Alla ricerca di una vittoria

Riuscirà  Allen Iverson a risollevare le sorti di questa squadra?

Infortuni. (Sconfitte.) Controversie. (Sconfitte.) Grandi ritorni? (E ancora sconfitte.)

Sta succedendo di tutto all'interno dei Philadelphia 76ers di questa travagliata stagione. Tra un infortunio e l'altro la squadra sta perdendo i pezzi, il quintetto cambia partita dopo partita, i rumors su un ritorno che avrebbe del clamoroso si rincorrono e l'unico denominatore comune sembra essere quello delle sconfitte, che arrivano puntuali come le bollette a fine mese. Dopo aver vinto a fatica la partita casalinga contro i Bobcats infatti la squadra è crollata in una serie di 8 sconfitte consecutive, iniziata con la clamorosa debacle al Wachovia contro i Grizzlies culminata poi con le varie sconfitte esterne del primo vero road trip stagionale.

Dicevamo degli infortuni.

Dopo aver perso Speights per qualche mese la squadra dovrà  fare a meno per un periodo di circa 8 settimane anche di Lou Williams, che a seguito di una spallata fortuita ricevuta da Antwan Jamison si è rotto la mandibola ed è stato operato due giorni dopo (cliccate qui se avete lo stomaco forte e volete vedere com'è uscito Lou dopo l'operazione).

Il problema di questo tipo di infortuni è il rischio di perdere peso e forma fisica in quanto il giocatore sarà  costretto a nutrirsi attraverso una cannuccia, non essendo in grado di masticare. La sfortuna ha voluto che proprio come nel caso di Speights anche Williams nelle partite precedenti all'infortunio fosse stato uno dei giocatori più continui ed affidabili della squadra, se non proprio il migliore in assoluto (come confermano le tre partite consecutive in cui è stato il miglior realizzatore con 31 punti contro Memphis, 22 a Cleveland e poi 26 a Washington nella partita del fattaccio). La sua costante crescita rimane comunque uno dei punti forti su cui lavorare per il futuro di questa squadra.

Oltre alla point guard titolare coach Eddie Jordan ha dovuto fare a meno anche del suo lungo più pericoloso (almeno sulla carta…), Elton Brand è stato infatti costretto a saltare qualche partita per un problema al tendine del ginocchio (è tornato comunque nella sfida contro Dallas, chiusa con 21 punti e 10 rimbalzi uscendo dalla panchina).

Mentre l'assenza di Williams è stata un'occasione per dare più minuti al rookie Jrue Holiday (che ha infatti preso il posto in quintetto) quella di Brand ha permesso all'allenatore di provare a fare qualche esperimento con diversi lineup, cosa che a dire la verità  a portato ad un successo relativo.

Si è provato il doppio lungo con Jason Smith al fianco di Samuel Dalembert, poi una sorta di small ball con Iguodala da SF, Young da PF e la sciagura Willie Green (anche se gli va dato il merito di aver giocato probabilmente la sua miglior partita in carriera a Boston, dove i suoi 18 punti e 4 assist in 14 minuti hanno tenuto la squadra in piedi sino agli ultimissimi secondi) nel backcourt insieme a Holiday ed infine si è cercato di dare più minuti a Rodney Carney che con il suo atletismo, la sua difesa e il suo tiro da tre (che però va e viene, stenta ad arrivare al 40%) si sta confermando come una delle migliori armi uscendo dalla panchina.

Osservando le partite è comunque ovvio che Jordan non abbia ancora completamente le idee chiare e stia cercando di capire quali siano i giocatori e le rotazioni che gli permettano di avere più successo.

Questo anche per il fatto di aver perso i due giocatori (Speights e Williams appunto) che meglio stavano facendo all'interno di quella che dovrebbe essere una Princeton Offense (o Princetonian, come definita da Federico Buffa). Ultimamente anche lo stesso Iguodala è stato vittima di una “tirata d'orecchie” da parte del suo allenatore, che probabilmente si aspettava un decisivo passo in avanti di colui che dovrebbe essere a tutti gli effetti il leader della squadra.

Is Philly The Answer?

E così Allen Iverson ha fatto il suo ritorno a Philadelphia, cosa che tre anni fa non sarebbe mai sembrata possibile.

La notizia è arrivata nella giornata di sabato 28 novembre, quando Stephen A. Smith (storico beat writer della città  di Philadelphia e da anni considerato come uno dei giornalisti più “vicini” ai giocatori NBA) ha riportato sul sito della FoxSports dei contatti tra il Front Office dei Sixers ed Allen Iverson, neo-pensionato dopo aver deciso di appendere le scarpe al chiodo a seguito dalla sfortunata avventura in quel di Memphis.

Questa notizia, come facilmente immaginabile, ha creato scompiglio all'interno del mondo dei 76ers, dagli addetti ai lavori ai tifosi sparsi in tutto il mondo, ognuno con il sentito bisogno di dire la proprio in merito. Il ritorno di Iverson può essere considerato infatti in diversi modi: c'è chi dice che i suoi punti e il suo modo di giocare servono a questa squadra in cui manca un vero e proprio go-to-guy (sorry, Andre Iguodala); c'è chi dice che AI potrebbe fare da chioccia ai vari Williams e Holiday e c'è anche chi sostiene che il suo arrivo non possa far altro che minare la chimica di squadra molto giovane che per forza di cose deve guardare al futuro.

Per saperne di più sulla vicenda vi rimando all'articolo che ho redatto e che trovate a questo link.

Pillole

Tough Lossess "¢ Era dal 27-28 gennaio 1995 che la squadra non perdeva due partite consecutive, in due giorni consecutivi, con uno scarto inferiore ai tre punti. La cosa è successa con le sconfitta per 108-107 a Washington e la sera successiva a Boston per 113-110. Pochi giorni dopo la cosa si è ripetuta a Dallas, dove è arrivata la sconfitta per 104-102.

Sammy, oh Sammy "¢ E parlando proprio della sconfitta con i Mavs, Samuel Dalembert ha dato dimostrazione per l'ennesima volta di avere un IQ cestistico pari allo zero. Nell'ultima giocata della partita infatti il nostro amico haitiano è andato ad interferire la parabola del tiro di Iguodala che avrebbe potuto regalare la vittoria (o l'overtime, nel caso in cui fosse stata considerato da due punti) sulla sirena ai Sixers. Dalembert ha poi commentato nel post-partita dicendo che pensava che fosse un passaggio lob a lui diretto. “I was shooting Sam…,” è stata la risposta un pò stizzita di Iguodala. Se non l'avete ancora fatto date un'occhiata agli highlights della partita…

Best Brand "¢ Elton Brand ha giocato la sua miglior partita fino a questo momento nella vittoria contro Charlotte, quando ha chiuso con 19 punti, 11 rimbalzi e 6 stoppate. Si è trattato della prima stagionale in cui un giocatore ha chiuso con una doppia doppia ed almeno 6 stoppate. Per quanto riguarda i Sixers una cosa del genere non succedeva dal 19 dicembre 2007, quando a riuscirci fu Dalembert.

Risultati & Classifiche

18/11 – vs Charlotte W 86-84
20/11 – vs Memphis L 97-102
21/11 – at Cleveland L 91-97
24/11 – at Washington L 107-108
25/11 – at Boston L 110-113
27/11 – vs Atlanta L 86-100
29/11 – at San Antonio L 89-97
30/11 – at Dallas L 102-104
02/12 – at Oklahoma City L 106-117

Record: 5-14 (.263)
3rd Atlantic Division
13th Eastern Conference

Up Next

Il calendario non sembra volersi fermare. Dopo questo viaggio tra Boston e il Texas i Sixers tornano a casa per una serie di cinque partite casalinghe contro squadre di tutto rispetto (Nuggets, Pistons, Rockets, Warriors e Cavs) prima di tornare sull'aereo e viaggiare sino sulla West Coast, attraverso Utah, Oregon e California.

Dodici mesi fa la squadra chiuse il mese di dicembre con 13 vittorie e 18 sconfitte, purtroppo non mi stupirei se a questo giro il record fosse decisamente peggiore di quello di un anno fa.

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