Lebron e Kobe, presenze fisse nell' All NBA Team
Nel corso dei Play-Off NBA vengono assegnati i cosiddetti "premi individuali", ovvero quei riconoscimenti che vengono conferiti a dei singoli giocatori, in base alle prestazioni di cui essi si sono resi protagonisti in regular season.
Il più importante di questi premi è sicuramente quello di MVP, il quale racchiude in sé molti significati: esso, infatti, viene assegnato al giocatore che più si è distinto come uomo-squadra, capace cioè di migliorare il rendimento dei propri compagni.
Poi c'è il premio assegnato al miglior difensore, alla migliore matricola, al giocatore più migliorato e al sesto uomo dell'anno. Sono tutti riconoscimenti importanti, certo, ma molto importante è anche il riconoscimento che trattiamo in questa pagina, dove ci occuperemo degli "All-NBA Team".
Il meccanismo è molto semplice: 122 tra commentatori e giornalisti americani e canadesi sono chiamati a scegliere 15 giocatori (suddivisi in tre quintetti) che si sono distinti per rendimento nel corso della regular season. Ogni quintetto è formato da due guardie, due ali e un centro.
Se un giocatore viene inserito nel primo quintetto, riceve 5 punti. Se viene inserito nel secondo quintetto ne riceve 3, mentre se viene inserito nel terzo quintetto ne riceve 1. Andiamo allora a vedere quali sono state le scelte della giuria per questo 2009/2010…
PRIMO QUINTETTO: Dwayne Wade (520) - Kobe Bryant (604) - Kevin Durant (579) - LeBron James (610) - Dwight Howard (610)
SECONDO QUINTETTO: Steve Nash (366) - Deron Williams (343) - Carmelo Anthony (321) - Dirk Nowitzki (356) - Amar'e Stoudemire (239)
TERZO QUINTETTO: Brandon Roy (87) - Joe Johnson (118) - Tim Duncan (125) - Pau Gasol (94) - Andrew Bogut (149)
Ecco qua. Nel primo quintetto non poteva mancare l'MVP di stagione, LeBron James, che ha chiuso con delle medie spaventose (29.7 punti, 8.5 assist e 7.3 rimbalzi), guidando i suoi Cleveland Cavaliers al primo posto nella regular season, con un record di 61 vittorie e 21 sconfitte.
Oltre a lui, non poteva mancare neanche Dwight Howard, che ha dimostrato una volta di più di essere il miglior centro della Lega. Oltre a vincere il premio come miglior difensore dell'anno per la seconda volta di fila, Howard è stato anche il miglior rimbalzista e il miglior stoppatore, e ha avuto la miglior percentuale al tiro (61%).
Dietro di loro ci sono Kobe Bryant e Kevin Durant, entrambi in corsa fino all'ultimo per la vittoria del titolo di MVP, e infine Dwayne Wade. Quest'ultimo è l'unico giocatore che, a mio parere, avrebbe potuto lasciare il posto nel primo quintetto ad un altro, e in particolare a Steve Nash o a Deron Williams.
Intendiamoci, Wade ha giocato molto bene e ha portato i Miami Heat al quinto posto della Eastern Conference. Ma sia Nash che Williams sono stati i trascinatori, sia sul campo che fuori, di due squadre, Suns e Jazz, che hanno disputato una stagione ben al di sopra delle attese.
In particolar modo, Nash è ritornato a giocare quel basket fatto di grande velocità che ha nel sangue, mentre Williams è stato il solito, impeccabile direttore d'orchestra dei Jazz, ed ha aiutato molto i suoi compagni a disputare una stagione di alto livello nonostante qualche infortunio di troppo (da Kirilenko ad Okur, passando per Korver).
Inoltre, bisogna considerare anche il fatto che la Western Conference, dove giocano sia Nash che Williams, è più competitiva della Eastern Conference di Wade. Insomma, dovendo scegliere avrei premiato prima Nash, poi Williams e infine Wade, anche se il distacco tra i tre è comunque molto ridotto.
Per il resto, ci sono pochi appunti da fare. Il secondo e il terzo quintetto mi sembrano perfetti, e non credo che ci sia nessun escluso che avrebbe meritato di entrare in uno dei quintetti.
Certo, qualche escluso eccellente c'è. Ad esempio che fine hanno fatto i Boston Celtics, a partire da Rajon Rondo? E Chris Bosh, che quest'anno ha impressionato per costanza di rendimento? E ancora: Manu Ginobili, Chauncey Billups, Mo Williams…
In realtà , pur essendo tutti giocatori che hanno disputato un'ottima stagione, sembrano avere qualcosa in meno dei 15 votati. Rondo, ad esempio, è stato formidabile, ma avrebbe dovuto prendere il posto di Brandon Roy, che ha trascinato i suoi Blazers ai play-off nonostante i mille infortuni, o di Joe Johnson, leader degli Hawks che sono stati la rivelazione dell'anno insieme agli Oklahoma City Thunder.
Anche Bosh sarebbe potuto rientrare nel terzo quintetto, se non fosse per il record negativo dei suoi Raptors, che hanno chiuso con 40 vittorie a fronte di 42 sconfitte, frutto di un calo pauroso nel periodo successivo all'All-Star Game.
Lo stesso Ginobili è esploso sul serio solo negli ultimi due mesi di regular season, e gioca comunque in una squadra di tutto rispetto come gli Spurs, dove ha Duncan, Parker e Jefferson ad aiutarlo. E così via…un plauso, perciò, ai commentatori e ai giornalisti che hanno votato, dal momento che le loro preferenze sembrano rispettare in pieno l'andamento della stagione.
Curiosità
1)Shaquille O'Neal, per ora, rinuncia al record di Kareem Abdul-Jabbar. Quest'ultimo, infatti, è stato inserito in uno dei tre quintetti per 15 volte, mentre Shaq si è fermato l'anno scorso a quota 14, a pari merito con Karl Malone.
2)Kevin Durant è stato inserito per la prima volta in questa speciale classifica, entrando subito nel primo quintetto. Anche Joe Johnson ed Andrew Bogut sono al loro primo riconoscimento, anche se si sono "fermati" al terzo quintetto.
3)Kobe Bryant è stato eletto in uno dei tre All-NBA Team per la dodicesima volta in carriera, ed è un record per le guardie che hanno ricevuto questo onore. Kobe condivide questo record con altri due mostri sacri del basket come Jerry West e Bob Cousy.
4) LeBron James e Dwight Howard sono riusciti a mettere d'accordo tutti e 122 i votanti, dal momento che sono stati inseriti nel primo quintetto in ogni singola scheda, raggiungendo così il punteggio massimo (610).