos Gonzalez che sta andando più forte degli altri, con il buon supporto di Tulowitzki e del catcher Olivo, che hanno i numeri migliori del roster.
Obiettivamente ci si aspettava qualcosa in più finora dai Rockies, ma attenzione alle prossime settimane, serie contro i rivali divisionali Dodgers, Giants e D-backs potrebbero essere quelle del salto di qualità . Di tempo ce n'è ancora moltissimo e il ricordo dello splendido finale di stagione scorsa è sempre vivo negli occhi della compagine di Denver.
Arizona Diamondbacks 18 - 24
Poche le buone notizie per la squadra di Phoenix, tra queste la doppia vittoria contro i Giants che è servita a mettere alle spalle una serie di 7 sconfitte filate, fatte da un inglorioso 17-3 subito contro Milwaukee e da un 13-1 rimediato da Atlanta.
Il pitching come si può facilmente evincere è piuttosto disastroso, con il solo Ian Kennedy ad avere numeri rispettabili; nemmeno Haren, giocatore generalmente piuttosto affidabile, pur sfornando numerosi strikeouts, ha concesso troppi punti ai suoi.
L'attacco non pare invece essere un problema, tutt'altro, le mazze dei D-backs sono sempre potenti e sfornano home run in quantità industriale con giocatori come Johnson (12), Reynolds (11) e Upton (7) a fare la parte del leone. Nell'ultima sfida contro i Giants è stato eguagliato il record di home run nella stessa partita per la franchigia con ben 6 messi a segno; sintomo che quando la squadra gira sa fare molto male.
Al momento però, se non si chiudono le porte in difesa, sembra dura poter avere sogni di gloria. Il calendario però promette sfide importanti contro le rivali divisionali nelle prossime settimane, pertanto lì nel deserto dell'Arizona c'è ancora ampio margine per risalire la china.