Kobe & KD, che lo show abbia inizio
Il passato e il presente contro il futuro della Lega.
Da una parte i Los Angeles Lakers, una delle squadre più forti e continue degli ultimi anni. Dall'altra gli Oklahoma City Thunder, il nuovo che avanza, una squadra che nelle ultime due stagioni combinate aveva vinto 43 partite (sette in meno delle 50 di questa sola stagione) e che non assaporava l'odore dei Playoffs dall'annata 2004-05, quando ancora giocava a Seattle sotto le spoglie dei Supersonics.
Da una parte Kobe Bryant, il giocatore simbolo dell'era post-Jordan, la faccia dell'NBA di oggi dì (LeBron permettendo, ovviamente). Dall'altra Kevin Durant, un ragazzo di appena 21 anni che arrivato al terzo anno nella Lega è stato in grado di vincere la classifica marcatori con 30.1 punti ad allacciata di scarpe (diventando il più giovane miglior realizzatore della storia della Lega) e che probabilmente chiuderà al secondo posto nella classifica per l'MVP dietro solamente all'inarrivavile James.
Da una parte Phil Jackson, l'allenatore più vicente della storia NBA con i suoi 10 anelli. Dall'altra Scott Brooks, esattamente vent'anni più giovane, che prese in mano i Thunder all'inizio della scorsa stagione, dopo aver avuto qualche esperienza da vice allenatore sulle panchine di Sacramento e Denver.
I Lakers arrivano a questa sfida come la squadra da battere, hanno mantenuto la testa della Western Conference virtualmente per tutta la stagione e nelle ultime settimane le avversarie facevano di tutto per evitarli al primo turno. I Thunder, come abbiamo detto, sono alla prima vera stagione vincente della loro, seppur breve, storia. Hanno vinto 50 partite, si sono fatti applaudire nei palazzetti di tutta l'America e forse sono già soddisfatti di essere arrivati a questo punto. O forse no…
Fare un paragone sul bagaglio d'esperienza delle due squadre sarebbe stupido ed inutile. I Lakers sono i campioni in carica, tutti i giocatori del roster hanno avuto più di una esperienza all'interno dei Playoffs ed insieme hanno vinto il titolo 2009 (ad eccezione di Ron Artest, che ha però all'interno del suo curriculum 44 partite di post-season, giocate con tre squadre diverse).
Il numero delle partite di Playoffs giocate dal solo Artest è addirittura superiore a quelle giocate da tutta la rotazione dei Thunder, che si ferma a 35. Sono solo tre infatti i giocatori che prima di quest'anno hanno avuto esperienze post regular season: Nenad Krstic (15 partite con i Nets), Nick Collison (11 con gli allora Sonics) e Thabo Sefolosha (9 con i Bulls).
Uno dei grandi vantaggi dei Lakers entrando nella serie è proprio questo, il fatto di esserci già passati più e più volte e di sapere che tipo di atmosfera e partite li aspetta. Per i Thunder sarà tutta un'esperienza nuova, starà alla bravura del loro allenatore fare in modo che i giocatori restino sempre concentrati e non si facciano trascinare dalle emozioni che per forza di cose li colpiranno.
Season Series
Durante la stagione regolare le due squadre si sono affrontate quattro volte, con i Lakers vincitori in tre occasioni. Due vittorie sono però arrivate solamente negli ultimi minuti, dopo che i Thunder giocarono due partite sostanzialmente alla pari.
Nella prima sfida del 3 novembre Los Angeles vinse dopo un tempo supplementare; mentre in quella del 22 dicembre ci volle una prestazione super di Bryant (autore di un paio di canestri da cineteca), che chiuse con 40 punti, 8 rimbalzi e 6 assist (da notare come quella partita è stata l'ultima stagionale in cui Kobe ha segnato 40 punti e la sua squadra ha portato a casa la vittoria).
L'ultima partita giocata, quella del 26 marzo scorso, ha coinciso con la miglior prestazione stagionale di Oklahoma City. Una schiacciante vittoria per 91-75 (ma lo scarto avrebbe potuto essere decisamente maggiore, non fosse stato per un parziale di 28-11 pro Lakers nell'ultimo quarto di gioco) con una dimostrazione di forza che fino a quel punto, contro avversari del genere, non avevano mai dimostrato.
Allora la differenza la fece la difesa dei Thunder, che guidata da Sefolosha costrinse l'attacco di LA ad un misero 39% dal campo, con un incredibile 2/15 da tre punti. Tutto il quintetto dei Lakers chiuse con un plus/minus negativo, guidato addirittura dal -36 di Lamar Odom, seguito dal -25 di Pau Gasol.
Da notare però come quella sfida fu l'unica stagionale giocata dai Lakers senza Andrew Bynum, che in più di un'occasione si è rivelato essere fondamentale per il gioco dei suoi. Nelle tre sfide giocate, il centro di Los Angeles ha chiuso con 16 punti e 8 rimbalzi di media, costringendo coach Brooks ad utilizzare spesso Serge Ibaka per cercare di arginare il suo strapotere fisico. Ad oggi non è ancora però ben chiaro quali siano le condizioni di Bynum, che soffre di un problema al tendine d'achille. La sua presenza per gara 1 non è ancora stata confermata.
Matchups
Abbiamo già accennato tra le righe a qualche matchup, ma andiamo a dare un'occhiata più da vicino agli accoppiamenti più interessanti di questa serie.
Thabo Sefolosha > Kobe Bryant
Durante questa stagione Sefolosha si è confermato come uno dei principali difensori in uno contro uno dell'intera NBA. Tra i giocatori esterni è stato tra i più continui e funzionali alla proprio squadra.
Dotato di grande atletismo, braccia interminabili e un eccellente movimento di piedi, l'ex biellese è il giocatore perfetto per cercare di limitare un attaccante come Bryant. Avere un giocatore del genere, che per lunghi tratti di partita può difendere sul miglior giocatore avversario in situazioni di one-on-one, è sicuramente un vantaggio per Brooks, che non sarà così costretto a raddoppiare Bryant dalla palla a due.
Ron Artest > Kevin Durant
Artest è stato portato ai Lakers per questo motivo: prendersi in cura l'attaccante avversario più pericoloso, evitando così a Bryant di assumersi anche tutte le responsabilità difensive (oltre a quelle che si deve per forza di cose prendere nell'altra metà campo). Artest è stato per anni uno dei migliori difensori della Lega e con Durant si troverà sicuramente le mani piene.
L'ex Rocket cercherà in tutti i modi di sfruttare il suo fisico, cercando di stancare l'avversario ed impedendogli facili ricezioni vicino a canestro (situazione che diventerebbe letale visti i diversi centimetri di vantaggio che il prodotto di Texas cercherà di sfruttare).
Derek Fisher > Russell Westbrook
Ecco il matchup da cui i Thunder dovrebbero trarre i maggiori vantaggi. Derek Fisher va per le 35 primavere ed ormai da qualche anno ha perso un passo in fase difensiva; Westbrook dal canto suo è invece una delle point guard più veloci ed atletiche della Lega.
Il suo uno contro uno è mortifero (può andare dritto a canestro, cercando anche l''and one', oppure fermarsi sulla linea del tiro libero per un modo tiro in sospensione) e il buon Fisher non ha una singola possibilità di poterne contenere il primo passo.
L'esempio della partita del 26 marzo è lampante: Westbrook chiuse con 23 punti frutto di un eccellente 10/13 dal campo, scherzando il suo avversario diretto nel primo quarto. Se Oklahoma City vuole avere una chance di passare il turno questo sarà l'accoppiamento da esplorare maggiormente.
Jeff Green > Pau Gasol
Un matchup molto interessante su entrambi i lati del campo, dove tutti e due cercheranno di sfruttare al meglio le proprio caratteristiche. Gasol ha l'obiettivo di portare Green vicino a canestro e da lì usare il proprio fisico e l'ampio arsenale di movimenti di cui dispone.
Dall'altra parte il prodotto di Georgetown cercherà di giocare lontano dall'area pitturata, provando a battere lo spagnolo dal palleggio e con il tiro da fuori, lasciando allo stesso tempo libera l'area per le scorribande di Westbrook e le pentrazioni di Durant.
Le prospettive di questo accoppiamento potrebbero cambiare radicalmente nel caso in cui Bynum non fosse della serie. In questo modo il suo posto nel quintetto sarebbe preso da Odom, che andrebbe anche ad occuparsi di Green, lasciando andare in rotta di collisione Gasol e Nenad Krstic, due giocatori decisamente più simili tra loro.
Entrambe le squadre durante la stagione non hanno avuto un grandissimo apporto dalle panchine, che quindi potrebbero non giocare un ruolo di prima grandezza all'interno della serie.
Quella dei Thunder ultimamente ha però dato segnali di vita, con le crescite di tre giocatori come Eric Maynor, James Harden e Serge Ibaka, che spesso e volentieri hanno cambiato l'indirizzo della gara una volta entrati in campo. Noterete però come tutti e tre i giocatori in questione siano al primo anno nella Lega, per loro l'atmosfera dei Playoffs potrebbe pesare il doppio.
Pronostico
In definitiva i Lakers sembrano essere troppo più forti ed esperti di questi Thunder, che comunque non si accontenteranno di certo di fare da sparring partner. Il mio pronostico vede Los Angeles vincente in 5 partite, che potrebbero diventare 6 nel caso in cui Oklahoma City riuscisse a fare lo sgambetto in una delle prime due gare.
Questo sarà il calendario della serie (tra parentesi l'orario italiano).
Game 1 – Thunder at Lakers – Sun, Apr 18 – 3:00pm ET (21:00)
Game 2 – Thunder at Lakers – Tue, Apr 20 – 10:30pm ET (04:30)
Game 3 – Lakers at Thunder – Thu, Apr 22 – 9:30pm ET (03:30)
Game 4 – Lakers at Thunder – Sat, Apr 24 – 9:30pm ET (03:30)
Game 5 – Thunder at Lakers – Tue, Apr 27 – TBD*
Game 6 – Lakers at Thunder – Fri, Apr 30 – TBD*
Game 7 – Thunder at Lakers – Sun, May 2 – TBD*