Non si diventa Most Valuable Player della lega per caso; un città intera non sta in ansia per un gomito senza alcun motivo; una squadra non teme così tanto un'estate, la prossima, di scadenze di contratto senza ragione; questo motivo e questa ragione rispondono al nome e cognome di Lebron James.
Il giocatore numero 23 dei Cavs fornisce una prestazione formato extra lusso che consente alla sua squadra di vincere per 101 a 93 e di passare in vantaggio nella serie 1 a 0.
La serata tuttavia, alla Quicken Loans Arena, non era partita nel migliore dei modi per i 20562 tifosi presenti; difatti nei primi due parziali Boston è impressionante sia nella fase difensiva che nella metà campo offensiva; Paul Pierce controlla un contratto LBJ consentendogli un solo canestro dal campo.
Come sappiamo se il Prescelto non guida e illumina il cammino dei Cavs la squadra dell'Ohio entra in difficoltà e come è accaduto la scorsa notte chiude il primo tempo sotto con il punteggio di 54 a 43.
La squadra di coach Rivers nei primi 24 minuti è perfetta e anche se deve rinunciare a Perkins per un taglio al labbro e Davis per problemi di falli gioca un basket meraviglioso soprattutto nella fase difensiva dove Kevin Garnett è attore principale e regista.
Nella fase offensiva si alternano Rondo con le sue velocissime penetrazioni, Pierce con il suo splendido lavoro e Garnett che sotto il canestro danza come un ballerino alla Scala di Milano, in agguato dalla linea dei tre punti c'è sempre Ray Allen.
Ad inizio ripresa la musica non sembra cambiare e a 5'52 da fine terzo quarto i Celtics volano a più 11 sul 69-58.
Da questo momento in poi coach Brown ha l'intuizione meravigliosa di consegnare Rondo alle cure di Parker e di lasciare libero Mo Williams di concentrarsi maggiormente sulla metà campo offensiva; così facendo la guardia dei Cavs segna 14 punti tutti nel terzo quarto con una schiacciata che è la ciliegina nel long drink.
La partita gira e l'inerzia passa dalla parte dei Cavs che stringono i bulloni in difesa con un grande Shaquille O'Neal e in attacco iniziano a produrre gioco e punti. Lebron oltre a bloccare Pierce in difesa si sveglia e dimentica tutti i dolori al gomito che probabilmente nel primo tempo l'avevano frenato e fatto giocare contratto.
Tuttavia i Celtics con le unghie, i denti, il carattere, l'orgoglio e il cuore resistono fino al loro ultimo vantaggio sul 94 a 93 firmato da KG a 2'16" dalla sirena, poi prende definitivamente il palcoscenico Lebron James che dà il via al parziale di 7-0 che consente a Cleveland di smorzare gli ultimi vani assalti biancoverdi.
Qui Cleveland
Lebron James: MVP! MVP! MVP! Che altro aggiungere, gioca praticamente solo 24 minuti nel secondo tempo ma segna 35 punti con 7 assist e 7 rimbalzi. E' semplicemente imbarazzante come sia impossibile contenerlo per una partita intera nonostante il gomito malmesso.
Guida i compagni e si prende le responsabilità da vero leader della squadra. Il pubblico impazzisce per questo ragazzone con il numero 23 che vede solo un anello davanti ai suoi occhi e non vuole permettere a nessuno di mettersi sulla sua strada! Celtics compresi.
Shaquille O'Neal: bisognerebbe scrivere su di lui fiumi di inchiostro per cosa ha dato e sta dando a questa lega fuori e dentro il campo. Segna 11 punti e prende 4 rimbalzi ma si fa sentire in difesa con 5 falli personali e grandi giocate in aiuto; 19 minuti di grande qualità per il Grande Aristotele.
Antwan Jamison: prestazione al di sotto delle aspettative per lui che segna solo 7 punti con 9 rimbalzi; avendoci abituati ad altri numeri ed ad altre performance la prestazione dell'altra notte risulta insufficente ma nonostante ciò i Cavs hanno vinto. Buon segno, ottimo segno.
Anthony Parker: segna solo 2 punti con 5 rimbalzi e 1 assist ma consente a coach Brown di spostare Williams dalla marcatura di Rondo affidandolo a lui che lo cura in modo più che egregio cambiando così le sorti della partita. Un muro.
Mo Williams: tutta la differenza del mondo è passata stanotte dalla sue mani in quel debordante terzo quarto da 14 punti; saranno 20 alla fine i punti per lui con 6 assist e 5 rimbalzi e un impressionante +23 di plusminus. Decisivo.
J.J. Hickson con 11 punti e 2 rimbalzi dà molta sostanza dalla panchina, mentre Delonte West si ferma a 8 punti e Anderson Varejao prende 6 rimbalzi dando fiato e minuti ai titolari.
Mike Brown: vince la prima gara di una serie che si annuncia lunga e difficile facendo marcare l'imprendibile Rondo a Parker e liberando Williams in attacco. La strada è ancora lunga e passa dal Garden di Boston ma il primo mattoncino è stato messo.
Qui Celtics
Paul Pierce: scatenato nel primo tempo e frenato nel secondo non fa la differenza fino alla fine. Segna 13 punti con 3 assist e 2 rimbalzi curandosi più di marcare Lebron che di attaccare il canestro avversario, impresa riuscita a metà .
Kevin Garnett: splendido comandante di una difesa fortissima firma anche una doppia doppia da 10 rimbalzi e 18 punti che tuttavia non consente a Boston di strappare gara uno e fattore campo ai Cavs. Non molla mai quindi attenzione alla sua gara 2.
Kendrick Perkins: con un taglio al labbro segno di grande battaglia sfiora la doppia doppia da 9 punti e 11 rimbalzi, lotta come un leone e non indietreggia mai di un centimetro. Prova di sostanza in attesa di tornare tra le mura amiche del Garden.
Ray Allen: siamo abituati a vederlo maggiormente decisivo nello svolgersi della partita, segna 14 punti con un deludente 6 su 14 dal campo, inusuale per i suoi standard di percentuale al tiro che fanno registrare anche un 2 su 7 da tre veramente fuori dai canoni di he got game.
Rajon Rondo: immarcabile per buona parte della partita dimostra di essere ormai uno dei big four e di poter fare la differenza nei playoff segnando 27 punti con 12 assist per una doppia doppia da urlo. Anche 6 rimbalzi per lui e uno stupefacente 70% dal campo. Il migliore dei suoi.
Il contributo della panchina è quasi nulla visto che Davis, Wallace, Allen, Finley e Daniels segnano in tutto 12 punti con 8 rimbalzi; a deludere soprattutto Wallace e Finley che possono e devono dare tutto un altro contributo alla causa Celtics.ù
Doc Rivers: per metà partita domina tatticamente il diretto avversario per poi arrendersi alla “remuntada” finale dei Cavs. Promette battaglia per gara due che definisce assolutamente da vincere. Sarà una seria lunga, forse fino a gara sette, anche se il desiderio del coach biancoverde sarebbe di chiudere il discorso in 5 gare, Lebron permettendo.
Gara uno è già in archivio e all'orizzonte si intravede già gara 2 lunedì notte sempre alla Quicken Loans Arena nell'Ohio; i Cavs non possono regalare un'altra metà partita ai Celtics come la scorsa notte visto che Boston una volta ti grazia due probabilmente no.
La serie continua…