AL West Report – 1

Nelson Cruz festeggia dopo la prima partita di una stagione che sembra quella della consacrazione per lui!

Iniziata con molte sorprese, la AL West si sta uniformando negli ultimi giorni al pronostico stipulato in sede di preview.
Gli Athletics, dati come cenerentola del gruppo, hanno iniziato molto bene, arrivando al 6-2 dopo 8 partite, record figlio di una difesa impenetrabile e di buone prestazioni al piatto. Rangers, Mariners, ma soprattutto Angels avevano deluso, restando nei bassifondi di tutta la American League. Nelle ultime ore le cose si stanno ristabilendo, con Texas e Seattle che stanno recuperando il terreno perduto e Los Angeles impegnata in una difficilissima serie nel Bronx. Passiamo, come da abitudine, al dettaglio delle squadre.

Oakland Athletics

Sul 7-4 tifosi stanno ufficialmente sognando una buona stagione, contro ogni ragionevole aspettativa. La sconfitta nella serie contro Seattle non ha minato la loro fiducia, nata con lo sprint iniziale che ora continua nella serie contro Baltimore.
La non prevedibile vena di un attacco prolifico si è sposata con le prestazioni del pitching team e della difesa, sul cui rendimento certo non vi erano dubbi. Passiamo a qualche numero offensivo, per inquadrare bene quale sia la dimensione di questo primo posto in classifica.
Rajai Davis è primo per punti e secondo per basi rubate in American Legue. Cliff Pennington, incognita al numero 9 del lineup, ha già  2 HR e 9 RBI, oltre a 2 rubate che rientrano nelle sue corde. Ryan Sweeney e Daric Barton battono con ottime medie. Unica eccezione è il catcher Kurt Suzuki, in un grosso 'slump' di inizio stagione.
I partenti stanno giocando in modo eccelso. Brett Anderson, Ben Sheets, Justin Duchscherer non hanno ancora perso una partita, così come Gio Gonzalez al quinto spot e Dallas Braden che con i 10 K della prima uscita ufficiale ha rappresentato una delle migliori prestazioni al monte di questo giovane 2010 in MLB.
A perdere le partite ci hanno pensato i giocatori del bullpen, costretti però
a difendere vantaggi minimi o situazioni di parità . I buoni numeri dell'attacco sono infatti pompati da alcune prestazioni sopra la norma, ed in questo senso c'è ancora molto da lavorare. Per il resto tutto bene, i green&gold possono puntare davvero ad avere la prima difesa della AL, e chissà  che a luglio Sheets non decida di rimanere in California ed anzi attrarre rinforzi…

Texas Rangers

Dopo 9 partite ed il 5-4 iniziale, è iniziata la giostra ad Arlington. Le palle, scagliate a velocità  folli, stanno iniziando a finire oltre le recinzioni, quando il battitore non va strikeout. Nelson Cruz è il condottiero principale di questa armata, è primo in tutte le statistiche di potenza della AL con 6 HR e 12 RBI. Vladimir Guerrero , uno dei punti di domanda nel roster, sta trovando una frequenza al piatto impressionante (15 su 37 per .405 di BA).
Un po' indietro Julio Borbon e Michael Young, mentre a proposito di infielder, i Rangers sembrano aver trovato un buon giocatore in Joaquin Arias, che terremo d'occhio.
Mentre i pezzi del mosaico vanno a posto, anche le vittorie stanno arrivando. Prima contro Seattle, poi Cleveland.
La situazione di indecisione nel ruolo di closer, con Frank Francisco che sembra aver perso il ruolo a favore di Neftali Feliz, è una delle ombre nel roster dei texani, che avranno filo da torcere nelle prossime serie, allo Yankee Stadium, a Fenway Park, e contro Detroit.
Se il pitching terrà  contro queste tre squadre, ci ritroveremo a fare i conti con una squadra dall'altissimo potenziale, che ha già  lasciato intravedere quanto le buone recensioni di inizio stagione fossero rispettabili.

Seattle Mariners

Un dato ci parla abbastanza fedelmente di questo inizio stentato dei Seattle Mariners più del 4-6 in classifica: 20 inning senza un punto. Sono quelli che finiscono con l'Home Run vittoria di Milton Bradley contro gli A's di lunedi notte.
Proprio l'ex Ranger ha fatto registrare due home run nel primo scampolo di stagione, che con i 7 Rbi rappresentano il massimo raggiungta individualmente dai componenti del roster.
Ma quello che colpisce in negativo è il numero di punti segnati, che sono solamente 2,8 a partita. Molto poco confortante se pensiamo che l'inizio degli M's si è giocato contro Texas o Oakland, compagni divisionali.
L'home opener, contro appunto gli A's martedì, ha rilevato tutti i limiti del lineup, relegato a due sole valide e dominato da Duchscherer prima e dal bullpen californiano poi. La partenza di Felix Hernandez, così come la seconda del numero 1 della rotazione, è stata solida come al solito, ed anche il resto della rotazione sembra ben concentrata, ne è la prova l'autentica gemma dell'altra notte di Doug Fister ( 8 IP, 3 H, 0 BB). In attesa di Cliff Lee, più luci che ombre sul monte.
Le ultime due vittorie casalinghe contro Oakland confortano il pubblico del Safeco Field, che ora può aspettare i Tigers e gli Orioles, prossimi avversari, con più fiducia. Ovviamente, se non arriveranno i punti, gli Home Run, e le prestazioni di Ichiro non raggiungeranno livelli di eccellenza, le prospettive non potranno essere troppo rosee.
Lee torna entro fine mese, quindi secondo le ultime informazioni, appena in tempo per la serie con Texas casalinga. Potrebbe essere allora, tra circa due settimane, che parleremo in una luce diversa della squadra di Don Wakamatsu.

Los Angeles Angels

E chi l'avrebbe detto di trovare la squadra di Scioscia sul fondo della classifica al momento del primo report? Attualmente a 3-7, LA chiude la classifica della AL West, ma cosa l'ha portata a questo punto? Non certo la schedule (Minnesota e Oakland in casa, New York nel bronx) delle prime 10 uscite, non certo le prestazioni del lineup (6 diversi giocatori hanno battuto Home Run, statistica non riscontrabile nelle altre compagini divisionali).
La vera ragione di questa iniziale debacle è da imputare alla rotazione. Il primo esempio è Ervin Santana; lanciare contro gli Yankees è sempre difficile, soprattutto fuori casa, ma il modo in cui ha lanciato nell'home opener dei campioni in carica lascia molte perplessità . Palle al centro del piatto, cambi alti, insomma una prestazione da dimenticare, anche se in realtà  New York non ha capitalizzato al massimo quella che poteva diventare un'umiliazione. Joe Saunders è stato disastroso contro Minnesota, concedendo 3 HR in 5 inning. Il rientro di Scott Kazmir ieri notte è stato disastroso. 86 lanci in 4 inning con 3 HR e 3 basi per ball.
Abbiamo quindi individuato il problema degli Halos. Problema da risolvere quanto prima. La gemma di Joel Pineiro nella partita di mezzo nella grande mela conferma che i margini per invertire questa prima tendenza di stagione ci sono tutti.
Le tegole però non sono finite: Brian Fuentes, l'ottimo closer, è ai box per un fastidio alla schiena. Non lo rivedremo fino a fine mese, forse di più. Al suo posto Fernando Rodney, che potrà  dare una mano ma certo non sostituire allo stesso modo il titolare.
La posizione in classifica è tanto preoccupante quanto recuperabile. Non perdiamo fiducia nei campioni in carica della AL West. Se i loro partenti sapranno rimettersi in carreggiata, e non ci sono grossi motivi per pensare il contrario, restano la squadra da battere.

Quindi, lo scenario futuro sembra sempre più equilibrato. La partenza a razzo di Oakland potrebbe davvero essere il segnale giusto per aspettarsi una lotta avvincente fino all'ultimo. Il calendario delle prossime due settimane favorisce di molto gli stessi A's e Seattle, che quindi potremmo ritrovare nei primi due posti della classifica entro il prossimo report. Lo schedule proibitivo di Texas la rendono la squadra da seguire più da vicino e l'inizio ad handicap di Los Angeles fanno degli Angels la squadra su cui sono puntati gli indiscreti riflettori dell'opinione pubblica.
La stagione è appena iniziata ma è già  battaglia sui campi della American League West.

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