Atlanta – Milwaukee: Preview

Andrew Bogut. Grande assente della sfida.

Primo turno di Playoff ad Est e sfida tra la terza classificata, gli Atlanta Hawks e la squadra con il sesto record di Conference, i Milwaukee Bucks.

Atlanta non è più una sorpresa. Già  lo scorso anno aveva raggiunto i playoff con un record superiore al 50%, e quest'anno i ragazzi di coach Woodson hanno superato quota 50 vittorie, chiudendo la stagione con 53W e 29L, 6 vittorie in più dello scorso anno e quinto anno consecutivo di miglioramento del record.

Il miglioramento dei giocatori chiave degli Hawks, Josh Smith in primis grazie al suo gioco molto più interno, ha fatto sì che la squadra migliorasse anche il quarto posto di conference ottenuto l'anno passato, piazzamento che permise ai Falchi di arrivare al secondo turno nei playoff dopo aver superato Miami in gara7.

Milwaukee, invece, ha stupito tutti in questa stagione, e nonostante l'assenza per quasi tutta la stagione di quella che era la stella conclamata della squadra, Michael Redd, è riuscita a raggiungere il record di 46 vittorie e 36 sconfitte, prima stagione sopra il 50% dal 2003.

Alla sua seconda stagione alla guida dei Bucks, coach Skiles ha saputo dare la sua impronta di gioco, ma soprattutto la sua ferrea disciplina ai suoi giocatori, cosa che si è vista in campo dove anche un rookie giovane e inesperto come Brandon Jennings ha dimostrato di correggere le sue attitudini e di fare le scelte giuste.

Proprio il giovane rookie è stato uno degli artefici del piazzamento della squadra grazie in particolar modo ad un avvio di stagione per certi versi surreale, che ha raggiunto l'apice nella serata da 55 punti il 14 novembre contro Golden State.

Con lui, un Andrew Bogut che ha iniziato, finalmente, la sua consacrazione tra i migliori centri della lega e John Salmons, trasferitosi a Milwaukee il 18 febbraio, che dopo un periodo in chiaroscuro a Chicago pare aver ritrovato se stesso nel Wisconsin.

Dal suo arrivo infatti, i cerbiatti hanno infilato una striscia di 17 vittorie e 4 sole sconfitte grazie alla quale si sono proiettati nei posti caldi della zona playoff.

Qui Atlanta

Gli Hawks si presentano all'appuntamento della post season con tutti i giocatori a disposizione, inclusi Jamal Crawford, che ha saltato le ultime tre partite della stagione regolare a causa di un problema a un dito del piede, e Joe Johnson, che durante le ultime gare era in campo con un tutore al pollice destro a causa di un leggero infortunio.

Se la situazione infortuni non preoccupa i tifosi, però, ci sono altri timori che aleggiano sopra la Philips Arena in questa stagione. La squadra ha infatti difetti strutturali evidenti, sia in fase di gioco offensivo, dove troppo spesso ci si affida alle iniziative dei singoli e in particolar modo agli uno contro uno di J-Smoove, sia mentali, perchè in questa stagione Atlanta ha avuto la sinistra tendenza a non riuscire a mantenere il vantaggio nell'ultimo quarto, facendosi rimontare più volte dagli avversari e sprecando energie preziose per portare a casa la partita punto a punto.

Questa tendenza, se associata al record della squadra lontana dalle mura amiche (il record è di 19W-22L contro un record casalingo di 34W-7L) fa suonare un campanello d'allarme piuttosto rumoroso per coach Woodson, che insieme al suo staff dovrà  cercare di porre rimedio in fretta a queste lacune.

Qui Milwaukee

Purtroppo per la squadra di Skiles non poteva esserci un avvicinamento ai Playoff peggiore. Alla ormai cronica assenza di Redd, ai playoff si aggiungerà  l'assenza di Andrew Bogut, uno dei principali artefici della stagione dei Bucks.

L'australiano, infortunatosi ad una mano nella gara del 2 aprile contro Phoenix, è stato costretto ad un intervento chirurgico che lo costringerà  a stare fermo per almeno 8 settimane. Senza di lui il reparto lunghi di Milwaukee è ovviamente molto inferiore, con il veterano Kurt Thomas, che in attacco non è mai stato un fattore, giocherà  Luc Mbah a Moute, giocatore al secondo anno di NBA che ancora deve svilupparsi nella metacampo offensiva.

E se gli interni sono un problema, il rischio è che gli esterni siano un'incognita. Perchè Jennings, ottimo fino qui a guidare la squadra, rimane un rookie, alla sua prima esperienza NBA e quindi ai suoi primi playoff, e con già  una regular season da 82 partite alle spalle, più del triplo delle gare a cui era abituato nelle scorse stagioni.

La speranza è che sappia reggere fisicamente e psicologicamente ancora per queste gare, in modo da poter mettere in difficoltà  Atlanta.

Tra gli esterni anche Salmons potrebbe non essere una certezza. Lo scorso anno con Chicago alternò buone prestazioni a momenti di quasi apatia e Skiles spera di poter contare al 100% su di lui.

Il lavoro dello staff tecnico sarà  dunque quello di fortificare le convinzioni della squadra, già  di per se nettamente sfavorita a causa delle assenze. Skiles è sempre stato bravo in questo, ma giunti a questo punto deve davvero dare il meglio per poter portare a casa la serie.

I precedenti stagionali

In stagione la serie è stata più che mai equilibrata, con gli Hawks che conducono sui Bucks per 2 a 1, frutto di gare sempre molto equilibrate nel punteggio.

La prima sfida, andata in onda alla Philips arena il 28 febbraio, ha visto Atlanta avere la meglio dei cerbiatti nell'overtime, interrompendo la striscia di 6 vittorie consecutive dei Bucks, grazie all'accoppiata Johnson-Crawford, autori di 18 degli ultimi 20 punti Hawks.

Nel secondo incontro, del 22 marzo al Bradley Center di Milwaukee, furono i padroni di casa ad avere la meglio, recuperando nel decisivo 4° quarto i 7 punti di vantaggio accumulati e scoprendo una volta di più il punto debole di Atlanta, quello della gestione del vantaggio.

L'ultima gara si è svolta il 12 aprile nuovamente a Milwaukee, con Bogut già  fermo ai box e costretto a guardare la partita in borghese, e si è conclusa con il punteggio di 104 a 96 per la squadra di coach Woodson.

Indicativa in questa gara, più che il risultato finale, è stata la differenza nel reparto lunghi tra le due squadre in contumacia Bogut. Senza il suo centro titolare Milwaukee per fronteggiare una squadra fisica e atletica come Atlanta ha dato più di 30 minuti a Kurt Thomas, veterano trentottenne che se in difesa nonostante paghi i pochi centimetri per il ruolo, riesce a non far rimpiangere l'australiano.

In rotazione, oltre a Dan Gadzuric si è visto anche Primoc Brezec, anche se difficilmente vedrà  il campo nella serie.

I lunghi verdeviola però non hanno retto la forza d'urto sotto canestro degli Hawks, e ad un certo punto dell'incontro le statistiche sotto i tabelloni erano impietose: 52 a 20 per Atlanta i punti nel pitturato e 48 a 34 il conto dei rimbalzi.

Si fa dura quindi per Milwaukee tenere testa anche se nel reparto esterni le tre partite in stagione hanno dimostrato un sostanziale equilibrio, con Salmons che ha tenuto una media di più di 30 punti a partita.

I Matchups

M. Bibby vs B. Jennings
Il veterano contro il rookie, il play con tiro da fuori e visione di gioco contro il funambolo che predilige le scorribande in area. Due filosofie di gioco differenti per i due playmaker titolari.

Per quello in maglia Hawks sarà  importante non farsi travolgere dall'energia del giovane Bucks, che di contro dovrà  riuscire nella difficile impresa di mettere in difficoltà  il suo dirimpettaio provando a farlo stancare molto in difesa magari provando a fargli commettere qualche fallo già  all'inizio per toglierlo dalla panchina e dare per più tempo le redini del gioco a Crawford, molto più pericoloso in attacco ma anche molto meno playmaker e incline a far girare la squadra e mettere in ritmo i compagni.

Se Jennings sarà  quello della prima parte di stagione, il duello è dalla parte dei Bucks, in caso contrario, prevarrà  l'esperienza del play di Atlanta.

J. Johnson vs J. Salmons
Di primo acchito verrebbe da dire che il duello è a chiaro vantaggio del primo, poi però guardando i precedenti stagionali, si scopre che nella sfida tra i due sembra essere il secondo a spuntarla, seppur di poco.

La sensazione è che da questo matchup pendano i destini della serie. Se Salmons riuscirà  a reggere il confronto e a mantenere alta la sua produzione offensiva riempiendo le mani di Joe in difesa, allora Milwaukee ha la possibilità  di restare attaccata nel punteggio ad Atlanta e provare a giocarsi le gare negli ultimi minuti.

Diversamente i falchi potrebbero prendere la testa delle partite fin dall'inizio e non mollarla più. Il mio pensiero è che alla fine Johnson si presenterà  ai playoff in gran spolvero e nel duello con il salmone lo vedà  uscire vincitore. La differenza di classe tra i due rimane difficilmente colmabile.

M. Williams vs C. Delfino Lo scontro tra Marvin Williams e Carlos Delfino, visto con gli occhi di qualche anno fa, non sarebbe nemmeno stato proponibile. La scelta numero 2 del draf tdel 2005 pareva dovesse diventare un giocatore decisamente migliore di quello che stiamo ammirando in queste stagioni, e nonostante il talento atletico l'ala di North Carolina fa fatica ad emergere.

Dall'altra parte troverà  un Carlos Delfino che da buon latino avrà  sicuramente dalla sua la garra necessaria a dare una mano ai suoi e le sue ottime doti atletiche gli permetteranno di stare con Williams in difesa senza particolari patemi. La sfida tra i due pare abbastanza equilibrata, ma la sensazione è che le vere sfide si giocheranno su altri tavoli e il duello tra le due SF sarà  di secondo piano rispetto al resto.

J. Smith vs L. Mbah a Moute
Il principe è un buon difensore, ma Smith è un signor attaccante.
Anche se ha tolto la dimensione esterna al suo gioco, peraltro non così esaltante come la dimensione interna, la PF di Atlanta ha tutte le armi necessarie per abusare di Luc, potendo contare su un fisico di primissimo livello.

Nella metà  campo difensiva, inoltre, dato lo scarso coinvolgimento del numero 12 verdeviola, ha la possibilità  di staccarsi dall'uomo e andare in aiuto con le sue stoppate, chiudendo l'area ai penetratori.

Qui pare non esserci gara. Smith ha la possibilità  di fare più danni della grandine ai Bucks, e dovrà  dimostrare di essere pronto a farli.

A. Horford vs K. Thomas
Il nuovo che avanza contro l'esperienza che resiste. Horford vs Thomas sarà  una sfida generazionale importante. Ma se da una parte Thomas dovrà  dare il meglio di se in difesa per rendere difficile la vita ad Al, dall'altra parte il centro di Atlanta potrà  occuparsi di aiutare i compagni a centro area, dovendosi occupare di un giocatore che prende 6 tiri in media a partita da quando Bogut si è infortunato.

Se la sfida a rimbalzo è sostanzialmente pari, così non si può dire sugli altri aspetti del gioco. Horford è difensore peggiore di Thomas, che però non essendo attaccante non potrà  sfruttare questo vantaggio. Offensivamente, invece, c'è un sostanzioso vantaggio per il più giovane, che si aggiudica quindi la sfida.

Le panchine
Atlanta può contare su una panchina profonda e di esperienza, con Jamal Crawford, in odore di premio da sesto uomo dell'anno, che è pronto a dare fuoco alle polveri e a prendersi poi i minuti importanti della gara, come il resto della stagione.

Evans dà  fisico, difesa ed atletismo in una squadra che per la verità  di testosterone ne avrebbe da vendere. Come cambio dei lunghi, Pachulia è più di una garanzia e può ulteriormente mettere in crisi gli avversari, soprattutto alla voce rimbalzi.

Si prospettano pochi minuti per il veterano Joe Smith e il rookie Jeff Teague, che hanno comunque tutte le capacità  per dare quello che serve in caso di necessità , esperienza il primo e punti veloci il secondo. Milwaukee dalla panchina ha già  dovuto attingere per coprire i buchi lasciati dagli infortunati, ma potrà  comunque contare su uno Stackhouse che pare non aver perso in concretezza e un Ridnour che può dare minuti di lucidità  ed ordine nei momenti di difficoltà  di Jennings.

Tra le ali si conterà  molto su Ilyasova, che dovrà  giocare minuti importanti per poter dare una dimensione offensiva più concreta ai lunghi Bucks. L'augurio per i tifosi Bucks è di non vedere troppi minuti in campo Gadzuric e Brezec, perchè vorrebbe dire che il vecchio Thomas è in grado di tenere il campo e di non incappare in problemi di falli.

Il confronto tra le panchine tutto sommato però vede Atlanta in netto vantaggio.

Key Factor della serie
Per Atlanta il fattore principale sarà  il rendimento degli esterni, e su tutti dovrà  essere Jamal Crawford a dover dimostrare di essere quello ammirato durante tutta la stagione. Importantissimo sarà  riuscire a dare continuità  all'attacco per tutta la partita, e Crawford, alla decima stagione NBa ma all'esordio ai Playoff, è lì per quello.

Con il notevole vantaggio sotto le plance, vincere la battaglia tra gli esterni vorrebbe dire portare a casa la serie relativamente in fretta. Per Milwaukee rischia di diventare fondamentale l'apporto di Ilyasova. Il turco, con l'assenza di Bogut avrà  più minuti a disposizione, e tra i lunghi dovrà  essere quello che più di tutti fornirà  un contributo offensivo, probabilmente con anche qualche comparsata da centro.

Il suo lavoro sarà  quello di portare fuori dal pitturato Josh Smith e Al Horford, per aprire l'area e permettere ai suoi compagni di penetrare più facilmente. Se riuscirà  nel suo intento e se terrà  buone percentuali al tiro, è possibile che i Bucks riescano a mettere in difficoltà  Atlanta.

Pronostico
Una serie che prometteva di essere incerta pare essersi definitivamente sbilanciata a favore di una squadra, ovviamente Atlanta. Troppo superiore nel pitturato, anche la profondità  e la capacità  di produzione offensiva delle guardie rischia di diventare un rompicapo troppo grosso per Skiles. Milwaukee potrebbe portare a casa una gara, facendo leva sulle difficoltà  in trasferta degli Hawks, ma su una serie a 7 partite, non vedo come possa portare a casa la vittoria.

Il mio pronostico è quindi 4 a 1 Hawks

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