Luci ed ombre a Beantown

Paul Pierce non è stato l'unico dei Celtics a guardare la partita in borghese.

Tre sconfitte consecutive annullano il vantaggio dei Celtics sulle altre potenze dell'est, anche se Boston è parzialmente giustificata dagli infortuni che hanno avuto un picco contro Toronto, ma il grande cuore biancoverde ha compensato le assenze riportando alla vittoria i Celtics.

Risultati

Boston Celtics @ Los Angeles Clippers L 90-92
Boston Celtics @ Golden State Warriors L 99-103
Boston Celtics @ Phoenix Suns L 98-116
Toronto Raptors @ Boston Celtics W 96-103

Commento

La vittoria contro Orlando, la prima partita della trasferta di 4 partite le cui altre 3 si sono giocate ad ovest, hanno fatto pensare che sarebbe stata una trasferta trionfale, ed invece sono arrivate altrettante sconfitte che hanno pesato non poco su dei Celtics che hanno perso progressivamente i propri giocatori: prima Pierce, poi Davis appena rientrato, Garnett ed infine Rondo.

Contro Orlando i Celtics hanno mostrato una difesa eccellente ed un ottimo gioco fisico che non si sono visti ad ovest, prima di attraversare il Mississippi Boston era 13-1 in trasferta (92,9%), nettamente la migliore della Lega, lo sono ancora ma meno nettamente di una settimana fa, infatti con 13 vinte e 4 perse (76,5%) sono superiori ai Lakers, attualmente al secondo posto con 8 vinte e 3 perse (72,7%).

Boston ha trovato la prima difficoltà  contro i Clippers, i biancoverdi non sono stati in grado di dare la zampata vincente quando ne avevano l'occasione, ma la partita sarà  ricordata soprattutto per i 2 tiri liberi sbagliati di Rondo ad un secondo e mezzo dalla fine, non importa infatti se fino a quel momento il giocatore aveva giocato molto bene. Doc però gli ha tolto un po' di pressione: "non è per quello che abbiamo perso, i tiri liberi non hanno nulla a che fare con quella partita, (abbiamo perso a causa del) nostro sangue freddo, la nostra esecuzione e la nostra concentrazione", ovvero non dovevamo arrivare punto a punto nel finale di gara.

Un passaggio a vuoto è normale anche contro squadre non di alto livello, meno normale e meno comprensibile, anche se fisiologico in una stagione NBA, perdere una seconda partita contro un'altra squadra in teoria ancora più scarsa come Golden State. Il problema probabilmente è da ricercarsi in pause mentali che non dovrebbero apparire in una squadra che ha come obiettivo unico il titolo NBA. Ainge punta il dito su "le palle perse, le 25 palle perse, questo è inaccettabile" e crede che la squadra non abbia abbastanza rispetto per gli avversari.

Con l'assenza anche di Garnett oltre che di Pierce sarebbe stato quasi impossibile battere una squadra forte come Phoenix, e difatti i Celtics sono praticamente rimasti in gara solamente per i primi 4 minuti di gioco. Doc si aspettava un risultato differente "mi aspettavo di vincere " non mi è piaciuto il modo in cui abbiamo iniziato i sei minuti della gara, pensavo che avevamo la mentalità  vincente". Il mattatore dell'incontro, oltre alle due stelle Nash e Stoudemire, è stato Frye, né Perkins, né Scalabrine né soprattutto Wallace sono riusciti a difendere su di lui, eppure Sheed è stato preso anche per questo motivo.

Contro Toronto le assenze dei biancoverdi si sono moltiplicate, a Garnett, Pierce e Daniels si è aggiunto anche Rondo. Senza tre giocatori del quintetto base pensare di vincere contro i canadesi sarebbe stato pia illusione, ma non per i Celtics i quali hanno, come si dice, gettato il cuore oltre l'ostacolo, portando a casa una vittoria impossibile da prevedere alla vigilia. Come quinto starter i Celtics hanno dovuto pescare nel "vivaio" mettendo J.R.Giddens che non ha di certo brillato. Mattatori sono stati i due Allen.

Kendrick Perkins in settimana ha avuto numerose difficoltà  contro Kaman il quale si conferma anche contro i Celtics un ottimo giocatore. Nel finale di gara ha anche ricevuto dei consigli da Garnett per difendere contro Chris. In generale sembra che Perkins abbia difficoltà  a giocare contro avversari che sono in possesso di un buon mid-range game, proprio come Kaman o recentemente anche Bogut, e la sua frustrazione era evidente. "Quello che ho cercato di instillare nella testa di Perk è la padronanza di sé " penso che stia crescendo come giocatore ma mentalmente qualche volta penso che si distragga" ha detto Doc.

Inoltre il centro biancoverde ha ricevuto due falli tecnici consecutivi contro Golden State e Phoenix, ora ammonta a 10 totali (aveva raggiunto Wallace in cima ai maggiori giocatori che hanno preso più tecnici in stagione prima dell'undicesimo preso da Sheed contro Toronto) e per lui ne mancano solo 6 prima di ricevere la prima sospensione. Il giocatore doveva avere un incontro con Stu Jackson lo scorso 31 dicembre per farsene togliere due, ma è stato spostato al prossimo giovedì. Per sostenere la sua tesi punterà  sul fatto che le sue proteste su chiamate arbitrali che lui ritiene ingiuste sono state fatte in pieno controllo delle sue azioni, mentre gli arbitri non lo hanno giudicato in questo modo perché spesso guarda gli arbitri con uno sguardo minaccioso.

Prima dell'ultimo tecnico durante la gara di mercoledì scorso contro Phoenix, l'arbitro Monty McCutchen ha detto a Perkins di non lamentarsi più. Ad una successiva lamentela del giocatore che chiedeva del perché gli dicesse così, l'altro arbitro Zach Zarba gli ha comminato il tecnico. È importante chiarire che al sedicesimo tecnico scatta una partita di penalità  senza salario e scatterà  una partita di squalifica ogni due tecnici successivi. Ovviamente il Doc è scontento del livello di maturità  raggiunto dal ragazzo "deve diventare più maturo, deve crescere" ha detto lapidario.

Nell'ultima ottava il presidente operativo Danny Ainge si è fatto sentire in più occasioni. Ad inizio settimana non si è detto d'accordo sulla percezione che Boston sia una squadra vecchia con giovani giocatori a cui non è stata data l'opportunità  di dimostrare il proprio valore. "La nostra squadra è giovane, con Kendrick Perkins, Glen Davis, Tony Allen e Rajon Rondo, Bill Walker, J.R. Giddens, abbiamo vari ragazzi sotto i 25 anni, è una decisione del Doc quella di chi gioca e quanti minuti, sappiamo che i nostri migliori giocatori sono sulla trentina (ma) ci sono molti giovani nella squadra che non hanno vinto molte gare, penso che abbiamo un bel bilancio". Il problema è che con i soli giovani non si va da nessuna parte.

Ha dato anche un giudizio sull'attuale squadra: "mi piace la nostra squadra, mi piace l'attitudine e l'etica di lavoro " mi piace la chimica " penso che ci sia un livello che la nostra squadra non ha ancora raggiunto". Sarà  interessante vedere se e come i Celtics raggiungeranno il livello di cui parla Ainge, i tempi però non sono ancora maturi, sarà  sufficiente che ci arrivino entro aprile.

Infortuni

Paul Pierce ha saltato tutte le 4 partite settimanali per la nota infezione al ginocchio. Attualmente ha subito due procedure per drenare il liquido in eccesso. Si è fatto vedere in borghese contro Toronto e parteciperà  alla prossima trasferta di tre gare contro squadre dell'est, ma non si sa se giocherà  oppure rimarrà  a tifare in panchina, riesce comunque ad utilizzare la cyclette per tenersi allenato, è già  qualcosa ma non è molto.

Ufficialmente l'infortunio di Kevin Garnett è un'iperestensione al ginocchio. Dopo aver saltato le ultime due partite, Garnett è dato per fuori a tempo indefinito, "ma non un lungo tempo indefinito, è indefinito perché non sappiamo la data del suo ritorno, ma non sarà  lungo" ha chiarito Doc Rivers. È evidente che i Celtics sono molto cauti su di lui e nonostante il fatto che abbiano ribadito che quest'infortunio non c'entra nulla con quello che lo ha tenuto a riposo per mezza stagione lo scorso anno, dubbi e preoccupazioni stanno crescendo a dismisura nell'ambiente biancoverde. Ieri è uscita la data del 13 gennaio come possibile rientro, ma non è chiaro se è sicura e fino a quando non lo vedremo in campo è saggio non pensare che sia tutto a posto per lui.

Troppo forte e potenzialmente pericolosa la sollecitazione al tendine del ginocchio sinistro di Rajon Rondo, si è fatto male contro Golden State e ha ugualmente giocato contro Phoenix, però era ben visibile che non era al meglio, quindi si è preferito non farlo giocare contro Toronto. Ci sono comunque buone probabilità  di vederlo in campo mercoledì prossimo contro Miami. Una pausa più per sicurezza che per altro, quindi.

Il nuovo infortunio di Glen Davis non sembrava serio come si temeva all'inizio, infatti ha saltato solo una gara, quella contro Phoenix, qualche giorno di riposo e poi è potuto rientrare contro Toronto.

Il migliore della settimana

L'avevamo già  preannunciato la settimana scorsa che Tony Allen aveva le carte in regola per poter ambire a vincere il riconoscimento settimanale, in quest'ottava infatti è stato il migliore dei non-big e quindi si merita il premio anche se contro Golden State è stato inferiore rispetto al solito. C'è da dire che anche Perkins non ha giocato affatto una cattiva settimana, ma su di lui pesano i due tecnici ed il fatto che non è riuscito a limitare né Kaman, né Frye, né Bargnani.

Degni di nota anche Wallace buono contro Toronto, House distintosi contro Phoenix e Toronto, Davis tornato a brillare pure lui contro i canadesi e Williams contro Phoenix.

Classifica aggiornata:
6 Perkins
1 House
1 Scalabrine
1 Wallace
1 T.Allen

Curiosità 

La striscia di 3 sconfitte consecutive della settimana è la più lunga dallo scorso 4-9 gennaio quando ne persero 4 di fila.

Con la vittoria di Phoenix contro i Celtics e tenendo conto che anche a Boston ha vinto la franchigia dell'Arizona, i Suns sono solamente la prima squadra della stagione e la seconda da due anni a questa parte che i Celtics perdono tutte le partite stagionali contro un'altra squadra.

Dopo aver sofferto per una polmonite che non gli ha permesso di partecipare alla trasferta ad ovest, l'ex-stella celtica Tom Heinsohn, ora commentatore televisivo, si è ripreso fisicamente e potrà  proseguire il suo attuale lavoro.

I Celtics nella D-League

Contrariamente a quanto annunciato la settimana scorsa, questa sezione non va in archivio perché Lester Hudson, dopo aver partecipato alla trasferta ad Orlando, non ha seguito la squadra ad ovest ed è andato ai Red Claws a giocare un paio di partite contro Bakersfield, di cui la prima è stata molto negativa con soli 3 punti in 13 minuti di gioco mentre nella seconda, ormai ambientato, è andato decisamene meglio e ha segnato 21 punti con un buon 50% dal campo con 5 rimbalzi e 5 assist. Dopo queste due partite è stato subito richiamato dai Celtics, ha quindi preso un aereo alle 6 di mattina per raggiungere Phoenix dove ha giocato qualche minuto la sera stessa.

Bill Walker per il momento rimane a Boston, e probabilmente ci rimarrà  finché gli infortunati non usciranno dall'infermeria. In settimana ha lamentato giustamente la poca possibilità  di allenarsi ai Celtics, purtroppo è un problema comune delle riserve NBA che non mettono piede in campo troppo spesso.

I minuti del PGA Tour

La settimana scorsa abbiamo visto come Ray Allen abbia giocato ben 43 minuti contro Orlando. Poiché questa sezione è nata per monitorare il minutaggio dei giocatori più forti dei Celtics con qualche primavera in più della media dei giocatori NBA, anche Doc Rivers tiene conto di questa cosa e quindi se è contento dei minuti di Garnett e Pierce, non gli piace l'utilizzo che ha fatto di Allen in quella partita "Ray ha giocato (quasi) l'intera gara l'altra notte e questo è un qualcosa che non dobbiamo vedere troppo spesso, mi piacerebbe diminuire i suoi minuti" ha detto.

Con Pierce fuori per tutta la settimana e Garnett che ha giocato solo le prime due partite è difficile indicare i minutaggi col solito metodo, è utile indicare quindi solo i minutaggi che per Garnett sono stato molto similari nelle sue ultime due gare giocate, ovvero attorno ai 31 minuti. Per Ray Allen invece minutaggi variegati, che vanno dai 32,4 contro Toronto ai 44,2 contro Golden State passando per i 35,4 di Phoenix ed i 39,1 dei Clippers. Una logica però c'è: nelle prime due gare, più combattute, è stato in campo non meno di 39 minuti, mentre nelle altre due è stato in campo massimo 35 minuti. La media d'impiego di Allen è stata di 37,8 minuti.

L'utilizzo stagionale vede Allen in frazionale rialzo a 36 minuti netti mentre Garnett staziona a 30,7 minuti di media.

Risultati e classifiche

Solo due partite la prossima settimana per i Celtics:
mercoledì in trasferta contro i Miami Heat
venerdì in trasferta contro gli Atlanta Hawks

Se il miracolo è successo contro Toronto con 3 quinti del quintetto base in infermeria, contro le due squadre citate non ne sarà  possibile un secondo, quindi affinché i Celtics abbiano qualche speranza di vittoria è necessario che riescano a recuperare qualche infortunato, ritengo quindi errato effettuare qualche previsione perché dipende totalmente dai giocatori che i Celtics riusciranno a schiererare in campo. Per aggiornamenti in tempo reale gara per gara consultate Italian Celtics Pride.

Le tre sconfitte settimanali hanno annullato il vantaggio dei Celtics dalle altre tre squadre che lottano per il primato ad est, anche se Atlanta inizia a trovare delle difficoltà  a tenere il passo delle altre.

Appuntamento al prossimo sabato sera per il nuovo numero del report settimanale dei Boston Celtics.

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