Complimenti a Ray Allen per il raggiungimento dei 20mila punti in carriera
I Celtics allungano la loro striscia positiva a 9 partite grazie alle vittorie contro Milwaukee e Washington. Due vittorie con facce diverse, la prima molto equilibrata e con l'allungo celtico finale, nella seconda invece l'allungo c'è stato nella prima parte, ma la seconda metà ha visto un recupero avversario al quale i Celtics hanno ben resistito. Intanto Daniels starà fuori per due mesi.
Risultati
Milwaukee Bucks @ Boston Celtics W 89-98
Boston Celtics @ Washington Wizards W 104-102
Commento
Settimana con due sole partite, entrambe vincenti e che portano la striscia vincente a 9 gare consecutive.
A dire il vero un piccolo segnale d'affaticamento in questa striscia si è già visto nella seconda parte della partita contro Washington, è normale che sia così perché ad ogni vittoria che allunga la serie positiva è sempre più difficile far seguirne un'altra, ma per il momento i tifosi biancoverdi possono godersi il felice momento perché la squadra gioca bene.
La prima partita contro Milwaukee è stata molto combattuta, nessuna delle squadre è riuscita a sopravanzare l'altra se non nel finale in cui i Celtics hanno dato la zampata vincente, i cerbiatti infatti si sono rivelati un avversario più ostico del previsto confermando il loro buon momento nonostante la sconfitta. Rondo prima dell'inizio dell'ultima frazione di gioco non aveva segnato nessun punto e ha chiuso la partita quasi in tripla doppia: 11 punti, 9 rimbalzi, 13 assist e 5 palle recuperate.
Contro Washington invece i Celtics sono partiti subito molto forte, poi nel secondo tempo hanno giocato in modo un po' troppo rilassato e si sono fatti recuperare. Il finale di gara ha visto comunque prevalere i biancoverdi, ma il rischio di sconfitta è stato alto. Per Rondo e Perkins sono arrivate altre due doppie doppie (rispettivamente 21+11 e 16+11) confermando il loro eccellente stato di forma. "Abbiamo giocato metà della gara stasera e dobbiamo continuare a dare il meglio" ha detto Pierce.
Però non è tutto oro quello che luccica. Doc Rivers, forse per reale lacuna celtica, o forse solo per stimolare i giocatori, ha lamentato ai suoi che "non siamo una squadra da 48 minuti, e per noi che otteniamo quello che conquistiamo, dobbiamo migliorare (a tutti i costi)". E se tutto il quintetto base sembra proprio al massimo della forma, o giù di lì, questo risultato potrà essere ottenuto anche e soprattutto con il miglioramento della panchina che negli ultimi tempi latita parecchio.
Dopo la firma del contratto milionario, il contraccolpo psicologico che Rajon Rondo ha avuto lo ha portato a non giocare al suo meglio, ma si è ripreso subito ed ora sta offrendo delle prestazioni molto interessanti. Coach Doc Rivers è molto impressionato dal suo rendimento, gli avversari le tentano tutte per metterlo in difficoltà "stasera (contro Milwaukee) era la prima volta che ho visto l'hack-a-Rondo, quello era un fallo intenzionale (di Bell), e l'ha fatto" e questo dimostra che Rondo ha tutto l'interesse a mostrare affidabilità al tiro dalla linea della carità .
E con Rondo anche Kevin Garnett sta avendo, se non una seconda giovinezza, almeno un ritorno ad altissimi livelli, ed il premio settimanale dell'NBA lo sta a dimostrare. Chiaramente il giocatore ci mette molto del suo, ma probabilmente non sarebbe riuscito a raggiungere quel riconoscimento se non avesse avuto a fianco un play che riesce a trovarlo al posto giusto e nel momento giusto, ed i due mostrano un'intesa apparentemente perfetta. "Sta tirando molto bene" dice Rondo "ed i numeri non mentono".
Un problema che dev'essere risolto da parte dei Celtics sono i rimbalzi, spesso sono gli avversari a prenderne di più, e questo è strano perché molti giocatori del roster celtico sono dei bravi rimbalzisti, e lo conferma anche Doc "siamo sempre stati una buona squadra di rimbalzisti negli ultimi due anni e proprio adesso non lo siamo. Non vinceremo sul lungo termine se non iniziamo a catturare i rimbalzi". È un problema che effettivamente dev'essere risolto soprattutto per continuare a vincere anche in momenti meno felici di questo.
Gli mancavano 14 punti prima della partita contro Washington per arrivare a 20mila punti segnati in carriera, e non ha avuto difficoltà a realizzarli. Ora anche Ray Allen è arrivato nel club esclusivo dei giocatori sopra i 20K (solo 33 giocatori appartengono a questo club, 37 se contiamo anche la defunta ABA). Il giocatore, da gran signore qual è, ha ringraziato i suoi compagni di squadra, gli allenatori e le dirigenze che lo hanno aiutato ad arrivare dov'è adesso. Nel guardare il leader di tutti i tempi, tale Kareem Abdul-Jabbar, fermo a 38387 punti, gli ha fatto dire che "sono solo una goccia in un oceano paragonato ai suoi 38mila". Due curiosità : prima di lui il giocatore che ha superato i 20mila punti è stato Kevin Garnett, ed inoltre dopo Novitzki e Duncan il prossimo ad entrare nel club dei 20K sarà Paul Pierce, che proprio contro Milwaukee ha superato i 19mila punti, ora è esattamente a 19004 punti.
Infortuni
Brutte notizie per Marquis Daniels: rimarrà fuori per almeno 8 settimane a causa della rottura di un legamento del pollice della mano sinistra. Il problema era già noto alla dirigenza perché il giocatore lo ha notificato durante la trasferta ad Indiana dello scorso mese ed è stato aggravato dall'allenamento effettuato lo scorso 6 dicembre. In settimana è stato costretto ad operarsi al New England Baptist Hospital da parte dei dottori Brian McKeon e Drew Terrono per la ricostruzione del legamento.
Il gesso più leggero messo la settimana scorsa a Glen Davis è stato tolto dalla sua mano destra e ha iniziato finalmente a lavorarci, ora che è libera di muoversi. Iniziano quindi ad apparire delle ipotetiche date di rientro del giocatore, ora si parla del 27 dicembre contro i Clippers. "Sto aspettando, tutto è a posto, non vedo l'ora di tornare il più presto possibile". Il giocatore ha già ripreso gli allenamenti, ma ovviamente deve limitarsi nei primi giorni visto che è da un mese che non usa la mano.
Fuori Marquis, dentro Tony. Il meno quotato degli Allen del roster celtico infatti è finalmente rientrato in campo contro Milwaukee, si è allenato bene nei giorni precedenti e ha dato l'adeguata fiducia allo staff dei biancoverdi. Chiaramente il suo impiego sarà parziale e non ha cercato di dare tutto il suo apporto, provando invece a cercare di offrire un contributo inizialmente leggero e col tempo cercherà di incrementare il suo apporto. "Ci sto ancora lavorando" ha detto.
Il migliore della settimana
Nato per parlare anche dei giocatori che spesso non salgono sulle luci della ribalta, questo riconoscimento settimanale, tolti i quattro migliori giocatori della squadra, sta diventando un plebiscito per Kendrick Perkins. Il motivo è duplice, prima di tutto è merito del giocatore in questione perché sta giocando veramente bene, anche questa settimana è andato in entrambe le occasioni in doppia cifra di punti e ha segnato un'altra doppia doppia, ma nel contempo gli altri compagni di squadra non fanno nulla per mettersi in mostra. Il solo giocatore che può essere citato è Wallace, che ha offerto una buona prestazione contro Milwaukee con 13 punti e 3 su 4 dalla lunga distanza. Per il resto c'è poco o nulla da segnalare, se vogliamo possiamo citare gli 8 punti di Tony Allen alla sua seconda uscita stagionale, ma è poca cosa.
Classifica aggiornata:
5 Perkins
1 House
1 Scalabrine
Curiosità
Kevin Garnett è stato nominato giocatore della settimana dell'Eastern Conference. Le partite prese in considerazione sono state quelle contro Charlotte, San Antonio e Oklahoma City, ha tirato col 70,6% dal campo e ha avuto una media di 19,7 punti, 7,3 rimbalzi e 4,3 assist.
I Celtics nella D-League
Nell'ultima ottava una sola partita hanno giocato i Maine Red Claws in cui limita Bill Walker, l'hanno vinta ed il giocatore dei Celtics parcheggiato nella D-League non ha giocato affatto male: 17 punti con un buon 6 su 10 dal campo e 5 rimbalzi.
La prossima settimana ci saranno ben 4 partite da commentare di cui tre con Erie, e forse arriveranno altri giocatori dei Celtics, anche se è dubbia la cosa visto che l'assenza di Daniels potrebbe scoraggiarla.
I minuti del PGA Tour
Estremamente simili i numeri questa settimana per quanto riguarda i minuti per gara, con le due gare che sono praticamente uguali: 35,7 contro Milwaukee e 35,1 contro Washington.
Il minutaggio per giocatore vede primo Ray Allen con ben 37,7 minuti di media trascorsi in campo, segue Pierce con 35,2 e buon ultimo Garnett ma con un minutaggio in crescita rispetto alla media stagionale con 33,3 minuti per gara.
Se guardiamo la media fino ad ora vediamo primo Allen con 35,7 minuti di media, segue a stretto contatto Pierce con 35,5 e sale Garnett che raggiunge i 30,6 minuti per gara.
Risultati e classifiche
Tre partite aspettano i Celtics nei prossimi 7 giorni:
sabato 12 dicembre in trasferta contro i Chicago Bulls
lunedì 14 dicembre in trasferta contro i Memphis Grizzlies
venerdì 18 dicembre in casa contro i Philadelphia 76ers
Il programma della settimana dei Celtics sembra redatto apposta per far proseguire ai biancoverdi la striscia vincente, nessuna delle tre le squadre sembra in grado di poterli impensierire, tutte e tre hanno carenze strutturali che non potranno essere colmate per battere Boston" eppure non è escluso che possa arrivare una sconfitta. Possiamo ipotizzare che Chicago abbia ancora qualche residuo di adrenalina risalente dagli scorsi play-off, oppure che Memphis possa riuscire a trovare qualche risorsa emersa durante le ultime tre vittorie consecutive prima della sconfitta contro Oklahoma City, oppure infine che i Sixers possano scrollarsi di dosso la striscia perdente che li attanaglia in questo momento proprio contro i biancoverdi. Sono motivazioni un po' stiracchiate, ma sinceramente di più valide per vedere i Celtics sconfitti contro queste tre squadre non ce ne sono.
L'attuale classifica NBA è un tripudio biancoverde e gialloviola, entrambe le squadre sono prime nelle rispettive Conference, hanno un ottimo record superiore all'80% ed entrambe vantano un discreto vantaggio rispetto alle dirette inseguitrici. In particolare l'Eastern Conference vede Orlando un po' in difficoltà lasciare la vetta detenuta assieme a Boston ed ora è tallonata da vicino da una Atlanta in rimonta. Anche Cleveland perde qualche colpo e passa al quarto posto. Dopo di lei il vuoto: è presto per dirlo, ma sembra proprio che le prime quattro piazze della Conference siano già state assegnate.
A risentirci sabato prossimo con il nuovo numero del report settimanale dei Boston Celtics.