Fondamentale l'apporto di Marc Savard per i Bruins in difficoltà
La partita
Il mondo della NHL cominciava a preoccuparsi, le squadre della Eastern Conference guardavano terrorizzate il calendario, gli occhi sbarrati per il timore di vedere Buffalo scritto accanto al nome della propria franchigia.
E invece, signore e signori, i Sabres non sono extraterrestri. Lo hanno dimostrato il 4 novembre i Toronto Maple Leafs, sconfiggendoli con un sonoro 4 a 1. I Sabres avevano già perso un punticino la settimana scorsa contro Atlanta, ma nessuno li aveva ancora battuti al sessantesimo. Due sere prima, a Boston, avevano scherzato col fuoco, rimontando tre reti di scarto nel terzo periodo, battendo poi i Bruins ai rigori. Le foglie d'acero, invece, non si sono fatte sorprendere. Trascinate una volta di più da un fantastico Mats Sundin, autore di due gol e un assist, hanno resistito all'assedio finale di Buffalo, incasellando così due preziosi punti per difendere il secondo posto nella Northeast Division.
Il protagonista
L'anno scorso, con 69 assist in 82 partite per 97 punti complessivi, si era rivelato uno dei migliori Play Maker della Lega. Il suo passaggio ai Boston Bruins, però, era stato perfezionato un po' in sordina, soffocato dal clamore suscitato dall'acquisizione da parte degli stessi Bruins del gigante Zdeno Chara. Dopo un inizio al rallentatore e un cambio di numero scaramantico (dal 71 al 91), Marc Savard è finalmente esploso ed è il miglior giocatore di questa settimana. Nato il 17 luglio 1977 a Ottawa, Savard dal 2 novembre viaggia alla media di tre punti a partita (3 reti e 6 assist). Per i Boston Bruins, arrancanti sul fondo della Northeast Division, una salutare boccata d'ossigeno.
La rete
La rete più bella della settimana è stata realizzata il 4 novembre da Denis Hamel, ala sinistra degli Ottava Senators. Degna di nota non è tanto la rifinitura del giocatore canadese, quanto più l'azione corale che lo ha liberato davanti a Cam Ward per il provvisorio 2 a 0.
La manovra inizia con il disco sul bastone di Tom Preissing dietro la porta di Martin Gerber. Il difensore serve all'altezza della linea blu difensiva Chris Kelly, che allarga subito in direzione di Brian McGrattan. Quest'ultimo, conosciuto soprattutto per le sue doti pugilistiche, entra nel terzo di difesa degli Hurricanes costeggiando la balaustra, prima di ritornare il disco a Kelly che lo gira prontamente sull'altro fronte al liberissimo Hamel. A quel punto, battere Cam Ward proteso in tuffo è un gioco da ragazzi.
Lo spunto
La scuola dei portieri del Canada francofono è da sempre la migliore. Negli ultimi anni, però, abbiamo osservato l'ondata proveniente dalla Repubblica Ceca. Sulle orme di "nonno" Dominik Hasek, sono giunti in Nordamerica ottimi portieri quali Roman Turek e Thomas Vokoun. Più di recente, ecco l'esplosione degli estremi difensori finlandesi: da Miikka Kiprusoff a Vesa Toskala, da Kari Lehtonen all'ancora acerbo Antero Niittymaki.
Poi l'occhio cade sulla formazione dei Montréal Canadiens, franchigia leggendaria che, nella sua storia, ha vantato tra i pali fuoriclasse del calibro di Jacques Plante, Ken Dryden e Patrick Roy. Ebbene, a respingere (finora brillantemente) i tiri degli attaccanti avversari ci sono un cittadino svizzero (David Aebischer) e un cittadino francese (Cristobal Huet), non esattamente due patrie di portieri di disco su ghiaccio. Il talento, è proprio il caso di dirlo, non chiede il passaporto.
La curiosità
Si parla sempre di numeri ritirati. Numeri appartenuti a goleador ineguagliabili, a difensori insormontabili, a portieri imbattibili. Mai, però, si parla di numeri ancora da assegnare. Forse perché, dopo questa stagione, non ce ne sono più. Con l'assegnazione da parte dei Montréal Canadiens dell'84 al rookie Guillaume Latendresse, infatti, tutti i numeri dall'1 al 99 sono stati visti circolare almeno una volta sulle piste della National Hockey League.
Le ultime
Nella partita che è costata loro la prima sconfitta stagionale nei tempi regolamentari (4 novembre contro Toronto), i lanciatissimi Buffalo Sabres hanno perso anche una delle pedine più importanti di questo inizio di stagione. Maxim Afinogenov è stato costretto a gettare la spugna dopo pochi minuti per un infortunio alla spalla. Nel vittorioso incontro successivo contro i New York Rangers, l'ala russa è stata sostituita dal giovane Daniel Paille, richiamato per l'occasione dai Rochester Americans (AHL).
Brutte notizie anche sul fronte degli stessi Maple Leafs, che dovranno rinunciare al trascinatore Mats Sundin per 4 settimane in seguito a un infortunio al gomito subito il 6 novembre contro i Flyers.
Restiamo in Ontario, a Ottawa, dove il tribolato avvio in campionato comincia a portare allo scoperto i primi malumori. Il rookie Alexei Kaigorodov è stato infatti sospeso dopo che aveva rifiutato il trasferimento ai Binghampton Senators (AHL). Ray Emery, attualmente ai vertici della Lega in quanto a statistiche, ha invece subito un infortunio in allenamento. Al suo posto è stato richiamato Kelly Guard, che ha funto da riserva di Martin Gerber nella sconfitta contro i Trashers dell'8 novembre.
I Boston Bruins, dal canto loro, stanno recuperando Brad Stuart, che è stato assegnato ai Providence Bruins per ritrovare la condizione. Allo stesso farm-team è stato spedito anche il deludente portiere Hannu Toivonen, sostituito da Brian Finley, l'anno scorso una presenza nei Nashville Predators.
La classifica
Buffalo 25
Toronto 21
Montréal 19
Ottawa 11
Boston 10