I Magic si confermano bestia nera dei Cavs…
Momento positivo quello che stanno vivendo i Magic.
La vittoria sui Cavs ha alzato il morale della squadra in vista del finale di stagione consolidando il secondo posto ad Est anche se Atlanta e Boston sono decise a non mollare fino alla fine.
Dopo la pausa dovuto all'All Star Week End Orlando ha vinto con Detroit, Houston, Miami e i già citati Cavs perdendo però in casa con Dallas, che dalla trade con Washington sembra rafforzata, e con gli Hornets privi di Paul ma guidati da un immarcabile West.
Complessivamente nelle ultime dieci gare le vittorie sono sette, undici nelle ultime quindici e quattordici nelle ultime venti, segno che dopo una netta flessione ad inizio 2010 i Magic hanno cambiato marcia.
La partita contro Cleveland era il segnale che tutti aspettavano da Howard e compagni per ridare vita ad una Eastern Conference dominata da LbJ anche se l'arrivo di Jamison ha portato un riassestamento che i Cavs hanno assorbito con qualche sconfitta di troppo.
Dalla partita giocata Domenica 21 si possono trarre alcuni spunti per i play-off futuri. Ad oggi Orlando è la candidata più probabile ad affrontare Cleveland nella finale di Conference, più dei discontinui Hawks e più dei Celtics rallentati dal peso degli anni delle loro star.
Orlando vs Cleveland
Jamison è l'ala grande con tiro perimetrale e ottime doti offensive che i Cavs non avevano in roster. Varejao è l'uomo dalla panchina che cambia ritmo alla gara ed è il punto di riferimento della squadra in difesa ma in attacco vive delle giocate altrui.
Hickson è in ascesa ma soffre terribilmente l'impiego in difesa su Lewis.
Il sacrificato per arrivare a Jamison è stato Ilgauskas già pronto a tornare dopo il buy-out con i Wizards. L'assenza del lituano si è fatta sentire non tanto in attacco dove Jamison è stato autore di 19 punti ma più in difesa.
L'assenza di Ilgauskas ha forzato l'impiego di O'neal ad un minutaggio maggiore con conseguente stanchezza e problemi di falli nel finale. La marcatura di Howard è stata problematica ogni volta che Shaq è stato riportato in panchina.
Orlando è partita con Nelson, Carter, Barnes, Lewis e Howard.
Cleveland rispondeva con Williams, Parker, James, Hickson e O'neal.
L'idea di Brown era quella di iniziare attaccando i Magic con la loro stessa tattica, sfruttando cioè i miss-match che si creavano specialmente tra i lunghi.
Hickson è stato coinvolto subito in attacco, chiamato a giocare in post-basso contro Lewis e ad O'neal sono stati affidati quasi tutti i possessi iniziali cercando così i falli di Howard.
Van Gundy ha deciso di raddoppiare costantemente Shaq con Lewis lasciando libero Hickson che però non ha punito le scelte difensive dei Magic sbagliando diversi tiri dalla media. Brown ha risposto immediatamente inserendo Jamison.
Il canonico cambio di O'neal dopo 5 minuti ha lasciato un po' di libertà a Howard che in attacco non trovava ostacoli nonostante la marcatura di Varejao. Senza Ilgauskas, Varejao e Hickson sono stati costretti a marcare Howard per diversi minuti senza mai riuscire a limitarlo veramente.
Vero è che il lituano non è mai stato un gran difensore ma la sua partenza ha accorciato la staffetta contro il centro dei Magic e ha privato la squadra di un 2,10 pronto a sacrificarsi in difesa.
Parker è stato aggiunto al roster per portare esperienza e buona difesa e Carter ha risentito della marcatura con un primo tempo sotto tono. Scongelato per l'occasione anche Bass che sostituisce in campo Lewis e nelle rotazioni Anderson. Bass aumenta la fisicità sotto canestro e l'aiuto a rimbalzo che offre a Howard è preziosissimo.
Messo a riposo Howard con due falli il suo rientro è stato immediato visto che Gortat non ha potuto niente contro O'neal e in poco meno di 3 minuti ha commesso due falli e subito altrettanti canestri.
La partita è stata equilibrata fino alle battute finali con James che non ha voluto prendere il proscenio all'inizio ma ha preferito limitarsi a single giocate quando Orlando provava la fuga. Barnes e Pietrus poco hanno potuto contro la potenza di James che più volte ha aperto in due la difesa avversaria con penetrazioni fino al ferro.
La gara è diventata una partita a scacchi tra i due allenatori che hanno risposto uno alle mosse dell'altro. O'neal, carico per la sfida con il suo erede designato, ha sfoderato una partita da venti punti anche se è stato costretto ad uscire nel finale per falli.
Lewis ha segnato i canestri da fuori che servivano per aprire la scatola difensiva dei Cavs e Howard ha continua a segnare nel pitturato. Il finale si è aperto con i Cavs che schieravano il miglior quintetto difensivo possibile con West, Parker e Varejao lasciando a James e Jamison i compiti offensivi.
La mossa decisiva per vincere la partita è stata la scelta di Van Gundy di giocare un pick-and-roll tra Nelson e Carter sul lato sinistro del campo allontanando gli altri tre giocatori sul lato debole. West e Parker non hanno trovato rimedi al gioco proposto dai due Magic che hanno segnato sedici punti consecutivi equamente divisi.
Dall'altra parte i Cavs mostravano i limiti che li hanno condannati la scorsa stagione. Con James a sostenere tutto il peso dell'attacco la difesa di Orlando si è adeguata chiudendo l'area su ogni penetrazione del 23.
James è entrato in confusione cercando con insistenza il quinto fallo di Howard ma il fischio non è mai arrivato e l'attacco dei Cavs ne ha pagato le conseguenze non trovando i punti che invece i Magic mettevano a referto con continuità . La partita è finita ad un minuto dalla fine con una penetrazione di Carter che ha trovato sullo scarico Lewis per una tripla che valeva il vantaggio in doppia cifra.
Dalla partita con i Cavs si è evidenziato come Van Gundy e Brown siano disporti a cambiare le strategie per sfruttare ogni possibile vantaggio da ogni singola situazione. L'acquisto estivo di Bass è stato oneroso come il rinnovo di Gortat ma se per il secondo il ruolo di vice Howard lo limita ad apparizioni più o meno fugaci a seconda del rendimento del titolare, il ruolo di Bass per ora è solo quello di specialista anche se ha dimostrato di poter essere utile aggiungendo soluzioni offensive alternative.
La vittoria dei Magic rafforza le convinzioni della squadra di poter giocarsela con i Cavs nei play-off. Dopo due sconfitte aver battuto Cleveland con James autore di 33 punti, O'neal 20 e Jamison 19 è un segnale ben augurante per il futuro.
Dwight Howard
Nella prima gara dopo ASG Howard ha chiuso la partita contro Detroit con 33 puti, 17 rimbalzi e 7 stoppate. Cifre da Superman come gli era successo esattamente nella prima partita dopo l'ASG del 2009 in cui siglò un'altra gara da almeno 30 punti, 15 rimbalzi e 5 stoppate. Queste cifre mettono Howard vicino ai centri più dominanti di sempre come Chamberlain e Jabber e per poter ritrovare un altro giocatore con una partita con quelle cifre bisogna tornare allo Yao del 2005.
Invece la sfida con i Cavs oltre che essere importante per tutta la squadra aveva un significato particolare per Howard. Il centro dei Magic è in un momento di gran forma è viaggia a circa 25 punti di media e circa 12 rimbalzi da dopo l'All Star Game.
Prima della partita contro Cleveland, Howard era riuscito a fare 17 doppie doppie consecutive e metterne a referto un'altra con i Cavs avrebbe pareggiato il record di franchigia appartenete a Shaquille O'neal, suo avversario diretto e stimolato dalla sfida.
Howard è andato ben oltre ed è riuscito a siglare per ben 20 partite consecutive una doppia doppia per punti e rimbalzi fermandosi contro Miami a causa dei soliti falli che ne hanno limitato il minutaggio. Comunque Howard è entrato di diritto nella storia della franchigia ed in generale è tornato ad essere il leader in campo sia in difesa che in attacco.
Il futuro
Il calendario di Marzo per i Magic è relativamente agevole. Presenta infatti molte gare contro squadre dell'Est, tra cui solo Atlanta tra le top, mentre le gare contro le squadre dell'Ovest sono tutte in casa. Senza trasferte troppo lunghe e con partite abbordabile i Magic hanno tutte le possibilità per consolidare il secondo posto ad Est e prepararsi al meglio per i play-off.