Boston si ferma ad 11W

When Sheed happens…

Ancora una settimana positiva per Boston, anche se bisogna rilevare che la striscia vincente è arrivata ad 11 vittorie grazie alle W di Chicago e Memphis per poi vedere la sconfitta contro Philadelphia. Intanto Wallace si prende la prima (e forse non ultima) espulsione stagionale addirittura dalla panchina: only Sheed happens.

Risultati

Chicago Bulls @ Boston Celtics W 80-106
Boston Celtics @ Memphis Grizzlies W 110-105
Philadelphia 76ers @ Boston Celtics L 98-97

Commento

Si ferma quindi ad 11 vittorie la più lunga striscia vincente della stagione assieme ai Lakers, ed è stata ottenuta con altre due vittorie arrivate in modo diverso, interrotte poi dalla quarta sconfitta del venerdì sera su 5 disputate.

La sfida contro Chicago sostanzialmente non ha mai visto i Celtics rischiare di perderla, sono praticamente sempre stati in controllo della gara e hanno allungato abbastanza presto nel corso della serata non guardandosi più indietro: ben 7 Celtic hanno chiuso la partita in doppia cifra di punti. La gara ha fatto parlare di sé soprattutto per il "laccio" col braccio di Brad Miller su Rondo, facendolo cadere rovinosamente a terra. Probabilmente questo gesto (punito col fragrant-1) è figlio delle scorie della serie degli scorsi play-off durante i quali le due squadre hanno lottato molto intensamente.

Contro Memphis invece la situazione è stata diversa, più difficile rispetto alla gara precedente e solo nel finale i Celtics hanno avuto ragione di una squadra che è migliore di quello che potrebbe sembrare a prima vista. "Non importa quanto andiamo giù (col punteggio), ci aspettiamo di vincere, quando giochiamo assieme siamo difficili da battere" ha detto Pierce. La differenza tra Boston ed una Memphis non in grado di sostenere una serie di vittorie è che mentre i secondi devono imparare a vincere, squadre solide come Boston sanno già  come vincere. Nel finale a complicare le cose per i Celtics è dovuto uscire Perkins per raggiunto limite di falli mentre Garnett ha dovuto attuare una difesa più soft visto che ha concluso la gara con 5 falli.

Philadelphia riesce ad interrompere la striscia vincente di Boston nonostante (o grazie a) l'assenza di Iverson e con un ottimo Brand, escluso inspiegabilmente dal quintetto titolare. Per i Celtics probabilmente la sconfitta è da ricercarsi nella stanchezza di una serie vincente così lunga. I giocatori infatti si sono probabilmente trovati scarichi mentalmente e hanno giocato come loro consuetudine solo per metà  gara, poi hanno mollato favorendo il recupero e la vittoria dei Sixers.

A corredo della gara contro i Sixers è arrivata la prima espulsione di Rasheed Wallace con la maglia biancoverde e non è difficile immaginare che i Celtics avrebbero avuto più possibilità  di vincere la partita con lui in campo fino alla fine. Eppure negli ultimi tempi il giocatore sembrava che avesse trovato il modo per evitare di prendere tecnici, infatti è dallo scorso primo di dicembre che non ne prendeva uno, un tempo irrisorio (7 partite) per un giocatore normale, ma per lui è tanto.

I fatti sono andati così: mancavano 5 minuti e 35 secondi alla pausa di metà  gara, era in corso un time out quando l'arbitro Leroy Richardson commina a Wallace un tecnico per proteste probabilmente per una chiamata sfavorevole durante l'azione prima del time out. Alla ripresa del gioco Wallace ha continuato a protestare con l'altro arbitro Bill Kennedy vicino alla panchina dei Celtics ed a nulla sono valsi i tentativi di Garnett e soprattutto di Thibodeau di contenerlo arrivando anche a trascinarlo addosso agli spettatori a bordo campo.

Corrette sono le parole di Doc Rivers: "sono dispiaciuto quando qualcuno viene escluso dalla gara. Sapete, sia che hai ragione o torto non importa, ti devi controllare e rimanere concentrato sulla gara, ma non l'ha fatto". I timori dei pessimisti si stanno palesando e non è dato sapere al momento se il giocatore potrà  essere controllato oppure no, eppure finora aveva raccolto molti pareri positivi sulla sua esperienza a Boston "Rasheed sta giocano molto bene" aveva detto Ainge solo due giorni prima del fattaccio. Come curiosità  si può chiudere l'argomento dicendo che sono passati pochi mesi giocati dalla sua ultima espulsione arrivata lo scorso 25 febbraio quando militava con Detroit.

Continuano ad essere molto bravi nelle percentuali al tiro i Celtics, sia come squadra (primi con il 49,3%) che come singoli, con Perkins primo con un ottimo 64,1%, Garnett è 11esimo con il 55,9% (grazie ad una percentuale superiore al 70% nelle ultime 10 gare) e segue Rondo 16esimo con il 53,3% dal campo (non male per un giocatore che si dice che non sappia tirare).

Continua ad essere strano il bilancio tra partite giocate in casa ed in trasferta: 8-4 in casa e 12-1 in trasferta, sembra quasi che non preferiscano giocare in casa, eppure il pubblico si fa sentire, com'è successo contro Philadelphia. "Non abbiamo stabilito nessun tipo di dominio casalingo, dobbiamo guardarci allo specchio e nient'altro" dice Doc Rivers, forse è soltanto un momento particolare che sarà  attenuato con il prosieguo della stagione.

In occasione della partita contro Memphis, città  dov'è cresciuto, Lester Hudson ha comprato più di 50 biglietti per la sua famiglia e gli amici, ma non è uscito dalla panchina. Doc Rivers ha avuto comunque per lui parole di elogio: "ha talento da NBA, sta diventano un giocatore da NBA", e lo hanno mandato alla D-League per un paio di partite per farlo giocare un po' visto che a Boston entra in campo pochissimo "ce lo riprenderemo indietro, ma credo che (giocare nella D-League) lo aiuterà ". Hudson ha già  giocato le due partite con i Red Claws (vedere la sezione apposita per il suo rendimento in queste partite) e si è aggregato col resto della squadra per la partita contro Minnesota.

Infortuni

Si avvicina il ritorno in campo di Glen Davis, viene confermato che potrebbe partecipare alla trasferta tra due settimane ad ovest. "Sono un po' timido perché non voglio rifarmi male" ha detto il giocatore sulla sua ripresa delle normali funzioni della mano destra.

Una settimana dopo l'operazione alla polso, a Marquis Daniels gli sono stati tolti i punti ed il prossimo 8 gennaio gli verrà  tolto il gesso sostituiendolo con uno più leggero. Le prime previsioni di un suo rientro dicono attorno all'All-Star Weekend a metà  febbraio.

Il migliore della settimana

Il ritorno di Tony Allen ha migliorato la pericolosità  della panchina dei Celtics, è dinamico, attivo e segna un buon numero di punti per essere rientrato da pochissimo tempo. Però non è ancora in grado di poter ambire ad ottenere una nomination, e nemmeno House può considerarsi candidato perché ha giocato veramente bene soltanto la gara contro Chicago.

Rimangono quindi solo due giocatori possibili per l'assegnazione del riconoscimento settimanale: il solito Perkins che non conosce momenti di stanca, anche questa settimana ha segnato una doppia doppia contro Phila e nel complesso è molto bravo; il secondo candidato era Wallace, era perché dopo due partite molto buone contro Chicago e Memphis che potevano anche dargli la possibilità  d'essere preso in considerazione per l'assegnazione del riconoscimento, rovina tutto con l'espulsione che non gli permette di confezionare una serata accettabile, in pratica consegnando personalmente il riconoscimento a Kendrick Perkins.

Classifica aggiornata:
6 Perkins
1 House
1 Scalabrine

Curiosità 

Durante le partite dell'NBA spesso si fanno dei giochi per intrattenere il pubblico. Nell'ambito di questi giochi, nell'intervallo della partita contro Philadelphia è stato organizzato un concorso per il quale una persona del pubblico avrebbe partecipato ad una gara in cui avrebbe dovuto segnare da metà  campo: ebbene il 30enne Chris Miller, un manager finanziario della John Hancock, è riuscito a fare canestro e s'intascherà  50mila dollari; li userà  per aiutarlo nel pagamento di una casa.

David Stern lo ha già  accennato di tanto in tanto, ed ora ripropone l'idea: far giocare una donna nell'NBA. La ragazza in questione potrebbe essere Candace Parker, alta 6'4" (193 centimetri) e considerata la miglior giocatrice attualmente in circolazione. La ragazza non è sconosciuta a Shelden Williams visto che sono sposati, e lui ha le idee chiare su quest'ipotesi perché si è espresso in modo contrario puntando il dito sulla differenza di stazza, peso, forza e velocità  di gioco. Obiettivamente il pensiero di Williams trova il nostro consenso, il basket si basa troppo sulla forza fisica e sulla stazza per poter essere giocato ad alto livello da squadre con sessi diversi.

I Celtics nella D-League

Ben 4 sono state le partite giocate dai Red Claws, di cui ben tre in trasferta ad Erie ed una in casa contro Tulsa, tutte e 4 sono risultate vincenti per la franchigia affiliata ai Celtics.

Nella prima partita contro Erie, Bill Walker ha ottenuto una bella doppia doppia (19+11) con un tiro dal campo però ondivago (37%). Nella seconda partita contro Tulsa ha giocato al di sotto delle sue potenzialità  con soli 6 punti, 9 rimbalzi ed un brutto 2 su 8 dal campo.

Walker si riscatta nella terza partita in cui segna 16 punti, cattura 6 rimbalzi e tira con un migliorabile 39%. In quest'occasione viene raggiunto da Lester Hudson, in prestito veloce e fa subito sentire la sua voce con 25 punti, 7 rimbalzi, 6 assist, un valido 8 su 19 dal campo ed un più che valido 4 su 9 da tre punti. I due Celtic sono stati i migliori della squadra.

Nella quarta ed ultima partita Hudson ancora sugli scudi con 17 punti, 9 rimbalzi ed un discreto 6 su 14 dal campo con una buona mano da tre punti: 3 su 5.

Modesta invece la prestazione di Walker con 8 punti ed un solo tiro eseguito dal campo su 5 tentativi complessivi.

I minuti del PGA Tour

Presi complessivamente, i minutaggi del PGA Tour questa settimana sono modesti (33,1), ma analizzandoli nel dettaglio possiamo notare differenze sostanziali, infatti contro Chicago, partita mai stata in bilico, la media è stata di soli 27,2 minuti mentre contro Philadelphia (34,9) e soprattutto contro Memphis (37,2) il minutaggio è salito molto.

Le medie dei singoli giocatori non si discostano molto tra di loro, possiamo trovare primo Ray Allen con una media di 34,6 minuti, secondo Pierce attestatosi a 33,4 ma con un picco di 41,2 minuti contro Memphis ed infine buon ultimo Garnett con un media di 31,3 minuti.

Le medie stagionali non si discostano di molto da quelle settimanali: Allen è sempre il più impiegato con 35,6 minuti, segue a stretto contatto Pierce con 35,2 minuti e come al solito ultimo Garnett con 30,7 minuti di media.

Risultati e classifiche

Domenica 20 dicembre in casa contro i Minnesota Timberwolves
Martedì 22 dicembre in casa contro gli Indiana Pacers
Venerdì in trasferta contro gli Orlando Magic

Tre partite con tre storie tutte interessanti e diverse. Contro Minnesota, più che il risultato obiettivamente a senso unico a favore dei Celtics e che offre alla squadra bostoniana di tornare subito alla vittoria, il catalizzatore della serata sarà  Garnett che ritrova la sua vecchia squadra ed i Celtics che ritrovano alcuni ex come Jefferson, Gomes e Blount.

Contro Indiana invece i Celtics negli ultimi anni hanno spesso trovato delle difficoltà , come quest'anno quando hanno perso in casa loro lo scorso 14 novembre. Forse è dato dalla presenza di Jim O'Brien, allenatore orientato sulla difesa che evidentemente sa quali tasti toccare per mettere in difficoltà  i Celtics, ed è probabile che i biancoverdi in quest'occasione vogliano rifarsi.

La serata con Orlando si ripropone la sfida tra due delle migliori squadre dell'est. Contro di loro Boston ha perso la prima partita in casa e sarebbe pericoloso perdere una seconda, col rischio di avere il bilancio negativo degli scontri diretti a fine stagione. Questa gara è la prima di una serie di quattro partite tutte in trasferta, le successive tre saranno giocate contro squadre della Western Conference.

La classifica vede sempre le solite in testa, ovvero Celtics e Lakers, ma mentre i secondi hanno fatto il vuoto più per demerito altrui (la seconda dell'ovest sarebbe quinta ed est), i Celtics hanno sempre dietro di loro il solito terzetto Atlanta, Cleveland ed Orlando, la novità  è che è proprio Atlanta ad inseguire ad una lunghezza, forte di 6 vittorie consecutive.

Appuntamento alla prossima settimana come al solito di sabato sera.

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