En plein per Boston

Perkins è stato utilissimo ai Celtics questa settimana per vincere tutte le partite in programma

Settimana perfetta per i Celtics che vincono tutte le partite in programma, all'inizio con qualche difficoltà  nonostante la bassa caratura degli avversari, ma poi chiudono l'ottava vincendo la terza partita con maggior vantaggio ed un gioco migliore contro l'avversaria più tosta della settimana.

Risultati

Boston Celtics @ New York Knicks W 107-105 OT
Philadelphia 76ers @ Boston Celtics W 110-113
Toronto Raptors @ Boston Celtics W 103-116

Commento

Percorso netto per i Celtics che vincono tutte e tre le partite in programma.

Domenica pomeriggio in diretta su Sport Italia abbiamo potuto vedere la sfida contro New York, molto combattuta nonostante il divario tecnico fra le formazioni, ma sappiamo che i Celtics in questo periodo sono in un momento molto delicato della loro stagione e la vittoria al supplementare può essere considerata positiva per aiutarli a superare l'empasse.

Una questione sulla gara è stata molto dibattuta: l'opportunità  di poter chiudere la gara alla fine del tempo regolamentare, quando Rondo aveva in mano il pallone ed è rimasto per troppo tempo fermo sprecando i pochi secondi a disposizione. Doc dice "abbiamo buttato all'aria l'azione, sapevamo che avevano cambiato (le marcature), l'unica cosa che ho detto (a Rondo) è stata - non stare fermo, se non vedi nulla attacca il canestro e fatti vedere dagli arbitri (per farti chiamare fallo)". Purtroppo Rondo si è limitato ad un tiro dalla lunga distanza che è uscito. Qualche minuto prima ha subito un bruttissimo da Curry, una spinta da dietro la schiena frutto della frustrazione del lungo newyorchese di non giocare al meglio, sanzionata con un fallo in flagrante di tipo 1.

Le difficoltà  dei Celtics di creare gioco si sono attenuate, ma solo leggermente, contro Philadelphia, dov'è arrivata la vittoria grazie ad un Rondo in gran spolvero, riconosciuto anche da Pierce "Rondo è stata la chiave per noi perché ha trovato gli uomini liberi". Garnett invece esalta il lavoro di Pierce "nella partita della scorsa notte è stato Paul Pierce il vincitore della gara, quando avevamo bisogno di un canestro, lui lo faceva, mi ha dato tiri facili ed anche ad Eddie (House)". In effetti i due giocatori sono stati quelli che hanno calcato per più tempo il campo e sono serviti i loro servigi per molti più minuti del solito per avere ragione dei Sixers.

È però contro Toronto che i Celtics tornano ad un livello a loro più consono e hanno ragione anche dei canadesi con un'accelerazione nella seconda parte della partita. In quest'ultima uscita il loro gioco è stato più corale, più fluido e con i giocatori più attivi in campo. All'intervallo Doc ha detto ai suoi "la prima squadra che gioca (bene) in difesa, vince. E nel terzo quarto sia stati bravissimi". Con una difesa a buoni livelli ed un tiro che continuava ad entrare con regolarità  i Raptors non hanno avuto scampo. Ha detto Garnett "una delle cose che abbiamo parlato negli spogliatoi è che volevamo iniziare ogni quarto, specialmente il terzo, con molta energia, e penso che l'abbiamo fatto".

Entrambe le squadre hanno tirato molto bene nella prima parte della partita (attorno al 66%), poi i Celtics hanno stretto le maglie della difesa e le percentuali dei canadesi sono scese al 55% contro il 62% dei Celtics. Assolutamente da segnalare la perfezione al tiro di Garnett (6 su 6) e Perkins (8 su 8). Praticamente tutto il quintetto ha giocato molto bene, ma altrettanto bravo è stato un Wallace che, alla sua prima uscita stagionale, ha giocato ai suoi livelli, incisivo in attacco e preciso da fuori, malgrado in difesa abbia ancora qualcosa da migliorare.

Ci vorrà  ancora un po' di tempo prima del ritorno in campo di Glen Davis (consultare la sezione Infortuni per i dettagli) ma è da verificare quanto possa essere utile il suo ritorno, anche se è facile che possa integrarsi senza problemi come cambio dei lunghi assieme a Wallace, compatibilmente con il fatto che si debba aspettare un bel po' di tempo prima di rivederlo al meglio della condizione, visto che è risaputo che i lunghi e le persone diciamo "non magre" hanno bisogno di più tempo per recuperare da un infortunio ed anche lui se ne rende conto "avrò un po' di tempo per riacclamatarmi perché non penso che mi metteranno in rotazione tanto presto". Coach Doc Rivers è orgoglioso del fatto che Big Baby ha diminuito il suo peso durante questa pausa forzata.

Il giocatore intanto si rifiuta di riferire come sono attualmente i rapporti con l'ex-amico Shawn Bridgewater che gli ha procurato l'infortunio ed è fuori di dubbio che Shelden Williams ha beneficiato non poco della sua assenza, anche se, a dire il vero, non sta sfruttando questa opportunità  al meglio e difatti Doc non si fida a lasciarlo in campo molto a lungo. L'assenza di Davis di fatto limita il corretto utilizzo di lunghi, infatti con lui la rotazione sarebbe più equilibrata.

Dando uno sguardo la classifica dei tecnici presi non si può non essere dispiaciuti nel notare che i Celtics dominano questa classifica, infatti Wallace è primo con 6 tecnici e Perkins secondo a pari merito con Howard con 5 tecnici. Il buon Rasheed infatti ha collezionato ben 2 tecnici in questa settimana.

Fascetta ex rossa, ora verde e bianca, non si è detto preoccupato della situazione attuale dei Celtics "non è (importante) come inizi, ma come finisci (la stagione), questo è il motivo per cui non sono preoccupato adesso. Arriveremo a giugno, quello è il nostro punto focale" però sarebbe interessante continuare a vedergli giocare ancora qualche partita ad alto livello. Al momento la sua serata migliore è stata quella di questa settimana contro Toronto, durante la quale ha tirato bene e giocato a lungo sotto canestro con movimenti di pregevole fattura. Dalle sue parole sembra che non vedremo molte altre prestazioni del genere, ed è un peccato perché è bello vederlo giocare bene in campo, indipendentemente dalla squadra per cui si tifa.

Rajon Rondo sa giocare bene sia in attacco che in difesa, prende molti rimbalzi per la stazza e serve moltissimi assist, ma Doc Rivers lo vede poco convinto in attacco e vorrebbe che fosse più aggressivo. Bisogna però tener conto che anche i più grandi playmaker della storia recente hanno avuto problemi in attacco, per esempio Jason Kidd tirava col 42% dal campo nelle sue prime 4 stagioni nell'NBA, Steve Nash col 36% nella sua terza stagione e se andiamo più indietro Magic Johnson tirava col 17% da tre punti nelle sue prime 5 stagioni NBA.

Rondo al contrario tira col 54% dal campo in questa stagione, e se molti dei suoi tiri sono dei lay-ups, non si può negare che questa percentuale è di tutto rispetto. Il problema è che deve essere più pericoloso da fuori perché altrimenti le difese si chiuderanno in difesa sbarrandogli la strada per le sue penetrazioni. Deve inoltre migliorare il tiro libero, ma se attualmente la sua percentuale è assolutamente deficitaria (38%) bisogna segnalare che ha avuto un periodo buio in questo fondamentale e sta cercando di uscirne allenandosi costantemente. Probabilmente vedremo nelle prossime settimane dei miglioramenti, anche dal punto di vista psicologico, visto che crediamo che sia soprattutto quello il motivo dei suoi problemi al tiro.

Celtics in crisi? Forse si, forse no, ma sentiamo cosa ha risposto uno che i Celtics li ha affrontati realmente e quindi ha una percezione migliore di noi della situazione, Eddie Jordan, allenatore dei Sixers, alla domanda sulla possibilità  che i Celtics siano in difficoltà : "non l'ho notato. Loro sono una squadra di livello eccellente e qualche volta hanno bisogno di un po' di motivazioni per stare realmente ad alto livello. Però la stagione è appena cominciata ed ogni squadra ha degli alti e bassi, ma sono ancora dominanti. Dominanti". Si può dire tutto quello che si vuole sul periodo attuale dei Celtics (buio, decadenza, una leggera flessione oppure momentanea mancanza di motivazioni), ma molte squadre preferirebbero essere in crisi come i Celtics se ciò vuol dire essere primi nella propria Conference.

Infortuni

I Celtics sono stati chiari: finché Tony Allen non sarà  in grado di allenarsi con continuità  non rientrerà  in campo nella partite ufficiali, una decisione corretta che vuole tutelare il giocatore da possibili ricadute, ma che si può anche leggere come la poca apprensione che la dirigenza ha verso un suo rapido utilizzo in campo. Le ultime notizie danno come imminente il suo ritorno nel roster attivo "mi sento bene, ho bisogno d'essere più esplosivo, elevarmi di più così come migliorare al tiro. Voglio essere sicuro che sia tutto a posto e finire la stagione senza preoccupazioni". Facendo i maligni, sembra che Allen voglia arrivare a fine stagione in perfette condizioni per avere più possibilità  di spuntare un contratto presso un'altra franchigia, visto che questo è il suo ultimo anno dell'attuale contratto a Boston. Ricordiamo che Tony è stato operato lo scorso 3 agosto alla caviglia destra. Quando tornerà  nel roster attivo sia Hudson che Giddens faranno compagnia a Walker ai Maine Red Claws, "dipende da come si sentirà  Tony" ha detto il Doc.

Se per Tony il rientro sembra imminente, per Glen Davis invece le previsioni più ottimistiche danno il suo ritorno in campo per metà  dicembre, ma non è escluso che possa tornare a calcare i parquets NBA più tardi. Si toglierà  il gesso il prossimo 2 di dicembre e nel frattempo, oltre a tenersi in forma, ha anche approfittato per allenarsi con la mano non infortunata, più debole di quella forzatamente a riposo, allenarsi non solo col pallone, ma anche nel fare le cose di tutti i giorni come prendere una forchetta o scrivere.

Non si placano le domande rivolte a Kevin Garnett sul suo ancora non del tutto chiarito infortunio della scorsa stagione. Il giocatore si è detto stanco delle domande, dettate anche dal fatto che trascorre un'ora per massaggi dopo una partita. "Non risponderò a nessuna domanda sulla questione del ginocchio, ormai è cosa vecchia". Sui trattamenti, dice che li fa da sempre, e fa riferimento anche a Pierce e Rondo che si fanno massaggiare prima di ogni partita.

Il migliore della settimana

Per la scorsa ottava il migliore della settimana, esclusi i BigFour, è senza dubbio Kendrick Perkins, ha giocato molto bene durante tutte e tre le partite andando sempre in doppia cifra di punti e con percentuali di tutto rispetto, contro New York è anche riuscito a centrare una doppia doppia. Complimenti al giovane centro per il terzo riconoscimento settimanale.

Da citare anche la discreta serata al tiro di House nelle prime due gare e l'incremento della produzione di buon gioco di Daniels contro New York e Toronto. Da rilevare la bellissima prestazione di Wallace contro Toronto, in quella serata ha segnato 15 punti con pregevoli giocate anche sotto canestro.

Classifica aggiornata:
3 Perkins
1 House
1 Scalabrine

Curiosità 

Per la Festa del Ringraziamento, celebrata in tutt'America lo scorso giovedì, Doc Rivers ha deciso di festeggiarlo a casa sua a Winter Park in Florida (Doc è molto attaccato alla famiglia) ed è tornato a Boston in tempo per la gara contro Toronto.

I Celtics nella D-League

Come ogni anno apriamo una sezione dedicata alla D-League quando uno o più giocatori dei Celtics sono "parcheggiati" in questa lega di sviluppo, difatti lo scorso fine settimana Bill Walker è stato assegnato ai Maine Red Claws, nuova franchigia affiliata ai Celtics.
Nella sua unica partita finora giocata coi Red Claws purtroppo la sua squadra ha perso, ma è stato il migliore in campo dei suoi con 25 punti e ben 11 rimbalzi.
A breve dovrebbero raggiungerlo anche Hudson e Giddens, visto che il rientro di Tony Allen è imminente.

I minuti del PGA Tour

Settimana molto impegnativa per Paul Pierce in campo, ci è rimasto per ben 39,7 minuti di media, Allen, nonostante i 40 minuti contro New York, alla fine della settimana il suo minutaggio medio si assesta a 35,6 minuti mentre Garnett chiude a 30,3 minuti di media.

Per le singole partite, quella che ha visto il PGA Tour più minuti in campo è stata contro New York grazie al tempo supplementare con 38,3 minuti, segue Philadelphia con 35,2 e chiude Toronto con soli 32,1 minuti di media, una cosa normale visto che è stata la partita meno equilibrata.

Per la stagione, la media in campo di Pierce sale a 35,8 minuti, Allen non si smuove molto e rimane a 34,9 minuti mentre Garnett rimane fermo a 30,3 minuti di media.

Risultati e classifiche

Superlavoro per i Celtics la settimana prossima con ben 4 partite:
domenica 29 novembre in trasferta contro i Miami Heat
martedì 1 dicembre in trasferta contro i Charlotte Bobcats
giovedì 3 dicembre in trasferta contro i San Antonio Spurs
venerdì 4 dicembre in trasferta contro gli Oklahoma City Thunder

La settimana entrante vedrà  in azione Boston con la prima delle 3 trasferte consecutive di dicembre, in quest'occasione le partite consecutive fuori dalle mura amiche saranno quattro, di cui la prima sarà  giocata a Miami, formazione che è dietro al gruppetto delle prime nella Eastern con un record di tutto rispetto del 60% ed un gioco che può essere pericolo per tutte le squadre, anche per i Celtics. Un banco di prova più probante rispetto a quello contro i Raptors.

La trasferta proseguirà  a Charlotte, una formazione che ancora non riesce ad avere un bilancio positivo, ma in questa stagione si sta staccando dai bassifondi della Lega. Partita da vincere se si gioca con concentrazione.

Il successivo appuntamento li vede affrontare gli Spurs, alla vigilia la principale contendente dei Lakers ad ovest ma che, complice anche gli infortuni, non ha rispettato al momento le attese. Sono però in ripresa, e questo potrebbe alzare le antenne celtiche nel caso in cui si fossero abbassate. Da affrontare col massimo della volontà  di vincere se vogliono portare a casa il risultato utile.

L'ultima serata settimanale è contro i Thunder, una delle rivelazioni di questo scorcio di stagione. Nonostante abbiano lo stesso record degli Spurs è presumibile ritenere la loro pericolosità  inferiore rispetto agli speroni, in apparenza la loro buona partenza è data più dalla prorompente giovinezza destinata a scemare col passare delle settimane che da una solida base tecnica in genere ad appannaggio delle squadre esperte e non giovani come la loro, ma per il momento la squadra è valida e gioca bene, quindi è da tenere in considerazione per i Celtics.

Questa settimana sarà  quindi intensa come ritmo e come difficoltà , è presumibile pensare che sarà  difficile vederli sempre vincitori, si può ritenere plausibile pensare che il risultato minimo sia un bilancio in pareggio con due vittorie contro le due formazioni meno quotate, e per chiudere bene la settimana è possibile che i Celtics possano ottenere una vittoria anche contro una delle due squadre più titolate, probabilmente contro Miami. Subito dopo la gara di venerdì sera i Celtics torneranno a casa ed avranno a disposizione una pausa di ben 4 giorni.

La classifica ad est vede in vetta 3 squadre a pari punti (i Celtics stessi, i Magic e gli Hawks) e ci sarebbero pure stati anche i Cavs se non avessero perso a sorpresa ieri notte. Si sta creando quindi un gruppetto di 4 squadre che stanno facendo il vuoto dietro di loro, le stesse quattro pronosticate come le maggiori candidate ad arrivare alle semifinali di Conference.

Appuntamento a sabato prossimo col report settimanale sui Boston Celtics.

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