Bentornato Coach Brown!
Mancano pochi giorni all'All Star Weekend, crocevia della stagione e momento in cui le squadre tirano le conclusioni sul loro stato forma. Anche noi vogliamo tirare le somme, ed in questo articolo assegniamo i premi finali come se la stagione si concludesse ora.
E visto che siamo in periodo di Academy Awards, perchè non impostare il tutto come nella notte degli Oscar?
Most Valuable Player
The nominations are: Kobe Bryant, Lebron James, Carmelo Anthony, Dirk Nowitzki, Kevin Durant.
Nelle ultime due stagioni è stata una corsa a due e sembra che anche quest'anno la storia sia la solita. Gli altri tre nomi sono lì tra le nomination ma ognuno di loro sa che difficilmente sia alzeranno dalla poltroncina per ritirare il premio, sa che alla fine dovrà solo applaudire.
Carmelo Anthony sta giocando la sua miglior stagione per impatto dal suo anno da rookie, sta dimostrando di essere l'attaccante più completo della Lega ed ha aggiunto una continuità che negli anni passati scarseggiava, ma a Denver, forse la maggior antagonista dei Lakers ad Ovest, si sa che il leader è Billups, e questo lo allontana un pò dalla lotta.
Kevin Durant è la sorpresa del nuovo decennio, un nuovo prototipo di giocatore che migliora partita dopo partita in maniera impressionante, accelerando non poco il processo di crescita della sua squadra. Ma stiamo parlando di un ragazzo di 22 anni che ha ancora da dimostrare molto e la sua squadra sta lottando per un posto nella post-season, quindi per ora rimane fuori. Anche se la sensazione è che lo rivedremo spesso da queste parti.
Su Dirk c'è poco da dire, è da ormai sei anni che gioca ai massimi livelli, trascinando i suoi Mavs al vertice della Western Conference con il solito, magnifico apporto offensivo che lo rende un giocatore unico. Forse è lui quello che si avvicina di più ai soliti noti, ma vista come è andata l'unica volta che ha alzato il premio, siamo sicuri che è felice di lasciare il palcoscenico ad altri.
Ma insomma, Who's going Podoloff?
Diciamo che finchè Bryant terrà le marce basse (se così possiamo chiamare un andamento che si aggira attorno ai 28 punti ad allacciata, con la classica sudditanza psicologica sulla partita e tutto quello che ne concerne) per tenersi per i PlayOff, allora questo premio non può che non andare a LeBron, attualmente il giocatore più dominante della Lega da un punto di vista tattico-fisico. Inoltre sta migliorando percentuali e statistiche (gli 8.2 assist a partita per ora sono il massimo in carriera), come fai a non premiarlo?
And the winner is… LeBron James
Rookie Of The Year
The nominations are: Brandon Jennings, Stephen Curry, Tyreke Evans, Johnny Flynn, DeJuan Blair
Se per il premio di Mvp era una corsa a due, qui c'è una specie di no-contest.
Dopo un inizio di stagione strepitoso, condito anche da una partita da 55 punti (miglior prestazione per un rookie dal 1968), Brandon Jennings si è un pò stabilito su medie abbastanza normali, mentre è salito prepotentemente di livello Tyreke Evans.
Complice anche l'infortunio di Kevin Martin che gli ha permesso di giocare prevalentemente da guardia, l'ex-Tiger ha mostrato una grande continuità di rendimento con ottime prove, a dispetto di quanto fatto ad inizio stagione, in grossa difficoltà anche perchè non a suo agio nel ruolo di playmaker.
Le cifre parlano di 20 punti, 5 assist e quasi 5 rimbalzi di media. L'ultimo che ha avuto statistiche del genere nella sua stagione da rookie? Un tale di nome LeBron James, se non sbaglio citato qualche riga sopra. Discreto biglietto da visita.
And the winner is…. Tyreke Evans.
6th Man Of The Year
The nominations are: Jamal Crawford, Carl Landry, Jason Terry, Manu Ginobili, Lamar Odom
Premio difficile perchè si parla del ruolo tatticamente più importante per qualsiasi squadra.
Tutti i nominati danno il loro grande contributo nella partita, basti pensare all'estro del Narigon, a come allarga il campo il campione uscente Jason Terry, all'importanza di Odom nella TPO e all'energia che sprigiona Carl Landry sotto le plance dei Rockets.
Ma se Atlanta sta disputando una grande stagione, molto superiore ad ogni aspettativa, una buona parte del merito va dato al redivivo JC, giocatore che è sempre stato un enigma per qualsiasi allenatore che l'abbia avuto tra le mani: troppo realizzatore per essere un play, troppo leggero per essere una guardia.
Woodson gli ha trovato a collocazione ideale, facendolo partire dalla panchina infatti si completa ottimamente con entrambi i compagni di reparto titolari, ovvero Joe Johnson e Mike Bibby.
Crawford quando entra in campo cambia le partite di Atlanta, ed è questa l'essenza del ruolo del sesto uomo.
And the winner is… Jamal Crawford
Defensive Player Of The Year
The nominations are: Dwight Howard, Anderson Varejao, Thabo Sefolosha, Gerald Wallace, Kevin Garnett
Eccolo qua, il premio che crea più spaccature tra gli appassionati.
Cosa vogliamo premiare, la difesa sull'uomo? Allora andiamo tranquillamente sullo svizzero dei Thunder, devastante quando si attacca al suo dirimpettaio, capace di escluderlo dall'azione e renderlo inoperativo per il tempo che ci vuole per togliergli il ritmo.
Vogliamo premiare la difesa in aiuto? Allora andiamo su Varejao, giocatore dalle letture difensive incredibili che all'interno dell'area ti sporca tantissimi palloni e ti chiude le vie per conclusioni facili nelle vicinanze del ferro.
Vogliamo premiare la leadership? Qui si va senza problemi su Garnett, che guida la difesa dei Celtics come se non avesse fatto altro per tutta la vita, essenziale per portare tutta la squadra a piegarsi sulle ginocchia per rendere il gioco avversario più difficile possibile.
Vogliamo premiare l'intimidazione e la presenza nei pressi del canestro? Dwight Howard è la scelta obbligata, perchè porta i giocatori a prendersi pochi tiri vicino al canestro, perchè sai che il suo atletismo gli permette balzi impressionanti. Inoltre va a rimbalzo come pochi altri.
Stavolta invece vogliamo premiare un pò il complesso di tutte queste cose, quindi andiamo sul pupillo tattico di Larry Brown, ovvero Gerald Wallace. Incredibile la completezza di questo giocatore nella metà campo difensiva, visto che usufruisce del suo ottimo atletismo per difendere bene sull'uomo, per andare costantemente in aiuto e soprattutto per essere un incredibile fattore a rimbalzo. 11 carambole di media sono veramente tante per un ala piccola di due metri.
And the winner is… Gerald Wallace.
Most Improved Player
The nominations are: Joakim Noah, Kevin Durant, Zach Randolph, Channing Frye, Aaron Brooks
Anche qui abbiamo l'imbarazzo della scelta, i candidati sono veramente tanti anche fuori dalle nominations qui sopra. Ma abbiamo deciso di togliere i sophomore, che alla fine un salto qualitativo dopo il loro anno da rookie dovrebbero comunque farlo, quindi abbiamo preso in esame solo quelli dal terzo anno in poi.
Strano vedere nell'elenco giocatori come Kevin Durant e Zach Randolph, ma alla fine bisogna assolutamente contarli perchè il primo è un giocatore, come detto in precedenza, in continua crescita, mentre ZBo sta riuscendo a rendere concrete le sue solite cifre, anche quest'anno attorno ai 20+10 ma che quest'anno sono veramente d'aiuto alla sorprendente Memphis.
Ai Rockets però, sotto la guida di Adelman, sta esplodendo in maniera aggressiva Aaron Brooks, primo realizzatore della franchigia texana, il quale ha migliorato di ben 8 punti la sua media realizzativa ma soprattutto è diventato un elemento fondamentale nella squadra orfana di Yao e del vero TMac.
In poche parole, sta continuando la parabola ascendente iniziata negli scorsi playoff nella serie contro i Lakers.
And the winner is… Aaron Brooks
Coach Of The Year
The nominations are: Larry Brown, Lionel Hollins, Mike Woodson, Rick Adelman, Scott Brooks
Difficile far rientrare in questa categoria allenatori di squadre in cima alle classifiche visto che alla fine i miglioramenti sono pochi rispetto allo scorso anno. Di questa categoria l'unico che merita la citazione è Mike Woodson che ha trasformato gli Hawks in una squadra continua e con tante frecce al proprio arco, ed infatti nel momento in cui scriviamo si contende il 4° seed della Eastern Conference con i Boston Celtics.
Sorprendente la stagione dei Memphis Grizzlies, in passato gulag dove i giocatori approdavano controvoglia ed ora bella realtà nella Western Conference in piena corsa per i playoff.
Ma tra questi nomi che vedete sopra ce n'è uno che poco tempo fa era dato per bollito, per finito, per esaurito, ecc. ed ora invece sta guidando una delle franchigie più sorprendenti, sempre nella via giusta.
Larry Brown si è costruito la squadra a sua immagine e somiglianza, con giocatori che lavorano benissimo in difesa e che in attacco riescono a pensare, nonostante in roster ci siano elementi istintivi come Jackson, Felton e Murray. E' riuscito pure a riesumare Nazr Mohammeded ed ha trasformato Gerald Wallace in un giocatore sublime sui due lati del campo. Finito chi?
And the winner is… Larry Brown