Toronto Blue Jays: il 2006

Overbay ha prodotto un 2006 da team MVP

Regular Season: W 87- L 75, secondo posto nell'AL East.

Stagione di certo soddisfacente, nonostante ci si aspettasse qualcosa in più, ma quel qualcosa non poteva esserci, visto la stagione pessima che mai e poi mai nessuno avrebbe previsto di Towers, a cui aggiungiamo gli infortuni di Burnett, Chacin, Halladay (a sprazzi) e Rios, vera mazzata. Credo dunque sia stato fatto tutto quello che si poteva, nonostante alcuni colpi di genio di Gibbons, culminati nello scontro con Lilly, che però ci possono stare…

Le note positive sono che si è giunti davanti ai Red Sox (anche loro falcidiati dagli infortuni), e la conclusione della stagione con il 10° record delle Majors, nonostante quello in trasferta sia di certo da migliorare: direi che alla stagione in toto si possa dare un bell'8.
Passiamo ora ai voti dei vari "reparti":

STARTING PITCHING: 7,5

La rotazione all'opening day era davvero molto buona: Halladay, un CY Young pronto ad avvenire ogni anno, Burnett, potenzialmente un asso, ma in una continua lotta con gli infortuni, Lilly, mancino di rottura che porta sempre vittorie a casa, Towers, 13 W nel 2005 e la dimostrazione di possedere un gran controllo, Chacin, reduce da una fantastica stagione da rookie.

Ma come in molti si aspettavano (Yankees e Red Sox in primis) A.J. è stato infortunato spesso in avvio, amplificando così i problemi di Towers e portando i coach a chiamare giovani dalle minors, ma proprio da qui si possono scorgere dei lati positivi.
Da Syracuse sono saliti Janssen e Marcum. Il primo ha avuto una partenza davvero fantastica, per poi spegnersi e tornare in AAA, mentre Shaun ha cominciato malino ed è invece migliorato gara dopo gara, finendo alla grande con 10 K sui Red Sox; probabile rimanga solo lui nel roster dei 25 delle majors nel 2007, mentre Janssen sarà  comunque nei 40 eleggibili.

Quando, nella parte finale di regular season, Burnett e Chacin sono finalmente tornati a pieno regime, la squadra è tornata ad avere i ritmi delle prime settimane, scavalcando Boston nella AL East, con Burnett a sfornare QS su QS, Lilly che raggiungeva il suo career high di vittorie con 15, e appunto Marcum che si è meritato di avere una parte fissa nella rotazione canadese.
La nota dolente del finale di stagione è l'ennesimo acciacco(si spera) di Halladay, colpito da una linea di Garret Anderson, nella partenza successiva ha subito un infortunio nella stessa zona del braccio destro.

THINGS TO DO:

In primis rifirmare Lilly sarebbe fondamentale, ha dimostrato ancora di valere lo spot di #3 o di #4 lusso, tutto dipenderà  dall'arrivo o meno di un partente di livello dai FA. Intanto è gia stata fatta valere l'opzione su McGowan, uno dei prospetti di maggior rilievo dei Jays., che però il prossimo anno dovrebbe partire dal AAA.
Per rinforzare la rotation nella prossima stagione si fanno i nomi di Padilla e Meche su tutti, insomma i free agent raggiungibili più appetibili…

POSSIBILE ROTAZIONE 2007:

Halladay, Burnett, FA o Lilly (se confermato), FA o Chacin, Chacin o Marcum (con McGowan, Janssen e Taubenheim in stand-by).

BULLPEN: 9

Siamo di fronte ad uno dei primi 5 parco rilievi delle Majors, sfido chiunque a dire il contrario.
Anche qui Jays sfortunati con infortuni di varie entità  a: Speier, Frasor e Walker (fuori tutta la stagione). Partenza comunque a rilento per il bullpen, le maggiori difficoltà  le trovano Frasor, Chulk e Schoeneweis, infatti gli ultimi due verranno scambiati, il primo nella trade che ha coinvolto Hillenbrand e portato in Ontario Accardo, il secondo ai Reds, per Lawhorn, lanciatore prospetto. Anche qui dunque largo ai giovani, con Tallet e League in primis. Nella calda estate del bullpen canadese (che ha gettato al vento più di una partita ad Halladay), emergono comunque Downs, mortifero da partente, League, Tallet in minima parte, ed il rientrante Speier.

Mentre scende l'estate i rilievi cominciano a salire; Frasor torna nell'MLB dopo una sosta obbligata agli SkyChiefs e conclude alla grande, League dimostra di essere dominante non solo sulla carta, Downs e Speier riservano una solidità  ed un'esperienza essenziali; l'unico a steccare (nonostante lampi di puro talento, ma controllo ancora da migliorare) è Accardo, che con League rappresenta però la linea verde del futuro.

Tutto il buono offerto dal bullpen non avrebbe avuto lo stesso effetto se nella posizione di closer non ci fosse stato B.J. Ryan, la seconda grande acquisizione della off season.
B.J. Ha sfiorato le 40 SV con sole 4 BS, ed un'ERA di poco superiore ad 1, seconda solo a quella di Papelbon, ha sfornato K a piacere con le sue slider, dando a tutto il reparto la sicurezza necessaria che Batista lo scorso anno non era riuscito a dare.

THINGS TO DO:

L'unico appunto sul taccuino di Ricciardi è quello di rifirmare Speier, che non farebbe crollare la media età  del bullpen intorno ai 26 anni, troppo pochi per dare le giuste garanzie. Se i giovani si riconfermano sui livelli recenti non ci sono problemi, a ciò si aggiunge che dalle minors stanno salendo altri rilievi di alto lignaggio, come Banks, Purcey, Ismael Ramirez, De Jong, Romero e Rosario, con alcuni di questi che hanno gia assaggiato le majors a settembre.

POSSIBILE BULLPEN 2007:

Closer BJ Ryan, set up League-Accardo (in caso non rifirmasse Speier), middle reliever Frasor/Tallet, long reliever/spot starter Downs/Marcum, lefty specialist Tallet/Downs.

LINEUP E FIELDING: 8,5

Statistiche alla mano, si può parlare di uno degli attacchi più esplosivi di tutta la lega.
Gli innesti della off-season hanno dato degli ottimi frutti: Glaus si è espresso sui suoi livelli abituali in attacco, e purtroppo anche in difesa, dove non è stato eccezionale, il tutto condito da un finale di stagione opaco; Bengie Molina ha prodotto la sua miglior stagione offensiva in carriera, mentre dietro al piatto ha dimostrato miglioramenti, segno comunque di una piena maturità  quasi acquisita, tale da riservargli il posto di C titolare per il 2007; Overbay è forse stato il vero MVP della squadra, è arrivato in una trade che ha portato sostanzialmente Dave Bush a Milwaukee. Lo scambio pare essere a favore di Ricciardi: nel 2006 ha migliorato tutti i suoi career high, HR (22), RBI (92), AVG (.312), nell'ultima parte della RS si è portato sulle spalle l'attacco, permettendo un finale ottimo alla squadra.

La stagione appena conclusa ha anche regalato l'esplosione di Reed Johnson, che lo ha elevato ad essere uno dei migliori lead-off delle Majors, ha anche battagliato a lungo per il batting title dell'AL.
La più gradita sorpresa l'ha però riservata Aaron Hill. Il giovane prospetto californiano si è trasformato in una realtà  da Majors, producendo un'ottima stagione da 2B(lui nasce SS), facendo dimenticare ai tifosi la partenza di Orlando Hudson; anche con la mazza la stagione è stata positiva, con una media intorno a trecento, di certo non gli si può chiedere di più.

Nel 2006 sono arrivate comunque delle conferme, la prima dal giocatore di maggior militanza sotto la CN Tower, Vernon Wells. Il fresco 3 volte Gold Glove come esterno centro è tornato sui livelli del 2003, sfiorando il record in carriera di fuoricampo (33), in una stagione da 100+ RBI e .300+ di AVG, senza alcuni acciacchi in luglio e settembre avrebbe lottato per il titolo di MVP, anche se certamente come outsider. Quest'anno ha dimostrato anche di essere migliorato come clutch hitter, con l'highlight del walk-off Home Run contro Rivera.
La seconda conferma è giunta dal "nonno" della squadra, Gregg Zaun. Il veterano ha giocato sia da C che da DH, alternandosi con Molina. Zaun ha raggiunto la sua maturità  sportiva proprio in Canada, cominciando il 2006 alla grande, con una ratio HR/AB tra le migliori nella lega, poi visti i 30 anni abbondanti la stagione è andata via via calando, rimanendo comunque sempre pronto alla chiamata di Gibbons e chiudendo su buoni numeri: i 12 HR con 40 RBI ne sono una chiara dimostrazione.

Chi poteva trovare il posto di MVP e trascinatore della squadra è sicuramente Alex Rios. Il portoricano era il più atteso di tutti i Jays, e il suo inizio di stagione non ha di certo deluso le attese, mostrando finalmente tutta la potenza di cui è in possesso; le prime settimane hanno fulminato davvero tutti, portandolo alla convocazione all'ASG a furor di popolo, in quel momento era forse tra i primi 10, 15 giocatori di tutta la MLB, perché infatti oltre ad una mazza che sa far male possiede un braccio tra i più terrificanti fra gli esterni, cosa che a Toronto non si vedeva da Raul Mondesi. Ma il suo sogno è durato poco, causa un'infezione ad una gamba, che ne ha rallentato notevolmente la stagione, quando però è tornato è riuscito a ritornare sui livelli pre-ASG, chiudendo la stagione alla grande.

L'ultimo fielder rimasto è John MacDonald, quello che è divenuto lo SS titolare dopo il declassamento di Russ Adams. J-Mac è stato ovviamente utilizzato da numero 9 in battuta, in effetti le sue prestazioni in attacco sono state abbondantemente sotto il par, d'altronde tutti pensavano avesse ricoperto il ruolo di back-up per 2B e SS; purtroppo anche in difesa non ha saputo esprimersi al meglio, diventando l'anello debole della rotazione di una squadra che concorreva per la post season.

BENCH: 7-

Di certo il punto debole dei Blue Jays 2006, le lamentele di Ricciardi sul payroll, probabilmente facevano riferimento a questo"
Dalla panchina l'unico da rilevare è stato infatti, con il ruolo di platoon per il LF e il DH, Frank Catalanotto, che anche quest'anno si è espresso su ottimi livelli, con una media battuta intorno ai .300, chiudendo la stagione con più BB (52) ricevute, che SO incassati (37). Infatti le comparsate dei vari Hattig (giovane da rivedere, primo giocatore di Guam nelle Majors), Barker (autore comunque di un HR), Figueroa, Mottola ed Edgardo " Elio" Alfonzo, non hanno nulla da dire"

Chi invece ha fatto vedere interessanti lampi di talento è stato Adam Lind; il september call-up ha davvero impressionato tutti nell'organization, salendo dal AA di New Hampshire fino alle Majors, mantenendo pressoché inalterate le sue medie di battuta, anzi, concludendo con .367 su 60 AB, il tutto condito da un Grand Slam.

Un capitolo a parte meritano gli ex-Jays Hillenbrand, autore della celebre: “This team is a sinking ship” e Hinske; il primo stava producendo un'ottima stagione prima di venire scambiato con SF, il secondo invece, dopo la stagione da Rookie of the Year nel 2002 non si è espresso adeguatamente neanche quest'anno, mettendo la dirigenza in condizione di regalarlo ai Red Sox.

THINGS TO DO:

Le posizioni scoperte sono quelle di MI (a seconda di dove giocherà  Hill) e DH, ma la priorità  di Ricciardi è quella di offrire un'estensione di contratto a Wells: al riguardo il giocatore si è detto speranzoso di restare in Canada, ma c'è chi crede che chieda una cifra simile a quella raggiunta da Beltran e se così fosse tutto verrebbe rimandato di un anno, con il rischio di perderlo per nulla.
Un altro punto caldo del mercato Jays è la scelta di quale C titolare rifirmare tra Molina e Zaun, appurato che non rientreranno entrambi, e che Phillips si sia guadagnato i galloni di back-up ufficiale. Un altro FA è Catalanotto, un'eventuale sua perdita significherebbe una automatica promozione di Lind come DH.
Per quanto riguarda la seconda base il mercato dei FA offre un'ampia scelta: Loretta, Belliard, Kennedy, Durham, mentre si parla di una trade per Castillo. Tra gli interbase i nomi di cui si parla sono quelli di Lugo e Counsell.

POSSIBILE LINE UP 2007:

1. Johnson LF
2. Catalanotto/FA/Lind DH
3. Wells CF
4. Glaus 3B
5. Overbay 1B
6. Rios RF
7. Hill/FA 2B
8. Molina/Zaun C
9. FA SS
BENCH:
1. Phillips C/DH
2. Lind 1B/DH
3. John MacDonald 2B/SS
4. AAA(Hattig/Roberts/Cooper/Adams)

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