I Lakers cedono il passo

I Lakers stanno lottando bene anche senza Kobe, ma è arrivato il sorpasso dei Cavs

Il sorpasso dei Cleveland Cavaliers ai danni dei Los Angeles Lakers era nell'aria, e infatti se si scorrono le classifiche delle squadre il verdetto è: Cavs 41 vittorie ed 11 sconfitte, Lakers 40 vittorie e 13 sconfitte.

LeBron e compagni sono riusciti ad agguantare il primo posto nella Lega, e questo dato ha una sua valenza. Innanzitutto perchè, se le cose dovessero rimanere così fino alla fine della stagione, Cleveland avrà  il fattore campo contro qualsiasi avversaria nei play-off. Inoltre, da James in giù la squadra prima in classifica sta dimostrando una determinazione ed uno spirito di gruppo incredibile.

Come i Lakers trionfanti della scorsa stagione, anche i Cavs sembrano aver fatto tesoro degli errori commessi nel recente passato, e sembra che stiano trasformando le proprie debolezze in punti di forza. Solo il tempo ci dirà  se una di queste due squadre porterà  a casa l'anello, nel frattempo mi sembra giusto sottolineare quest'inversione di tendenza ai vertici del campionato.

Concentriamoci adesso sui giallo-viola e sulle loro performance in questo periodo ricco di impegni e di segnali importanti.

RISULTATI
26 gennaio: Los Angeles Lakers @ Washington Wizards 115-103 (W)
27 gennaio: Los Angeles Lakers @ Indiana Pacers 118-96 (W)
29 gennaio: Los Angeles Lakers @ Philadelphia 76ers 99-91 (W)
31 gennaio: Los Angeles Lakers @ Boston Celtics 90-89 (W)
1 febbraio: Los Angeles Lakers @ Memphis Grizzlies 93-95 (L)
3 febbraio: Los Angeles Lakers vs Charlotte Bobcats 99-97 (W)
5 febbraio: Los Angeles Lakers vs Denver Nuggets 113-129 (L)
6 febbraio: Los Angeles Lakers @ Portland Trail Blazers 99-82 (W)
8 febbraio: Los Angeles Lakers vs San Antonio Spurs 101-89 (W)

7 vittorie e 2 sconfitte nel periodo preso in considerazione. Il ruolino di marcia è molto buono, se consideriamo che su 8 gare ben 6 si sono disputate in trasferta, e che in mezzo a tutto questo c'erano dei test impegnativi come quelli contro i Celtics, i Nuggets, i Blazers e gli Spurs.

L'unica, vera delusione per i Lakers è rappresentata dalla sonora sconfitta subita contro i Nuggets il 5 febbraio: lo scarto di 16 punti non lascia spazio a giustificazioni, ed in effetti Billups e compagni sono riusciti a violare lo Staples Center con una certa facilità . E senza Carmelo Anthony, ricordiamolo.

Il primo posto nella Western Conference è saldamente in mano ai ragazzi di Phil Jackson, con i secondi in classifica (Nuggets, appunto) che distano ben 5 vittorie. Per il primo posto nella Lega, come detto in apertura di articolo, bisogna fare i conti con i Cavaliers, che vengono da 10 vittorie consecutive e sembrano aver trovato la quadratura del cerchio.

La squadra

In questo periodo abbiamo assistito a due versioni dei giallo-viola: la prima è quella classica, con Kobe Bryant in squadra. La seconda, invece, non l'avevamo mai vista, ed è quella senza Kobe Bryant in squadra. I maligni hanno fatto notare come, nelle ultime due partite, l'assenza del numero 24 abbia portato a due grandi vittorie contro i Blazers (da sempre avversario ostico) e gli Spurs.

Adesso, nessuno nega l'importanza di un giocatore come Bryant all'interno del sistema dei Lakers. Ma è anche vero che il Kobe visto in questo 2010 è sembrato un giocatore un po' sottotono. Forzature eccessive, scarsa precisione al tiro, minore capacità  di mettere in ritmo i compagni…insomma, c'era qualcosa che non andava.

Lui stesso si è reso conto che non poteva continuare così, e ha deciso finalmente di alzare bandiera bianca. Per ora ha saltato solo due gare, ma il suo recupero è in dubbio fino al periodo successivo all'All-Star Game. Tra problemi alla schiena, al dito e alla caviglia c'era di che sbizzarrirsi, e un po' di riposo non potrà  fargli altro che bene.

A tal proposito c'è stato anche un simpatico siparietto con il presidente Barack Obama, nella visita che i Lakers hanno fatto alla Casa Bianca in qualità  di squadra campione in carica. Ad un certo punto del discorso, infatti, Obama ha detto: "i miei complimenti vanno a Kobe Bryant. Mi hanno detto che stai giocando infortunato ultimamente…di certo io se avessi i tuoi dolori non proverei nemmeno a scendere dal letto!".

Battute a parte, i compagni del 24 hanno risposto alla grande all'assenza di quest'ultimo. Contro Blazers e Spurs abbiamo potuto ammirare una buona difesa di squadra e prestazioni convincenti un po' di tutti, con un attacco ordinato ed una capacità  di arrivare a canestro in diversi modi. Ora sta a Kobe trovare il modo giusto per riprendere le redini della squadra al suo ritorno.

I singoli

Come spesso avviene, quando sente la fiducia attorno a sé Lamar Odom si trasforma. Ora che Bryant e Bynum sono fuori per infortunio, Lamarvellous ha avuto la possibilità  di tornare in quintetto e di giocare molti minuti a partita, con ottimi risultati. Spesso si è rimproverata la scarsa leadership a questo ragazzo, il quale è cresciuto molto negli ultimi anni ed è ormai un giocatore importantissimo in campo e nello spogliatoio.

Non è facile accettare il ruolo di sesto uomo quando sei uno dei giocatori più versatili e talentuosi dell'intera Lega. Eppure Odom si fa sempre trovare pronto, sia che debba giocare 20 minuti sia che ne debba giocare 40, che debba partire dalla panchina oppure tra i titolari.

Altrettanto bene sta facendo il suo compagno di playground a New York, ovvero Ron Artest. Negli ultimi giorni Ron ha detto di aver superato la fastidiosa fascite plantare che lo tormenta sin dall'inizio della stagione, e il suo rendimento (soprattutto offensivo) si è elevato. Fino ad ora la sua integrazione nella squadra è stata pressochè perfetta, grazie ai compagni che lo stanno aiutando ma anche al suo impegno.

Per il resto, stanno arrivando risposte positive da Jordan Farmar: quest'ultimo, in particolar modo, sembra aver acquisito una maggiore consapevolezza dei propri mezzi, e i risultati si vedono. E' più sciolto quando ha la palla in mano, sbaglia più raramente le proprie scelte e la sua capacità  di penetrare nelle difese avversarie lo rende un playmaker fastidioso da marcare. Intendiamoci, non parliamo del nuovo Steve Nash, ma di un più che dignitoso cambio per Derek Fisher.

Curiosità 

1)Vittoria numero 3.000 per i Lakers: Vincendo 100-95 sul campo dei Dallas Mavericks, i Los Angeles Lakers hanno tagliato quota 3.000 vittorie nella storia della franchigia. E' la prima squadra di tutta la NBA a riuscire nella storica impresa.

2)Gasol, la stella: il centro spagnolo è stato convocato, per il secondo anno di fila, per la partita delle stelle. Gli allenatori lo hanno votato come riserva per la squadra della Western Conference, e Pau rappresenterà  i Lakers a Dallas insieme a Kobe Bryant.

3)Salta Shannon, salta!: Shannon Brown parteciperà  alla gara delle schiacciate insieme a Nate Robinson, Gerard Wallace e DeMar DeRozan. E' un gran periodo per lui, visto che ha anche fatto segnare, nella vittoria contro i Magic del 18 gennaio, il suo record di punti in carriera: 22.

4)Kobe gets the rebounds: Nella sconfitta patita contro i Toronto Raptors il 24 gennaio, Bryant ha catturato ben 16 rimbalzi, massimo in carriera per lui.

5)Ancora un record per Coach Zen: Phil Jackson diventa l'allenatore più vincente nella storia dei Lakers. Il suo ruolino di marcia dice: 634 vittorie a fronte di 315 sconfitte. Ah, poi ci sarebbero 4 titoli…

6) Un sospiro di sollievo per Bynum: alzi la mano chi, tra i tifosi giallo-viola, non si è preoccupato vedendo che l'1 febbraio la propria squadra avrebbe giocato contro i Memphis Grizzlies. Sicuramente Bynum si sarà  preoccupato, visto che contro questa squadra, e sempre in questo periodo dell'anno, si era procurato due infortuni seri nel 2008 e nel 2009. Stavolta lui e i suoi compagni hanno perso, ma almeno le ginocchia del giovane centro hanno retto!

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