Stan Van Gundy indica ai suoi la strada per battere gli Hawks.
Secondo turno di Playoff ad Est e pronostico finale rispettato per la semifinale di Conference che vede incrociarsi la seconda e la terza squadra del seeding. Orlando e Atlanta si sfidano in quella che dovrebbe essere, record alla mano, la Semifinale più equilibrata.
Dovrebbe, per l'appunto, perchè i Playoff sono un discorso a parte, e se Orlando ha avuto vita facile a sbarazzarsi dei Bobcats, Atlanta ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per poter avere la meglio degli incerottati Bucks, arrivando alla settima e decisiva gara.
Salta subito all'occhio quindi la differenza di gare di riposo tra l'ultima gara di primo turno e la prima del secondo tra i due team. Orlando ha chiuso la pratica il 26 Aprile, ben 8 giorni prima di Gara1 di Semifinale. Atlanta invece ha terminato le sue fatiche contro Milwaukee domenica, e il calendario dice 2 giorni di riposo prima di volare a Disneyworld per il tip off del secondo turno.
C'è quindi una differenza di 6 giorni tra le due squadre per preparare la gara e questo fa scatenare le due correnti di pensiero che ritengono una squadra favorita rispetto all'altra.
C'è chi afferma che sia un vantaggio arrivare caldi alla serie successiva senza aver avuto troppi giorni di riposo ed evitando quindi di perdere il ritmo partita, e c'è chi dice che sia meglio riposare e aver più tempo per preparare tatticamente la squadra agli avversari per più giorni, affrontando una squadra che difficilmente in pochi giorni potrà ricaricare al meglio le batterie dopo una Gara7.
Chi ha ragione? Difficile dirlo.
Van Gundy qualche giorno fa si è sbilanciato sull'argomento, affermando che sarebbe meglio tornare alle origini, giocando le serie da 7 partite in 9 giorni, per evitare che una squadra dovesse attendere troppo tra un turno e l'altro.
Uscita che per la verità ha trovato subito il primo parere contrario, quello più autorevole per altro. David Stern, padre padrone della lega con un occhio sempre ben aperto sulla questione Business, ha fatto capire a Stan che il prodotto funziona così come ora, e cambiarlo era controproducente.
Discorso chiuso dunque. Ma tra Orlando e Atlanta chi potrà essere avvantaggiato dalla situazione? A mio avviso nessuna delle due.
Gli Hawks sono una squadra piuttosto giovane e atletica che non ha problemi a recuperare lo sforzo di una gara di playoff in 2 giorni, anche in considerazione del fatto che Gara7 contro i Bucks non ha richiesto uno sforzo molto elevato e possono quindi presentarsi a Gara1 in ritmo senza essere scarichi mentalmente o fisicamente.
Dal canto suo Orlando ha potuto preparare le migliori soluzioni tattiche per affrontare l'avversario nel secondo turno, con Van Gundy che ha potuto studiare ogni singola debolezza degli Hawks per poterne trarre vantaggio.
Il calendario
Game 1 martedì 4 maggio 2010 8.00 PM Hawks@Magic
Game 2 giovedì 6 maggio 2010 8.00 PM Hawks@Magic
Game 3 sabato 8 maggio 2010 TBD Magic@Hawks
Game 4 lunedì 10 maggio 2010 TBD Magic@Hawks
Game 5* mercoledì 12 maggio 2010 TBD Hawks@Magic
Game 6* venerdì 14 maggio 2010 TBD Magic@Hawks
Game 7* domenica 16 maggio 2010 TBD Hawks@Magic *if necessary
Qui Orlando
I Magic arrivano al secondo turno senza apparentemente aver avuto problemi a schiantare Charlotte. L'impressione, guardando le gare, è che la squadra della Florida non abbia ancora inserito le marce alte in questa post season. Dwight Howard ha avuto problemi di falli e non è quasi mai entrato in partita.
Ciò nonostante ha avuto una media di quasi 10 rimbalzi e ben 5 stoppate a partita, legittimando con i numeri il premio di miglior difensore dell'anno. Mancando DH12 però Orlando ha trovato Jameer Nelson.
Il play, risolti da tempo i problemi fisici, ha decisamente aumentato il livello del suo gioco, rilevandosi il leader della squadra in questo primo turno e dominando il duello con Felton. L'averlo ritrovato è sicuramente importante per Van Gundy che lo scorso anno ha dovuto fare a meno di lui per gran parte del tempo, essendo in fase di recupero da un infortunio.
Oltre a Dwight e Jameer, la forza d'urto dei Magic rimane di tutto rispetto. Rispetto all'anno scorso infatti nel motore c'è un Vince Carter in più. che è entrato perfettamente nei meccanismi offensivi della squadra, garantendo una costanza offensiva che nemmeno Howard può assicurare. Lewis è inoltre il 4 perimetrale che apre le difese e colpisce dalla lunga distanza.
A complemento Van Gundy può contare su Michael Pietrus e Matt Barnes, che a seconda delle esigenze possono garantire atletismo, difesa e tiro da fuori. Insomma, Orlando ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque ad Est e tentare di nuovo l'assalto all'anello. Questo è però il momento di alzare il livello di gioco, perchè troverà una squadra più talentuosa di Charlotte a darle fastidio.
Qui Atlanta
Gli Hawks si presentano all'appuntamento delle semifinali avendo faticato molto più del lecito contro dei sorprendenti Bucks. Però hanno saputo tirare fuori il meglio nelle partite che contavano. Quando si sono trovati con le spalle al muro, infatti, hanno vinto in maniera tutto sommato netta, potendo contare sull'enorme talento di cui dispongono, sia nel settore lunghi che tra gli esterni.
Nelle ultime partite della serie di primo turno oltretutto hanno avuto il giusto apporto dal loro sesto uomo, quel Jamal Crawford già votato come miglior sesto uomo della lega. Jamal, alla prima esperienza ai playoff ha faticato a trovare il ritmo e nelle prime gare della serie ha sparacchiato troppo senza essere decisivo.
Nelle ultime gare però ha ripreso da dove aveva interrotto in Regular Season e ha aumentato la produzione offensiva. Avere un uomo che uscendo dalla panchina può permettere a coach Woodson di cambiare Bibby o di usare tre esterni togliendo Williams è un vantaggio che in pochi hanno.
Proprio Williams è una delle incognite di questo secondo turno. Al momento Marvin è troppo poco costante per garantire minuti importanti ai suoi. Una sua buona serie potrebbe invece cambiare le carte in tavola e mettere in difficoltà la difesa dei Magic soprattutto in fase di rimbalzo offensivo.
A fare la differenza nelle prime gare per Atlanta è stato il reparto lunghi. Horford e Smith hanno semplicemente distrutto la frontline dei Bucks, approfittando dell'assenza di Bogut. Ad Orlando la vita non sarà così facile perchè a centro area troveranno il miglior difensore della lega, Dwight Howard, che darà non pochi grattacapi alla coppia Hawks.
Di contro però coach Woodson sa che sfruttando al meglio la rotazione dei lunghi, anche lui potrà dare non pochi problemi a Dwight, soprattutto se attaccandolo costantemente riusciranno a fargli commettere qualche fallo prematuramente. Horford è in un momento molto positivo, e partendo dal gomito e sfruttando i pick&roll con gli esterni potrà davvero fare male.
I precedenti stagionali
Il confronto in stagione pende decisamente dalla parte dei Magic, che conducono per 3 a 1. L'unica vittoria Hawks è stata inoltre vinta da un buzzer beater di Josh Smith che con un rimbalzo volante ha siglato l'86 a 84 finale a fronte di 3 vittorie nette a favore di Orlando, con uno scarto medio di 22,3 punti che dimostrano la superiorità della squadra della Florida in questa stagione.
Nei quattro confronti Howard, che non ha mai avuto problemi di falli commettendone al massimo 4, ha avuto una media di 16,8 rimbalzi a fronte di una media di 13,2 e ha dato 3,5 stoppate, contro le 2,8 di media stagionale.
Il confronto coi lunghi di Atlanta è stato quindi vinto dal centro di Orlando, che con il gioco molto profondo di Horford e Smith ha potuto dare il meglio di se in difesa. Il conto generale dei rimbalzi è stato comunque a vantaggio della squadra di Van Gundy, che hanno raccolto, in 4 gare, 189 rodmans, contro i 148 di Atlanta, ovvero in media più di 10 rimbalzi in più degli avversari.
Cifre che dicono della difficoltà di Smith e compagni di limitare l'onda d'urto dei lunghi Magic. L'unica vittoria di Atlanta è arrivata tenendo i Magic sotto i 90 punti e dando ad Howard meno spazio e tenendolo a percentuali inusuali per lui solitamente sopra il 50%. Per poter giocarsela nella serie Atlanta dovrà fare tesoro di questa esperienza e chiudere bene gli spazi in area come nella partita del 24 marzo.
I Matchups
J. Nelson vs M. Bibby
Jameer è in un momento di forma smagliante e si è finalmente elevato a livelli di eccellenza anche in post season. Mike ha mantenuto invece il livello tenuto in Regular Season, tirando meglio dal campo ma peggiorando i numeri alla voce assist.
Il duello sarà interessante, ma se Jameer saprà mantenere lo stato di forma del primo turno avrà tutte le carte in regola per mettere in seria difficoltà il numero 10 di Atlanta, che dopo Jennings troverà un altro play molto abile ad attaccarlo dal palleggio, dove soffre di più. Dall'altro lato del campo Bibby dovrà cercare di muoversi maggiormente per cercare di stancare Nelson e per avere qualche possibilità in più di trovare spazio oltre l'arco.
La sensazione è che Nelson possa mantenere le ottime medie e le percentuali del primo turno, approfittando della marcatura di Bibby, e che Atlanta ricorrerà parecchio alla soluzione Crawford in PG per provare ad attaccare maggiormente Nelson laddove si trova di più in difficoltà .
V. Carter vs J. Johnson
Il duello tra le due SG è forse quello più spettacolare.
E' probabile che non sia un accoppiamento che vedremo molto durante la partita. Facile che Van Gundy dirotti Barnes e dia molti minuti a Pietrus per fermare il principale attaccante degli Hawks, potendo adottare molte soluzioni tattiche nel suo scacchiere.
Carter è probabile che limiterà le sue incursioni al ferro in questa serie, scoraggiato dalla presenza di due stoppatori come Horford e Smith a centro area. Vince però sa farsi valere anche dalla media e dalla lunga distanza e sa giocare molto bene i pick&roll. Avrà quindi il delicato compito di muovere la difesa dal palleggio insieme a Nelson e sfruttare eventuali mismatch a cui si ritroverà di fronte dopo i cambi difensivi.
Johnson dal canto suo dovrà sarà atteso a dare qualcosa di più rispetto al primo turno, soprattutto nelle percentuali al tiro. Con l'area intasata dalla presenza di Howard è infatti probabile che Joe si troverà ad avere molte più conclusioni in arresto e tiro, aspetto del gioco in cui in questa post season ha faticato un po'.
In questo duello interessante, a mio avviso pari in partenza, si giocherà una buona fetta di questi playoff. Se Johnson uscirà netto vincitore dalla sfida, Atlanta avrà qualche possibilità in più di mettere in difficoltà Orlando. In caso contrario, i Magic avranno vita facile a sbarazzarsi degli Hawks.
M. Barnes vs M. Williams
A mio avviso questi due giocatori saranno il jolly su cui giocheranno gli allenatori per provare a spostare la serie. Barnes è reduce da una buona annata e da un'ottima serie contro Charlotte, mentre Marvin è il solito giocatore molto altalenante che tra lampi e pause provoca gioie e dolori a Woodson.
Entrambi sono facilmente sacrificabili nello scacchiere tattico dei due allenatori, il primo per Pietrus o per Reddick, a seconda delle necessità difensive e offensive di squadra, il secondo per dare spazio a Crawford in una strutturazione con Johnson da ala piccola. L'impressione è che funzionalmente, in questo spot, Barnes e i suoi sostituti siano più utili alla squadra rispetto a Williams. La sfida è dunque a vantaggio di Orlando.
R. Lewis vs J. Smith
Josh e Rashard incarnano due modi di vedere il ruolo di PF completamente differenti. Il primo molto più interno, il secondo molto più perimetrale. Come talento forse si equivalgono, ma il ruolo che hanno all'interno della squadra è differente.
Lewis è un meccanismo molto importante dei Magic, mentre Smith è il secondo punto di riferimento offensivo dopo Johnson e il primo violino difensivo.
Sicuramente Van Gundy userà molto Lewis per tenere Smith in difesa lontano dal pitturato, per evitare gli aiuti di J-Smoove sui penetratori e per lasciare Howard uno contro uno contro Horford. Difensivamente quindi sarà Josh a dover cercare di attaccare Lewis sfruttando le sue doti di penetratore e buttandosi molto a rimbalzo offensivo.
La mia sensazione è che l'ala dei Magic riuscirà a tenere lontano dal gioco il suo avversario diretto, magari non vincendo la sfida in modo eclatante, ma costringendo Atlanta a studiare delle contromosse adeguate per poter sfruttare al meglio Smith.
D. Howard vs A. Horford
La lotta nel pitturato non avrebbe ragione di esistere tra i due. Troppo più potente Howard per poter perdere un confronto diretto con qualsiasi altro centro della lega quando in giornata. Horford ha però dalla sua parte la tecnica e una ottima velocità di piedi e dovrà sfruttare queste sue caratteristiche per attaccare Dwight fin dai primi possessi con l'obiettivo di caricare il centro di Orlando di Falli.
Dall'altra parte del campo, poi, è molto probabile che coach Woodson raddoppi DH12 con l'uomo in marcatura su Pietrus o Barnes quando in campo, battezzando il tiro dei due e cercando di rendere difficile il lavoro in attacco di Dwight. Altra arma alla quale molto facilmente ricorrerà il coach dei falchi sarà quello di mandare Howard in lunetta, sfruttando la scarsa propensione ai liberi del centro della Florida.
Vedremo quindi parecchie volte Pachulia in campo con lo scopo di fare fallo. Se però Howard rimane quello ammirato in Regular Season contro Atlanta e non quello sbiadito del primo turno, il duello nel pitturato è roba di Orlando.
Le panchine
Prima di parlare degli uomini della panchina, sarebbe giusto mettere a confronto i due allenatori, Woodson e Van Gundy.
Sul secondo ci sono pochi dubbi. La sua capacità di leggere una serie e una partita è fuori discussione. La squadra è stata costruita secondo le sue esigenze e tatticamente il coach può sfruttare diverse soluzioni, e non c'è dubbio che sappia anche farlo egregiamente.
Il primo, invece, ha dimostrato diverse lacune durante la serie contro i Bucks. La difficoltà ad adeguarsi alle mosse tattiche di un ottimo allenatore come Skiles è stata palese. Atlanta ha giocato dalla prima all'ultima gara sempre nello stesso modo, incurante del fatto che dalla prima gara casalinga Skiles avesse cambiato atteggiamento difensivo.
Le obiezioni che si muovono a Woodson sono le stesse che in molti gli imputano da divero tempo. La palla offensivamente ristagna troppo tra le mani dei singoli e ci sono pochi giochi davvero efficaci. Il confronto è dunque decisamente a favore di Orlando.
Per quanto riguarda i giocatori, Orlando dalla panchina può contare su una second unit piuttosto equilibrata, con un play come Jason Williams che in questi ultimi tempi è diventato tiratore e ragionatore, due esterni differenti nelle caratteristiche ma egualmente efficaci come Reddick e Pietrus e due lunghi come Gortat e Ryan Anderson che sono due ottimi surrogati ai titolari e che mantengono la squadra con le stesse caratteristiche tattiche.
Non esiste quindi un vero e proprio sesto uomo che esce dalla panca e à un contributo fondamentale per vincere la partita, ma ci sono diversi giocatori funzionali al progetto dell'allenatore che ognuno con il suo mattoncino fornisce l'apporto necessario all'ottenimento dell'obiettivo finale.
Diversa invece la strutturazione della panchina di Atlanta, che può contare sul miglior sesto uomo della lega, in pratica un titolare travestito da riserva. Crawford fornisce infatti da subentrante quasi 19 punti di media a partita e può cambiare il volto all'incontro. Insieme a lui, Evans e Pachulia sono i giocatori che maggiormente scendono in campo per gli Hawks, lasciando ai vari Teague, Joe Smith e Mario West eventuali scampoli di incontro.
Una panchina molto lunga ed equilibrata contro una panchina corta che però può contare su un giocatore di livello superiore. Difficile dire chi goda del maggior vantaggio. La mia idea è che in singola partita il contributo di Crawford sarà fondamentale.
Se si rivelerà importante e vincerà il confronto dei numeri con la panchina Magic allora Atlanta potrà vincere l'incontro. In caso contrario, Orlando ha più possibilità di sfruttare la second unit, in particolar modo se Reddick avrà spazio per far male.
Key Factor della serie
La differenza la farà chi riuscirà ad imporre il proprio gioco su quello degli avversari. Per Orlando sarà importante tenere Smith fuori dal pitturato in difesa e soprattutto sarà fondamentale sfruttare tutti gli accorgimenti tattici a propria disposizione. Barnes e Pietrus, più di tutti gli altri, saranno l'ago della bilancia per i Magic.
I due dovranno limitare offensivamente Joe Johnson permettendo di dirottare Carter su Williams. Così facendo Vince avrà più freschezza in fase offensiva, dove sarà chiamato a produrre molto gioco.
Per Atlanta invece sarà fondamentale coinvolgere offensivamente Smith e Horford in modo da poter attaccare continuativamente Howard, anche a costo di ricevere un numero elevato di stoppate. Toglierlo dal gioco facendogli commettere qualche fallo in più ad inizio gara è infatti l'unico modo per poter poi fare la voce grossa nel pitturato.
La stessa mossa che è riuscita a coach Larry Brown, che ha tolto dalla serie Dwight senza però poter approfittare troppo della sua assenza a causa della mancanza di lunghi importanti, diversamente da Atlanta.
Pronostico
I Magic, considerando anche i precedenti in stagione, partono nettamente favoriti. Orlando però potrebbe trovarsi in difficoltà nelle gare esterne, dove gli Hawks rendono al meglio e dove gli arbitri potrebbero concedere qualcosa di meno al loro centro.
A mio avviso quindi le squadre vinceranno le prime 2 partite casalinghe a testa portandosi in parità , Orlando vincerà Gara5 in casa sfruttando la cronica difficoltà di Atlanta a vincere in trasferta e andrà ad espugnare la Philips Arena in Gara6 non sprecando il primo match point valido e facendo sua la serie.
Il mio pronostico è quindi Orlando vincente 4 a 2.