Kyle Beckerman, capitano del Real Salt Lake, alza la MLS Cup 2009
Quando si è avvicinato al dischetto lo sguardo di Robbie Russell era fisso sul pallone. Al suo piede era affidata l'occasione di entrare nella storia della MLS e dello stato dello Utah. Tutto era enorme. La folla del Qwest Stadium, la pressione, la possibilità di vincere, o perdere, un campionato al quinto anno di vita del club, entrato nella lega solo nel 2005.
Ma quando Russell sparato in rete il calcio di rigore che ha consegnato al Real Salt Lake il suo primo campionato di Major League Soccer, dopo pochi attimi si è ritrovato sommerso da cinque anni di difficoltà e perseveranza rappresentate da varie decine di compagni, allenatori e membri dello staff, tutti ad esultare per una vittoria impensabile fino solo ad un mese prima. Vittoria tanto più impensata perché ottenuta di fronte ai favoritissimi Los Angeles Galaxy delle stelle David Beckham (limitato però da un infortunio alla caviglia) e Landon Donovan, con quest'ultimo autore dell'errore decisivo prima del rigore conclusivo di Russell.
Finale di MLS Cup 2009 non bella quella tra RSL e Galaxy, con le squadre che hanno chiuso il primo tempo 1-1 per poi finire a giocarsi tutto ai rigori -l'ultima volta era accaduto nella finale 2006 fra Houston e New England – fino al settimo, messo a segno da Russell di fronte ai 46.011 presenti al Qwest Field.
Finale replay della finale di MLS Eastern Conference della settimana precedente in cui RSL ha battuto Chicago - rigore vincente del centrocampista Ned Grabavoy, scartato l'anno scorso prima da Columbus e poi da Seattle che l'aveva preso nell'expansion draft - con il portiere Nick Rimando che ha concesso solo 4 dei 7 rigori contro. Da segnalare l'errore alla Roberto Baggio di Donovan, che ha spedito alto il suo rigore, proprio lui, il miglior rigorista della storia della MLS. Il segno che era veramente l'anno del Real Salt Lake.
Il Real (nome che continuiamo a considerare se non pessimo quantomeno inadatto) era andato in svantaggio a causa del gol messo a segno da Mike Magee da vicino al palo su gran cross di Donovan. A quel punto la statistica condannava il RSL, visto che quest'anno il ritrovato team di Bruce Arena - secondo top team della stagione - non era mai stato recuperato una volta andato in vantaggio e aver chiuso avanti il primo tempo. Tra l'altro a quel punto il Real aveva perso al 16' Javier Morales per un infortunio al ginocchio e il canadese Will Johnson reduce da problemi allo stomaco. Al loro posto dentro un altro ritrovato, l'ex nazionale e pupillo proprio di Arena Clint Mathis, e Grabavoy. Nel secondo tempo però LA cala - con Donovan e Beckham annullati dagli avversari – e parte la riscossa del RSL, che al 64' realizza il pari con Robbie Findley, su assist iniziale del centrocampista centrale Kyle Beckermann, anima della squadra.
Il team dello Utah continua a spingere fino alla fine, ma LA - con in porta il dodicesimo Josh Saunders al posto di Donovan Ricketts, uscito per un infortunio alla mano - regge fino alla fine tra crampi e fiatone.
Ai rigori, dopo il gol d'apertura messo a segno da Beckham, è RSL ad avere il match point, – grazie all'errore di Jovan Kirovski per LA – ma Saunders è bravo a stoppare il tentativo di Andy Williams. Ma dopo i gol di Chris Klein (ex RSL) per i Galaxy e di Chad Wingert, è Rimando a cambiare il match parando il rigore di Edson Buddle e consegnando a Russell il rigore che vale il titolo e l'esplosione di gioia del Real Salt Lake e dei suoi tifosi al seguito.
Jason Kreis, coach del RSL: “A un certo punto dell'anno abbiamo capito ciò di cui eravamo capaci. Abbaimo realizzato che quando giocavamo il nostro miglior calcio eravamo una delle migliori squadre del campionato, e alla fine lo abbiamo dimostrato“.
Certo lascia perplessi vedere vincere una squadra che nel 2009 ha perso più partite di quante ne abbia vinte arrivando ai playoff solo grazie alla wild card, ma questi sono i playoff, dove tutti hanno una chance. E il Real Salt Lake - battendo Columbus, Chicago e LA, le tre migliori dell'anno - l'ha sfruttata alla grande.
Dall'altra parte comunque ottimo il campionato dei Galaxy, che dopo due anni senza playoff sono tornati ai loro livelli. Il futuro però è un'incognita, con Beckham di ritorno al Milan ma non si sa se anche nella MLS, e Donovan che vorrebbe affermarsi definitivamente in Europa. E senza di loro sono una squadra mediocre, anche se forse Arena, senza due stipendi che si mangiano quasi un terzo del salary cap, sarebbe comunque capace di mettere insieme una squadra di livello passando per il mercato e per il draft. Testimonianza ne è la scelta dei difensori Omar Gonzales e AJ DeLaGarza, col primo arrivato a vincere il premio di Rookie of the year e da qualche osservatore già considerato candidato in futuro a succedere ad Gooch Onyewu al centro della difesa della Nazionale USA. Ma, appunto, il futuro è un'incognita fatta di speranze.