In Gara 5 al TD Garden di Boston, tutto secondo copione: nonostante i 31 punti, 10 rimbalzi e 8 assist di Dwyane Wade, i Celtics chiudono la pratica Heat con un perentorio 96-86.
Sugli scudi Ray Allen, 24 punti in 40 minuti con 5-6 da 3 punti, e soprattutto Paul Pierce, 21 punti - 7 rimbalzi e 6 assist in 46 minuti di gioco, praticamente sempre in campo.
Probabilmente Doc Rivers puntava a chiudere la serie, anche a costo di stancare un po' più del lecito i suoi titolari, per puntare poi ad avere 3 giorni di riposo pieni in vista della serie contro Lebron James e i suoi Cavs.
Missione compiuta dunque: i Miami Heat sono stati limitati ad un deludente 39% dal campo, e solo Mario Chalmers è andato in doppia cifra oltre a Wade: per lui 20 punti uscendo dalla panchina. Per il resto, buio più totale: Beasley in particolare sembra aver perso la fiducia del suo coach se è vero che è rimasto in campo solo 13 punti, in cui è riuscito a racimolare la miseria di 2 punti dalla lunetta, 3 tiri dal campo sbagliati e 3 palle perse.
Q-Rich, partito forte in questa serie, è andato però in calando: per lui ieri 38 minuti in campo per soli 4 punti e 3 rimbalzi, asfissiato alla lunga dalla difesa celtica.
Fra i biancoverdi, bene anche Kevin Garnett, con 14 punti e 8 rimbalzi, e soprattutto Rajon Rondo: per lui 16 punti, 12 assist, 8 rimbalzi, 4 recuperi e la solita energia e imprevedibilità .
I Celtics ora si presentano alla sfida con i Cavaliers con alcune importanti carte da giocare: l'esperienza, un buono stato di forma e una difesa che sa prendere le misure e adattarsi a qualunque tipo di avversari.
Sulla carta, il talento e la profondità del roster di Cleveland sembrano inarrivabili per gli uomini di Rivers, ma l'aspetto psicologico è tutt'altro che secondario nella post season, e Lebron deve ancora dimostrare di poter avere la meglio di Pierce in una serie di Playoffs.
Coach Rivers fa pretattica, ma per chi lo conosce dai suoi atteggiamenti e dalle mezze parole dette (e non dette) alla stampa si percepisce un moderato ottimismo: i Celtics quest'anno sono gli underdog, e la pressione è tutta su Lebron. Una situazione di partenza che i biancoverdi non disprezzano, anzi!
Uno spettatore molto attento della serie Cavs-Celtics sarà sicuramente Dwyane Wade, apparso sfiduciato e deluso nel dopo partita: a fine anno lui e James saranno free agent, e se anche il Prescelto dovesse chiudere la stagione con l'ennesima delusione, non è da escludere che i 2 possano trovarsi sotto l'ombrellone per decidere del loro futuro, magari insieme!
E' su questo che punta la stampa di Miami: d'altra parte, sotto molti punti di vista, la Florida ha qualche attrattiva in più dell' Ohio !
Se invece non dovesse andare in porto l'operazione Lebron, gli Heat potrebbe ripiegare su alcuni "piani B": molto gettonati sono i nomi di alcune power forward che saranno sul mercato questa estate, primi fra tutti Chris Bosh e Carlos Boozer. Una cosa è certa: se non dovesse arrivare un rinforzo all'altezza per Flash, Miami rischia grosso.
I giocatori classe 2003 infatti si conoscono molto bene, per aver giocato assieme fra le altre cose anche in Nazionale, e sicuramente si vedranno e si parleranno anche in estate. Se le loro società non si muoveranno per tempo per convincerli a restare, la campagna acquisti questa estate rischia di essere autogestita dai giocatori stessi!
Sarà insomma una lunga estate a Miami, e molto dipenderà dall'esito di questi Playoff 2010!