La concentrazione di Ryan Miller
È stata da poco oltrepassata la boa delle 20 partite della regular season che rappresenta il primo quarto della stagione e la posizione in classifica più sorprendente è quella dei Buffalo Sabres che sono in testa alla Northeast Division davanti ai favoriti Boston Bruins e agli Ottawa Senators.
Nel dettaglio la classifica divisionale dice Sabres a quota 34 punti con 25 gare giocate, Bruins a 33 punti (27 giocate), Senators 30 (26 giocate), Canadiens 26 (28 giocate) e Maple Leafs 23 (27 giocate).
Grazie alle ultime quattro vittorie consecutive la truppa di coach Lindy Ruff ha riguadagnato meritatamente la vetta della Division e nei prossimi due impegni incrocerà le stecche con New York Rangers e New Jersey Devils.
Le recenti W hanno danno morale ai Sabres in modo particolare la vittoria per 4-2 sui Flyers al termine di un match molto ruvido, fisico e costellato di molte penalità in cui Buffalo ha messo fine alla precedente striscia negativa di quattro partite.
Successivamente Buffalo ha poi battuto per 5-1 in casa gli Hurricanes, cioè il team con il peggiore record della lega, ma che nei primi due periodi aveva messo davvero alle corde Ryan Miller e compagni.
Infatti solo nel terzo periodo cinque reti firmate da Roy, Vanek, Mc Arthur, Grier e Hecht rispedivano con le pive nel sacco a Raleigh il team della Carolina, dopo che Ryan Miller aveva salvato la baracca in più di una occasione.
Lunedì scorso sono stati i Maple Leafs ad affrontare in casa i Sabres in un match tradizionale tra due città superappassionate di hockey su ghiaccio e divise da pochi chilometri.
In pratica l'equilibrio tra le scimitarre e i Leafs è durato fino al goal di Kennedy a metà circa del secondo periodo, nel terzo drittel Tallinder e Hecht sigillavano i risultato finale sul 3-0 per Buffalo.
Ieri sera invece l'ultima affermazione a Montreal per 6-2 che ha fatto vedere ancora i molti limiti per il team del Quebec e il buon momento di forma dei Sabres che hanno controllato le operazioni sin dal primo periodo chiuso già sul 3-0 firmato da MacArthur, Pominville e Roy.
Solo nella terza frazione i Canadiens si sono un po' svegliati e hanno infastidito la porta di Ryan Miller, ma alla fine lo score è stato eloquente e a Montreal la festa per il centenario della franchigia sarà un po' più amara.
In estate la dirigenza dei Sabres non ha pensato di stravolgere il roster o di effettuare acquisti da fare sognare i tifosi, ha dato fiducia ancora a coach Lindy Ruff, che è stato libero di lavorare su un gruppo già ben assortito e affiatato.
Il protagonista principale di questo inizio è Ryan Miller che a oggi ha avuto statistiche eccezionali nella goal-against average e nella save percentage, si tratta quindi di numeri da vero numero uno del goaltending che fanno ricordare la splendida stagione 1998/99 di Dominik Hasek a Buffalo terminata con le finali di Stanley Cup.
Miller sta giocando a livelli stratosferici con ottime doti di tempismo e di concentrazione che lo fanno considerare forse il miglior goalie al mondo in questo momento tanto che il coach del team USA Ron Wilson spero di vederlo in questa splendida forma tra poco a Vancouver per le olimpiadi.
Alle spalle del titolare c'è Patrick Lalime, che fino a oggi non ha fatto vedere cose egregie se si pensa che Buffalo è l'unica a non aver vinto una gara senza il netminder titolare, molti ritengono che ci sarà ancora molto spazio per Miller in regular season nei playoffs e ciò comporterà un vero tour de force per lui.
D'altronde i migliori interpreti del ruolo in genere superano le settanta apparizioni nel corso della stagione regolare, basti pensare a Martin Brodeur negli ultimi dieci anni e a Henrik Lundvist dei Rangers nelle ultime tre stagioni.
Altre voci di mercato danno per possibile un ritorno alla HBSC Arena di Martin Biron, che per ora agli Islanders gioca meno di Roloson e che sarebbe chiuso definitivamente dal ritorno sul ghiaccio di Rick DiPietro.
Il resto della squadra ha lavorato molto bene ed è migliorata nel gruppo e anche nei singoli, nell'ultimo mese il penalty killing è migliorato in modo sensibile grazie al duro lavoro dello staff tecnico.
Venendo ai singoli Paul Gaustad è diventato una vera macchina da face-offs ed è una vera garanzia del cerchio dell'ingaggio per il suo team.
Altre note positive vengono dalla blue line ben assortita di giovani come Chris Butler, Tyler Myers e Andre Sekera, vale a dire il futuro prossimo di questa franchigia.
Tra i nuovi acquisti stanno andando bene sia Steve Montador e Mike Grier, giocatori dal nome non certo altisonante, ma che hanno dato la grinta e la concretezza di cui c'era bisogno al roster di Lindy Ruff, mentre nella checking line Tim Kennedy sta dimostrando grande mentalità .
Nelle prime linee d'attacco l'austriaco Vanek pare essere un po' appannato visto che ha messo a referto 8 goal e 10 assist, ma è un elemento che può essere decisivo in qualsiasi momento della partita e può ancora ripetere le prestazioni da top-scorer dello scorso anno.
Tim Connolly non sta sfigurando e attualmente gioca nella seconda linea con Clarke Mac Arthur e Drew Stafford, ma molti tifosi incrociano le dita sperando che riesca a mantenere la forma fisica e a evitare gli infortuni fino alla fine della stagione.
Certo, guardando la classifica individuale dei top scorer non figura nei primi posti nessun Sabre, per questo le prime linee d'attacco dovranno trovare più confidenza con la segnatura in futuro se la squadra vorrà competere ai primi posti della Eastern Conference.
Venendo all'immediato futuro, il calendario darà una mano a Lindy Ruff e i suoi con cinque partite consecutive in casa cha saranno l'occasione per consolidare il primato e dare ancora continuità ai recenti successi.
Buffalo attende quindi un ritorno ai playoffs dopo due stagioni in cui ha mancato per un pelo l'obiettivo, quest'anno le premesse ci sono per potere fare bene e giocarsela alla pari nella Conference con le big Washington, Pittsburgh e Boston.