Nella prossima stagione questi due signori staranno nella stessa squadra…
I Celtics hanno avuto la sfortuna di vedere infortunato un giocatore importante come Garnett e per evitare problemi di questo tipo la squadra è stata rinforzata con Rasheed Wallace: basterà ?
Conference: Eastern Conference
Division: Atlantic Division
Arrivi: Rasheed Wallace, Marquis Daniels, Shelden Williams
Partenze: Leon Powe, Stephon Marbury, Mikki Moore, Gabe Pruitt
Rookie: Lester Hudson
Probabile quintetto base
Playmaker: Rajon Rondo
Guardia: Ray Allen
Ala piccola: Paul Pierce
Ala grande: Kevin Garnett
Centro: Kendrick Perkins
Roster
Guardie: Rajon Rondo, Ray Allen, Marquis Daniels, Tony Allen, J.R.Giddens, Eddie House, Gabe Pruitt
Ali: Paul Pierce, Kevin Garnett, Glen Davis, Brian Scalabrine, Bill Walker, Shelden Williams
Centri: Kendrick Perkins, Rasheed Wallace
Head coach
Glen “Doc” Rivers
Dopo aver vinto il titolo due anni fa la squadra non è stata migliorata, anzi si è lasciato andar via Posey, uno dei giocatori che più ha contribuito alla conquista del titolo, non si è rifirmato Cassell e P.J. Brown si è ritirato. Il management però pensava che i giovani in roster, ovvero Davis, Powe e soprattutto Rondo, con i loro miglioramenti avrebbero contribuito a tenere competitiva la squadra ad alti livelli.
La cosa curiosa è che effettivamente questi miglioramenti ci sono stati, ma il destino non ha voluto essere amichevole estromettendo due dei lunghi biancoverdi, ovvero Powe con l'ennesima rottura del crociato, ma quello che ha decretato la fine delle speranze di titolo per Boston è stata l'assenza di Garnett per tutta la seconda parte della stagione, play-off compresi.
La vicenda che ha portato la forte ala biancoverde a disertare i parquet NBA per molti mesi non è stata gestita al meglio dal front office dei Celtics e non sapremo mai se la formazione dello scorso anno al completo sarebbe riuscita a vincere per la seconda volta consecutiva il titolo NBA.
Per evitare ulteriori problemi in caso d'infortuni e per preservare i giocatori in roster che sono oltre la trentina, il presidente operativo Danny Ainge ha deciso di muoversi sul mercato in modo deciso ed è riuscito a far arrivare un paio di validi rinforzi.
Durante i play-off dello scorso anno Pierce ed Allen si sono ridotti a boccheggiare nei finali di gara perché il loro principale cambio Tony Allen non forniva a coach Doc Rivers la necessaria affidabilità per metterlo in campo nelle partite importanti.
Per evitare una situazione del genere anche nella prossima stagione è stato doveroso far arrivare a Boston un cambio più valido; in questo contesto l'approdo di Marquis Daniels svolge molto egregiamente questo compito perché fornisce il necessario talento per tenere alto il livello di gioco quando Pierce ed Allen rientrano in panchina a rifiatare.
La stessa situazione si viene a creare quando si nota che come cambio di un certo livello per Garnett e Perkins c'è il solo Davis il quale, seppur con tutto l'impegno che ci può mettere, non può essere utile quando di fronte a lui c'è un lungo vero, quindi anche in questo caso c'è la necessità di trovare un cambio valido.
Ainge non se lo è solo assicurato, ma ha addirittura esagerato portando a Boston un giocatore come Rasheed Wallace che per quanto riguarda il talento non ha nulla da invidiare a Garnett. Il problema è l'uso che il giocatore vuole fare della sua testa, ma in questo caso c'è un minimo di garanzia visto che è presumibile che Wallace abbia parlato anche di quest'argomento quando ha ricevuto in visita la delegazione dei Celtics composta da Pierce, Garnett, Allen, Ainge, Rivers e Grousbeck.
Tecnicamente le due nuove aggiunte possono anche non servire per cercare di conquistare il titolo il prossimo anno, Allen è sempre decisivo nei momenti che contano, basti vedere quanti tiri allo scadere ha segnato nella serie contro Chicago, Pierce è ancora in grado di fare la differenza e si è visto quanto è mancato Garnett alla squadra durante la sua assenza, ma l'età non si può combattere se non in modo parziale e quindi per evitare di affaticarli troppo si è deciso, a mio parere giustamente, di trovare dei cambi adeguati per prevenire eventuali infortuni ed arrivare ai play-off al massimo della forma.
Anche se Daniels è il grado di sopperire, pur in modo molto parziale, ad eventuali buchi nel ruolo di playmaker, è fuori di dubbio che Rondo è perfettamente in grado di gestire il suo ruolo nel modo migliore, ha ancora delle lacune ma è facile supporre che la stragrande maggioranza delle franchigie NBA invidierebbe la possibilità che il proprio play abbia i suoi difetti perché i suoi aspetti positivi sono molto elevati: gran velocità , ottima visione di gioco, eccellente negli assist ed altrettanta eccellente capacità di andare a rimbalzo nonostante la stazza.
È palesemente un giocatore costruito per battere i record delle triple doppie, in più è giovane e può gestire in modo ottimale molti minuti di gioco, quindi per lui non c'è un'impellente necessità di trovare un cambio di livello, anche se in questi giorni si sta cercando di trovare un giocatore che riesca a tenere il campo per qualche minuto, così da evitare di vedere House giocare play, ruolo che proprio non gli è congeniale, per lui infatti c'è un unico possibile utilizzo: guardia solamente tiratrice.
I Celtics non sono una squadra vecchia, ma l'età dei suoi principali componenti inizia ad essere troppo in avanti con gli anni per pensare che possano vincere con il roster che ha concluso la stagione 2008-2009, con le modifiche apportate durante questa estate Ainge ritiene di poter puntare a rivincere per due volte in tre anni il titolo NBA e sicuramente i Celtics sono una delle quattro franchigie in pole-position per assicurarsi la vittoria finale.
La speranza per tutti i tifosi biancoverdi è di riuscire ad appendere il diciottesimo banner sulle volte del Garden il prossimo giugno perché i tempi per puntare al titolo non sono molto lunghi, diciamo due, massimo tre anni.