Buon momento per Roy Hibbert
Settimo peggior record della lega, che potrebbe migliorare o
peggiorare (a seconda dei punti di vista) nel finale di stagione di
questi Pacers contraddittori.
Perchè contraddittori? Perchè questa squadra perdeva partite una dopo
l'altra quando bisognava vincerle e adesso che l'obiettivo chiaro è
quello di avere maggiori opportunità nel prossimo draft perdendo, si
vince, anche complicando i piani di squadre ormai coinvolte nella
lotta playoffs, vedasi Oklahoma City e Charlotte ad esempio.
Onore ai Pacers che non fanno tanking, anche perchè paradossalmente
questo è uno dei migliori momenti della stagione dei Pacers a livello
di gioco, anche se in una situazione in cui non si può chiedere niente
a questa sfortunata stagione. Ma se non dovesse arrivare una delle
prime tre scelte nel prossimo draft, chissà se Larry Bird non
rimpiangerà questo scorcio positivo di annata.
Anche quest'anno i Pacers non hanno mai avuto concrete possibilità di
andarsi a giocare un posto nei playoffs ed è curioso sapere come il
duo Troy Murphy–Mike Dunleavy fra poco entrerà nella
storia in senso negativo, essendo gli unici giocatori che in 9 anni di
carriera (più di 600 partite giocate) non hanno mai provato l'ebrezza
di una partita dei playoff. L'unico in concorrenza era Jamal
Crawford, ma quest'anno con Atlanta sta facendo bene.
Facendo un piccolo flashback bisogna anche dire che quando i due
arrivarono da Golden State nel gennaio del 2007, Indiana era
saldamente in zona playoff mentre i Warriors erano in una bruttisima
situazione. Alla fine della stagione i Pacers non andarono alla post-
season dopo anni, mentre i Warriors furono protagonisti di un finale
di stagione incredibile entrando pure nella storia battendo Dallas al
primo turno da ottava squadra della griglia playoff. Quasi come se i
due portassero una sorta di mentalità perdente.
Non sarà neanche per Tyler Hansbrough una stagione da
ricordare. Partita male con l'infortunio nel training camp si è
completamente buttata al vento dopo una serie di buone partite a metà
della stagione. Lui stesso ha definito questa stagione "misera".
"Lottare con questi infortuni per me è stata una cosa infelice"
– ha detto il giocatore – "Non avevo mai avuto prima di ora un
infortunio che mi tenesse fuori tutto questo tempo".
Avevamo criticato Jim O'Brien per l'ingiusto utilizzo dei
giovani in questo momento della stagione, adesso complice un problema
fisico di T.J. Ford (ma potrebbe tornare nella prossima
partita) si è rivisto con costanza il rookie A.J. Price.
Per lui rientrare nelle rotazione è importante perchè si gioca le
possibilità di poter fare parte dei Pacers del futuro. "Ogni volta
che ho l'opportunità di giocare cerco di dimostrare ciò di cui sono
capace, a prescindere se siamo a metà stagione o alla fine" – ha
dichiarato la point guard – "Anche se non abbiamo un vero obiettivo
per cui giocare adesso, entriamo in campo per fare bene".
I due sophomore Roy Hibbert e Brandon Rush non stanno
facendo male. Se per il primo era solo un discorso di continuità (il
problema dei falli va pian piano risolvendosi, addirittura 43 minuti
giocati contro Detroit) per il secondo era soprattutto una questione
di fiducia.
"Ho lavorato sul problema dei falli per tutta la scorsa estate"
– ha fatto sapere Hibbert – "Sfortunatamente spesso ci sono cascato
quest'anno, ma sto migliorando e ho ancora tanto da imparare".
Complice qualche assenza di Danny Granger, Rush ha avuto
maggiori chances di mettersi in mostra e avere anche più tiri a
disposizione. E' piaciuto, ci è sembrato di rivedere in un certo senso
il Rush del finire della scorsa stagione.
Proprio Rush era il protagonista della vittoria 107-96 su
Philadelphia, quando segnava 24 punti prendendo addirittura 20 tiri,
mai successo da quando gioca nei Pacers. Ma importanti erano anche i
25 punti dalla panchina di Dahntay Jones che curiosamente nella
partita precedente a Phoenix non aveva neanche giocato.
Nella successiva partita si perdeva nettamente 122-103 sul parquet di
Boston contro dei Celtics arrabbiati per un momento non brillantissimo
e soprattutto con una difesa ballerina che concedeva ai verdi più del
60% dal campo nei primi tre quarti. Hibbert con 23 punti era il
miglior realizzatore della squadra, inutile la doppia-doppia da 17
punti e 10 rimbalzi di Murphy.
Pacers che se la giocavano fino alla fine in quel di Milwaukee ma
perdevano 98-94. Con 36.6 secondi da giocare Indiana era solamente
sotto di 2 punti grazie ad un jumper del rientrante Solomon Jones dopo
aver recuperato ben 16 punti di svantaggio.
"Abbiamo aspettato troppo tempo per rientrare in partita" –
dichiarava a fine partita un Granger da 29 punti – "Non possiamo
decidere di cominciare seriamente a giocare alla fine della
partita".
Di valore era la vittoria su Charlotte 99-94, perchè la squadra di
Larry Brown aveva bisogno di vincere per consolidare un posto
nei playoffs. Granger era il miglior realizzatore con 26 punti ma
usciva anticipatamente dalla gara per una gomitata subita in una lotta
a rimbalzo, causa di un turno di riposo nella partita successiva.
La sconfitta a Cleveland per 99-94 forse era la migliore vittoria. Era
la partita perfetta per la situazione dei Pacers, perchè si perdeva
peggiorando il record ma soprattutto lo si faceva con i giovani a
tirare la carretta, infatti Price, Rush e Hibbert erano protagonisti
di una grande rimonta da un -18 fino al -3 con pochi secondi da
giocare. Ovviamente in quella situazione poco da fare contro Lebron.
Dopo si tornava in casa e si vinceva contro i Pistons 106-102 in una
gara un po' masochista perchè Indiana riusciva a mettere in dubbio una
vittoria acquisita dopo 24 punti di vantaggio.
"Detroit ha fatto un grande lavoro rifacendosi sotto" – diceva
Earl Watson – "Bisogna dar credito a loro, ma fortunatamente
abbiamo raggiunto la vittoria". Per tre quarti i Pacers tiravano
col 62% dal campo e Granger tornava con 29 punri realizzati.
Prestigiosa (anche se inutile) l'ampia e inaspettata vittoria contro i
lanciatissimi Oklahoma City Thunder per 121-101.
"Non abbiamo pensato all'avversario, abbiamo solo provato a
vincere" – diceva Dunleavy – "Il nostro obiettivo è quello di
fare sempre meglio in queste ultime partite". Granger guidava
cinque giocatori in doppia cifra con 32 punti e spiccavano i 22 di
Murphy e i 20 di Hibber.
Era una delle migliori partite stagionali alla Conseco Fieldhouse, con
molti movimenti senza palla e molti tagli in attacco, peccato sia
arrivata nel momento sbagliato.
Adesso 13 partite per finire la stagione, ma soltanto 4 di queste
lontano dalla Conseco Fieldhouse. La sensazione è che non si avranno
molte palline a disposizione quando si decideranno i turni di scelta
nel prossimo draft.