E' davvero finita per Frank!
Adesso che i Nets hanno battuto il record negativo si ricomincia.
Bisogna vederla così, la vita è fatta di alti e bassi, di record positivi e negativi. Bisogna solo reagire (e non è poco in questi frangenti).
E' il peggior inizio nella storia della Lega, ma il futuro può essere roseo e ha il nome di Mikhail Prokhorov, il re del nichel che ha raggiunto un'intesa di massima con l'attuale proprietario dei Nets, Bruce Ratner, per acquisire l'80% del team.
Per quanto riguarda l'inizio shock in questa stagione è lampante che la squadra è stata finora dimezzata da infortuni a catena (anche senza 8 giocatori da rotazione, tre titolari fuori) che l'hanno fortemente condizionata in tutta questa negatività , ma sarebbe da ingenui da dar la colpa solo alla malasorte.
In un dialogo nel film di Tornatore "Nuovo cinema Paradiso", il proiezionista Alfredo dice: "Prima o poi arriva un tempo che parlare o stare muti è la stessa cosa. E allora è meglio starsi zitti."
Nel caso dei Nets è proprio il momento ora di parlare coi fatti e di ritrovarsi come squadra (e di conseguenza come gioco).
Si dice che i miglioramenti arrivano soprattutto quando la discussione é aperta a tutti ed insieme si trovano le soluzioni. Questo dovrebbe avvenire tra i dirigenti ed il coach, tra il coach e i giocatori, tra i dirigenti, il coach e i giocatori. Quando poi le cose vanno male c'è la zavorra delle sconfitte che incombe e anche se fai buone cose i risultati poi parlano chiaro. Bisognerà venirne fuori con un lavoro migliore di quello che è stato fatto fino ad oggi.
La squadra attuale sembra poco motivata ad agire e ad impegnarsi e i giocatori danno la sensazione di giocare per conto loro, di pensare a sfruttare le assenze per mettere su statistiche. Non sembrano capaci di recuperare durante le partite che li vedono in svantaggio e non riescono a reagire quando si trovano in situazioni di forte pressione. Si vede molto chiaramente che non ce la fanno a coordinarsi in adeguate strategie di gioco, sia in situazioni di attacco, ma soprattutto di difesa.
In particolare in attacco fanno troppa fatica e si verificano spesso delle pessime gestione nei vantaggi, l'attacco consiste in un pick and roll e girare attorno con palleggi inutili e palle perse con la speranza che qualcuno si “liberi” per prendersi un tiro.
Dopo la sconfitta coi Lakers sono significative le parole di Harris che, come tutta la squadra, è uscito dal campo sconsolato: “Non è una bella sensazione” ha detto la guardia dei Nets, Devin Harris. “Ora siamo frustrati mentalmente. Per qualche motivo non riusciamo a cambiare il vento”.
Il capitolo Frank è ormai alle spalle, ora il nuovo si chiama Kiki Vandeweghe, che avrà a disposizione come primo assistente Del Harris. Su Frank c'è da dire che ha esordito come coach nell'NBA con un sorprendente 13-0 e l'ha momentaneamente interrotta con un deludente 0-16.
Purtroppo sono cose che capitano, Frank è un uomo ligio al proprio dovere con grande senso dell'azienda e pare l'abbia presa nel modo giusto. Anche Rod Thorn, licenziandolo, ha usato parole "dolci" che lasciano trasparire un buon rapporto reciproco, augurandogli migliore fortuna per il futuro. Niente drammi quindi.
Come allenatore, com'è consuetudine in questi casi, ha pagato anche per colpe non sue (vedi alla voce partenze eccellenti di questi ultimi anni). In questa stagione ha avuto da forgiare una squadra per la maggior parte giovanissima e senza stelle, tranne forse Devin Harris che però si è infortunato.
Kiki Vandeweghe non ha però ancora esordito in panchina. Lo farà con i Charlotte Bobcats.
A prima vista la scelta di mettere Kiki e Del Harris come coach e co-coach sembrerebbe un azzardo, ma sono in molti a ritenere l'ex cecchino di Denver una vecchia volpe in grado di ottenere il meglio dai giovani.
Addio quindi a quintetti con Najera e Hassell in campo (nonostante un impegno sempre strenuo) e aspettiamoci piuttosto CDR, Terrence Williams, Brook Lopez, ma soprattutto un nuovo atteggiamento con Yi Jianlian. E' stato Vandeweghe a volerlo fortemente scambiandolo con Jefferson.
Una buona notizia per il team è che l'infermeria si sta svuotando.
Devin Harris è tornato finalmente in campo anche se non ancora al meglio, mentre si stanno recuperando Yi Janlian, Keyon Dooling e Tony Battie, utili se non altro per aumentare le rotazioni.
Brook Lopez è finora una delle poche note positive per i Nets, costantemente da doppia-doppia ogni serata.
Insomma, si intravede una luce, in fondo a questo tunnel…