Corrida nell’Ohio, 1-0 Cavs!

Toh chi si rivede, Shaq ai Playoffs…

I Playoff della lega più bella del mondo cominciano alla Quicken Loans Arena di Cleveland nell'Ohio, davanti a una folla di 20562 spettatori entusiasti fin dalla presentazione delle squadre con punte di ovazione per il Re Lebron James e per il personaggio istrionico Shaquille O'Neal.

Ad aprire le danze sono dunque i Cavaliers di Lebron James che fronteggiano i Chicago Bulls di Derrick Rose; arbitri della disputa con il numero 32 Eddie F. Rush, con il numero 26 Bob Delaney e con la casacca 67 John Goble.

La prima partita dei playoff 2010 dura circa due ore e mezzo e conferma il pronostico della vigilia: Cleveland esce vincente alla fine del quarto quarto con il punteggio di 96 a 63.

Una partita che ha visto la squadra di casa raggiungere anche i 22 punti di vantaggio grazie soprattutto a un Lebron James da 14 punti nel primo tempo, saranno 24 alla fine del match, e al compagno di squadra Shaquille O'Neal che confeziona una solida prestazione in 24 minuti con 12 punti, alcuni molto molto emotivi come una schiacciata a due mani alla fine di una rapidissima azione, e 5 rimbalzi.

Nel primo tempo i Cavaliers tengono dunque il totale controllo della partita con i parziali di 32 a 18 dopo soli 12 minuti di gioco e con un parziale di 24 a 23 nel secondo quarto; arrivando così all'intervallo con 15 punti di vantaggio sul 56 a 41; da segnalare un doppio tecnico comminato a circa 8 minuti dalla fine del secondo quarto, sul punteggio di 40 a 26 per i Cavs, a Miller e James dopo una energico fallo del difensore dei Bulls ai danni del prescelto.

Nel secondo tempo i Bulls tentono di riscuotersi dalla tremenda onda emotiva subita soprattutto nel primo quarto e riescono a dare timidi segnali di presenza caratteriale all'interno della serie. nel terzo quarto chiudono in vantaggio con un parziale di 19 a 17.

Le poche possibilità  di rimonta vengono tuttavia controllata dai Cavaliers nel quarto e ultimo parziale che chiudono sul 23 pari per il definitivo 96 a 83.

I Cavs hanno dati migliori nelle percentuali di tiro sia dal campo sia dalla linea dei tre punti; conquistano la lotta sotto i tabelloni con 20 rimbalzi di cui 13 offensivi a fronte dei 15 rimbalzi della squadra della città  del vento Chicago; eclatante inoltre la differenza dei cosiddetti punti nel pitturato dove la squadra allenata da coach Mike Brown surclassa la compagine di coach Vinny Del Negro con 42 punti realizzati a fronte dei 26 punti targati Bulls.

Qui Cleveland

Lebron James: gioca 40 minuti con un ottimo 9 su 19 dal campo, sbagliando l'unica tripla tentata e mettendo a segno 6 liberi sui 7 che gli vengono fischiati. Ha come plusminus un ottimo +19 raccogliendo 6 rimbalzi, 5 assist, 4 stoppate e 24 punti. Cestista totale, è il gioco del basket in questo momento, porta la partita dove vuole che vada e spesso il percorso è quello della vittoria.

Antawn Jamison: nei 32 minuti in cui calca il parquet di casa segna 15 punti, gioca egregiamente in tutte e due le metà  del campo, prende 10 rimbalzi collezionando la prima doppia doppia di questi dei Cavs di questi playoff; si conferma una grande acquisizione in chiave caccia al titolo dei Lakers.

Shaquille O'Neal: il Grande Aristotele sentendo aria di playoffe vedendo all'orizzonte il nemico di sempre Kobe Bryant si risveglia mandando un messaggio chiaro alla lega, lui e LBJ vogliono suonare la campana della storia. Segna 12 punti con 3 stoppate e 5 rimbalzi; la sua mole si note anche in fase difensiva, la sua esperienza tornerà  molto utile nel proseguio del cammino per i Cavaliers.

Anthony Parker: in 30 minuti segna 9 punti con 4 assist e 2 rimbalzi, lavoro oscuro per lui che non è sicuramente l'uomo da cui dipendono le sorti di questa franchigia, ciò per cui è pagato lo esegue semplicemente e con diligenza. Soldatino ubbidiente del colonnello Brown.

Mo Williams: 19 eleganti punti per la guardia dei Cavs, tira con un grande 8 su 14 dal campo sfornando 10 assist, anche lui in doppia doppia come Jamison; se fosse sempre questo il Williams dei playoff Lebron dormirebbe sonni molto più tranquilli.

Dalla panchina solito immenso contributo di Varejao con 15 rimbalzi e 8 punti e tanta tanta difesa, Delonte West segna 4 punti con 3 assit, Ilgauskas e Moon danno fiato e minuti di riposo nella rotazione dei Cavs segnando rispettivamente 2 e 3 punti.

Mike Brown: grande difesa e grande attacco sono anche merito del mister dei Cavs, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva che come ben sà  il coach afroamericano non gadagnare spettatori e biglietti ma fà  vincere campionati, è alla prova da non fallire, l'occasione di tutta una carriere di poter contare su un fenomeno assoluto come il prescelto e su un supporting cast degno di un anello che tenga in Ohio LBJ ancora a lungo.

Qui Chicago

Loul Deng: in 38 minuti segna 12 punti con 6 rimbalzi equamente divisi nelle due metà  del parquet; ha un plus/minus di -10 che rispecchia la prestazione al di sotto delle sue possibilità .

Taj Gibson: 5 rimbalzi e 8 punti per lui che cerca di limitare come può le scorribande dalle sue parti degli scatenati Cavaliers del primo tempo, subisce gli eventi non riuscendo a tenere testa agli attacchi avversari.

Joakim Noah: l'ex Gator segna 10 punti con 8 rimbalzi ma sembra la fotocopia sbiadita dell'energico giocatore che spesso si vede nei campi NBA; forse più di altri ha bisogno dell'energia dello United Center ma servono come acqua nel deserto le sue capacità  a questi Chicago Bulls.

Kirk Hinrich: prestazione decisamente sottotono per lui che segna 8 punti raccogliendo anche 8 rimbalzi in 44 minuti di gioco; non impensierisce mai seriamente la difesa di coach Brown e anzi tende spesso a nascondersi e isolarsi dall'alchimia di gioco dei Bulls.

Derrick Rose: l'unico a salvarsi con una solidissima doppia doppia da 28 punti e 10 assist, unica vera spina nel fianco della fase difensiva dei Cavs che provano a farmarlo in ogni modo legale e non; è troppo solo alla ricerca eroica di un pò di luce al sole per la sua squadra.

In panchina solo Miller si fa notare non tanto per i 4 punti segnati quanto per l'incontro ravvicinato con LBJ che gli costa un fallo tecnico; Murray e Warrick segnano 9 e 4 punti.

Vinny Del Negro: perde nettamente la prima sfida con coach Brown, non riesce a trovare le giuste contromisure agli attacchi dei Cavs e anche a causa di una scarna rotazione non mantiene il fuoco della rimonta scatrito dopo l'intervallo.

Come detto nella preview la differenza in questo match e in questa serie la faranno energia e panchina; gli strappi decisivi di gara uno sono dovuti oltre che a LBJ anche all'impatto delle seconde linee dei Cavs che sono state molto più incisive delle riserve dei Bulls.

Coach Del Negro dovrà  inventarsi un miracolo per arginare la piena rosso-oro dei Cavaliers per non portare la serie in Illinois già  compromessa a livello mentale e per giocarsi le proprie carte allo United Center.

Sulla sponda Cavs coach Brown deve solo gestire il grande roster che ha a disposizione senza concedere pericolosi cali di tensione e di attanzione.

Anche se la serie è appena a gara uno le indicazioni sono state chiare: solo Clevaland può far perdere Clevaland, i Bulls devono andare oltre le proprie possibilità  per non far continuare la corrida a Lebron e compagni.

Gara 2 sarà  lunedi notte alle 2.00 ora italiana vedremo gli accorgimenti che i due coaching staff avranno apportato alle due squadre.

Vedremo ancora LBJ e la sua fisicità  contro Rose e la sua velocità .
Vedremo Shaquille lottare ancora sotto i tabelloni dei Bulls.
Vedremo i due coach uno, Del Negro, ritto di fronte alla sua panchina, l'altro, Brown, quasi accompagnare ogni singola azione della sua squadra inginocchiandosi a bordo campo.
Soprattutto vedremo un altra grande partita di playoff alla Quicken Loans Arena, where Cavs-Bulls happens.

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