Charlotte Bobcats: Preview

Boris Diaw, uno dei giocatori preferiti di coach Brown…

Una squadra nel limbo, ancor di più in un periodo in cui si succedono le voci di vendita.
Nonostante ciò la più recente delle franchigie NBA è attesa questa stagione a quel salto di qualità  mai fatto negli anni precedenti.

Conference: Eastern Conference
Division: Southeast

Arrivi: Tyson Chandler (New Orleans Hornets), Ronald Murray (Free agent)
Partenze: Emeka Okafor (New Orleans Hornets)
Scelte al draft: Gerald Henderson (Duke), Derrick Brown (Xavier)

Probabile quintetto base
Playmaker: D.J. Augustin Raymond Felton
Shooting Guard: Raja Bell
Small Forward: Gerald Wallace
Power Forward: Boris Diaw
Center: Tyson Chandler

ROSTER
Guardie: D.J. Augustin, Raja Bell, Raymond Felton, Gerald Henderson, Dontell Jefferson, Ronald Murray.
Ali: Derrick Brown, Boris Diaw, Vladimir Radmanovic, Gerald Wallace.
Centri: Tyson Chandler; DeSagana Diop; Alexis Ajinca; Nazr Mohammed.

HEAD COACH: Larry Brown

La Carolina del nord è una delle zone degli states dove si respira maggiormente basket, e i Bobcats dovrebbero esserne l'emblema. La squadra di Micheal Jordan e Larry Brown è apparsa in crescita la scorsa stagione, ma nonostante ciò non ancora pronta per la prima corsa ai play off della sua storia. Jordan a discapito di una carriera da giocatore stellare, si è rivelato un pessimo dirigente.

Dal canto suo Larry Brown ha dato fin da subito la sua impronta ad uno dei peggiori team difensivi della lega, rivoltando la squadra come un calzino fino ad ottenere uno dei top team difensivi. Il problema dello scorso anno è stato però l'attacco; regolate le lacune difensive, i Bobcats hanno fatto non poca fatica a trovare la via del canestro.

A Charlotte manca tuttora un go to guy da 20 punti a sera di media, tantè che a lungo si era vociferato di una reunion di coach Brown con lo svincolato Allen Iverson, poi finito a Memphis.

La base da cui ripartire è buona.
Praticamente è cambiato solo il centro titolare con l'arrivo dagli Hornets di Tyson Chandler. Brown non ha mai nascosto di preferire i lunghi capaci di contribuire in attacco oltre che in difesa, ma in questo caso la scelta pare azzardata.

I numeri e la contribuzione di Okafor erano infatti solidi ma non soddisfacenti per il coach, da qui l'idea di un cambio. Peccato che sia arrivato un giocatore con molti problemi fisici, motivo della mancata trade con i Thunder dello scorso febbraio, e dalle caratteristiche simili a Okafor.

Chandler infatti sebbene sia più dotato fisicamente, ha notevoli limiti in attacco, in parte limitati a New Orleans dalla presenza di Chris Paul. A mio parere più che da un punto di vista offensivo i Bobcats ci hanno guadagnato in difesa, sempre che Chandler sia in buona salute.

Inoltre il contratto di Tyson è più corto di quello di Okafor, anche se più oneroso a breve termine (in media 12 milioni fino al 2011 con una player option il prossimo anno, mentre Okafor costa più di 62 milioni spalmati sino al 2014). Il rinforzo dell'ultim'ora è il veterano Ronald Flip Murray, una combo guard con ottime doti di realizzatore che potrà  essere molto utile dalla panchina.

Basterà  il roster attuale per arrivare a giocarsi la post season?
Brown lo spera, e nel caso sarebbe un record, con otto squadre allenate portate ai play off. In North Carolina vogliono smentire gli scettici, che giudicano la squadra ben allenata e di talento, ma non abbastanza per arrivare ai play off.

Molto dipenderà  anche dalla contribuzione del rookie Geral Henderson, sul quale i Bobacats puntano parecchio, e che per molti sarà  uno dei candidati al titolo di rookie of the year.

Commento

Micheal Jordan e Larry Brown hanno un obiettivo comune per la prossima stagione, acciuffare la prima storica partecipazione ai play off per i Bobcats. Impresa difficile, ma non impossibile. Per riuscirci i Bobcats dovranno partire meglio rispetto alla scorsa stagione, cercando di essere più continui. Inoltre coach Brown dovrà  sistemare alcune alchimie in attacco in modo da far rendere al massimo il materiale a sua disposizione.

Il ruolo di playmaker ha creato non pochi grattacapi lo scorso anno. Situazione bizzarra vista la presenza in squadra di due ottimi giocatori come Raymond Felton ed il rookie D.J. Augustin. Il titolare all'inizio era Felton, miglior assist man del team con quasi 7 monete ad apparizione, ma il suo rapporto con il coach non è stato certo idilliaco.

Più volte si è parlato di cessione ed il giocatore in estate ha vagliato anche la possibilità  di sondare il mercato dei free agent, salvo poi ripresentarsi a Charlotte all'inizio del training camp. Il giocatore ha firmato un contratto annuale vicino ai 5,5 milioni, ed il prossimo anno sarà  free agent senza nessuna restrizione. Felton è una combo guard con dei limiti nell'organizzare il gioco, cosa che ha fatto imbestialire non poco coach Brown.

A Felton è stato preferito nel finale di stagione il rookie D.J. Augustin, sul quale ci sono molte aspettative quest'anno. Augustin è un play esplosivo, molto simile a Felton e dotato di buon tiro, gradito allo stesso Brown, il quale si sa non ha mai nutrito troppa simpatia nei confronti dei rookies. Chiunque sia il titolare, visto il talento e la giovane età  dei due contendenti, si può sicuramente affermare che i Bobcats in questo ruolo sono e saranno coperti negli anni a venire.

Lo spot di guardia tiratrice era occupato ad inizio dello scorso anno da quel Jason Richardson che non ha rispettato le attese di leadership, ed il denaro, investiti su di lui. Motivo per cui dalla trade con i Suns sono arrivati al suo posto Raja Bell e Boris Diaw. Bell dovrebbe partire, almeno inizialmente, da titolare. L'ex Sun è in grado di apportare esperienza, difesa e produzione dall'arco, doti care a Larry Brown.

Nelle ultime settimane di settembre sono circolati dei rumors che volevano l'ex guardia dei Suns desiderosa di essere inserita in una trade con una contender. Al momento non ci sono sviluppi, ne offerte concrete per il giocatore, che salvo sorprese dovrebbe iniziare la stagione a Charlotte.

La sorpresa potrebbe essere la dodicesima scelta del draft Gerald Henderson, reduce da un ottima Summer League, e secondo molti uno dei più seri candidati a contendere il titolo di rookie of the year alla prima scelta Blake Griffin. Henderson è una guardia esplosiva, dotata sia fisicamente che tecnicamente (è in possesso di un ottimo tiro dalla media distanza, mentre è carente nel tiro da tre). Potrebbe cominciare in sordina, per poi ambire al ruolo di sestosettimo uomo alla stagione d'esordio.

Jordan e Brown hanno grandi aspettative su di lui ma non vogliono bruciare il ragazzo, in attesa della sua maturazione. Di sicuro ci sono prospettive di crescita notevoli vista l'intelligenza cestistica del ragazzo, all'altruismo, oltre all'atleticismo ed alle indiscutibili doti di rimbalzista e di gioco in campo aperto. Lo staff tecnico dovrà  lavorare per migliorarne le capacità  perimetrali ed il ball handling; in caso affermativo il futuro della guardia ex Duke potrebbe essere assai brillante.

L'ultimo arrivato Flip Murray apotrebbe avere spazio sia da play che da guardia, viste le sue doti di realizzatore, nonostante sia egoista potrebbe dare una mano nei momenti clou quando serviranno punti dalla panchina.

In ala piccola i Bobcats hanno a mio parere uno dei giocatori più sottovalutati dell'intera lega. Gerald Wallace ha dimostrato fin dal suo approdo in NBA, di essere un all around player e di poter fare di tutto su un campo da basket.

Nonostante i bisticci con il coach, e le paventate ipotesi di cessione, Wallace è stato il miglior marcatore della squadra (16.6 punti di media), Miglior rimbalzista (7.8), miglior stoppatore (0.9), migliore per palle rubate (1.7), e con una buona media assist (2.7). Un giocatore che molti team NBA vorrebbero in squadra.

Non è il go to guy da oltre 20 punti a partita che servirebbe, ma sarebbe un secondo violino per più della metà  dei team nella lega. Il ragazzo migliora tutti gli anni, e pian piano ha iniziato a costruirsi un tiro affidabile anche dalla media e lunga distanza, aumentando la sua pericolosità  offensiva; se a questo aggiungiamo le ottime doti difensive.

Radmanovic è l'alternativa dalla panchina, il serbo è sembrato meno avulso dal gioco rispetto ai tempi di Los Angeles. Qualora si adatti al ruolo di cambio potrebbe essere una bella addizione offensiva per i Bobcats, quando servirà  un tiratore per punire perimetralmente sugli scarichi.

La power forward titolare sarà  Boris Diaw, rinato cestisticamente per la seconda volta lo scorso anno. Dopo l'inizio promettente a Phoenix, ed il susseguente contratto importante, il francese era apparso in calo nel suo gioco. L'approdo a Charlotte gli ha dato nuova linfa. A mio modo di vedere il primo obiettivo della trade era proprio lui. Un giocatore polivalente, altruista, ed in grado di coprire almeno 4 ruoli differenti, ed efficace su ambo i lati del campo.

Coach Brown è stato ripagato della fiducia riposta in Diaw. Il francese è stato determinante nei miglioramenti del team, capace di incrementare la sua produzione in post e anche da oltre l'arco, e dimostrandosi utile anche in difesa. Derrick Brown è un giocatore da scoprire, molto dipenderà  dal minutaggio che gli darà  l'omonimo coach.

Chandler sarà  il centro titolare, in un ruolo che sembra più che coperto vista la contemporanea presenza di Mohammed, Desagana Diop, e del francese al secondo anno Ajinca. Per quanto riguarda Chandler molto dipenderà  dal suo stato di salute; nonchè dalla capacità  di inserirsi in un sistema di gioco più articolato e differente da quello a cui era abituato agli Hornets.

Molti storcono il naso, poiché giudicano l'addizione di Tyson non sufficiente per far fare il salto di qualità  ai Bobcats. Sulla carta sembrerebbe così, ma mai dire mai con coach Brown, che già  in passato si è dimostrato in grado di far rendere al massimo giocatori sui quali c'erano delle perplessità . Uno tra Mohammed e Diop è di troppo, probabile che si cerchi una trade in corso d'anno per avere un'ala o una guardia.

Riassumendo, a Charlotte cercheranno di giocarsela fino in fondo in una conference, ed in una southeast division dove molte squadre si sono rafforzate, e dove la concorrenza per un posto al sole è ulteriormente aumentata rispetto alla scorsa stagione.

Lo scorso anno i Bobcats avevano chiuso la divison avanti a Washington, quest'anno sarà  più difficile visto che gli stessi Wizard si sono rafforzati, e le altre squadre sono sulla carta superiori a Charlotte.

L'imperativo è di crederci comunque; sarebbe una bella soddisfazione per Jordan, il quale dopo l'entrata nella hall of fame potrebbe dare una svolta alla sua non certo idilliaca carriera di dirigente, e l'ennesimo record per coach Brown.

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