Il ritorno di Robinson porterà nuovo entusiasmo ai Knicks?
Una buona notizia ed una cattiva per il fine anno dei Knicks. Iniziamo da quella buona, la squadra gioca bene, o comunque decisamente meglio rispetto ad inizio stagione. Quella cattiva? Le tre sconfitte nelle ultime cinque gare, specialmente quella contro i Nets (alla terza vittoria in stagione).
Ricapitoliamo, come scrivevo nel report pre natalizio la difesa è il reparto maggiormente migliorato rispetto ad inizio stagione, con conseguenti benefici anche per l'attacco.
Uno small ball con un miglioramento dei raddoppi difensivi (disastrosi ad inizio campionato), ed una naturale propensione al recupero hanno contribuito ad una maggior efficacia della difesa a zona di New York. Inoltre il team gioca meglio anche offensivamente, attaccando non solo con il pick and roll di Duhon-Lee ma anche con delle buone letture dei singoli sugli scarichi e sull'inside-out game degli ultimi tempi.
Un tipo di gioco che ha pagato contro squadre basse, mentre è risultato efficace contro squadre dotate di lunghi di ruolo (e peso) contro i quali i Knicks possono fare ben poco. Motivo per cui si è sofferto a dismisura Brook Lopez dei Nets. New York non ha intimidatori d'area, basa la sua fase difensiva sui raddoppi, i cui tempi sono decisamente migliorati, tuttavia soffre a dismisura i front court avversari.
David Lee non è un centro, nonostante la sua efficacia a rimbalzo. Il 42 e Jeffries non bastano a contenere i lunghi avversari, questo è un problema ben chiaro a D'Antoni. Ed è anche la ragione per cui si cerca spesso l'anticipo, vista la mancanza di peso sotto canestro e di giocatori propensi alla stoppata.
Personalmente ho apprezzato il gioco espresso negli ultimi tempi, a parte qualche isolato episodio, tuttavia credo che non si debba ancora parlare di play off. Innanzitutto perché ci sono squadre migliori dei Knicks, e poi perché al team manca continuità . D'Antoni sta a mio parere facendo un lavoro egregio, ma non basta ancora per guadagnarsi un posto al sole post stagione regolare.
Per chi si annoia in questo scorcio finale di feste, posso dare un consiglio di lettura. Ho trovato molto interessante ed attuale ” target=”_blank”>Una prestazione maiuscola, frutto della voglia di rivalsa. Un occasione che Nate ha sfruttato come fosse un rookie, che sia un nuovo inizio? O le diatribe con D'Antoni proseguiranno?
Certo che un Nate così è lontano parente del giocatore tintinnante visto nelle precedenti nove gare. Se ci metterà questa cattiveria e questa determinazione potrebbe essere un arma in più per i Knicks; oppure un bell'asset da cedere sul mercato.
In precedenza Robinson era stato ” target=”_blank”>protagonista nel Christmas match contro Miami.
A parte la partita di Natale, il Gallo negli ultimi impegni non ha tirato benissimo, specialmente da tre. Ad ogni modo è il quinto giocatore di New York per minutaggio in campo, ed il terzo miglior realizzatore. Peccato venga cercato con troppa insistenza dietro la linea da tre punti.
Secondo me vedendolo giocare gli manca in primis la continuità , inoltre la mia impressione è che sia un po lento in attacco, e stazioni troppo sul perimetro senza tagliare troppo. Certo, non conosco tutti gli schemi dei Knicks, ed il fatto che avanzi lentamente potrebbe proprio essere un esigenza tecnica per lasciar schierare i compagni e farsi trovare pronto sul perimetro. Ma l'impressione è che un pizzico di velocità in più gli darebbe ulteriore pericolosità , sia sugli scarichi che in entrata.
In difesa cerca spesso la stoppata (di cui si è dimostrato ben capace) o l'anticipo, tuttavia a volte fatica a tenere l'uomo ed ha bisogno di lavorare molto su questo fondamentale.
Il borsino dei giocatori
David Lee è l'anima dei Knicks attuali. Da second rounder si è trasformato in un ottimo giocatore. Ha imparato e lavorato costantemente migliorandosi di stagione in stagione ed ora si vede. Difensivamente ha ancora tanto da imparare, a prescindere dai mismatch cui si trova spesso costretto a far fronte, mentre in attacco è palese il suo miglioramento. Lee era entrato nella lega grazie alle sue doti di rimbalzista ed al suo atletismo, e nessuno nemmeno a New York pensavo credesse in un suo sviluppo di questo genere.
Attualmente è il miglior realizzatore (e rimbalzista) del team (quasi 19 punti e 11 rimbalzi di media con il 58% dal campo!), ma ciò che colpisce è la sua maggior confidenza con il tiro da trequattro metri, e la sua capacità di concludere sia con la mano sinistra che con la destra, Inoltre il ragazzo ha messo in cascina dei movimento che nemmeno lentamente immaginava due, tre stagioni fa. Merito del lavoro e del coaching staff, che aveva fatto simili progressi anche con Stoudemire a Phoenix. Se i numeri dovessero mantenersi su questi livelli ci potrebbe scappare una chiamata per l'All Star Game. E a giugno il suo agente batterà sicuramente cassa"
Jared Jeffries si sta confermando come un mastino difensivo, mentre in attacco evidenzia i soliti limiti. Nonostante ciò viene schierato in quintetto, a detta dei maligni soprattutto per metterlo in mostra e renderlo appetibile al miglior offerente. Difficile, ma non impossibile, che si trovi qualche team interessato ai suoi servigi difensivi.
Wilson Chandler è tornato ad essere il giocatore ammirato un anno fa. L'ala piccola è tornata ad essere produttiva al tiro, e a rimbalzo (17 contro Atlanta, per sopperire all'assenza di David Lee). Inoltre ha riacquistato il feeling con il jumper dalla media (mentre fatica ancora parecchio dalla linea dei tre punti).
Chris Duhon si mantiene sui livelli degli ultimi tempi, un onesto giocatore che da un'altra parte sarebbe un ottimo back up. In compenso il suo pick and roll con Lee è oramai un arma efficacissima per le sorti di New York.
Jonathan Bender ha faticato di più rispetto alle prime due partite. Normale per un giocatore fuori dal 2005, tuttavia prezioso come cambio per le rotazioni di D'Antoni.
Al Harrington gioca a sprazzi, ma sia da titolare che da cambio tira con delle percentuali orribili, forzando spesso e sovente anche quando non ce n'è bisogno. I numeri sono buoni ma se guardiamo alle percentuali dal campo ed al rapporto assist turnover, si può notare che big Al tanto di da, tanto ti toglie, risultando poco determinante per le sorti del team.
Del resto della ciurma rimane poco da scrivere. Larry Hughes s è reduce da un infortunio e sta pagando con una serie di DNP le ultime opache prestazioni. Milicic è un esperimento già fallito. Curry non fa parte dei piani della franchigia, o meglio non rientra nei pensieri di D'Antoni e difficilmente vedrà il campo con continuità quest'anno. Recentemente ha dichiarato che gradirebbe un buy out il prossimo anno, quando comunque avrebbe l'opportunità di uscire dal suo contratto, ipotesi improbabile viste le cifre che guadagna e che nessuno sarebbe disposto a concedergli (11 milioni abbondanti la prossima stagione).
I rookies partecipano dalla panca, specie Hill, e Landry gioca qualche minuto occasionalmente.
Prossime partite
I prossimi impegni prevedono:
– Domenica 3 vs Indiana
– Giovedì 7 vs Charlotte
– Sabato 9 @ Houston
– Lunedì 11 @ Oklahoma City
– Mercoledì 13 @ Philadelphia
– Venerdì 15 vs Toronto
– Sabato 16 @ Detroit
– Lunedì 18 vs Detroit
– Venerdì 22 vs LA Lakers
PS: alla lista del 2010 potrebbe aggiungersi pure il nome di Gilbert Arenas. Dopo i giochetti con le pistole tra lui e Crittenton, i Wizard stanno seriamente pensando di rescindere il suo contratto.