Partiamo da un dato: Gara-1 e Gara-2 della serie tra Lakers e Jazz sono state due partite abbastanza simili come andamento del punteggio, ma in realtà molto diverse.
Anche stavolta i losangelini sono andati avanti nel primo quarto, hanno chiuso il secondo con 12 punti di vantaggio, dopodichè hanno dovuto fronteggiare la rimonta degli avversari, che a differenza di Gara-1 non sono mai riusciti a mettere la testa avanti. Risultato finale: 111-103.
Lo scarto tra le due squadre poteva essere anche più ampio, visto che i Lakers hanno dominato a rimbalzo (58 a 40), hanno tirato molto meglio dal campo (50% contro 39%) e perfino nei liberi (75% contro 69%). Ma hanno perso il doppio dei palloni rispetto ai Jazz (20 a 10), frutto di un gioco offensivo a volte troppo frenetico e di una certa sufficienza nei passaggi, dato che la partita sembrava già vinta alla fine del primo tempo.
I Jazz sono stati bravi a sfruttare le 20 palle perse avversarie, ricavandone ben 28 punti e dimostrando che, se sfruttano il proprio atletismo e il proprio gioco in transizione, hanno ancora una possibilità di riaprire la serie.
Los Angeles Lakers
E' vero, i ragazzi di Phil Jackson a volte sembrano assentarsi dalla gara e giocano in modo svogliato, sia in attacco che in difesa, consentendo agli avversari di rientrare. Ma quando giocano a basket al massimo della concentrazione, sono davvero una squadra temibilissima, forse addirittura senza pari nella Lega.
Basti vedere la solida difesa messa in campo negli ultimi minuti di queste due partite, o l'ottimo lavoro svolto sui giocatori avversari più pericolosi (Durant nella serie del primo turno, Williams in questa serie). Insomma, quando la partita si decide, di solito i Lakers rispondono alla grande.
Stavolta il contributo dei tre lunghi è stato fondamentale: Gasol, Bynum e Odom hanno giocato una partita davvero ottima, sotto tutti i punti di vista. Se mettiamo insieme le loro statistiche, notiamo che hanno siglato 50 punti con 18 su 24 dal campo, e che hanno arpionato 44 rimbalzi, vale a dire più di tutti i Jazz messi insieme.
Aggiungiamoci un Bryant da 30 punti e 8 assist, e capiamo il perchè della vittoria. Discreto anche il contributo offensivo di Ron Artest, del quale però continua a preoccupare la mira dalla lunga distanza (1 su 7 dal perimetro).
Utah Jazz
L'obiettivo numero uno per i Jazz è di resettare tutto quanto successo finora, per tornare a casa convinti di poter vincere entrambe le partite. I ragazzi di Jerry Sloan hanno messo ancora una volta in campo tutto il loro orgoglio, e nonostante la sconfitta si sono battuti fino alla fine, ma si trovano di fronte un avversario davvero molto, molto ostico.
Prima dell'inizio di questa serie si sapeva che i Lakers avevano più talento, una rotazione più lunga e un reparto lunghi molto difficile da fronteggiare. In queste due gare hanno dimostrato di poter anche limitare la stella avversaria, Deron Williams (4 su 16 dal campo per lui in Gara-2, e 9 ordinari assist a referto), grazie alla marcatura di Fisher e di Artest.
Insomma, chiedere di più a questa squadra sarebbe ingeneroso.
Tuttavia, qualche motivo di ottimismo in vista di Gara-3 c'è:
1) Il pubblico di Salt Lake City, molto caldo, darà sicuramente una spinta in più alla squadra. Questo è un fattore che indubbiamente aiuterà , specie giocatori come Miles e Matthews che non hanno grande esperienza in sfide ad alto livello come queste.
2) Con tutta probabilità Andrei Kirilenko tornerà a giocare, e potrà dare il suo contributo in fase offensiva ma soprattutto difensiva. A lui si chiederà di mettere in difficoltà Kobe Bryant o di dare una mano sui lunghi avversari, in particolare su Odom.
3) Con il gioco in transizione i Jazz hanno dimostrato di poter mettere a segno molti canestri, perciò hanno un'arma sicura su cui puntare per mandare fuori giri gli avversari. Servirà grande voglia in difesa e tanto lavoro sporco, ma d'altronde queste sono condizioni fondamentali, dal momento che solo se giocano al massimo delle proprie possibilità possono vincere.
Dichiarazioni post-partita
Andrew Bynum: "Oggi mi sentivo bene, e sono riuscito a giocare in modo molto aggressivo, soprattutto nel primo tempo. Credo di aver giocato la miglior partita nei play-off di tutta la mia carriera. Adesso però andremo a giocare nello Utah, e dovremo esser bravi a perdere meno palloni. Oggi ne abbiamo persi 20, e non potremo dare un vantaggio del genere ai nostri avversari in casa loro, rischiamo di pagarlo caro"
Deron Williams: "Giocare contro i Lakers per noi è difficile, anche oggi nella lotta a rimbalzo ci sono stati superiori grazie alle lunghe leve dei loro giocatori. Ora siamo costretti a vincere, perchè siamo sotto 2-0 nella serie e perchè giocheremo la prossima gara di fronte al nostro pubblico. Arriveremo preparati"
Jerry Sloan: "Bryant nell'ultimo quarto ha messo dei tiri che ci hanno definitivamente allontanato dalla vittoria. Erano tiri difficili, ma non mi stupisco che li abbia messi perchè lui è un giocatore che ha queste giocate nel suo repertorio. Dobbiamo giocare contro di lui, a nessuno piace farlo, ma bisogna riconoscere quando fa qualche grande giocata"