A Chicago sperano in una grande annata di Luol Deng…
La dipartita di Gordon ha lasciato un vuoto incolmabile all'interno del roster dei Bulls, che affideranno gran parte delle loro responsabilità offensive alla coppia di esterni Rose - Salmons e cercheranno di migliorare il loro gioco nella fase difensiva, sperando che il rientrante Luol Deng si possa meritare i soldi del suo contratto e tornare ai livelli di un paio di anni fa in cui dimostrò di essere una delle ali più versatili e potenzialmente devastanti dell'intera lega, sia in attacco che nella propria metà campo.
Conference: Eastern Conference
Division: Central Division
Arrivi: Jannero Pargo ( da Olympiacos Pireo), Jerome James ( da New York Knicks)
Partenze: Ben Gordon ( a Detroit Pistons), Tim Thomas ( a Dallas Mavericks)
Draft: James Johnson ( da Wake Forest, pick n.16), Taj Gibson ( da Southern California, pick n.26)
Head Coach: Vinny Del Negro
Probabile Quintetto Base
Play-Maker: Derrick Rose
Shooting-Guard: John Salmons
Small-Forward: Luol Deng
Power-Forward: Tyrus Thomas
Center: Joakim Noah
Commento
La scelta di lasciar partire il miglior realizzatore della squadra, nonché il giocatore che a suon di prestazioni a dir poco strabilianti e di canestri a fil di sirena, ha trascinato i campioni NBA in carica in quel momento alla settima e decisiva partita durante il primo turno degli scorsi Play-Off, può sembrare un'enorme fesseria, agli occhi di molti.
Ma a Chicago hanno deciso di cambiare decisamente rotta a puntare su una squadra di grande sostanza, capace di impegnarsi profondamente in difesa e lasciare che le proprie stelle la trascinino in attacco. La strategia si potrebbe rivelare parecchio rischiosa, e solo il tempo potrà dirci chi avrà ragione.
Intanto, dopo una stagione costellata da continui infortuni, rientra in quintetto uno dei giocatori che aveva portato Chicago ad essere una delle prime quattro forze ad Est tre stagioni or sono, quando mandarono prematuramente in vacanza i campioni in carica dei Miami Heat, dimostrando quanto le mancasse poco per raggiungere il livello di credibile contender.
Luol Deng è finalmente tornato ad una condizione fisica accettabile e, nonostante in questa pre-season venga utilizzato con il contagocce, ci si attende molto dall'ala ex-Duke, che dovrà essere capace di contribuire efficacemente in attacco, sia sotto canestro che dalla lunga distanza con il suo mortifero jump-shot dalla media, ed in difesa dove si dividerà la marcatura della stella avversaria con il suo compagno di squadra Salmons, capace di tenere a bada lo scorso anno un certo Paul Pierce.
L'ex Kings ha dimostrato negli scorsi PO di essere un giocatore molto solido e freddo, sicuramente meno realizzatore del suo predecessore nel ruolo di guardia, ma difensivamente di un altro livello; quest'anno è chiamato a compiere un ulteriore passo in avanti in fase di realizzazione: sarà lui l'uomo che dovrà aprire il campo per permettere alla stellina della squadra, Derrick Rose, di punire le difese con le sue fulminee penetrazioni, mentre lui attenderà oltre l'arco gli scarichi del compagno di squadra.
Dotato anche di un buon gioco spalle a canestro, potrà portare i pari-ruolo avversari in zone del campo non di loro gradimento, per poter sfruttare la sua fisicità e fornire alla squadra quel gioco in post di cui non sembra essere molto dotata nel settore lunghi, Brad Miller a parte.
Ovviamente, tutti gli occhi saranno puntati sulla prima scelta dello scorso anno che, dopo una stagione da più di 16 punti, 6,3 assist e 4 rimbalzi, si dovrà consacrare come vera e propria stella della Lega. Il potenziale di crescita pare essere illimitato, molto dovrà migliorare in fase difensiva, aspetto del gioco nel quale dice di aver lavorato duramente questa estate, e nel tiro da fuori, poiché con l'attuale statistica del 22% da oltre l'arco sembra essere un giocatore sin troppo battezzabile dalle difese avversarie.
Il settore lunghi appare essere il vero tallone d'achille della squadra. In posizione di ala grande troviamo nuovamente Tyrus Thomas, nonostante le numerose voci di trade che lo riguardassero sono circolate durante tutta l'estate. Si parlava del possibile arrivo di Boozer, ma dopo il prolungamento per un altro anno del contratto dell'uomo proveniente dall'Alaska con Utah, si è deciso di trattenere anche per la prossima stagione il n.24.
Sulla sua capacità di andare a rimbalzo, di schiacciare sopra le teste altrui e di eccellente stoppatore nessuno può porre il minimo dubbio, ci si chiede quali possano essere i suoi margini di miglioramento ora che sta entrando nel suo quarto anno all'interno della Lega. In questo momento potrebbe coprire perfettamente il ruolo di sesto uomo di lusso, che porta energia entrando dalla panchina, al quale si chiede di dare una forte scossa emotiva alla squadra con una dose concentrata di energia e adrenalina.
Se il suo ruolo deve essere invece quello di un'ala grande in grado di dare quella continuità richiesta da un titolare, a cui affidarsi nei momenti ostici della partita, quei minuti in cui gli esterni non riescono a produrre come vorrebbero e ci si deve necessariamente avvicinare al canestro alla ricerca di tiri a più alta percentuale, allora Tyrus non è l'uomo adatto.
Al suo fianco troviamo un giocatore su cui non avrei scommesso molto al momento del suo ingresso nella NBA: il figlio del grande Yannick, Joakim Noah ha definitivamente trovato il suo spazio a suon di rimbalzi e difesa all'interno della squadra. Da lui non ci si aspetta certo che sia il primo realizzatore della squadra, ma anno dopo anno è sempre migliorato, inserendo tasselli nel suo gioco e mettendo in ogni partita grinta, cuore e voglia di sporcarsi le mani.
Vinny Del Negro è chiamato quantomeno a confermare i risultati dello scorso anno, cercando ovviamente di correggere i numerosi errori commessi in stagione regolare, più che giustificabili per un allenatore alla prima esperienza su una panchina NBA. Affidare la palla ad un rookie nei finali di gara, nonostante sia chiaramente il giocatore guida è un sbaglio che non verrà più concesso ad un coach che deve guidare i suoi nelle difficili acque della post-season.
Forse i tempi in cui si festeggerà per l'ennesimo anello nella Wind City sono ancora lontani, di certo c'è l'intenzione di fare quanto di meglio possibile per mostrare la solidità di un progetto che si sta sviluppando, in attesa della fatidica estate del 2010, con la speranza che ad un certo "Flash" Dwyane Wade venga voglia di fare le valige e tornare a casa.