Eravamo al TD Banknorth Garden ma a giudicare dall'umiliante sconfitta dei Celtics sembrava di essere alla Quicken Loans Arena.
La squadra di Doc Rivers non entra letteralmente sul parquet lasciando campo libero alle scorribande avversarie che producono subito un netto distacco che non sarà più colmato; anche perchè i Celtics sembrano storditi dalla partenza a razzo dei Cavs guidati da 21 punti nel primo quarto di Lebron James quattro punti in più solamente il numero 23 rispetto a tutti i Boston Celtics.
Cleveland manda in doppia cifra tutto il suo quintetto base e Delonte West che parte dalla panchina mentre tra i biancoverdi gli unici che danno timidi segnali di non voler alzare bandiera bianca sono Rajon Rondo e Kevin Garnett, che prende anche un fallo tecnico, non pervenuti al palazzetto Paul Pierce e Ray Allen, sbiadite copie fantasma dei giocatori che conosciamo.
Cleveland domina in ogni settore della partita, in difesa, in attacco, prende più rimbalzi degli avversari 45 contro i 30 Celtics di cui 16 nell'ultimo quarto di tempo spazzatura; i Cavs tirano con il 60% dal campo lasciano ai Celtics le briciole e facendoli tornare negli spogliatoi tra primo e secondo tempo sotto bordate di fischi di un attonito TD Banknorth Garden che non crede ai propri occhi.
Il ritorno in campo nel terzo quarto sul punteggio di 65 a 43 non lascia molto margine di manovra a coach Rivers anche se tutti si aspettano una reazione Celtcs che non arriva; anzi la squadra di casa resta apatica e senza reazioni caratteriali, una cosa molto insolita per quello che eravamo abituati a vedere in situazioni simili a questa al Garden, come nelle finali 2008 contro i Lakers.
E' difficile commentare una partita con una direzione unica fin dal primissimo minuto di gioco, semplicemente, per una notte, i Cleveland Cavaliers non hanno avuto nessun avversario contro cui scontrarsi, anche se coach Brown ha lasciato in campo i titolari fino a 5 minuti dalla fine per evitare cali di tensione.
Qui Cleveland
Lebron James: si vede che ha ancora gara 2 negli occhi e segna subito 21 punti nel primo quarto mettendo in chiaro su come voglia che si svolga il primo match al Garden. E' veramente un fenomeno anche se la partita della scorsa notte è un match strano in cui sono venuti a mancare gli avversari. Segna 38 punti con 7 assist e 8 rimbalzi per la solita prestazione alla Robertson; tira 14 su 22 dal campo per un plusminus da +30. Mostruoso.
Shaquille O'Neal: 12 punti in 22 minuti con 9 rimbalzi e la qualità che deve dare a questa squadra per il salto di qualità da playoff. Sfiora la doppia doppia e alla sua non più giovane età fa vedere a Perkins un paio di movimenti su cui prendere appunti.
Antwan Jamison: doppia doppia da 20 punti e 12 rimbalzi, aiuta Lebron nella sistematica demolizione della difesa dei Celtics e delle sue rotazioni, è implacabile e sempre puntuale, un grande secondo violino.
Anthony Parker: per farvi capire che serata eccezionale hanno trascorso i Cavs basti pensare che anche uno come Parker, non proprio un attacante devastante, segna 11 punti con il 100% dal campo che difficilmente ripeterà nella sua carriera.
Mo Williams: resta leggermente più in ombra del resto del quartetto base segnando 12 punti con 7 assist ma facendosi trovare spesso al posto giusto al momneto giusto.
Dalla panchina Delonte West segna 14 punti con 3 assist mentre Moon, Hickson, Varejao e Powe combinano per 17 punti dando un ottimo contributo alla grandissima prestazione dei Cavs.
Mike Brown: se in gara 2 era stato annientato dal collega, ricambia a domiciolio la cortesia riprendendosi il fattore campo con una vittoria fondamentale per come e quando è arrivata. Un mattoncino in più per la scalata verso la vittoria finale.
Qui Celtics
Paul Pierce: è sceso in campo? Ieri notte il numero 34 dei Celtics sembrava una fotocopia sbiadita di quello visto in gara 2a Cleveland. Segna 11 punti con 3 assist e 4 rimbalzi con un terribile 4 su 15 dal campo ed un'ancora più terribile non reazione caratteriale che non è da PP.
Kevin Garnett: insieme a Rondo è l'unica che da timidi segnali di vita, segna 19 punti con un ottimo 8 su 11 dal campo prendendo 4 rimbalzi e difendendo fin dove può contro i Cavs che arrivano da ogni lato. Insieme a Rondo l'unico salvabile.
Kendrick Perkins: pessimo, incosistente, segna 5 punti con 2 rimbalzi senza dare praticamente nessun apporto alla squadra, gli servirebbe una strigliata storica di Garnett perchè sembra davvero un semi giocatore senza fame nè grinta nè coraggio.
Ray Allen: stesso discorso fatto per Paul Pierce, 7 punti per uno come lui sono davvero una miseria, soprattutto sul suo campo, tra i suoi tifosi. E' vero che la squadra non lo aiuta e per il suo tipo di gioco il tiro lo si costruisce su azione e non da solo ma Ray Allen può e deve fare molto molto di più.
Rajon Rondo: insieme a Garnett non affonda completamente ma resta leggermente a galla segnando 18 punti con 8 assist e 5 rimbalzi e dando l'impressione di iniziare a contare veramente a livello emotivo nelal squadra se anche in queste occasioni non molla un centimetro.
Dalla panchina Allen con 10 punti e Nate Robinson con 11 si mettono in evidenza ma sono punti inutili al fine della vittoria; gli altri da Davis a Wallace, da Finley, dve si sia nascosto il vero giocatore lo sa solo lui, a Daniels e Williams fanno solo presenza e poco più.
Doc Rivers: preso letteralmente a sculacciate a casa sua e portato a scuola da Brown medita vendetta ma deve in fretta far dimenticare ai suoi questa disastrosa gara 3 e andare avanti match per match cercando di giocare sempre come in gara 2 nell'Ohio.
I Celtics che abbiamo visto la scorsa notte sono troppo brutti per essere veri e sicuramente gara 4 non si svolgerà in questo modo imbarazzante; il fattore campo è stato ripristinato ma l'impressione è che comunque sarà una seria molto molto lunga. Forse di 7 gare e i Celtics hanno già dimostrato di saper vincere in Ohio, ci riusciranno una seconda volta?
Intanto appuntamento per gara 4 sempre a Boston e sempre al TD Banknorth Garden.
La serie continua…