Spieghiamo il CBA – 2

Donald Fehr, rappresentante MLBPA durante le negoziazioni

Continuiamo con la nostra spiegazione del nuovo CBA che verrà  utilizzato dalla Major League fino a dicembre 2011, con la seconda puntata. Qui è possibile trovare la prima parte.

Stipendio Minimo

Come tutti sanno, i giocatori di MLB nei primi 3 anni prendono il minimo di stipendio, seguito da 3 anni di arbitration (con lo stipendio stabilito in arbitrato a seconda delle sue prestazioni rapportate a quelle di giocatori simili del suo ruolo) prima di arrivare alla free agency (ossia prima di diventare proprietari del proprio cartellino), a meno di non avere un contratto che specifichi il contrario.

Un discorso importante per il sindacato dei giocatori è quello di far innalzare ogni singolo anno il minimo di stipendio MLB. Non è uno scherzo, ma sono riusciti a convincere i proprietari, che trovandosi in un'autentica epoca dorata per il baseball, non avranno problemi a dare i soldi extra stabiliti dal contratto.

Nel 2006 il minimo prevedeva $327,000 dollari. Nei prossimi anni invece queste saranno le cifre: $380,000 nel 2007, $390,000 nel 2008, $400,000 nel 2009. Nel 2010 e 2011 invece il minimo salariale verrà  stabilito partendo comunque dalla base di $400,000 dollari, ed aggiungendo gli adeguamenti necessari in base all'aumento nel COLA (Cost Of Living Adjustments), ossia in base al costo della vita.

In maniera simile, sono stati aumentati anche gli stipendi minimi di minor league. Nel 2007 il minimo sarà  di $60,000, $62,500 nel 2008, $65,000 nel 2009 e poi adeguamenti in base al COLA nei due anni successivi.

Arbitration per non-free agents

Abbiamo già  parlato dell'arbitrato: un giocatore professionista da 3 o più anni, ma meno di 6, rimane di proprietà  della squadra di origine, ed il suo stipendio viene stabilito da un arbitrato. Col vecchio CBA c'erano decine di date per organizzarsi, mentre il tutto è stato notevolmente snellito nel nuovo accordo.

La squadra proprietaria del giocatore avrà  fino al 20 dicembre per offrirgli l'arbitration. Nel preciso istante in cui lo farà , il giocatore sarà  considerato rifirmato, anche se le condizioni sono ancora da determinare. Da quella data in poi, la squadra e l'agente del giocatore potranno discutere e cercare di trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti in causa per lo stipendio. Qualora questo non avvenga (ma di solito si accordano per evitare di prendere meno - i giocatori - e di pagare troppo - le squadre), i giocatori potranno sfruttare il periodo dal 5 al 15 gennaio per richiedere il vero e proprio arbitrato davanti ad un pannello di giudici presieduti da un arbitro nominato dalla Major League. Se entro il 18 gennaio non sarà  ancora stato trovato un accordo, entrambe le parti in causa forniranno la propria offerta alla controparte in busta chiusa, e la daranno all'arbitro, il quale sceglierà , tra l'1 ed il 21 febbraio, l'una o l'altra cifra in base a quanto stabilito durante le udienze ed in base alle prestazioni del giocatore. Questo, in sostanza, è il motivo per il quale ci sono pochi casi (generalmente meno di 10) ogni anno che finiscono con stipendi determinati dall'arbitro in prima persona: le squadre non vogliono rischiare che l'arbitro scelga l'offerta del giocatore, e viceversa. Normalmente si trova un accordo a metà  strada.

Qualora la squadra proprietaria non voglia offrire l'arbitration entro il 20 dicembre, il giocatore diventerà  un free agent, proprietario del suo stesso cartellino e sarà  libero di andare ovunque senza restrizioni.

Arbitration per free agents

Quando, dopo 6 anni di militanza in MLB, un giocatore diventa free agent, la sua ex-squadra può comunque offrirgli l'arbitration. Col vecchio accordo c'erano parecchie implicazioni burocratiche, anche in questo caso molto snellite.

La squadra può offrire l'arbitration ad un suo giocatore diventato free agent, ma deve farlo entro il primo dicembre. Se questo avviene, il giocatore ha fino al 7 dicembre per accettare l'arbitration, ed in quel caso sarà  poi considerato rifirmato e l'iter burocratico che seguirà  sarà  uguale a quanto dettagliato sopra. In caso contrario, potrà  comunque firmare da free agent con qualsiasi squadra, solo che, a patto che sussistano certe condizioni di cui parleremo più tardi, la nuova squadra dovrà  cedere una scelta al draft alla sua vecchia squadra. Naturalmente, qualora non venga offerto l'arbitrato al giocatore, nessuna scelta al draft verrà  scambiata.

Free Agency e Compensazione

Col vecchio contratto, quasi tutti i free agents ai quali venisse offerto l'arbitrato prima di firmare altrove portavano qualche scelta del draft alla vecchia squadra. Questo permetteva alle piccole di sopravvivere: le grandi firmavano i migliori free agents delle piccole, ma dovevano mandare indietro le migliori scelte al draft. In pratica le piccole perdevano i loro free agents ma potevano ricostruirsi adeguatamente con futuri prospetti.

I Free Agents erano suddivisi in 3 categorie di qualità : A, B e C. A seconda della categoria, venivano stabilite le scelte di compensazione da trasferire da una squadra ad un'altra. I free agents di tipo A fornivano addirittura due prime scelte! Col nuovo accordo spariscono i free agents di tipo C.

I free agents di tipo A, che garantiscono la prima scelta al draft, più una "sandwich pick" tra il primo ed il secondo giro, anziché riguardare il top 30% di ogni posizione, riguarderanno il top 20%. Prendiamo ad esempio il caso Johnny Damon: quando l'anno scorso gli Yankees hanno prelevato il giocatore dai Red Sox, hanno dovuto dar loro la propria prima scelta. Non solo, i Red Sox hanno anche avuto una scelta di compensazione tra il primo ed il secondo turno, ottenendo a tutti gli effetti 2 scelte (di cui una dagli Yankees direttamente). Questo sistema permette di rivoluzionare l'ordine al draft, dato che una squadra potrebbe perdere la propria prima scelta, guadagnando però quella di una rivale. Al tempo stesso, il supplemental first round (le "sandwich picks") diventa fondamentale per prendere tutti i migliori prospetti non ancora scelti.

Dicevamo, i free agents di tipo A riguardavano il top 30% dei giocatori a disposizione ad una particolare posizione, basandosi su dei parametri di documenti interni della Major League. D'ora in poi, riguardando solo il top 20% (ma questa modifica sarà  effettiva solo dal 2007), ci sarà  una diminuzione sostanziale. In pratica, un seconda base MLB per essere free agent di tipo A prima doveva essere uno dei migliori nove 2B (il 30% di 30 - quante squadre ci sono in Major League - è 9), mentre ora dovrà  essere uno dei migliori sei! Chiaramente per posizioni molto più fornite (lanciatori partenti, o rilievi) il discorso sarà  ancora più estremo.

I free agents di tipo B fornivano una prima scelta. Adesso invece forniranno solo una sandwich pick tra il primo ed il secondo giro, e dunque solo compensazione indiretta. Una squadra che perderà  un free agent di tipo B non avrà  più una prima scelta, ma una intermedia, e chi lo acquisterà  non dovrà  più perdere niente. Non solo, i giocatori di tipo B prima andavano dal 31 al 50%, invece adesso andranno dal 21 al 40%. Quelli oltre il 40% non saranno neanche più classificati dalla Major League.

Quello che si va a creare è che il settimo miglior seconda base, che prima era un tipo A e che portava due scelte (di cui una prima scelta diretta dalla rivale), ora sarà  un free agent di tipo B, e non costerà  più scelte a chi lo firmerà .

Parliamo delle conseguenze di quanto deciso. Meno giocatori vedranno l'offerta di arbitration. Prima, molti giocatori ricevevano questo tipo di offerta perché le squadre sarebbero state compensate con delle scelte al draft, fornendo al giocatore un paracadute (la possibilità  di accettare l'arbitration) qualora nessuno fosse interessato a lui. Ora, inevitabilmente, quelli fuori dal top 40% saranno lasciati andare o rifirmati come free agents, ma di certo non si vedranno offrire l'arbitrato per ottenere compensazione. Al tempo stesso, il fatto che non si vedranno offrire l'arbitrato e che non riporteranno indietro scelte di compensazione, li renderà  più appetibili alle altre squadre, che non perderanno niente per prenderli.

Per motivi analoghi, molte squadre preferiranno firmare giocatori di medio-alto lignaggio, ossia i giocatori di tipo B: è vero che si regalerà  una sandwich pick, ma non verrà  persa la propria. In poche parole, i giocatori diventeranno più appetibili.

Per i free agents di tipo A non cambia niente, ma cosa significa dal punto di vista delle squadre? Con la riduzione del "pool" (ossia del raggruppamento) dei free agents di tipo A, le squadre migliori e più ricche potranno andare a firmare giocatori di medio-alta qualità  senza perdere le proprie scelte al draft. Alcuni ex-tipo A, ora saranno di tipo B. Squadre come Yankees, Mets e Red Sox, che acquistano solo giocatori di livello altissimo, potranno beneficiare di questo tipo di raggruppamento. Steinbrenner voleva addirittura l'abolizione completa della compensazione al draft, ma la competitività  del baseball si poggia anche su questo: le squadre povere, che non possono tenere i propri free agents, vengono ricompensate dalle scelte al draft per ricostruirsi. Le squadre grandi, che hanno il privilegio di poter prendere free agents, invece, sono costrette a rinunciare ai giovani. Se questo sistema venisse completamente rivoltato, le grandi partirebbero alla pari dai giovani, ma avrebbero anche un vantaggio coi veterani. Per questo il sistema non è stato interamente abolito, ma comunque i diversi raggruppamenti (ed i diversi programmi di compensazione) avvantaggiano comunque le squadre che firmano free agents di valore.

Non solo, i free agents di valore, specie quando il raggruppamento viene assottigliato, sono quasi tutti già  in squadre di alto livello. Alla fine potrebbero essere proprio le grandi e ricche a ricevere la compensazione, anziché le piccole (come sarebbe nello spirito della compensazione). Le piccole potrebbero finire solo col ricevere varie sandwich picks, e le grandi potranno finalmente (dal loro punto di vista) continuare a firmare free agents senza svuotare la farm come hanno fatto ad esempio gli Yankees negli ultimi anni. Grande vantaggio per le più ricche dunque, che hanno avuto dalla propria la MLBPA che spingeva per l'abolizione completa delle scelte di compensazione del draft: meno offerte di arbitration, meno perdite di draft picks, e più appetibili diventano i free agents (specie quelli non di tipo A, che comunque sono appetibili a prescindere dalle scelte).

Questa decisione in ogni caso produrrà  praticamente un altro giro, con tantissime sandwich picks, tante quanti i free agents di tipo A e B che cambieranno casacca, tra il primo ed il secondo.

La Major League non rende pubblici i criteri secondo i quali un giocatore sia considerato di tipo A, B o altro, ma rende pubbliche solo le classifiche, che teoricamente si basano su alcune statistiche degli ultimi 2 anni, combinate e "soppesate" in maniera particolare. Per l'offseason 2006, questi sono i Rankings della National League, e questi sono i Rankings dell'American League.

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