Il centro di Orlando Dwight Howard dopo un avvio sotto tono è tornato a dominare in area pitturata
Le "Big Three" dell'Est forse sono diventate le "Fab Four". Atlanta prova a sedersi al tavolo delle pretendenti al comando di una Eastern Conference in cui regna un sottile equilibrio. Basta una partita per passare dal quarto posto al primo, come è successo quando gli Orlando Magic sono andati a violare per la prima volta in questa stagione il campo degli Hawks.
Orlando che batte Atlanta ma che perde con Cleveland, che a sua volta aveva concesso la vittoria nell'opener stagionale casalingo a Boston che aveva rivisto i fantasmi di gara-7 degli ultimi play-off con Orlando capace di vincere in casa Celtics.
Equilibrio si ma dopo un inizio di stagione con qualche sorpresa, vedi Milwaukee, le favorite si sono riappropriate delle posizioni loro consone con gli Hawks imbucati ad una festa di cui non hanno l'invito.
Anche ad Ovest la situazione sta tornando alla normalità con Lakers e Nuggets tornati in vetta assieme ai redivivi Suns di Nash. Dallas segue a ruota, Portland si conferma sui livelli della passata stagione e San Antonio sta tornando.
I RISULTATI
Orlando @ Toronto 104-96 (W)
Orlando vs Miami 98-99 (L)
Orlando @ Atlanta 93-76 (W)
Orlando @ Milwaukee 100-98 (W)
Orlando @ New York 114-102 (W)
Dopo aver superato i Celtics Orlando torna per la seconda volta in Canada e senza grosse difficoltà doma ancora una volta i Raptors, con Carter, fischiato dal suo ex pubblico, trascinatore in attacco.
Due giorni di riposo e gara casalinga contro Wade e gli Heat. Partita gestita dai Magic che a metà dell'ultimo quarto si trovano sopra di undici punti. Spoelstra, coach di Miami, si affida al talento e alla voglia di vincere della sua stella e Wade in un attimo riporta a galla i suoi. Punti, assist e difesa da manuale che in pochi minuti confezionano un parziale di 16-0 che riporta in vantaggio gli Heat. Orlando reagisce e si riporta in parità .
La situazione offensiva della squadra di Van Gundy però è l'opposto di quella d'inizio stagione. L'esecuzione e la circolazione sono ottimali solo a tratti e Pietrus per due volte e Carter falliscono tiri facili ma essenziali per il sistema di Van Gundy. Il talento di Carter è tale da permettergli di segnare una tripla in faccia a Wade a dieci secondi dalla fine e riportare i Magic a più tre. Due disattenzioni difensive a rimbalzo, unite a uno 0/4 ai liberi firmato Howard-Williams, concedono la vittoria a Miami.
Il canestro vincente di Beasley sembra viziato da interferenza perché il pallone è ancora sopra l'anello, ma questo non serve a giustificare la mancata copertura a rimbalzo su un tiro di Wade forzato che non sarebbe entrato.
Il ritorno di Superman
I risultati descrivono i Magic come una squadra solida che riesce a chiudere il finali di partita incerti a suo favore se non commette evidenti errori di concentrazione.Van Gundy, migliorata la difesa, grazie anche al pieno recupero di Lewis e Pietrus, ha spostato l'attenzione sulle ultime prestazioni sotto tono di Howard.
Il centro nativo della Georgia, abulico e avulso dal gioco, ha messo a referto più partite con al massimo cinque tiri dal campo tentati e non solo e non solo a causa del minutaggio ridotto dovuto ai troppi falli. Senza un Howard attivo in fase offensiva si perde sia la dimensione in post-basso dell'attacco sia la possibilità di prendere rimbalzi. Spronato dalle parole del suo allenatore Howard ha risposto con tre partite ad oltre 20 punti e 15 rimbalzi di media.
La sfida con Atlanta era un back-to-back in trasferta subito dopo Miami. Partiti a rilento i Magic hanno sfoderato una super prestazione difensiva, grazie all'apporto decisivo della panchina, concedendo meno di 30 punti nell'intero secondo tempo.
Atlanta ridimensionata e vittoria che ristabilisce le gerarchie ad Est, con Orlando, Boston e Cleveland in vetta. Howard ritrova la via del canestro e spazza i tabelloni in entrambe le metà campo. Un giorno di riposo e gara in trasferta contro Milwaukee in bilico fino alle ultime battute. In vantaggio di 2 lunghezze a 30 secondi dalla fine Milwaukee decide di non fare fallo e spera nell'errore di Orlando.
Carter, in isolamento centrale, penetra quando mancano pochi secondi ma il tiro va corto su primo ferro. Howard tocca due volte il pallone e impedisce il rimbalzo ai Bucks mentre suona la sirena finale. Serata da ricordare da 20 e 20 (almeno 20 punti e almeno 20 rimbalzi) con la giocata decisiva che chiude la partita.
Senza accontentarsi dei soli scarichi dei compagni sul pick-and-roll o su qualche rimbalzo d'attacco, Howard ha mostrato i movimenti in post-basso frutto del duro lavoro con Pat Ewing. Ritrovata la via del canestro Howard ha ritrovato anche l'entusiasmo contagioso anche per i compagni. Ultima partita di Novembre contro i Knicks e ancora una partita con più di 20 punti e più di 15 rimblazi.
La panchina
Dopo le parole lusinghiere della pre-season ci si aspettava un utilizzo maggiore di Bass, vista anche l'assenza iniziale di Lewis. Van Gundy invece non ha mai dato troppo spazio all'ex-Dallas che nella parte centrale di Novembre ha vissuto un periodo di quattro gare senza mettere piede in campo.
Scelta tecnica e non dovuta a problemi fisici. Rispolverato contro i Bucks Bass ha mostrato il solito gioco aggressivo in attacco e a rimbalzo. Dal suo utilizzo si può pensare che Van Gundy lo voglia schierare come arma tattica in precise situazioni e per brevi periodi di gioco che variano in base al tipo di avversario, preferendo ancora il quintetto con un quattro più perimetrale come Lewis o Ryan Anderson.
La panchina sta svolgendo il suo compito egregiamente. Williams sta sostituendo Nelson con prestazioni produttive sia per punti che per assist. Anthony Johnson e Gortat sono sempre affidabili come cambio della PG e del centro. Ottima la prima parte di stagione di Redick, che trova sempre più spazio a suo di punti segnati, in netto miglioramento rispetto alla passata stagione.
Ultima partita di Novembre e vittoria al MSG. Ancora un'ottima partita di tutta la panchina, con Anderson in doppia cifra e Barnes in campo per 25 minuti, che fa da ottimo cast di supporto alle tre stelle Carter, Howard e Lewis, finalmente tornato ai livelli della passata stagione e autore di 26 punti , season high per lui.Novembre mese fortunato per i Magic che nelle ultime tre stagioni sono la squadra che ha il miglior record di tutta la NBA combinando i tre anni.
Prima gara di dicembre ancora contro New York ma in casa dopo tre partite lontano dalla Amway Arena. A seguire un mini tour ad Ovest contro Warriors,Clippers, Jazz e Suns, poi una serie di otto gara in casa su nove nella seconda metà del mese con la seconda partita contro i Celtics il 25.
Orlando ha dimostrato di non soffrire le trasferte con un record di 8-2 fuori casa e di 6-2 tra le mura amiche, tendenza mantenuta rispetto alla passata stagione e aspetto non trascurabile per i play-off.