Lebron in mezzo ai Big Four di Boston
Vedendo Celtics e Cavs accoppiati di nuovo in una serie di playoffs, la memoria non può non andare a due anni fa: i Celtics, sulla via del titolo, vinsero solo alla settima gara, nella quale James e Pierce si diedero battaglia fino alla fine, entrambi con due prestazioni da oltre quaranta punti.
Questa sarà però una serie con contenuti diversi: in primo luogo perché ora i ruoli sono un po' invertiti. Se due anni fa erano i Celtics ad avere i favori del pronostico, con i Big Three al loro primo anno ed una squadra che sembrava destinata alla vittoria, ora invece sono i Cavs ad arrivare da numero uno dell'est, con un Lebron James arrivato alla definitiva maturità e con una squadra decisamente più completa rispetto al passato.
Il piccolo mistero di inizio serie riguarda il gomito di Lebron James: dopo aver tirato (e sbagliato) un libero con la sinistra alla fine dell'ultima gara con i Bulls, James ha dichiarato di avere problemi al gomito da un po' di tempo.
Da Cleveland arriva la conferma che sono stai fatti tutti gli esami del caso e non è stato trovato nulla di preoccupante, Lebron sarà di sicuro in campo domani, ma comunque il gomito pare non essere completamente a posto.
Il problema gomito non è comunque particolarmente rilevante per Paul Pierce: "Lebron, anche con un gomito malmesso, è comunque migliore del 95% dei giocatori della Lega, quindi non conta".
Intanto questo gomito è diventato una specie di celebrità , con aggiornamenti ossessivi, tanto che un tifoso ha creato un account su Twitter (twitter.com/LeBronsElbow) seguito già da 2.400 persone.
Tornando alla serie, dando per scontato di poter solo aspirare a limitare James (31.8 punti, 9.2 assists e 8.2 rimbalzi nella serie di primo turno contro i Bulls), i Celtics dovranno concentrarsi sugli altri.
E' arrivato il momento, per il supporting cast che Danny Ferry ha costruito per Lebron, di dimostrare davvero quanto vale: come detto più che Lebron, saranno i vari Jamison, Williams, O'Neal e Varejao a spostare l'ago della bilancia da una parte o dall'altra.
Tra l'altro, da due partite Shaq ha tolto il tutore al suo pollice, infortunatosi a febbraio proprio in uno scontro con Glenn Davis: alcuni hanno malignato che il contatto fosse stato volontario, ma lo stesso O'Neal però ha detto come secondo lui fosse un contatto di gioco.
Sarà particolarmente interessante il duello tra Garnett e Jamison: KG sta rientrando nel ritmo partita, nonostante la sospensione di gara 2 nella serie con gli Heat, soprattutto a livello offensivo; Jamison, invece, si è ormai inserito alla perfezione nel sistema dei Cavs, riuscendo a trovare i suoi spazi all'interno dell'attacco.
Ed è proprio Garnett a proporre la sua visione della serie dal punto di vista dei Celtics: "Sarà simile alla serie con Miami, ma con attori molto migliori. Loro stanno giocando molto bene come squadra e poi Shaq mi sembra dimagrito e in forma".
Sarà dunque importante per Jamison, come per tutto il resto del supporting cast di Cleveland, di riuscire a dare fiducia a James: è statisticamente provato che i Cavs sono al loro meglio quando il numero ventitre non si isola troppo con la palla (solo il 13% dei canestri dei Cavs arrivano da isolamento di Lebron), ma piuttosto sfrutta l'attenzione della difesa per creare spazi per gli altri.
Sarà necessariamente una serie molto diluita visto che, se si giocheranno tutti i match possibili, potrebbe durare fino a sedici gironi: una notizia decisamente positiva per i Celtics che, in quanto squadra con un'età media importante, soprattutto nei suoi uomini principali, potrà recuperare senza troppa fretta le energie.
I Cavs entrano in questa serie avendo molta pressione addosso: sono stati costruiti per vincere il titolo, si ritrovano davanti un'estate di attesa delle decisioni di Lebron, ed hanno davanti a loro una squadra complicata, esperta, che li ha già battuti in passato e, anche in questa grande stagione per Cleveland, è comunque riuscita a vincere la metà degli scontri stagionali.
Le due squadre si conoscono alla perfezione (e dire che non si amano è un understatement), e i Cavs sanno perfettamente a che cosa devono fare attenzione: Garnett sta ritornando, mentre Allen e Pierce sono già in forma playoffs (il primo ha tirato con il 52.8% da tre nella serie, il secondo ha segnato il canestro della vittoria in gara 3 con Miami).
Dovranno anche fare attenzione al piccolo grande Rondo, che deve (e vuole) definitivamente dimostrare il fatto che i Celtics abbiano i Big Four e non i Big Three.
Gli argomenti sono tantissimi, a noi non resta che aspettare il primo atto della serie, nella notte di sabato.