Ancora un'altra splendida settimana per Kendrick Perkins
La settimana scorsa siamo stati conservativi, non avevamo ipotizzato un percorso netto positivo ed invece i Celtics ci hanno meravigliato, ma quello che ha fatto più scalpore non sono state le vittorie che hanno portato la striscia vincente a 7, ma per l'autorità con cui hanno liquidato le avversarie, con qualche brivido solo contro San Antonio.
Risultati
Boston Celtics @ Miami Heat W 92-85
Boston Celtics @ Charlotte Bobcats W 108-90
Boston Celtics @ San Antonio Spurs W 90-83
Boston Celtics @ Oklahoma City W 105-87
Commento
Perfetta settimana dei Celtics i quali vincono tutte e quattro le trasferte ed allungano a 7 la striscia di vittorie consecutive.
La settimana scorsa siamo stati conservativi prevedendo 2 o 3 vittorie, i Celtics ci hanno sorpreso conquistando l'intero bottino ed esprimendo un gioco a tratti simile a quello che gli hanno permesso di vincere il titolo NBA due anni fa. È ancora presto per fare previsioni, ma la Lega è avvisata.
La prima vittoria è arrivata contro Miami, una partita in equilibrio per tutta la prima parte della gara, poi quando i Celtics stavano dando il colpo decisivo Beasley riusciva a rimettere in gara i suoi per poi non segnare più negli ultimi 8 minuti di gara, con la difesa dei Celtics che ha chiuso la saracinesca non permettendo a Miami di segnare dal campo negli ultimi 4 minuti e mezzo. Coach Rivers ha detto "è stata una buona vittoria per noi, abbiamo giocato nel primo quarto un basket molto buono, e poi anche nel terzo. Quando poi siamo tornati (a giocare il nostro gioco) lo abbiamo fatto muovendo la palla". In quest'occasione Perkins inizia il suo show settimanale rispedendo al mittente 3 tiri da parte di Beasley "Perkins è stato grande per noi, ha fatto tutte le piccole cose e molto del lavoro sporco che spesso non si vede, ed è un grande difensore".
La seconda trasferta vedeva di fronte Charlotte, ma i Celtics hanno subito preso il comando delle operazioni e non hanno più perso la conduzione della gara. Mattatore dell'incontro è stato un Allen da 27 punti, migliore prestazione stagionale. Coach Rivers aveva paura del duo Stehen Jackson – Gerald Wallace, pericolosi sotto canestro contro Pierce perché forti e dotati di buoni movimenti, ma il pericolo è stato disinnescato subito grazie ad una buona prova difensiva di Pierce stesso (11 punti con 4 su 13 dal campo per Jackson e 5 punti con 1 su 6 dal campo per Wallace) sacrificando l'attacco, sostituito dal già citato Allen, ma anche Garnett e Perkins hanno dato il loro contributo. I Bobcats hanno preso proprio male questa sconfitta, Gerald Wallace ha dichiarato a fine gara: "spero che tutti (della squadra) siano imbarazzati, (se fossi un tifoso) non tornerei dopo una gara come questa, anche Doc Rivers ha segnato 12 punti". L'obiettivo dei Celtics era di forzare gli avversari a giocare uno-contro-uno sul perimetro evitando i giochi in post dove potevano sfruttare la loro fisicità . Obiettivo raggiunto.
Stava per ripetersi il copione anche contro la più quotata San Antonio, in questo caso però un recupero nel finale poteva portare ad un risultato diverso, ma i Celtics non hanno permesso di completare la rimonta. Un'altra prova balistica inferiore al solito per Pierce, ma il giocatore non se ne cura molto "la parte offensiva non è la mia principale preoccupazione, cerco di fare le piccole cose quando l'attacco non va, cerco di difendere ed aiutare con i rimbalzi, come potete vedere non è stata una delle mie migliori serate offensive ed abbiamo vinto ancora, questo è un segno che la squadra è concentrata sulla difesa e possiamo vincere questi tipi di partite". Una difesa che crea sempre molte preoccupazioni a tutte le squadre.
L'ultima partita di questa trasferta di tre partite, prima dei tre gruppi di gare "on the road" del mese di dicembre dei Celtics, vedeva i biancoverdi contro Oklahoma City, e se partita c'è stata, possiamo dire che l'abbiamo vista solo per la prima metà , poi nel solito terzo quarto i Celtics sono andati via non guardandosi più indietro. Una prova di forza impressionante soprattutto se pensiamo che la sera prima hanno giocato a San Antonio, ma in campo sembrava che avessero riposato per almeno un paio di giorni. Solo Durant ha dato un bel po' di filo da torcere (cosa che d'altronde succede un po' a tutte le franchigie NBA), ma per il resto il risultato finale non è praticamente mai stato in discussione. Pierce in quest'occasione ha ritrovato la vena realizzativa segnando 21 punti. Nell'ultimo quarto nessun titolare, a parte una brevissima apparizione di Allen, è entrato in campo.
Questo gruppo di trasferte è stato a dir poco trionfale per i Celtics, in 4 partite hanno avuto qualche leggero brivido solo contro San Antonio ed il distacco medio finale è stato di ben 12,5 punti ed ora avranno un po' di riposo dopo aver giocato 6 gare in 10 giorni. Ha detto Doc Rivers "questa è stata una grande trasferta, sono orgoglioso dei nostri ragazzi, questo è il migliore di tutti gli anni che i nostri titolari hanno giocato" e se è vero per Rondo e Perkins, forse non sono i migliori anni per gli altri tre, ma eventualmente non ci andiamo molto distanti. È fuori di dubbio che i Celtics hanno mostrato molta energia e giocato con grande passione, molta più di quella mostrata nelle settimane precedenti.
In tutte e quattro le partite i Celtics sono partiti sempre bene e canalizzando la direzione della gara in modo a loro favorevole, questo non è un caso, ma un intento preciso che spiega Pierce: "abbiamo capito che dobbiamo giocare al nostro meglio all'inizio della gara" per poi dare la zampata decisiva in genere all'inizio del terzo quarto.
Ad inizio settimana Ray Allen ha saltato un paio di allenamenti per stare vicino al figlio Walker di 2 anni ricoverato in un ospedale venerdì notte e rimastoci fino a domenica scorsa a causa di nausea provocata dal diabete, che nei bambini è molto più pericoloso che negli adulti. Ora il bambino sta bene, ed Allen è sempre rimasto in contatto anche durante la trasferta, pronto a prendere subito un aereo nel caso in cui ci fossero state delle complicanze. "la famiglia va sempre prima di tutto, era chiaro che se Ray pensava che avesse bisogno di tornare a casa, allora sarebbe dovuto tornare" ha detto Doc Rivers.
Infortuni
A Glen Davis hanno tolto il gesso alla mano mercoledì scorso sostituendolo con un altro gesso più piccolo che deve tenere per due settimane. Questo significa che continua a fare progressi "sta lavorando molto e sembra che sia in una forma sempre migliore" ha detto coach Rivers.
Contrariamente alle previsioni, a quanto annunciato la settimana scorsa ed al volere del giocatore che desiderava giocare, il Doc ha deciso che il debutto di Tony Allen sarà il prossimo 8 dicembre contro Milwaukee. È probabile che questo posticipo sia legato ad una forma di precauzione per essere sicuri che il giocatore sia del tutto guarito dall'infortunio.
Il migliore della settimana
Nonostante le belle parole spese più sopra per Perkins, che ha in pratica giocato molto bene tutte le partite con due doppie doppie e solo contro San Antonio ha trovato qualche difficoltà , non è stato l'unico a giocare bene. Se la cosiddetta second unit nel suo complesso non sta dando dei frutti apprezzabili ultimamente, presi singolarmente ci sono state delle prestazioni interessanti, come per esempio House contro Charlotte ed Oklahoma dove il suo tiro è entrato con discreta regolarità e Wallace nelle ultime due partite della stagione ha giocato con discreta intensità .
Nulla a che vedere però con Kendrick Perkins che ha prodotto una settimana al di sopra di ogni sospetto. Se in passato si poteva pensare che avesse già raggiunto il suo livello di rendimento massimo, anno dopo anno ha continuato a meravigliare tutti alzando sempre più il suo livello di gioco, ed anche quest'anno non vuole fermarsi: questa settimana sugella questi continui miglioramenti con giocate che mai si poteva pensare che fossero nelle sue corde.
Classifica aggiornata:
4 Perkins
1 House
1 Scalabrine
Curiosità
Per due partite consecutive (Charlotte e San Antonio) Paul Pierce ha segnato solo 8 punti, è dal lontano 23 marzo che non arriva alla doppia cifra. Lui non se ne preoccupa, consapevole dell'importanza che la squadra vinca e difenda bene, se c'è bisogno del suo aiuto ha già dimostrato di poter salire di livello in ogni momento, come i 21 punti della successiva gara contro Oklahoma.
Numeri alla mano, la gara contro San Antonio è difficile da spiegare, infatti hanno vinto una gara in cui hanno avuto un -23 come differenza tra rimbalzi (32 contro 55), il dato peggiore da quasi 5 anni, bisogna infatti risalire al lontano 9 dicembre 2004 per trovare un dato uguale, quando con 39 rimbalzi catturati contro 62 degli avversari, i Celtics avevano perso contro Portland 89 a 87.
Shelden Williams non ha giocato contro San Antonio per decisione dell'allenatore, ma è già da tempo che il giocatore non riesce ad essere utile e questa settimana solo contro Charlotte è riuscito a segnare. Se sia solo un momento negativo passeggero oppure una reale incapacità a dimostrare di poter giocare stabilmente nell'NBA non è dato saperlo, lungo l'arco di questa stagione vedremo quali delle sue possibilità sarà la verità . La nostra impressione è che difficilmente potrà essere utile per la squadra.
I Celtics nella D-League
Dopo la sconfitta iniziale i Red Claws hanno giocato altre due partite ed in entrambe le occasioni hanno vinto.
Nella prima di queste partite Bill Walker è stato tra i migliori dei suoi segnando 19 punti con un buon 6 su 11 dal campo e catturando 8 rimbalzi in quasi 25 minuti di gioco. Nella seconda partita, la prima giocata in casa a Portland (Maine) Walker ha visto calare il suo rendimento segnando 14 punti con un non esaltante 4 su 11 dal campo e catturando 3 rimbalzi. In entrambe le occasioni non ha smazzato nessun assist.
Se il rinnovato annuncio del ritorno in campo di Tony Allen avverrà effettivamente, andranno ai Red Claws anche Giddens e Hudson, quindi questa sezione sarà molto più ricca nelle prossime settimane.
I minuti del PGA Tour
Molto differenti i minutaggi per singola partita, iniziamo con le due che hanno visto il PGA Tour per più minuti in campo, ovvero Miami (37,9) e San Antonio (37,5), casualmente, ma mica tanto, le due serate meno facili della scorsa ottava. Segue Charlotte (31,8) e chiude la partita più facile ovvero Oklahoma (29,7) dove il quintetto base è rimasto in panca per tutto l'ultimo quarto.
Guardando i minutaggi dei singoli giocatori possiamo vedere come Ray Allen ha giocato più di tutti con ben 37,7 minuti (nonostante le già citate vicende del figlio), segue Pierce con 34,6 e buon ultimo Garnett con 30,4 minuti di media.
Nel conteggio stagionale Allen affianca Pierce con 35,5 minuti di media da parte di entrambi, Garnett invece rimane fermo a 30,4 minuti di media, lo stesso minutaggio della settimana.
Risultati e classifiche
Settimana tranquilla (per i canoni NBA) la prossima per i Celtics con sole due partite:
martedì 8 dicembre in casa contro i Milwaukee Bucks
giovedì 10 dicembre in trasferta contro i Washington Wizards
Dopo uno strepitoso inizio (rispetto alle attese iniziali), i Bucks, com'era d'altronde prevedibile, cedono il passo a squadre più quotate. L'idillio è probabilmente finito ed è probabile che i Celtics troveranno una squadra in crisi ed alla ricerca della propria identità , occasione ideale per allungare la striscia vincente, che potrebbe trovare un nuovo capitolo contro Washington, squadra alla ricerca di un gioco in grado di far paura a qualche squadra.
Due appuntamenti in apparenza facili per i Celtics, due occasioni per far arrivare la striscia vincente alle soglie della doppia cifra, tenendo presente che la partita contro Washington è la prima di una trasferta di tre partite totali consecutive, la seconda di tre gruppi di trasferte, e di certo quello più facile delle tre. Se arriverà una sconfitta sarà solo ed unicamente per la nota "stanchezza da vittoria" che prende tutte le squadre con una lunga striscia vincente, tecnicamente non c'è storia con queste due formazioni.
Ora la classifica NBA rispecchia sia ad est che ad ovest le aspettative della vigilia: Boston, Cleveland ed Orlando guidano l'est e Lakers e Denver guidano l'ovest. Solo San Antonio non sta rispettando le attese, ma gli infortuni hanno fatto la loro parte, purtroppo per loro. Boston conduce l'est, ma è un vantaggio solo frazionale per il momento.
Appuntamento a sabato prossimo col report settimanale sui Boston Celtics.