Red Sox contro Yankees, una rivalità che ha fatto grande la storia della MLB
La stagione 2010 della Major League Baseball è appena iniziata ed è già cominciata la caccia ai campioni del mondo in carica, i New York Yankees, vincitori delle ultime World Series.
Quale squadra quest'anno potrà fregiarsi del titolo di campione del mondo?
Certamente tutte e 30 le franchigie partecipanti hanno le loro legittime ambizioni ma non tutte potranno competere fino all'ultimo per la vittoria finale; vediamo quindi nel dettaglio, divisione per divisione, quali sono le squadre che possono ambire al massimo traguardo stagionale.
National League West
Delle 5 squadre che compongono questa divisione, forse solo i Padres di San Diego possono chiamarsi fuori dalla lotta per la post-season. I Los Angeles Dodgers, infatti, dopo aver portato a casa il primo posto nella stagione scorsa, possono riproporsi quest'anno, non avendo portato grossi scossoni al proprio roster; nessuna perdita importante infatti (ad eccezione forse del solo Orlando Hudson finito a Minnesota) e giovani di belle speranze che possono dare la loro carica di entusiasmo e voglia di vincere.
Gli avversari più credibili per impedire ai losangelini di bissare il pennant dell'anno scorso sono i Rockies di Colorado e i San Francisco Giants. I primi non hanno cambiato praticamente nulla nel mercato invernale e ancora ricordano con piacere e ottimismo per il futuro la splendida seconda parte di stagione scorsa che li ha portati fino ai playoff (conquistando la wild card disponibile); i secondi invece pur dando pochi assestamenti al proprio roster possono contare ancora su un parco lanciatori importante, forse il migliore dell'intera lega, che potrà garantire un buon numero di vittorie. Sarà da vedere se basteranno per contendere il titolo divisionale.
Ultima menzione per gli Arizona Diamondbacks, che partono a fari spenti, ma che hanno molti punti nelle mazze dei loro giocatori e potrebbero essere il fattore sorpresa del gruppo. Probabilmente solo gli ultimi giorni di regular season decideranno quale squadra potrà proseguire il proprio sogno.
National League Central
Qui c'è una favorita d'obbligo, ed è St. Louis. I Cardinals, dopo aver disputato un'ottima regular season 2009 con 91 vittorie, hanno sprecato tutto nella post-season facendosi beffare dai Dodgers.
La sconfitta brucia ancora e la voglia di rivincita in questi mesi a bocce ferme è cresciuta sempre più; inoltre, non bisogna dimenticare che proprio qui gioca l'MVP della lega, ovvero il miglior giocatore in assoluto, Albert Pujols. Con lui in squadra (comunque ottimamente strutturata in ogni reparto) puntare alle World Series è un dovere.
Ma chi potrà creare fastidi ai Cardinals? Sulla carta non ci sono molte possibilità per le altre squadre, forse però su tutte spiccano i Chicago Cubs che, alla caccia di un titolo che non vedono da ben 102 anni, come al solito promettono battaglia e grande orgoglio. Il loro stadio, il Wrigley Field, è costantemente esaurito e dà una spinta in più alla squadra inoltre il roster è ricco di promesse e giocatori che possono fare la differenza.
Un gradino sotto troviamo Milwaukee e Cincinnati; non sembrano squadre che possono scalzare dalla vetta i favoriti Cardinals né tantomeno giocarsi chanches di post-season tramite wild card ma possono rappresentare il fattore sorpresa. I Brewers soprattutto, contando su una mazza esplosiva come Prince Fielder, possono levarsi soddisfazioni importanti e tentare un colpo che avrebbe comunque del clamoroso.
Ancora più sotto e quindi potenzialmente fuori dalla lotta sono gli Houston Astros, destinati comunque a fare qualche sgambetto a squadre più prestigiose, e soprattutto i "poveri" pirati di Pittsburgh, che hanno un roster ancora troppo giovane e carente per poter fare una stagione con più vittorie che sconfitte.
National League East
Anche in questa divisione, come in quella precedentemente analizzata, c'è una squadra sopra le altre, è Philadelphia. I campioni del mondo di 2 stagioni or sono e campioni della National League dell'ultima annata hanno certamente voglia di ripresentarsi alla kermesse finale con rinnovata voglia di portarsi a casa l'anello.
La squadra praticamente è rimasta inalterata ad eccezione della trade che ha portato l'ottimo lanciatore Roy Halladay da Toronto (lasciando partire Cliff Lee) e certamente anche per quest'anno restano i favoriti divisionali; non c'è infatti timore di essere sazi di successi, l'ossatura della squadra infatti è molto solida e affidabile.
Alle spalle dei Phillies hanno molta fame di vittorie i Mets di New York, squadra che ha dovuto digerire troppi bocconi amari negli ultimi anni; restano molte incognite su questa franchigia, il roster è sicuramente di livello ma infortuni e scelte sbagliate ne hanno limitato il potenziale. Servirà un mezzo miracolo nella sponda arancio-blu di New York per trovare una stagione che li porti ai playoff.
Possono invece dire la loro e giocarsi anche le chance di wild card sia i Florida Marlins che gli Atlanta Braves; questi ultimi soprattutto dispongono di elementi di valore che possono dare quelle vittorie in più che potrebbero essere decisive per la lotta ai playoff. Inoltre c'è molta curiosità per il giovane talento Jason Heyward che promette di fare grandi cose già alla sua prima stagione tra i pro.
Nessuna possibilità di post-season invece per i Nationals, la squadra della capitale. La scelta di far crescere il giovane fenomeno Stephen Strasburg nelle minors piuttosto che rischiare di bruciarlo in MLB non potrà certo garantire un'annata strepitosa alla franchigia capitolina. In ogni caso sarà questione di tempo; non quest'anno ma nelle prossime stagioni questa divisione dovrà fare i conti anche con questa squadra finora cenerentola del gruppo.
American League West
Ecco una divisione che si può prestare a qualche interessante sorpresa; 4 le franchigie in lotta per un posto (o forse due) nella post-season, con almeno 3 di queste che possono asprirare seriamente a comandare il gruppo a fine stagione. Nel gradino inferiore ci collochiamo gli Oakland Athletics, reduci da stagioni deludenti e che non vedono una post-season dall'ormai lontano 2006.
Pare che per loro anche questa sarà una stagione di transizione, il nuovo pupillo Ben Sheets ha talento da vendere ma la squadra è ancora troppo giovane per coltivare ambizioni importanti; vederli in testa alla AL West a fine stagione avrebbe del clamoroso.
Squadre che invece possono sognare in grande con legittime speranze sono i Los Angeles Angels di Anaheim, i Seattle Mariners e i Texas Rangers. Si prospetta un grande equilibrio in termine di classifica tra queste squadre, con possibilità quasi equivalenti di successo per tutte e tre le compagini.
Gli Angels, vincitori nella passata stagione e finalisti dell'American League, potranno contare su un roster di sicura affidabilità e su un rinforzo arrivato direttamente dai campioni in carica, gli Yankees, come Hideki Matsui. Godzilla, questo il soprannome del giapponese, dopo 7 anni conditi dal successo decisivo l'anno scorso nella Grande Mela, ha ancora fame di vittorie e vorrà dimostrare che a 36 anni si può ancora essere fondamentali per la squadra (d'altra parte solamente l'anno scorso ha trascinato nella partita finale i suoi compagni al titolo).
I Mariners hanno acquisito un rinforzo tra i più pregiati, Cliff Lee da Philadelphia e dopo aver "strappato" anche ai rivali divisionali Angels un ottimo giocatore come Chone Figgins, possono tentare il colpaccio; anzi, alcuni addetti ai lavori vedono la squadra dello stato di Washington come principale favorita. Una lacuna potrebbe però essere la difficoltà a trovare lanciatori di sicuro affidamento, ad eccezione del già citato Lee e dell'ottimo Felix Hernandez.
Anche i Rangers di Texas potranno dire la loro, il roster pare non presentare "buchi" di una certa importanza, e le 87 vittorie conseguite nella scorsa stagione potrebbero anche aumentare consentendo ai texani un posto tra le grandi della lega.
American League Central
Se è valido il detto che non c'è due senza tre, allora questo sarà il terzo anno consecutivo che per decretare la vincitrice del raggruppamento non basteranno le 162 partite della stagione regolare. Sia nel 2008 che nel 2009 infatti, i Minnesota Twins sono stati obbligati alla partita supplementare (la prima persa contro i White Sox, la seconda vinta contro i Tigers) per decidere chi avrebbe disputato i playoff.
Questo per indicare la grande lotta e il grande equilibrio che regna sovrano nel girone, e anche quest'anno seppur non sia così probabile ricorrere alla partita di spareggio, è comunque molto facile pronosticare che sarà battaglia.
La squadra di Minneapolis resta la favorita principale anche se ha un grande punto di domanda, il nuovo stadio; il Target Field, infatti, è il nuovissimo gioiello dei Twins, ed è possibile che i giocatori di casa possano impiegare un po' di tempo per ambientarsi. Contrapposto a questo interrogativo vi è però una certezza di nome Joe Mauer. L'ultimo MVP dell'American League infatti ha appena posto la firma su un principesco contratto che lo legherà ancora per molte stagioni ai Twins, e da questa base possono partire tutti i sogni di gloria della squadra di Minnesota.
Bisognerà fare molta attenzione però ai Detroit Tigers; la squadra pare ben organizzata e solida in ogni reparto, specie quello dei lanciatori. Nel 2009 hanno pagato molto un pessimo finale di stagione e se non ripeteranno gli stessi errori se la potranno giocare fino in fondo.
Vogliono partecipare alla lotta anche i White Sox di Chicago, squadra per la quale simpatizza anche il presidente Obama. La franchigia pare solida e di sicuro talento, si è mossa bene sul mercato e annovera tra le sue fila quel Mark Buehrle autore di un perfect game nella stagione passata (evento capitato solo 18 volte nella storia dell'MLB). Insomma pare che ci siano tutti gli elementi per tentare (magari con una wild card) il passaggio alla post-season.
Sembra invece che resteranno fuori dalla bagarre i Cleveland Indians e i Kansas City Royals. I primi, con il nuovo manager Manny Acta, hanno molta strada da fare prima di diventare competitivi ai massimi livelli e questa non sembra la stagione giusta per entrare tra i grandi; i secondi invece, al di là del giovane fenomeno Zack Greinke, hanno poco altro, o quantomeno non un roster sufficientemente valido tale da poter coltivare ambizioni.
I Royals non vanno oltre il 50% di vittorie dal 2003 e già conseguire un risultato simile vorrebbe significare aver disputato una stagione strepitosa
American League East
Solitamente, una volta nominata questa divisione, saltano alla mente due squadre, Red Sox e Yankees, e anche per quest'anno la grande sfida sembra essere questa, più viva che mai.
I campioni in carica hanno voglia di bissare il titolo dell'anno scorso e sulla carta sembrano avere tutti i documenti in regola per farcela; un intervento sul mercato che ha svecchiato un po' la squadra (ceduti Johnny Damon oltre al precedentemente citato Matsui) e ha portato un volto nuovo (Curtis Granderson) e un cavallo di ritorno (Nick Johnson) sembra non aver sconquassato troppo un ambiente ancora carico e ben dotato; bisognerà vedere se un anno in più sulle spalle degli storici campioni (Jorge Posada, Mariano Rivera, Derek Jeter alle 16esima stagione consecutiva insieme) potrà causare qualche problema in più del previsto.
I Red Sox infatti promettono di rendere come quasi sempre è accaduto dura la vita ai campioni; la franchigia del Fenway Park infatti si è mossa bene sul mercato e spera di scalzare gli Yankees nel ruolo di vincitori del girone. In ogni caso è possibile che la wild card dell'American League uscirà proprio da questo raggruppamento, plausibilmente potrebbe essere proprio una tra Boston e New York.
Non c'è moltissimo da dire sulle altre squadre che compongono l'AL East, i Tampa Bay Rays, dopo aver raggiunto le World Series due anni or sono sembra che non abbiano i mezzi necessari per ripetere l'impresa; stessa cosa dicasi per i Toronto Blue Jays.
La franchigia canadese infatti dopo aver perso il loro lanciatore di punta Halladay e giocatori interessanti come Rod Barajas e Marco Scutaro sembrano essere diventati un po' troppo deboli per puntare in alto.
Ancora più sotto i Baltimore Orioles, cenerentola del gruppo; da 13 anni gli Orioles non vincono la divisione (e sempre in quella stagione risale l'ultima volta con più del 50% di vittorie) e pare proprio che la squadra del Maryland non riuscirà nemmeno quest'anno a centrare questo traguardo, a meno di ribaltoni che avrebbero dell'incredibile.
Pronostici
Solitamente la cosa più elementare può essere quella di pronosticare le stesse finaliste dell'anno precedente e non sarebbe cosa del tutto fuori luogo; le finaliste della passata stagione hanno tutto per ripresentarsi alle finali anche quest'anno.
La stagione però è lunghissima, e in 6 mesi di partite possono entrare in gioco infortuni o piccole altre variabili che possono far cambiare tutte le carte in tavola. Volendo rischiare ma non troppo si potrebbe puntare su una finalista del 2009 e una sorpresa, un Yankees-Braves per esempio, ma anche un Phillies-Red Sox. Volendo invece giocare più "pesante" potremmo dire Angels-Giants, così come Mariners-Cardinals.
Come vediamo le ipotesi sono molteplici, le scommesse sono aperte!
Nel frattempo godiamoci questa esaltante stagione 2010, convinti che ogni singola partita regalerà emozioni da vivere fino in fondo.