Ottima partenza per Boston

Rajon Rondo è un neo milionario dopo aver firmato un contratto di 55 milioni di dollari per 5 anni

Seconda settimana consecutiva positiva nonostante il tour-de-force che ha portato i Celtics a giocare 8 partite in 12 giorni, di cui solo una è risultata perdente. Nel frattempo Rondo ed i Celtics si accordano con un contratto di 5 anni.

Risultati

New Orleans Hornets @ Boston Celtics W 87-97
Boston Celtics @ Philadelphia 76ers W 105-74
Boston Celtics @ Minnesota Timberwolves W 92-90
Phoenix Suns @ Boston Celtics L 110-103
Boston Celtics @ New Jersey Nets

Commento

Inizio niente male per i Celtics, la partenza è stata molto dura e frenetica, ma ne sono usciti molto bene.

I prossimi due giorni saranno utili a riprendere le energie dopo aver giocato ben 8 partite in 12 giorni, il maggior numero di partite giocate da una franchigia NBA fino ad oggi, con un bilancio nettamente positivo di 7 vittorie contro 1 sola sconfitta.

La settimana inizia con la bella vittoria contro una New Orleans in crisi finanziaria e con uno spogliatoio in subbuglio dato che Chris Paul si professa, neanche tanto velatamente, scontento. Per lui e Rondo uno scontro in campo con un doppio tecnico a metà  del secondo quarto ed un altro scontro fuori dal campo di cui parleremo più sotto. Mattatore dell'incontro un Pierce da 20 punti nella prima metà  di gara, contento alla fine della stessa "più divento vecchio, più sono saggio. Penso e capisco molte cose che posso fare in campo all'interno del sistema della squadra". È esattamente quello che i tifosi Celtics si aspettano da lui.

Contro Philadelphia la storia si ripete, difesa sempre dominante e nessuna possibilità  per gli avversari di vincere la contesa. Tanto per capire come la difesa celtica modifica il gioco avversario, i Sixers prima della gara contro Boston avevano il 52% dal campo, in quella partita invece hanno tirato col 36%, quarta squadra su cinque partite fino a quel momento a non riuscire a superare il 40% contro Boston, la quale non ha neanche avuto un contributo significativo da Allen, Garnett e Perkins (11 punti in tre).

Tutto bene? Nient'affatto, la difesa del Maestro Thibodeau è eccellente, ma necessita di un dispendio di energie enorme, e questo si paga, soprattutto se sei abbondantemente sopra la trentina e stai giocando back-to-back a ripetizione, difatti nella successiva gara contro Minnesota i Celtics si trovano in difficoltà , la spia della riserva si è accesa e la partita finisce in volata, con i biancoverdi vincenti per soli due punti. Tiri sbagliati (44% dal campo), difesa calata (52% da parte di Minnesota) e dei T.Wolves più che discreti portano a vedere una partita decisamente equilibrata. Garnett, che ha ritrovato la squadra che lo ha visto militare nelle sue fila per ben 12 stagioni, ha detto "siamo una squadra difensiva che cerca di giocare al meglio offensivamente. Possiamo segnare qualche punto, ma come guadagniamo i nostri soldi, come mangiamo così come parliamo, è tutto nella difesa". Non è bravissimo con le metafore, ma è chiaro (se non lo fosse ancora) che la difesa per Boston è tutto, o quasi.

Contro Minnesota c'è stato comunque un calo che si esprime pienamente nella successiva gara contro Phoenix. I Celtics non riescono ad imporre il proprio ritmo, subiscono quello più veloce della franchigia dell'Arizona e perdono grazie anche ad una percentuale da tre punti di Phoenix del 54%, ma durante la partita sono arrivati anche al 73%. Sul risultato ha inciso anche lo scarso 50% dei liberi di Boston. Mattatore dell'incontro un Richardson da 34 punti che né Allen né Daniels sono riusciti a fermare.

La successiva partita contro i Nets è molto modesta tecnicamente ma ha il pregio di far dimenticare ai Celtics la sconfitta precedente e portare a casa la settima vittoria stagionale. "Possiamo giocare meglio, lo sappiamo, ma prendiamo la vittoria (e pensiamo al futuro)" ha detto Pierce. Ora con due giorni senza partite Doc ha già  le idee chiare su dove lavorare: "rotazioni difensive".

Avevamo auspicato la firma di Rondo prima del termine ultimo che scadeva lo scorso primo di novembre, e la firma è difatti arrivata. Rajon Rondo sarà  un Celtic per i prossimi 5 anni con un contratto complessivo di 55 milioni di dollari. Finisce così con un contratto inchiostrato la free agency più importante dei Celtics della scorsa estate. I contatti non sono stati frenetici, la firma era nelle intenzioni di entrambe le parti e così è stato. I vantaggi sono evidenti sia per i Celtics che per il giocatore: i biancoverdi si assicurano un play giovane, talentuoso e con ampi margini di crescita, mentre il giocatore monetizza tutto quello che di buono ha mostrato da quando è nell'NBA, migliorando molto anno dopo anno ed arrivando sulla soglia dello status di stella, prima come gioco ed ora anche come entità  del contratto. I miglioramenti però devono continuare perché parte di quei soldi sono sulla fiducia di un proseguimento della sua crescita sportiva, e non dubitiamo che ce la possa fare.

Molti inseriscono Rondo tra i primi 5 play della Lega, non sappiamo se sia così, ma di certo attualmente si può infatti dire che i play giovani (diciamo sotto la trentina) più talentuosi sono, in ordine sparso, Chris Paul, Deron Williams, Derrick Rose ed il nostro Rondo. Poiché il play biancoverde sente molto le sfide contro i più forti pariruolo, durante la scorsa gara contro New Orleans ha voluto ben figurare contro Paul, e lo stesso play degli Hornets ha voluto fare altrettanto: ne è scaturita una sfida molto accesa e che in alcune occasioni è andata oltre la normale dialettica sportiva. Purtroppo quest'acceso confronto ha superato il fischio finale della partita, infatti durante le interviste post-partita Paul si congratula con Pierce quando Rondo lo avvicina dicendogli parole non gentili. Paul gli ha risposto seccamente, gli animi stavano per esasperarsi ma i due sono stati subito separati. Rondo è stato scortato fuori da Phil Lynch mentre Paul continuava un irritante battibecco con Tom Thibodeau, inveendogli contro anche quando se ne stava andando.

L'NBA, per bocca del portavoce Tim Frank, subito dopo l'accaduto ha riferito che stava investigando su quant'è successo, però Paul non è nuovo a contrasti con altri giocatori, come contro Al Harrington un paio di settimane fa, quindi non è escluso che la persona che ha iniziato lo scontro negli spogliatoi sia stato proprio Paul, non visto da testimoni. Dopo aver esaminato il caso, e forse per mancanza di elementi significativi, l'NBA ha deciso di archiviarlo senza prendere provvedimenti.

Infortuni

Continua a riabilitazione di Glen Davis alla mano operata, ed ora si sta pure esercitando con la sinistra. Nel frattempo il ragazzo (mettendo le mani avanti?) ha detto che il suo sogno è giocare nella NFL dopo la sua carriera nell'NBA, anche se, da piccolo, il suo sport preferito era il baseball. Sembra che Davis debba fare un po' di chiarezza nella sua testa.

Dopo la storta al piede durante la pre-season, sono sorti ancora problemi per Brian Scalabrine, stavolta muscolari. Il bello (anzi il brutto) è che Doc Rivers ha detto "non abbiamo fatto allenamento (martedì scorso), di come si sia fatto male durante un giorno senza allenamento, non saprei". Finora il giocatore è entrato in campo due sole partite per soli 9 minuti totali con statistiche ininfluenti, ma lo si è visto giocare ben 20 minuti contro i Nets, quindi il problema non è stato grave.

Curiosità 

Marquis Daniels non ha giocato contro i Nets per ragioni personali.

I Celtics hanno fatto cadere l'opzione che avevano per J.R. Giddens. Dopo due anni infatti il contratto per i rookie richiede che le squadre esercitino l'opzione del giocatore, e della sua annata lui è stato l'unico a non veder esercitata l'opzione. Un segno di sfiducia verso il giocatore, senza'ombra di dubbio.

Il migliore della settimana

È necessario tornare indietro di una settimana: visto che il rendimento di Rondo è sempre costante e di alto livello, ed ora anche i Celtics gli riconoscono pure lo status di giocatore importante, è opportuno inserire anche lui tra i giocatori non votabili per evitare che monopolizzi la classifica, sarebbe infatti scontata la sua affermazione a fine stagione. La settimana scorsa House si è piazzato secondo, quindi va a lui il primo punto della stagione. È importante far presente che questo premio vuole dare visibilità  a chi non è una stella e ha comunque giocato una buona settimana.

Per quest'ottava sono da evidenziare le prestazioni di Williams e House contro Philadelphia, ma è stata solo una prestazione isolata in una settimana nel complesso modesta per loro. Chi invece ha piazzato dei rendimenti più costanti ed elevati sono stati Wallace e Perkins. I minutaggi sono stati simili, così da permettere un raffronto omogeneo: in questo contesto la prestazione migliore di Wallace è stata contro i Sixers, ma è anche stata l'unica partita in cui Kendrick Perkins è stato negativo, in tutte le altre, sebbene senza acuti, ha fatto della costanza la sua qualità  principale, quindi è corretto dare a lui il premio settimanale.

Classifica aggiornata:
1 House
1 Perkins

I minuti del PGA Tour

Se non fosse stato per la serata contro i Sixers in cui il PGA Tour ha giocato complessivamente per soli 28,3 minuti, le altre 4 partite hanno visto una media molto simile, dai 34,6 contro New Orleans ai 36,6 contro Minnesota. Complessivamente la media è stata di 33,9 minuti.

Il più impiegato questa settimana è stato Paul Pierce con una media di 36,7 minuti, ma con differenze sostanziali: si va dai 30,7 contro Philadelphia agli oltre 41 di Minnesota e Phoenix. Allen segue a stretta distanza con una media di 35,6 e pure lui ha alternato serate durante le quali è stato poco utilizzato (30,9 contro Philadelphia) ad altre in cui ha trascorso molto tempo in campo (quasi 41 di New Orleans e New Jersey). Per finire Garnett ha una media di soli 30,5 minuti ed anche per lui ci sono stati differenti impieghi, dai soli 23,3 minuti della solita Philadelphia ai massimi di oltre 35 minuti della sua ex-squadra Minnesota, dove chiaramente ci teneva a giocare molto.

Come ogni anno è difficile avere delle statistiche annuali affidabili durante le prime settimane, quindi solo come indicazione generica possiamo notare come Allen ha 35 minuti di media, Pierce 34,6 e Garnett 30,4 il quale è sopravanzato anche da Rondo che ne ha al suo attivo 32,6. La prossima settimana inizieremo ad avere medie un po' più affidabili.

Appuntamenti e classifiche

La settimana prossima sono in programma 3 partite:
mercoledì 11 novembre in casa contro gli Utah Jazz
venerdì 13 novembre in casa contro gli Atlanta Hawks
sabato 14 novembre in trasferta contro gli Indiana Pacers

Anche il prossimo numero del report sarà  pubblicato la prossima domenica notte per raggruppare assieme il back-to-back del prossimo venerdì e sabato.

La settimana inizia con una partita interessante contro una Utah molto altalenante in quest'inizio di stagione: i Celtics troveranno la buona o la scarsa Utah? Segue una partita ancora più interessante contro gli Hawks, i quali dovrebbero essere quest'anno la quarta forza ad est dietro a Boston, Cleveland ed Orlando. La settimana finisce contro Indiana in una serata decisamente meno interessante delle prime due, una contendente che è destinata a finire nei piani bassi della Eastern Conference. Per il gioco espresso finora è ipotizzabile almeno una vittoria tra le prime due squadre ed una seconda contro Indiana, anche se non sarebbe strano vedere i Celtics vincitori in tutte e tre le serate.

Attualmente le classifiche sono poco significative (basti pensare che Cleveland attualmente risulta ottava), quindi è opportuno attendere ancora un po' prima di poterle commentare.

Appuntamento quindi alla prossima domenica notte.

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