Hedo Turkoglu sarà il nuovo leader dei Toronto Raptors. Per lui un contratto fino al 2014 da 53 milioni di $.
"L'anno prossimo andrà alla grande e Turkoglu è un grande acquisto, uno dei migliori".
Parole importanti, parole da leader quelle di Andrea Bargnani, tra una foto e un autografo prima di iniziare gli allenamenti con la nazionale del ritiro di Bormio in vista degli spareggi per andare all'Europeo di settembre in Polonia.
Raggiante il Mago dopo aver messo l'autografo forse più importante della sua vita, quello che lo legherà ai Dinos fino al 2015 e che gli frutterà 50 milioni di dollari.
Il suo rinnovo è arrivato dopo la firma fino al 2014 di Hedo Turkoglu per 53 milioni di presidenti spirati. Proprio il turco è il colpo di mercato di Toronto: è il giocatore che mancava ai Raptors, quell'esterno capace di prendere in mano il pallone nei momenti decisivi del match. Caratteristica che Brother Hedo ha ampiamente confermato negli ultimi playoffs dove ha trascinato i Magic alla finale Nba poi persa coi Lakers.
L'ex Efes Pilsen sembrava destinato a Portland: aveva un accordo verbale con coach McMillan, volato fino in Florida per convincerlo ma alla fine i tre milioni di dollari in più offerti da Gherardini e Colangelo hanno fatto la differenza.
Solo soldi? Non solo perchè la forte presenza internazionale all'interno dei Raptors e anche l'impronta totalmente poliglotta della città di Toronto hanno avuto un peso molto importante nella decisione del turco.
I Dinos sembrano dunque una selezione della Fiba all'interno della Nba: coach canadese (Triano) confermato proprio dai giocatori che ne apprezzano il modo di lavorare, playmaker e leader spagnolo (Calderon) sotto contratto fino al 2013, prima punta americana in scadenza di contratto (Bosh), atipico italiano dalle potenzialità sconfinate (Bargnani) e go-to-guy turco reduce dalla miglior stagione in carriera (Turkoglu).
Dietro di loro tanti giocatori desiderosi di dare il massimo e guadagnarsi un ruolo importante come Quincy Douby, il rookie DeRozan (presente e futuro nel ruolo di guardia), i lunghi O'Bryant e Mensah-Bonsu (altro international), più Roko Ukic, il play croato che sembra però molto vicino a tornare in Europa vista la presenza di Marcus Banks, le ottime prove di Douby nella parte finale di stagione e nella Summer League e l'arrivo di Jarrett Jack, play-guardia ex Pacers cui Toronto ha offerto la Mid Level Exception e che dalle parti di Indianapolis non hanno pareggiato nonostante la stagione più che discreta. Il tutto senza un monte salari ingolfato.
Infatti la dirigenza cercherà fin da subito di capire le intenzioni di Chris Bosh che però pare deciso a lasciare il Canada.
In effetti l'ex stella delle Yellow Jackets di Gerogia Tech (ex compagno proprio di Jack), nonostante il talento incredibile a disposizione, non ha mai dato l'impressione di volersi prendere le responsabilità di leader della squadra, o magari non ne ha proprio le capacità .
Per questo la coppia Gherardini-Colangelo ha prolungato con Bargnani e chiuso con Turkoglu. Questi due affari hanno costretto Toronto a rinunciare a Anthony Parker e alla possibilità di far tornare dall'Europa Carlos Delfino, poi anche a rinegoziare Shawn Marion.
A proposito di Marion, l'ex Suns è finito a Dallas nel giro che ha portato ai Raptors Turkoglu e poi anche Devean George e Antoine Wright, due giocatori che potrebbero proprio erediatare i ruoli che avrebbero dovuto ricoprire Parker e Delfino come cambi degli esterni.
Marion è stato, purtroppo, il seguito di un affare sbagliato per i Raptors che però alla fine possono dirsi soddisfatti. In un anno, Toronto è sostanzialmente passata da TJ Ford a Hedo Turkoglu, con in mezzo i tentativi (falliti) con Jermaine O'Neal e con lo stesso Matrix. Marion ha dimostrato di essere un giocatore molto meno incisivo tolto dal sistema dei Suns e dagli assist innescanti di Steve Nash.
A questo punto i Raptors potrebbero schierare un quintetto con Calderon in regia, uno specialista difensivo come Wright in guardia, Turkoglu e Bosh ali con il Mago da centro molto atipico.
Le alternative non mancheranno dal pino: Banks, Jack (che secondo i rumors Triano potrebbe anche impiegare come guardia titolare oltre che come cambio di Calderon), Douby, George e DeRozan (interessantissimo atletone da USC destinato col tempo al quintetto base) a cambiare gli esterni; Reggie Evans, Voskuhl, O'Bryant e Mensah-Bonsu a far legna e dar energia al reparto lunghi.
Questo roster, visto così, è abbondantemente da playoff, anche se ancora un gradino sotto il terzetto composto da Cleveland, Boston e Orlando.
Le tre Big della Eastern Conference hanno cambiato molto, soprattutto i Cavs, ma sembrano ancora davanti, almeno sulla carta. Toronto potrebbe recitare un ruolo da outsider, insieme a Chicago, Atlanta e magari i nuovi Detroit Pistons.
Ma questo gruppo potrebbe anche subire delle modifiche per la questione Bosh di cui sopra.
CB4 potrebbe anche essere scambiato entro la chiusura del prossimo mercato nel febbraio 2010 per non perderlo in cambio di un pugno di mosche.
Dopo il rinnovo con Bargnani, il Mago sembra destinato a ricoprire la posizione di ala forte del futuro con al fianco un centro con caratteristiche più difensive. Un giocatore che al momento in squadra non c'è ma che potrebbe (e dovrebbe) essere cercato viste le chiare indicazioni proprio di Bosh nel voler lasciare l'Ontario.
Per il momento l'"internazionalizzazione" dei Raptors sembra potersi fermare anche perchè le voci di un possibile approdo sulla panchina di Ettore Messina sono state spazzate dallo stesso tecnico che ha deciso di sposare il progetto del Real Madrid di Florentino Perez.
Capitolo DeRozan: i Raptors volevano lui e sono riusciti a sceglierlo, con grande soddisfazione. Nei piani della dirigenza rappresenta quell'esterno atletico e con punti nelle mani che serviva da tempo.
L'arrivo di Turkoglu non può che giovare al fenomeno da Compton perchè così avrà più tempo per crescere ma soprattutto potrà dare energia dalla panchina, quell'energia che lo scorso anno i Raptors dal pino non riuscivano a proporre.
Del suo atletismo si sa tutto o quasi, è un discreto difensore, ha braccia lunghe e tutto sommato un buon tiro dalla distanza. Con lui i Raptors potrebbero ritrovare quell'elicottero che volava sulle difese avversarie che manca dai tempi di Vince Carter, cui peraltro DeRozan in qualcosa assomiglia.
Forse è passato un po' inosservato ma Toronto ha perso il suo tiratore principale per punire i raddoppi sui lunghi, quel Jason Kapono re dei tiratori da tre punti all'All Star Weekend. Kapono è stato mandato a Philadelphia in cambio di Reggie Evans nei giorni del Draft.
C'è da dire che con Evans Toronto aggiunge un giocatore solido in difesa sui lunghi e un grande rimbalzista, seppur undersized. Un rinforzo che sarà certamente il primo cambio dei lunghi e che potrebbe essere importanti in quintetti particolari giocando da centro al fianco di Bosh o Bargnani.
Certamente questo inizio di offseason ha regalato molte soddisfazioni ai Raptors che stanno costruendo una squadra interessante totalmente incentrata su tre giocatori europei che proverà a dare l'assalto al titolo nei prossimi quattro anni (Calderon sotto contratto fino al 2013, Bargnani e Turkoglu fino al 2014).
Una scelta nel segno della continuità di un percorso iniziato nel 2006 con la nomina di Colangelo e Gherardini e con la scelta di Andrea Bargnani al Draft. Un progetto da trenta milioni di dollari per tre giocatori di prima fascia (Andrea lo sarà o forse lo è già …) che lascia anche parecchia libertà di manovra sul mercato.
Le incognite ovviamente ci sono, soprattutto per quanto riguarda (almeno secondo me) l'allenatore. Poi bisognerà vedere se Turkoglu sarà ancora quello dei Magic o se, come si dice, avrà giocato solo per il contratto, e se il Mago continuerà a crescere e lavorare sul suo gioco senza fossilizzarsi troppo sul suo tiro.
Andrea a Bormio era entusiasta, voglioso di giocare per la Nazionale e lavorare fin da subito per tornare a Toronto pronto e concentrato per dimostrare di meritarsi il contratto da poco siglato. Se il buongiorno si vede dal mattino…