Questo è il momento in cui Doc Rivers viene espulso e deve uscire dal campo
Due vittorie e due sconfitte per i Celtics orfani, ancora per poco, di Garnett e Wallace. È finito quindi il tour-de-force di 6 partite in 9 giorni ed ora avranno 4 giorni di riposo prima della prossima partita.
Risultati
Boston Celtics @ Toronto Raptors W 114-107
Atlanta Hawks @ Boston Celtics L 102-96
Boston Celtics @ New Jersey Nets W 111-87
Chicago Bulls @ Boston Celtics L 96-83
Commento
Pari e patta si direbbe una volta, e difatti con due vittorie ed altrettante sconfitte il bilancio settimanale si può considerare in parità , eppure per una squadra come i Celtics che hanno come unico obiettivo la conquista del titolo NBA, un bilancio del genere non è accettabile. Ci sono comunque delle motivazioni che possono considerarlo pure positivo (infortuni e 4 partite in 5 giorni), ma la classifica è di per sé insensibile a motivi anche validi e quindi bisogna comunque cercare di vincere in ogni condizione.
La prima delle quattro partite settimanali è stata trasmessa in diretta TV da SportItalia e ha visto i Celtics sconfiggere a Toronto i Raptors in una serata durante la quale i biancoverdi hanno condotto per tutti i 48 minuti. Una partenza bruciante da 10 a 0 e poi Boston non si è più voltata indietro. "Molto importante" l'ha definita Wallace questa partenza che di fatto ha tagliato le gambe dei padroni di casa.
Meno bene è finita la gara contro Atlanta, contro cui hanno pesato gli infortuni, ed a dimostrazione di quello che dicevamo la settimana scorsa sulla rivalità tra Atlanta e Boston, ecco un'eloquente dichiarazione di Horford: "ogni volta che giochi contro Boston, sai, è come andare in guerra". È la terza sconfitta stagionale contro di loro e, seppur parzialmente giustificati dalle assenze, potrebbe essere un problema per Boston trovarli ai play-off. Durante questa partita è accaduto pure un fattaccio che raccontiamo più sotto.
La terza partita della settimana contro New Jersey è stata più che altro un allenamento contro uno sparring partner piuttosto che una gara contro due squadre NBA tale era la differenza di talento anche con le assenze biancoverdi. Contro di loro hanno avuto a disposizione del minuti anche Giddens e Walker (a nostro avviso potevano essere impiegati anche più dei 22 minuti totali), col secondo che piazza una devastante e spettacolare schiacciata nel finale di gara.
La quarta partita in soli 5 giorni è stata contro Chicago, ed ovviamente i Celtics hanno concluso questo tour-de-force con molta fatica, soprattutto i veterani che difatti non hanno giocato molto bene. Il piano dei Bulls era quello di chiudere la penetrazioni delle guardie ed il tiro da fuori non è stato efficace vista la stanchezza. Doc ha detto "questa squadra gioca bene quando c'è grande movimento di palla, distribuire in modo equo il pallone ed ottenere seconde e terze opzioni di tiro, e questo lo abbiamo fatto molto poco".
Durante la gara contro Atlanta, a 6 minuti e 16 secondi dalla fine del quarto, Glen Davis si prende un flagrant foul per uno scontro contro Marvin Williams. Alle vive proteste di Doc Rivers gli vengono comminati due tecnici in sequenza e viene espulso, anche uno dei vice, Armond Hill, si prende un tecnico costringendo il vice Tom Thibodeau a gestire la squadra fino a fine gara, e non è che abbia fatto molto visto che non ha operato nessuna sostituzione.
Doc Rivers si è preso una multa di 25mila dollari per questa espulsione, ma la motivazione della sua vivace protesta, ovvero il flagrant foul di Davis, non ha più motivo d'essere perché l'NBA ha tolto quel fallo al giocatore perché ritenuto troppo punitivo, ma ha comunque deciso di mantenere la multa all'allenatore.
Con le assenze di Garnett e Wallace, con Scalabrine ritrovatosi in quintetto ma che non riesce ad essere utile sotto canestro e con Davis che fa quello che può ma non è ancora in forma, per i Celtics rimane il solo Kendrick Perkins a presidiare l'area e quindi è seguito con attenzione da tutte le difese avversarie. "Penso che la cosa più spiacevole per noi adesso sia che non abbiamo un gioco in post basso" ha detto Doc Rivers dopo la sconfitta contro Chicago. Una frecciatina contro Perkins perché nonostante dica che "sta facendo il meglio che può" è fuori di dubbio che qualcosa in più se lo aspetterebbe. A sua discolpa si potrebbe dire che gli avversari, quando la partita conta i minuti più importanti, le difese collassano su di lui spesso impedendogli di giocare al meglio. "È qualcosa di nuovo per lui" ha detto il compagno di squadra Rondo, ma è un passo obbligato per crescere e diventare ancora più forte se riuscirà a superare i raddoppi e le difese studiate su misura.
Lo stesso Brian Scalabrine, da molti criticato (giustamente) per la sua scarsa presenza sotto canestro, ha comunque ricevuto i complimenti di Doc Rivers perché è evidente che è il giocatore che più di tutti ci mette impegno in campo e poi perché "è importante per la nostra squadra, l'ho detto per un paio d'anni, se non lo fai giocare non si lamenta, se lo fai giocare due minuti non importa, lui fa quello che gli chiedi di fare, mi piacerebbe che tutti fossero come lui".
Terminiamo il commento settimanale con un paio di dichiarazioni di giocatori avversari sui Celtics. Iniziamo da Al Horford, lungo degli Hawks "i Celtics sono una squadra dominante, hanno KG, Paul" mentre Josh Smith sempre degli Hawks "penso che (i Celtics) siano una della maggiori 3 squadre dell'NBA, giocano assieme come se fossero assieme da più di 10 anni, è sempre preoccupante giocare contro una squadra con una chimica come la loro".
Infortuni
Tecnicamente Paul Pierce non dovrebbe essere in questa sezione visto che non ha saltato nessuna gara della settimana, ma è stato evidente a tutti il colpo al ginocchio preso durante la gara contro New Jersey in uno scontro con Hassell, ma ha recuperato così velocemente da non dover saltare nessuna partita "sto bene, ho preso un paio di colpi nel ginocchio ma sto OK".
Le ultime notizie danno finalmente una data di rientro probabile per Kevin Garnett: venerdì prossimo contro Portland. "Non ha dolore e questo è un bene" ha detto Doc Rivers, che ha poi aggiunto che prima del suo rientro proveranno a svolgere qualche allenamento, infatti dipende proprio da queste uscite la possibilità che il lungo biancoverde metta piede in campo. Mal che vada dovrebbe rientrare contro i Clippers il 25 gennaio.
Anche Rasheed Wallace è stato assente tutta la settimana a causa di un dolore al piede sinistro. Ha iniziato a fargli male ed a gonfiarsi domenica sera. I raggi sono stati negativi e fin dall'inizio era comunque chiaro che non fosse nulla di grave. Dopo una settimana di riposo dovrebbe rientrare lunedì prossimo contro Dallas.
Si torna a parlare di Marquis Daniels, assente da una ventina di partite. Fra una decina di giorni gli dovrebbero togliere il gesso leggero per la rottura del legamento al pollice della mano sinistra e così potrà incrementare il suo allenamento che attualmente sta comunque facendo per tenersi in forma. Il suo rientro è confermato attorno all'All-Star Weekend.
Il migliore della settimana
Se guardassimo solo la prima delle 4 partite della settimana non ci sarebbero dubbi: Wallace vincerebbe il riconoscimento settimanale a mani basse. Il buon Sheed infatti ha giocato molto bene quella partita e tutto faceva pensare ad una settimana per lui splendida. Poi però si è infortunato lievemente e quindi, con 3 partite saltate, non può più essere nominato vincitore della settimana.
Tra gli altri possiamo citare House contro Toronto e Chicago, Davis contro Atlanta e New Jersey, così sempre contro New Jersey si sono distinti Tony Allen e Scalabrine. Però il giocatore più costante e che si è distinto in tutte le 4 partite giocate è stato il solito Kendrick Perkins, ormai una piacevole costante per i biancoverdi e che ha beneficiato dell'assenza di Wallace per il conseguimento di questo riconoscimento settimanale.
Classifica aggiornata:
8 Perkins
1 House
1 Scalabrine
1 Wallace
1 T.Allen
Curiosità
Nonostante la recente assenza sui parquet NBA, Kevin Garnett è quasi sicuro di giocare in quintetto all'All-Star Game, infatti tra le ali dell'est dopo LeBron James con 1,7 milioni di voti c'è proprio Garnett con 1,4 milioni di voti, mentre il terzo (Bosh) è distante ben 700mila voti. Garnett beneficia del fatto che, finché è rimasto in campo, ha giocato veramente bene. I quintetti verranno annunciati il prossimo 21 di gennaio.
Contro Toronto domenica scorsa in diretta televisiva italiana su SportItalia Rajon Rondo ha siglato la sua sesta tripla doppia in carriera (22 punti, 10 rimbalzi e 13 assist), la terza consideriamo solo quelle in stagione regolare.
Nell'atrio della fermata della metropolitana di Boston della North Station dallo scorso venerdì sono presenti due targhe dedicate a Red Auerbach, lo storico allenatore (9 titoli vinti), general manager e presidente dei Boston Celtics. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, gli ex-giocatori JoJo White, Satch Sanders, Tommy Heinsohn e Dana Barros così come il capitano Paul Pierce, coach Doc Rivers, il numero due dei Celtics Steve Pagliuca e la figlia Nancy Auerbach.
Potrebbe essere solo una frase buttata lì senza pensarci, oppure un segnale che qualcosa bolle in pentola, fatto sta che Doc Rivers mercoledì scorso, dopo aver detto che ama la squadra, dopo aver espresso la volontà di rivedere il roster integro il prima possibile, dopo aver sperato che nella seconda parte della stagione non ci siano ulteriori infortuni e dopo aver ribadito che gli piace questa squadra, ha detto "ovviamente se puoi migliorarla, lo farai". È un segnale di una trade all'orizzonte oppure è da prendere come una frase generica senza velleità di previsione futura? Ai prossimi 30 giorni l'ardua sentenza.
I minuti del PGA Tour
Ancora assente Garnett, i due in campo del PGA Tour sono stati impiegati in modo discontinuo, comunque le loro medie sono entrambe attorno ai 36 minuti di media, con una leggera prevalenza di Ray Allen.
Le medie per partita sono significative: contro New Jersey si è attestata a 26,7 minuti di media, mentre nelle altre 3 partite si è sopra i 37 minuti, nello specifico 37,8 contro Chicago, 38 contro Toronto e ben 42,4 minuti di media contro Atlanta, segno che si voleva assolutamente vincere.
Le medie stagionali sono praticamente invariate, con 36,2 minuti per Allen e 35,8 minuti di media per Pierce.
Risultati e classifiche
Tre appuntamenti sui parquet NBA per i Celtics nella prossima settimana:
lunedì 18 gennaio in casa contro i Dallas Mavericks
mercoledì 20 gennaio in trasferta contro i Detroit Pistons
venerdì 22 gennaio in casa contro i Portland TrailBlazers
Se è vero che Garnett e Wallace rientreranno nel corso della settimana prossima, Boston avrà facilmente una settimana positiva. Già il rientro di Sheed contro Dallas ed i quattro giorni di riposo dopo 6 partite in 9 giorni potrebbe dare ai Celtics molte possibilità di vincere contro i texani.
I successivi due incontri potrebbero essere ugualmente positivi vista la debolezza di Detroit e gli infortuni in serie di Portland, ma nell'NBA non si può mai essere sicuri di nulla perché la sconfitta è sempre dietro l'angolo.
Le due sconfitte dei Celtics non hanno intaccato la classifica perché anche Cleveland ha perso, così le due formazioni mantengono lo stesso numero di sconfitte, ovvero 11, con la franchigia dell'Ohio avanti per il maggior numero di partite vinte. Atlanta ed Orlando si mantengono a distanza, con la prima che ha sorpassato i Magic obiettivamente in difficoltà in questo periodo.
Appuntamento al prossimo sabato sera per il nuovo numero del report settimanale dei Boston Celtics.