NBA All-Star Weekend: Preview

Nate Robinson sarà  ancora una volta l'uomo immagine dell'All Star Saturday?

Passata la sbornia del Super Bowl, da oggi in avanti gli occhi degli appassionati di sport americani saranno rivolti principalmente alla NBA. Neanche il tempo di celebrare il successo dei New Orleans Saints che già  ci ritroviamo a parlare di All-Star Game e di una corsa play-off entrata più che mai nel vivo.

Insomma, di temi da trattare ce ne sarebbero tanti. Qui ci limiteremo a scoprire cosa ci aspetta tra poche ore, in uno dei week-end più affascinanti nel panorama sportivo mondiale. Tutte (o quasi) le stelle del basket americano saranno pronte a darsi battaglia nelle varie gare che si succederanno una dopo l'altra nell'arco di tre giorni, e anche se la competizione non è sempre spietata ci si aspetta sempre qualche evento memorabile.

Come dimenticare la splendida partita delle stelle disputata nel 2001, oppure il ritorno di Magic Johnson nel 1992, o ancora l'ovazione tributata a Michael Jordan nella sua ultima stagione da professionista, risalente al 2003? E ancora…l'ascesa di LeBron James, splendido MVP delle edizioni 2006 e 2008, la riappacificazione definitiva di Kobe e Shaq l'anno scorso, la partecipazione dei "nostri" Bargnani, Belinelli e Gallinari al Rookie Challenge.

E' vero, tutto assomiglia più ad uno spettacolo mediatico che ad un grande evento sportivo. Ma questa è l'essenza della NBA! Sport, grandi atleti, sfide leggendarie, e anche una capacità  di "vendere" il proprio modo di intendere il basket come nessun altro al mondo riesce a fare.

Scopriamo cosa ci attende in quel di Dallas nei giorni 13, 14 e 15 febbraio, partendo naturalmente dall'evento principale…

All Star Game

WESTERN CONFERENCE: Steve Nash, Kobe Bryant, Carmelo Anthony, Tim Duncan, Amar'e Stoudemire
RISERVE: Deron Williams, Chauncey Billups, Kevin Durant, Dirk Nowitzki, Pau Gasol, Zach Randolph, Chris Kaman. Allenatore: George Karl.

EASTERN CONFERENCE: Allen Iverson, Dwayne Wade, LeBron James, Kevin Garnett, Dwight Howard
RISERVE: Rajon Rondo, Derrick Rose, Joe Johnson, Paul Pierce, Gerald Wallace, Chris Bosh, Al Horford. Allenatore: Stan Van Gundy.

La partecipazione alla gara delle stelle rappresenta un traguardo raggiunto per ogni giocatore. Una volta che si riesce ad essere convocati, vuol dire che si è arrivati ad livello elevato di rendimento. Quest'anno i debuttanti sono ben 8, e tutti in un modo o nell'altro si sono meritati la chiamata.

Eh sì, perchè a fianco dei decani come Bryant, Duncan, Iverson e Garnett ci sono anche Rose, Durant, Williams, Rondo…tutti ragazzi pronti a far parlare delle loro gesta per gli anni a venire. In particolar modo stupisce vedere la precocità  di Rose e Durant, nella Lega rispettivamente da due e tre anni ma già  capaci di guidare i Bulls e i Thunder ad ottime stagioni.

Nessuno ha regalato nulla a questi due giovani, così come nessuno ha regalato nulla a Gerald Wallace e Zach Randolph, i quali da promesse mancate stanno sbocciando sempre di più, fino a diventare grandi interpreti dei loro ruoli.

E che dire invece di Rajon Rondo e Al Horford, che già  giocano (e bene) a fianco di grandi campioni? In questa stagione stanno esplodendo più che mai, in due ruoli delicati come quelli di playmaker e centro.

Stupisce di più vedere Deron Williams e Chris Kaman alla prima partecipazione, visto che giocano già  da qualche anno ad ottimi livelli. Ma gli infortuni, l'andamento non eccelso delle loro squadre e l'alto numero di stelle nel loro ruolo ha impedito ad entrambi di assaporare il fascino di questa partita…poco male, si rifaranno domenica 15.

E Kobe? Duncan? LeBron? Non meritano neanche due righe? Beh, loro ci emozionano da anni, ormai…mi sembrava più giusto soffermarmi sulle novità , su quei giocatori che piano piano si stanno facendo scoprire, oltre che dai tifosi delle proprie squadre, anche dagli appassionati dell'intera Lega.

Slam Dunk Contest

PARTECIPANTI: Nate Robinson (New York Knicks), Shannon Brown (Los Angeles Lakers), Gerald Wallace (Charlotte Bobcats), DeMar DeRozan (Toronto Raptors)

Nate Robinson cercherà  di conquistare il trono di miglior schiacciatore per la terza volta in carriera. Abbiamo parlato prima delle storie, o forse dovremmo dire favole, che l'All-Star Weekend ci racconta, e tra queste storie quella di Robinson merita un posto speciale.

Ricordate l'anno scorso? In una moderna riedizione del classico confronto tra Davide e Golia, Nate riuscì a battere Dwight Howard, fisicamente molto più imponente del proprio avversario, eppure costretto a soccombere nella gara delle schiacciate.

Questa volta gli avversari sembrano maggiormente alla portata del campione in carica. DeRozan ha grande atletismo, così come Brown che è uno dei saltatori più incredibili degli ultimi anni. Wallace mette sul piatto una forza fisica superiore agli altri tre, e potrebbe lasciare un segno su questa gara.

Tutti e quattro sono molto preparati dal punto di vista atletico, ma ancora una volta sarà  la creatività  a decretare vincitori e vinti. Le reazioni estasiate dei giocatori di tutte le squadre a bordocampo saranno, come al solito, uno spettacolo nello spettacolo.

Gara del tiro da 3

PARTECIPANTI: Daequan Cook (Miami Heat), Paul Pierce (Boston Celtics), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Danilo Gallinari (New York Knicks), Channing Frye (Phoenix Suns), Stephen Curry (Golden State Warriors)

Venticinque tiri dal perimetro per sei specialisti: si preannunciano percentuali da brivido in quel di Dallas! Questa volta la sfida avrà  un fascino particolare per noi italiani, vista la presenza di Gallinari.

A tal proposito, per chi lo ha visto giocare diversi anni con l'Armani Jeans Milano è inutile ribadire che "il Gallo" non è solo un tiratore, ma anche un ragazzo con buonissima tecnica e in grado di dare qualità  alla sua squadra in tanti modi. Il suo talento deve ancora esplodere definitivamente, ma siamo sicuri che (infortuni permettendo) prima o poi tutti si accorgeranno di lui.

A parte il nostro connazionale abbiamo il campione in carica Cook, che di tutto il lotto è quello che tira peggio in questa stagione (appena il 30%). Cercheranno di rubargli il trono Pierce e Billups, due giocatori che hanno una meccanica di tiro certamente più lenta rispetto a Frye e Curry, i quali in una competizione del genere potrebbero ben figurare.

Chiudiamo con le percentuali dal perimetro che stanno tenendo i sei giocatori in questa stagione:
Paul Pierce 46%
Channing Frye 44%
Stephen Curry 43%
Chauncey Billups 41%
Danilo Gallinari 40%
Daequan Cook 30%

Skills Challenge

PARTECIPANTI: Derrick Rose (Chicago Bulls), Steve Nash (Phoenix Suns), Brandon Jennings (Milwaukee Bucks), Deron Williams (Utah Jazz)

Signore e signori, ecco a voi alcuni tra i giocatori con i migliori fondamentali. Qui si parla di palleggio, velocità , sensibilità , precisione e, più in generale, di trattamento della palla. Servono mani veloci, concentrazione e, naturalmente, talento.

L'anno scorso riuscì ad imporsi Derrick Rose, il quale sarà  della partita anche in quel di Dallas. Insieme a lui ci saranno altri due giocatori che conoscono lo Skills Challenge come le proprie tasche, avendolo vinto: Nash portò a casa il premio nella prima edizione del 2005, mentre Deron Williams stupì tutti nel 2008. Per Brandon Jennings, invece, è la prima volta in assoluto, essendo questo il suo primo anno nella Lega.

I quattro partecipanti dovranno tirare a canestro, dribblare gli ostacoli mantenendo il possesso di palla, centrare dei cerchi con i loro passaggi…il tutto nel minor tempo possibile!

Rookies vs Sophomores

ROOKIE: Brandon Jennings, Tyreke Evans, James Harden, Jonny Flynn, Stephen Curry, Taj Gibson, Omri Casspi, Jonas Jerebko, DeJuan Blair

SOPHOMORE: Russell Westbrook, OJ Mayo, Eric Gordon, Anthony Morrow, Danilo Gallinari, Michael Beasley, Kevin Love, Marc Gasol, Brook Lopez

Negli ultimi 7 All-Star Game i Sophomore (per chi non lo sapesse, sono i giocatori che si trovano al secondo anno di NBA) hanno sempre battuto i rookie (che sarebbero le matricole). Riusciranno Jennings, Evans, Jerebko e compagnia a rovesciare i pronostici?

Difficile, molto difficile. Tra i Sophomore ci sono giocatori di un certo spessore come Westbrook, Gasol, Beasley, Gallinari…ma, soprattutto, ciò che balza più agli occhi è la superiorità  di questi ultimi sotto canestro. Mentre i rookie hanno a propria disposizione soltanto Blair, dall'altra parte ci sono Gasol, Lopez, Love…tutta gente che sotto canestro sa farsi sentire.

Ad ogni modo, possiamo già  individuare alcuni giovani che nel breve periodo potrebbero giocare nella vera partita delle stelle. Anche qui, il livello di competizione non sarà  altissimo ma qualcosa di interessante può sempre venire fuori.

L'augurio è, ovviamente, quello di trovarci di fronte ad una partita vera…se non in toto, visto che le energie vanno risparmiate e va evitato qualsiasi rischio di infortuni, almeno in parte. Un finale punto a punto, o un ultimo quarto di grande intensità …questa è la speranza, anche perchè saranno pure dei talenti alle prime armi, ma molti di loro hanno già  mostrato buonissime cose.

H-O-R-S-E

PARTECIPANTI: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Rajon Rondo (Boston Celtics), Omar Casspi (Sacramento Kings)

Chiudiamo con questa particolare gara, introdotta soltanto l'anno scorso. Le regole sono molto semplici: ci sono tre partecipanti, e la sfida è tutta incentrata sul tiro. Il giocatore che apre le danze effettua un tiro qualsiasi (esclusa la schiacciata), e ha 24 secondi per fare canestro con quel tipo di tiro da lui scelto.

Se ci riesce, il giocatore che segue avrà  anch'egli 24 secondi per realizzare lo stesso tipo di canestro. E così vale anche per il terzo. Chi sbaglia, invece, dovrà  farsi carico di una lettera: il primo giocatore che fallisce per cinque volte in cinque diverse tipologie di tiro viene eliminato.

Si passa poi ad una sfida uno-contro-uno tra i due finalisti, con le regole appena richiamate, dal quale uscirà  il vincitore. Nell'unica edizione disputata finora vinse Kevin Durant, il quale difenderà  il titolo contro Rondo e Casspi. La gara potrebbe essere disputata all'aperto come successe l'anno scorso, e in ogni caso sarà  da non perdere il commento di Steve Smith e Chris Webber, autentici mattatori con i loro interventi da bordo-campo.

La tavola è apparecchiata, gli ospiti sono stati invitati, tutto il mondo avrà  gli occhi puntati su questo grande spettacolo…ci sarà  da divertirsi e da emozionarsi, come ogni anno. L'appuntamento è al Cowboy Stadium di Dallas, nei giorni 13, 14 e 15 febbraio: e tutto in compagnia dei nostri atleti preferiti. Su il sipario!

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