
Danny Granger è tornato in forma, sta giocando sui livelli della passata stagione
Nove vittorie nelle ultime dodici partite, una continuità  di 
rendimento da prime posizioni nei playoff per questi Pacers che stanno 
impressionando positivamente, anche se in una fase della stagione in 
cui non avevano ormai nulla da chiedere.
Nonostante i Pacers fossero spacciati ormai da tanto tempo, non hanno 
deciso di giocare per perdere le partite, andando contro un malcostume 
che è sempre stato adottato da molte squadre negli anni passati.
Coach Jim O'Brien è sempre rimasto inflessibile esprimendo il 
suo pensiero. "Siamo pagati per vincere le partite" – ha detto 
– "Farò giocare i giocatori che secondo me ci danno più possibilità  
di vittoria". Molti tifosi sono contrari perchè questa scelta 
potrebbe danneggiare il futuro di questo team, ma l'etica dello sport 
è un'altra cosa, per questo bisogna dar credito a Indiana.
Nonostante una stagione nel complesso contraddittoria (il brillante 
finale di stagione non può cancellare una stagione andata molto male 
in precedenza) è tornato a parlare attraverso l'Indianapolis Star il 
proprietario Herb Simon che ha confermato sia il coach che 
Larry Bird per la prossima stagione. 
"Non c'è nessuna voce che non vede O'Brien qui la prossima 
stagione" – ha confermato Simon – "Posso dire la stessa cosa di 
Bird, non ho mai dubitato del suo valore. So che molti fan lo hanno 
criticato ma quello che posso dire io è che ad ogni timeout c'è 
tantissima gente che fa la fila per avere un autografo da lui".
Indiana potrebbe toccare le 50 sconfitte stagionali per il terzo anno 
consecutivo della gestione O'Brien (48 al momento con 4 partite 
dagiocare) ma Simon ha ancora fiducia. "Le sconfitte non ci hanno 
permesso di stare dove avevamo previsto, ma riesco a vedere un po' di 
luce in fondo al tunnel per il futuro".
Simon trasmette positività  pur con il fatto che i Pacers potrebbero 
eguagliare il peggior record da 20 anni a questa parte. "Ovviamente 
è frustrante quando si perde, non è una bella cosa, ma credo nelle 
prospettive di questo team, in particolare nell'estate del 2011 quando 
avremo molto spazio salariale da sfruttare". 
Un punto delicato questo, perchè Indiana starà  probabilmente a 
guardare in questa off-season in cui diventano free-agent grandi 
campioni ma sarà  fra le protagoniste un anno dopo per cercare di 
prendere quei giocatori capaci di far fare il salto di qualità  a 
questo team. Non bisognerà  fallire. Prima però, si prevede un'altra 
stagione nella mediocrità .
Simon ha anche parlato del fatto delle troppe vittorie in un periodo 
in cui avrebbe fatto comodo perdere per avere maggiori opportunità  nel 
prossimo draft. "Le vittorie vogliono dire molto per i giocatori, 
il coach e la franchigia. La gente è contenta quando si vince, e aiuta 
a dare loro qualche speranza per il futuro, penso ci siamo 
riusciti".
E sul futuro? "Nel basket, un giocatore può fare la differenza e 
questo può essere una scelta del primo giro ma anche del secondo. Ad 
esempio Granger fu scelto con la numero 17 e Reggie Miller con la 11, 
basta capirne" – continua Simon – "Una squadra che ha perso 
molte gare vuol dire che ha bisogno di rinforzi in molti settori, ci 
sono diversi aspetti che dobbiamo migliorare, sono sicuro che Morway e 
Bird sanno dove e come".
Un Simon veramente a 360° che ha continuato a parlare anche del 
pubblico della Consecop Fieldhouse sempre in discesa (solo tre 
franchigie hanno meno pubblico) 
e del suo futuro come proprietario dei Pacers. "Abbiamo bisogno 
difare degli accordi convenienti che possano portare più gente, ma 
sono le vittorie che le portano" – prosegue Simon – "Smentisco 
alcune voci, sarò il proprietario di questa franchigia anche in 
futuro".
Tornando al basket giocato, i Pacers stanno mettendo in mostra il 
miglior basket stagionale. Sarà  l'assenza di pressioni o il recupero 
di alcuni giocatori infortunati (vedasi Dunleavy) o la forma ritrovata 
di alcuni giocatori, specialmente Granger.
Circolazione veloce della palla, intensità , contropiede, mano calda da 
fuori, questi i segreti della squadra di O'Brien in questo ultimo 
periodo. Non a caso caratteristiche della tipica squadra del coach ex 
Boston, stavolta però utilizzate al meglio.
Uno dei segreti è anche la continuità  da parte di Roy Hibbert, 
quest'anno a corrente alternata. Statisticamente quando lui non è in 
campo Indiana ha una passivo di più di 280 punti mentre è in attivo di 
una dozzina di punti quando lo è. Superando il problema dei falli 
(solamente in 5 occasioni quest'anno è uscito per raggiunto limite di 
falli) il futuro sottocanestro può essere migliore.
"Roy ha fatto passi da gigante nella fase difensiva" – si è 
complimentato O'Brien – "Io penso che per lui questa sia stata 
veramente una solida stagione".
I Pacers interrompevano una striscia di 9 sconfitte consecutive in 
trasferta andando a vincere a Detroit 83-96. Granger realizzava 32 
punti mettendo a segno 5 bombe, vincendo il duello con la difesa di 
Price che a sua volta veniva limitato ad un 3-12 dal campo da 
Brandon Rush.
Nella partita successiva si batteva a domicilio 99-82 i Wizards. Senza 
Hibbert fuori per un piccolo infortunio, Josh McRoberts si 
improvvisava centro atipico, finendo con 15 punti e 12 rimbalzi, la 
prova più convincente della sua carriera. "Non sono Roy" – ha 
specificato McRoberts – "Non ho provato ad imitarlo, penso di poter 
fare altre cose per aiutare la squadra".
Prestigiosa era la vittoria sui Jazz 122-106 con Granger protagonista 
e autore di ben 44 punti, massimo in carriera. "Penso che abbiamo 
dimostrato ciò di cui siamo capaci di fare" – diceva Granger a 
fine partita – "Abbiamo battuto con autorevolezza squadre da 
playoff giocando un buon basket, anche se mi rendo conto che è un po' 
troppo tardi ormai". 
La serie positiva era momentaneamente interrota con la sconfitta 94-84 
sul campo degli Hawks. Era la gara che escludeva matematicamente 
Indiana dai playoffs, se ci fosse bisogno anche di quella per capirlo. 
"Contrastare il loro atletismo per noi è stato un problema" – 
diceva O'Brien – "Sono stati più veloci di noi in tutte le fasi del 
gioco come in tutte le partite contro di loro in questa 
stagione".
O'Brien vinceva la sua 100esima partita da coach dei Pacers battendo i 
Kings 102-95 per l'ottava vittoria consecutiva alla Conseco 
Fieldhouse, striscia che veniva interrotta nella gara successiva 
contro Miami (quest'anno 4 sconfitte su 4 contro di loro).
Due belle vittoria concludeva questo bel momento. L'ampia vittoria su 
Houston 133-102 che rappresentava il massimo stagionale sia per punti 
realizzati che per massimo margine di vittoria, e sui Knicks 113-105 
in cui Granger grazie a 33 punti guidava 5 giocatori in doppia cifra.
Ultime 4 gare di questa stagione con le trasferte di Cleveland e 
Washington e le partite casalinghe con New Jersey e Orlando. Poi si 
parlerà  di futuro.