Indiana Pacers: Preview

Danny Granger stavolta vuole portare anche i playoffs a Indiana

Giunti nell'ultimo anno di un progetto cominciato tre stagioni fa con l'arrivo a Indiana di coach Jim O'Brien, i Pacers tentano nuovamente l'accesso ai playoff, in virtù del fatto che l'astinenza da post season dura ormai da tre anni e che mai nello loro storia i Pacers non hanno giocato i playoffs per quattro stagioni consecutive.

L'assalto avverrà  questa volta a fari spenti, perché persi due importanti giocatori come Jarrett Jack e Marquis Daniels, Indiana punterà  in modo deciso ancora una volta sulla stella Granger ma soprattutto sui due sophomore Brandon Rush e Roy Hibbert, nonché sulle motivazione di un gruppo giovane e affiatato.

Come nella passata stagione, non ci sentiamo di classificare i Pacers tra le prime 8, ma se come sembra verrà  fatto un passo in avanti a livello difensivo, questa squadra potrebbe essere la sorpresa della Eastern Conference.

Conference: Eastern Conference
Division: Central Division

Arrivi: Dahntay Jones (Denver Nuggets), Earl Watson (Oaklahoma City Thunder), Solomon Jones (Atlanta Hawks), Luther Head (Miami Heat)
Partenze: Jarrett Jack e Rasho Nesterovic (Toronto Raptors), Marquis Daniels (Boston Celtics), Maceo Baston (Detroit Pistons), Stephen Graham (Charlotte Bobcats), Jamaal Tinsley (tagliato)
Rookie: Tyler Hansbrough (North Carolina), A.J. Price (UConn)

Probabile quintetto base
Playmaker: T.J. Ford
Guardia: Brandon Rush
Ala piccola: Danny Granger
Ala grande: Troy Murphy
Centro: Roy Hibbert

Roster
Guardie: T.J. Ford, Earl Watson, Travis Diener, A.J. Price, Brandon Rush, Dahntay Jones, Luther Head
Ali: Danny Granger, Mike Dunleavy Jr, Troy Murphy, Josh McRoberts, Tyler Hansbrough
Centri: Roy Hibbert, Jeff Foster, Solomon Jones

Head Coach: Jim O'Brien

Commento

Il talento di Danny Granger, stella della squadra, la gioventù di Roy Hibbert e Brandon Rush, l'incognita T.J Ford, il recupero di Mike Dunleavy e il sistema difensivo, queste le chiavi della stagione dei Pacers.

Coach O'Brien, a cui è stato allungato di un anno il contratto in scadenza, sa perfettamente che solo se questi fattori funzioneranno a dovere, Indiana potrà  essere tra le candidate per un posto nella griglia playoffs.

L'unica certezza forse è la classe di Granger. L'anno scorso non giocò le ultime partite per via di un infortunio ormai superato, quest'anno da lui si chiede di mantenere la parabola ascendete che lo contraddistingue anno dopo anno da quando gioca nella NBA.

La prima scommessa sarà  quella di avere il meglio dai giovani, perché avranno ruoli fondamentali in questo team.

Brandon Rush almeno inizialmente sarà  la shooting guard titolare e da lui ci si aspetta molto, perché una stagione finita bene come quella dell'anno scorso presuppone una continuità  nella successiva.

Roy Hibbert e il nuovo arrivato dal draft Tyler Hansbrough avranno invece un ruolo fondamentale nel settore lunghi. A quanto sembra il lungo ex Georgetown ha lavorato molto in estate, perdendo diversi chili e migliorando l'agilità , concentrandosi molto sulla difesa e sul problema dei falli, ma non solo, dovrà  essere il fattore offensivo principale sotto canestro grazie alle sue lunghe leve.

Il rookie ex Noth Carolina potrà  dare una mano fin da subito, viene da una lunga e positiva esperienza nel college e siamo sicuri che il suo adattamento non sarà  problematico come il suo compagno di reparto. Questa è la sfida di Hansbrough, dimostrare fin da subito di essere un buon giocatore, visto che non tutti hanno condiviso la scelta numero 13 dei Pacers.

Il settore lunghi sarà  completato dall'esperienza di Jeff Foster (giunto all'undicesima stagione in "blu & gold") e da Troy Murphy desideroso di una conferma dopo la buonissima annata scorsa, quando a fior di doppie-doppie ha impressionato per continuità .

Ma è il reparto delle point guard a suscitare qualche dubbio. Perso Jack dopo la positivissima scorsa stagione e tagliato dopo un anno di "prigione forzata" Jamaal Tinsley, al momento Indiana ha sotto contratto quattro playmaker di ruolo (più l'ultimo arrivato Luther Head, capace di giocare come regista) per via della firma anche della seconda scelta A.J. Price.

Molti sono rimasti delusi della perdita di Jack, ma per motivi salariali lo si è lasciato andare a Toronto seppur circolino voci secondo il quale O'Brien non fosse felicissimo della sua difesa, preferendo quella di T.J. Ford. Proprio la stagione di quest'ultimo sarà  la chiave, perché l'anno scorso aveva perso il posto proprio a discapito del compagno andato via.

O'Brien è fiducioso per una stagione di riscatto per Ford, perché dopo una stagione di ambientamento il playmaker avrà  capito quello che l'allenatore vuole da lui. Nella scorsa stagione gli era stato chiesto di snaturarsi, ovvero di pensare meno alle penetrazioni e di passare il pallone con più continuità  e solidità .

Il nuovo arrivato Earl Watson, che l'allenatore considera un giocatore "solido fisicamente e mentalmente" sarà  il primo cambio, mentre il confermato Diener e il rookie Price cercheranno di guadagnarsi minuti nella rotazione.

Il mercato è stato a fari spenti, sia in entrata per via della poca flessibilità  salariale (che diventerà  addirittura nulla nella famosa estate del 2010) che in uscita con le rinunce del già  citato Jack e di Daniels, ma questo non preoccupa lo staff tecnico che crede fortemente che i nuovi arrivati siano giocatori solidi e che possano aiutare questa squadra a fare il salto di qualità  in difesa.

La grande sfida di O'Brien come da lui stesso dichiarato sarà  quella di avere una delle prime 10 difese della lega, mantenendo il più possibile uno stile di gioco offensivo, come sempre dimostrato.

Dahntay Jones è considerato dal coach come un fastidioso sassolino nella scarpa per i giocatori avversari, si è innamorato di lui negli scorso playoff quando di fronte si è trovato Kobe Bryant. Addirittura Dunleavy lo ha definito il migliore della lega per la difesa sull'uomo.

L'altro acquisto è Solomon Jones, un lungo giovane e atletico che però non ha espresso totalmente tutto il suo potenziale secondo i Pacers. Andrà  a completare il settore delle power forward insieme a McRoberts che spera in questa stagione di trovare spazio, dopo aver ricevuto il rinnovo contrattuale per un altro anno.

La grande notizia per questa franchigia però può essere il recupero di Dunleavy. Solamente 18 partite giocate per lui nella scorsa stagione, si parlava di un suo probabile ritorno nel 2010 e invece sembra che il giocatore stia bruciando i tempi e potrebbe essere a disposizione ad un mese dall'inizio, più o meno a dicembre.

E' chiaro che l'inserimento di Dunleavy, se nelle condizioni giuste, potrà  dare molto a questa squadra e, perché no, magari tornando sui livelli di due stagioni orsono quando fu il migliore della squadra, i Pacers possono sperare.

Questa volta i tifosi nell'Indiana vorrebbero riassaporare l'ebrezza dei playoffs e stavolta non si dispiacerebbero di una scelta al prossimo draft non molto importante.

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