Jameer Nelson finalmente protagonista nei Playoffs
Serve il miglior Jameer Nelson della carriera nei play-off per superare i Bobcats in gara 1. 32 punti per il playmaker titolare dei Magic che sopperisce assieme a Lewis, 19, alla serata poco felice di Carter al tiro, 4-19, e di Howard, immenso in difesa, 9 stoppate di cui 8 nel primo tempo, che chiude però con solo 5 punti e 7 rimbalzi limitato dai soliti problemi di falli.
Come da premesse il punteggio non è stato altissimo, i Magic non hanno raggiunto i 100 punti e questo ha permesso a Charlotte di rimanere in partita. La differenza per Orlando la fa anche la panchina che con i 14 di Pietrus e i 10 di Redick vince il duello con quella ospite.
"In squadra abbiamo Carter e Howard, ma dobbiamo dimostrare che siamo una squadre completa". Queste le parole di Rashard Lewis nel dopo partita che dopo una regular season con troppi bassi è conscio del fatto che tutta la squadra deve alzare il livello di gioco se si vuole tornare in finale.
I Bobcats, alla prima partita di play-off della loro storia, partono nervosi come sottolinea Gerald Wallace, in dubbio per un problema all'anca ma autore di una gara da incorniciare con 25 punti e 17 rimbalzi: "Siamo usciti nervosi e loro ci hanno subito attaccati. Abbiamo lasciato spazio e loro hanno subito attaccato, tirato e hanno messo pressione."
I Bobcats rimontano uno svantaggio di 22 punti fino ad arrivare anche a soli quattro punti di distacco a quattro minuti dalla fine. Sfortuna vuole che Jackson esca dal campo per infortunio e non rientri più. Per lui iperestensione del ginocchio che non gli impedirà di giocare gara 2. Decisivi nel finale Redick e Pietrus che con due triple mettono a distanza di sicurezza Charlotte. Ci pensa Nelson ai liberi poi a chiudere il discorso.
Coach Brown schiera in quintetto Ratfliff nel tentativo di limitare Howard e decide di raddoppiare con costanza il centro dei Magic che preferisce riaprire per i compagni piuttosto che forzare conclusioni personali. Howard finisce la partita con soli quattro tiri tentati ma in difesa è un fattore nell'allungo dei suoi nel primo tempo. Howard stoppa sette delle prime ventitré conclusioni dei Bobcats.
Nelson commenta pragmaticamente il rientro dei Bobcats nel finale: "E' per questo che prendi un vantaggio di 22 punti, nel caso succedano cose come questa".
Van Gundy invece chiede più intensità difensiva, maggiore fisicità ma è convinto che la vittoria sia servita soprattutto per conoscere come gioca Charlotte, come difendono e come impostano il gioco.
Sulla partita di Carter Van Gundy commenta: "E' stato solo una brutta serata al tiro. Penso che se Vince riprenderà tiri così la prossima volta li metterà a segno. Però vorrei vederlo attaccare di più il canestro. E' vero che gli davano spazio e che viene da un ottimo periodo al tiro ma deve mettersi in testa di attaccare di più"
Carter e Howard sono già sotto i riflettori per la loro prestazone in gara 1. A Carter è imputato il gioco troppo perimetrale e la scarsa efficacia al tiro. A Howard si chiede invece di commettere meno falli, giocando così più minuti ed essere un fattore anche in attacco,
Delusione in casa Bobcats invece per la prova opaca di Boris Diaw.
Il francese non è mai stato per indole un trascinatore ma un giocatore in grado di fare la giocata giusta al momento giusto. Ora però deve alzare il livello di gioco se vuole dare una speranza a Charlotte.
Positivo il rientro in partita dopo uno svantaggio di 22 lunghezze. Naturalmente è la difesa che regge i Bobcats, i limiti offensivi persistono e con tre centri come Ratliff, Mohammed e Chandler il gioco in post basso è poco credibile.
Gara 2 si svolgerà domani, martedì 20 Aprile.