1° Celtics Summer Report 2009

Rajon Rondo sta avendo una calda estate col front office dei Boston Celtics: alla fine firmerà ?

Prosegue anche in questa calda estate 2009 il Summer Report che seguirà  le vicende dei Boston Celtics tra draft, scambi e Summer League.

Situazione di mercato

Il presidente Danny Ainge è stato chiaro un paio di settimane fa: nessuno è intradabile ed ascolterà  tutte le offerte provenienti dalle altre squadre. Dopo questa dichiarazione di facciata Ainge ha proseguito "incoraggio i miei giocatori ad dare il meglio del proprio gioco ed ai miei allenatori di dare il meglio in quello che fanno, non cerchiamo di cambiare la nostra squadra, ma cerchiamo di migliorarla".

A nostro avviso però la sua intenzione è di tenere tutti i principali giocatori in roster con l'aggiunta di qualche pedina che assicuri solidità  e longevità  alla panchina per evitare di trovarsi con i giocatori contati ai play-off a causa degli infortuni com'è successo durante la scorsa stagione.

La questione più calda è quella di Rajon Rondo, i Celtics hanno la possibilità  di allungare il suo contratto e mettere al sicuro la sua presenza in squadra da eventuali offerte difficilmente pareggiabili che potranno arrivare se si lascia il giocatore con l'attuale contratto l'anno prossimo. Il fatto è che Ainge non vuole, o meglio non vorrebbe, dargli il massimo salariale come il giocatore, ma anche alcuni opinionisti, ritengono che possa valere.

È quindi iniziato da vari giorni un tira-e-molla in cui un giorno si dichiara amore eterno ed un altro si rilevano da un lato difetti poco evidenziati durante la stagione e dall'altro si lamentano critiche ingiuste. Sarebbe troppo semplicistico in questo caso fare di tutta un'erba un fascio e decretare un lapalissiano "la verità  sta nel mezzo", ma in questo caso questo scontato pensiero è probabilmente l'atteggiamento più corretto da tenere.

C'è anche da far notare che Ainge desidera sempre tenersi una porta aperta per eventuali manovre future che un contratto al massimo salariale potrebbe rendere più problematico. Vero è che un giocatore che chiude gli ultimi play-off ad un soffio dalla tripla doppia, se non gli viene offerto il massimo salariale è possibile che un'altra squadra glielo conceda col rischio che i Celtics rimangano senza giocatore e nessuna contropartita acquisita, cosa che al momento ci appare difficile, infatti la nostra opinione è che arriverà  l'accordo prima del training camp del prossimo ottobre perché nessuno delle due parti in causa ha interesse a tirare troppo la corda.

Anche Doc Rivers ha detto la sua su Rondo, sostenendo che attualmente non è un All-Star, ma che lo potrà  facilmente diventare nel prossimo futuro. Prende anche le difese di Ainge sostenendo che lui sta solo facendo il suo lavoro e che sta valutando tutte le offerte, come dovrebbe fare un buon general manager. Un colpo al cerchio ed uno alla botte insomma.

Sono anche apparse speculazioni su eventuali scambi che dovrebbero avvenire riguardo Rondo, ma il buon senso ci dovrebbe far capire che sono solo invenzioni di giornalisti che cercano di fare di tutto per rendere visibile il proprio sito od il proprio giornale. Ovviamente Ainge ha smentito categoricamente tutte queste illazioni.

Differente è la situazione di Glen "Big Baby" Davis. Dopo essere stato snobbato da molte squadre NBA e preso solo al secondo giro, Ainge ha dimostrato ancora una volta la sua bravura con un giocatore che è riuscito ad attenuare leggermente il rimpianto della mancanza di Garnett con varie giocate che difficilmente anche il suo più acerrimo difensore poteva immaginare che infilasse nella retina avversaria. La nostra sensazione è che però queste giocate, favorite anche dall'assenza di Garnett che gli ha dato una vetrina molto più ampia del lecito, possa aumentare ben oltre le sue reali capacità  il suo valore di mercato, favorite anche dall'ultimo anno di contratto, quando storicamente i giocatori danno generalmente il meglio di sé.

Alla luce di quanto detto, il giocatore è restricted, ovvero i Celtics possono pareggiare qualunque offerta che arrivi dalle squadre NBA, ma se ne arrivasse una molto alta i Celtics la pareggeranno? La sensazione è che fino a 4-4,5 milioni la risposta sia affermativa, oltre non sembra che ne siano intenzionati.

Nell'attesa di vedere se arriverà  un'offerta superiore ai 5 milioni di dollari per Davis, il giocatore è apparentemente curioso di vedere il suo reale valore di mercato ma si dichiara anche fiducioso di poter rimanere ai Celtics. "Dovunque andrò sarò felice" ha detto, in pratica aprendo l'asta per sé stesso, e ha anche aggiunto: "se finissi in una squadra dove fosse difficile ottenere vittorie mi piacerebbe partire in quintetto, ma se fosse una contender, mi andrebbe bene partire dalla panchina, dipende dove andrò, mi piacerebbe uscire dalla panchina dietro KG" dimostrando di aver capito il suo reale valore, ovvero di non essere in grado di poter partire in quintetto in una squadra forte.

Ultimamente il reale valore di un giocatore è difficile da valutare, infatti può capitare che nell'NBA ci siano scambi che esulano dall'incrementare il tasso di talento medio del roster. Chi rifonda infatti può trovare utile scaricare contratti onerosi e prendersi scelte o giovani interessanti, ma in questa estate ci sono stati degli scambi che fanno concorrenza a quello più assurdo dell'ultimo decennio, ovvero Gasol per " praticamente nulla. La crisi economica infatti rischia di mietere vittime anche nell'NBA e per alcune franchigie diminuire il payroll sarebbe una priorità  imprescindibile. In questo festival dello scambio assurdo i Celtics hanno una solidità  finanziaria invidiabile, ma non si sono iscritti a questo festival, e non ne è noto il motivo, forse Ainge vuole tenersi i pochi asset realmente scambiabili per mosse più fruttuose e tenere un'ampia panchina disponibile per Doc Rivers.

Eddie House ha esercitato l'opzione in suo possesso per rimanere a Boston un'altra stagione. Guadagnerà  quindi 2,86 milioni di dollari e sistema sia la sua situazione che quella dei Celtics, che possono contare su una guardia efficace al tiro ed affidabile come rendimento. House ha quindi scelto di rimanere nella squadra il cui si è trovato bene, che conosce ed è consapevole che potrà  lottare ancora una volta per il titolo NBA.

Su Leon Powe invece i Celtics hanno fatto una scelta poco popolare, ovvero non rifirmarlo ed attendere una sua eventuale ripresa dopo l'infortunio. Una scelta dettata dal buonsenso visto che Powe ha subito il terzo infortunio al crociato sullo stesso ginocchio ed un suo ritorno ad alti livelli è tutt'altro che scontato, ma dal punto di vista umano è stata una scelta pessima perché il giocatore è molto amato a Boston e molti temono di vederlo vestire un'altra casacca, cosa che per il momento è difficile che accada sia perché difficilmente una franchigia NBA terrà  un posto in roster per lui data la sua situazione medica, sia perché il giocatore è restricted, quindi anche se gli arriverà  un'offerta i Celtics potranno eventualmente pareggiarla. Queste le parole di Ainge: "amiamo Leon, tutti a Boston sono grandi tifosi di Leon, mi piacerebbe vedergli ottenere una possibilità  con una squadra e stiamo attenti ai suoi progressi. Se vorrà  tornare ci piacerebbe averlo di ritorno ma la realtà  è che non avremo nessun vantaggio a firmarlo adesso". It's only business.

Dopo aver fatto dichiarazioni molto concilianti, aver affermato che capiva la situazione economica dei Celtics ed avendo mostrato amore verso la squadra e verso la città  di Boston, sorprende, ma fino ad un certo punto, che Stephon Marbury si sia offeso quando ha ricevuto un'offerta al minimo salariale di 1,3 milioni di dollari da parte di Boston. Probabilmente credeva che gli venisse offerta almeno un po' di mid-level exception, difficilmente troverà  una squadra che gli offrirà  di più, vedremo dove andrà , certo è che avendo affermato di voler andare solo in una contender sarebbe curioso vederlo militare in una franchigia che non lottasse per il titolo solo perché gli offre una cifra superiore al minimo salariale. Vedremo come si chiuderà  questa vicenda, ma il comportamento di Boston sembra ineccepibile perché, nonostante un atteggiamento positivo, in campo Marbury non ha quasi mai fatto la differenza.

Situazione simile per Giddens e Walker, rookies l'anno scorso e chiamati ad un salto di qualità  per poter rimanere nel roster dei Celtics. J.R. Giddens in particolare trascorrerà  la maggior parte dell'estate ad allenarsi a Waltham, alle porte di Boston, e darà  tutto nella Summer League per potersi guadagnare un ruolo alle spalle di Pierce. Ha offerto tutto il suo impegno per farsi trovare al meglio al training camp di ottobre, vedremo se ci riuscirà  ma nel frattempo lui e Walker sono in ballo per lo spot di cambio di Pierce, c'è un solo posto disponibile ed il gioco dei due è troppo simile per impiegarli entrambi.

Draft

Privi della prima scelta ceduta a Minnesota nell'affare-Garnett, i Celtics sono stati come al solito e come molte squadre dentro a numerosi rumor di scambi per acquisire scelte che alla fine si sono rivelati completamente infondati e si sono limitati a chiamare Lester Hudson alla numero 58. Con la terz'ultima scelta a disposizione non è rimasto molto di libero e quindi i Celtics sono andati con quella che per loro era la migliore a disposizione.

Ainge stesso non pensa di aver trovato un campione, lui stesso dà  al giocatore solo il 3% di poter essere un uomo da rotazione, dalla sua ha la gran capacità  di segnare in molti modi, è piccolo ma solido fisicamente e quindi adatto a sopportare i contatti. Ha anche delle braccia lunghe che gli potranno permettere di difendere meglio e rubare qualche pallone in più.

Dopo una prima impressione Ainge ha detto: "è probabilmente conosciuto per essere un marcatore, ma vediamo Lester come un giocatore più bravo di quello che sembrava, è uno dei migliori giocatori difensivi all'università  sul perimetro". Una curiosità : durante gli anni al college ha realizzato la prima quadrupla doppia della storia della Division I: 25 punti, 12 rimbalzi, 10 assist e 10 palle recuperate.

Il giocatore è convinto di potersi giocare tutte le carte per ottenere un posto in roster: "sono fiducioso e penso che abbiano (i Celtics) ottenuto un furto al draft (con la mia chiamata)". Di certo non manca di fiducia nei propri mezzi, ma ha anche ammesso "spero che Rajon Rondo m'insegnerà  un paio di cose". Vedremo come giocherà  la Summer League per individuare bene il suo tipo di gioco.

Infortuni

Dopo l'operazione al ginocchio, Kevin Garnett si sta curando nella sua casa a Malibu, seguito da Bryan Doo e da Ed Lacerte. Per il momento non sono emerse complicazioni e Doc confida in un suo completo e rapido recupero.

Curiosità 

Dal 6 al 10 di luglio i Celtics parteciperanno alla Summer League dove giocheranno i due giovani in roster, Hudson e vari giocatori tra cui Tyrese Rice e Jeff Adrien, due giovani usciti dall'università  di U-Conn, vicino a Boston e quindi molto conosciuti nell'ambiente.

Sono aperte le audizioni per il reclutamento delle Celtics Dancers per la stagione 2009-2010. Le prime selezioni si sono svolte a Los Angeles il 19 giugno, a New York il 24 giugno ed a Boston il 27 giugno. È stata un'audizione a porte chiuse e la selezione finale verrà  effettuata il prossimo 23 luglio al locale The House of Blues di Boston.

È ufficiale: dallo scorso 29 giugno i Celtics non sono più affiliati alla distante franchigia degli Utah Flash nella D-League ma alla ben più vicina e neonata franchigia di Maine Red Claws, a Portland, nel Maine, la quale ha anche ricevuto l'affiliazione dei Charlotte Bobcats.

Come annunciato su queste colonne, Glen Davis, come altri 25 giocatori, ha ufficialmente accettato la chiamata della US Basketball (l'organismo che gestisce la nazionale americana nella competizioni internazionali) del prossimo 22-25 luglio a Las Vegas. Alcuni di questi faranno parte della nazionale che giocherà  i campionati mondiali nel 2010 e le olimpiadi di Londra del 2012.

Appuntamento fra un mese circa per il secondo numero del Summer Report ed i commenti sugli eventuali nuovi giocatori firmati dai Celtics.

AGGIORNAMENTO: Rasheed Wallace proprio in queste ore ha disdetto ogni incontro con altre squadre dopo che ha incontrato i Celtics, non si può ufficializzarlo fino a mercoledì prossimo, ma sembra che sarà  un Celtic per due anni. Approfondimenti e valutazioni nel prossimo numero.

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