Picault, da Miami a Cagliari

Fabrice Picault, giovane ala del Cagliari Primavera e della Nazionale USA U20

Nella lista dei convocati del CT della Nazionale USA Under 20, Thomas Rongen, per il primo ritiro in vista dei Mondiali Under 20 del 2011, uno dei nomi più interessanti è quello di Fabrice “Fafà ” Picault, centrocampista 18enne del Cagliari Primavera.

Una curiosità , abbiamo scoperto che Fabrice Picault ha lasciato un commento su Playit quando parlammo della sua squadra d'origine, il Miami Strike Force, e del Cagliari. Commento in cui ringrazia il Cagliari e i suoi allenatori a Miami per l'opportunità  avuta.

Picault è nato a New York, figlio di genitori haitiani [come Josmer Altidore, centravanti della nazionale USA e dell'Hull City in Premier League, Ndt]. Viene da una famiglia di appassionati di calcio ed è cresciuto con un padre che gli ha insegnato le basi del gioco sin da piccolo. “Ho iniziato ad allenarmi con mio padre quando ero piccolo, all'età  di 3 anni, perché la mia è una famiglia di calciofili", racconta Picault.

All'età  di 9 anni Picault e la sua famiglia si trasferiscono nell'area di Miami, ed è lì che il ragazzo si forma, giocando sia per l'Olympic Development Program (ODP) che in programmi formativi statali. “Ho partecipato a vari provini dell'ODP e sono stato nella squadra dello Stato della Florida per alcuni anni, anche se in realtà  non sono mai riuscito ad entrare nel team regionale" – ricorda Picault in un'intervista al sito Yanks Abroad – aggiungendo aggiunge come suo padre e i suoi allenatori abbiano avuto su di lui un'influenza fondamentale in quegli anni.

La strada che lo ha portato sino in Italia non è stata facile. Nell'autunno del 2006 a Miami il Cagliari ha aperto una scuola calcio denominata Cagliari Calcio-Strike Force, una combinazione fra il club sardo di Serie A e la Miami Strike Force, che era la più importante squadra giovanile dell'area di Miami), società  dove si è formato Bryan Arguez, centravanti della nazionale USA U20 oggi all'Hertha Berlino.

Sfortunatamente per Picault in occasione dei provini col Calgliari Calcio-Strike Force si è ammalato. "Stavo molto male, e sono riuscito a giocare solo l'ultimo giorno. Ma alla fine mi hanno preso. Ci siamo allenati per circa un anno e poi nell'estate 2007 abbiamo fatto un viaggio di 3 settimane in Italia, e lì il Cagliari ha mostrato interesse per 4 di noi". Ma nonostante l'interesse del Cagliari per Picault, era impossibile tesserarlo a causa della sua giovane età  all'epoca. “L'età  era un problema, ma hanno continuato a seguirmi tenendomi a Miami per un altro anno, per poi richiamarmi in Italia nel 2008. Mi sono allenato con loro insieme ad un gruppo di americani e mi hanno preso".

Oggi, dopo un anno passato in Italia, Picault inizia a vedere I risultati del duro lavoro portato avanti. “Mi sono allenato bene e penso di aver giocato altrettanto bene. Alcune volte mi sono anche allenato con la prima squadra, e penso di aver dato ai difensori del Cagliari qualche preoccupazione le volte che mi sono proposto avanti nei match d'allenamento".

Il campionato Primavera italiano è ottimo livello, e l'obiettivo di Picault è di mettersi alle spalle quante più partite possible. Ma la concorrenza è dura. "Nel primo match stagionale contro l'Empoli ho giocato dall'inizio e sono andato in gol. Ma da allora non ho più giocato da titolare. Forse l'allenatore preferisce un giocatore con uno stile diverso. Da parte mia devo solo continuare a lavorare duro, perché il lavoro paga sempre".

Picualt è conscio dei problem affrontati dai calciatori americani che decidono di trasferirsi in Europa in così giovane età . Ma è determinato ad evitare gli errori fatti da alcuni suoi colleghi. “Molti giovani americani sono sbarcati in Europa con un approccio mentale sbagliato, mollando presto. Bisogna invece resistere, anche se è dura per un americano in Europa. Non è come per un europeo che viene negli USA a giocare a basket dove a tutti viene data l'opportunità  perché visto come un pari. Qui invece un calciatore Americano deve lavorare 5/10 volte di più. Ma non importa quali possono essere i problemi, non bisogna mollare perché alla fine ce la si può fare".

In passato il calcio professionistico non era certo tra le priorità  di Picault. Anzi, la sua famiglia ha sempre dato la priorità  alla sua istruzione, e infatti Picault prevedeva di andare a giocare al college. “L'istruzione è molto importante per la mia famiglia, e il college era l'opzione prevista. Ma quando è arrivata l'opportunità  di giocare col Cagliari non potevo certo gettarla via, dovevo approfittarne".

Centrocampista versatile, a Cagliari Picault si è trasformato in un ruolo più d'attacco sulla fascia. "È la mia posizione ideale. Mi piace infilarmi da destra o da sinistra. Durante i match cambio spesso fascia per disorientare gli avversari e tendo ad entrare dalle fasce per andare dritto nel cuore della difesa avversaria".

Nonostante abbia giocato poco, il suo rendimento lo ha portato a ricevere la chiamata per il primo ritiro del nuovo ciclo della nazionale USA Under 20 verso I Mondiali 2011. Per Picault sarà  la prima volta con le giovanili della Nazionaleamericana, un onore. “rappresentare il mio paese in qualsiasi maniera, e ringrazio Dio per l'opportunità  datami di poter fare vede quanto valgo".

Si ringrazia Yanks Abroad

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