Ben Gordon arriva ai Pistons con un ottimo biglietto da visita:la serie coi Celtics.
Luglio di fuoco per i fans dei Detroit Pistons.
Joe Dumars,seduto al grande tavolo del poker Nba,dopo aver passato qualche mano di troppo decide per l'All in e punta tutte le sue fishes su una gustosa e promettente accoppiata: arrivano nel Michigan la guardia Ben Gordon da Chicago e l'ala di Milwaukee Charlie Villanueva(l'ufficialità si avrà dopo l'8 luglio,ndr).
Tutto ciò all'indomani della clamorosa decisione che ha sorpreso l'intera Motown.
Qualche settimana dopo aver annunciato la conferma di Michael Curry alla guida dei Pistons anche per il prossimo anno,il giovane presidente infatti ci ha ripensato e con poche ma precise parole ha annunciato l'esonero del coach,a quel punto inatteso.
“E' stata una decisione difficile da prendere. Voglio innanzitutto ringraziare Michael per il duro lavoro e per la sua dedizione. Tuttavia ho deciso di cambiare.” Stop,per adesso.
Dunque il tecnico che sembrava destinato a diventare il padrone della calda panchina di una fredda Detroit per adesso deve lasciare il suo posto a qualcun altro.
Così ha stabilito il capo e,lasciatecelo dire,non ci sembra poi una scelta sbagliata.
Ma andiamo ad analizzare una cosa per volta,prima i nuovi acquisti,poi il cambio dell'allenatore.
BEN E CHARLIE PER…CHAUNCEY
“E' questa la vera trade” scrivono su pistons.com.
Tutti hanno giudicato Dumars per aver praticamente svenduto Billups,ma se lo avesse ceduto per Gordon e Villanueva?
Rispondiamo noi:affare quasi ottimo.
Quasi perchè nonostante i due giocatori siano giovani e molto bravi,rimane il vuoto nel ruolo lasciato da Big Shot,sempre che Rodney Stuckey non smentisca gli scettici e si dimostri quel playmaker su cui Curry ha puntato e Dumars continuerà a puntare.
Oppure sempre che Joe non continui a sorprendere e compri anche un bel play!
Difficile però,e sapete perchè?
Perchè adesso,dando per scontata la partenza di Rashhed Wallace,si pone anche il problema del centro.
McDyess sarà confermato? E chi sarà il centro titolare per la prossima stagione?
C'è chi ha ipotizzato una trade che preveda come pedina di scambio Rip Hamilton,dato che ha lo stesso ruolo di Gordon,per arrivare ad uno tra Kaman,Boozer(che ha detto di voler restare ai Jazz ma non sembra convintissimo,ndr) e Tyson Chandler.
La risposta arriverà tra qualche giorno o tra qualche settimana,ora che Joe Dumars è entrato in azione e sta lavorando per i tifosi dei Bad Boys siamo tutti più tranquilli.
A proposito di Rip Hamilton,c'è da segnalare che ha avuto dei problemi con l'ex manager Nochimson,che è stato condannato a risarcire il giocatore per una cifra vicina al milione di dollari. Il motivo? Pare che Nochimson utilizzasse carte di credito di Rip per prenotare costose vacanze,nonchè acquistare biglietti per partite e oggetti vari!
Kwame Brown resterà per un altro anno. Sulle tracce di Rasheed Wallace c'era Cleveland che poi però ha preso Shaq,vedremo dove si dirigeranno adesso i sogni del leone di Philadelphia,forse di nuovo a Portland?
Passiamo subito ai nuovi acquisti.
Ben Gordon è nato a Londra nell'aprile del 1983. Ha frequentato il Connecticut Huskies,dopodichè è stato scelto dai Chicago Bulls nel draft 2004(numero 3). Misura 1,91m x 91kg.
Ha sempre giocato con i tori e nell'ultima stagione ha viaggiato su medie niente male,20,7 pt a partita che sono diventati 24 in post season(ricordate la fantastica serie coi Celtics?).
Nonostante sia nato,come detto,in territorio britannico,ha scelto di giocare con la nazionale statunitense con la quale ha collezionato qualche partita.
Charlie Villanueva,che ironia della sorte viene dallo stesso college di Ben,è nato nell'agosto del 1984. Misura 2,11m x 105 kg,quest'anno ha giocato coi Bucks.
E' in possesso anche lui del doppio passaporto,ma a differenza di Gordon possiede l'americano e il dominicano.
Entrambi hanno raggiunto un accordo per i prossimi 5 anni,Gordon guadagnerà 11 milioni a stagione,Villanueva intorno ai sette.
E' un momento delicato per le loro carriere,sono arrivati a Detroit per fare quel salto di qualità che può renderli ancor più protagonisti nel panorama Nba,siamo convinti che sapranno giocar bene le proprie carte.
LA DURA STAGIONE DI MICHAEL( E JOE)
Curry ha iniziato il suo lavoro da head coach nel momento meno propizio,pagando colpe proprie e non. Il probabile errore di Dumars è stato quello di dargli un team allo sfascio e non la squadra nuova di zecca che in questo momento sta per nascere.
E il 40enne allenatore di buone speranze ha incontrato soltanto difficoltà ,cedendo di schianto nel momento in cui quelle difficoltà hanno preso il nome e il cognome di LeBron James.
Ma a parte il prescelto,la squadra ormai da mesi dava ampi segnali di insofferenza,il coach mostrava evidenti problemi nel far restare a galla un barcone che andava via via inclinandosi sempre più e loro,i giocatori bravi ma caratterialmente spietati,si sono lasciati andare,facendo capire di non credere molto al progetto di una stagione nata male e in seguito terminata ancora peggio.
Michael non è stato seguito,quasi non si è fatto rispettare abbastanza,continuare con lui sarebbe stato un azzardo,alle prime difficoltà i giocatori avrebbero potuto vedere in lui “quel giovanotto dell'anno scorso che o c'è o non c'è è uguale!”
Detto questo,ci sentiamo di apprezzare l'uomo e il lavoratore Curry,un coach a nostro parere dal futuro roseo,ma Detroit deve fare i conti col presente e Michael il buono,il troppo buono,probabilmente non era l'ideale.
Joe Dumars ha sofferto un anno in silenzio,ha riflettuto per un mese e mezzo tra primavera e estate,dopodichè ha piazzato il colpo a sorpresa,o almeno la prima parte,in attesa dell'annuncio del nuovo leader della banda Bad Boys.
TRE NOMI PER LA PANCHINA
E adesso chi si siederà sulla panchina dei Pistons?
I tifosi voglio Avery Johnson. Il 75% di loro lo grida nel sondaggio del sito ufficiale,per la verità lo volevano già dall'anno passato quando sempre nei “poll” di pistons.com Johnson battè Curry col punteggio di 65%-20%.
Grande giocatore dei San Antonio Spurs,coi quali ha giocato oltre 550 gare(ritirata la sua maglia numero 6,ndr),il Johnson coach ha poi guidato Dallas per tre stagioni,sfiorando l'anello nel 2006. E' nato 44 anni fa a New Orleans.
Ma nel Michigan circolano altri due nomi,abbastanza affascinanti.
Uno è quello di Doug Collins.
Nato nel 1951,da giocatore è stato una bandiera dei Philadelphia 76ers mentre da allenatore ha guidato i Bulls prima dell'esplosione Jordaniana('86-'89) e gli ultimi(o quasi) Pistons dello scorso millennio('95-'98) coi quali ha collezionato 121 W in 199 partite.
E' considerato uno dei migliori insegnanti per giovani talenti.
Potrebbe essere un problemino il fatto che non allena da oltre 5 anni(in questi anni ha lavorato e lavora tutt'ora per le tv statunitensi,ndr).
Il terzo nominativo è John Kuester,nato a Richmond nel 1955,assistente di Larry Brown su questa stessa panchina durante la travolgente cavalcata del 2004 e attualmente assistente dell'altro Brown,il Mike di Cleveland.
Da vice ha girato tutto l'Est americano,portando con se uno spiccato amore per il gioco offensivo.
A dirla tutta ci sarebbe anche un quarto nome,quello di Bill Laimbeer,coach delle Detroit Shock,le ragazze della WNBA.
Ma quest'ultima soluzione pare meno probabile.
Dumars sfoglia la margherita e ci penserà bene,perchè è una scelta delicata per il suo team,voglioso di rivincita dopo una deludentissima annata.
DETROIT PUNTA SU AUSTIN DAYE
Il Draft 2009 porta nel Michigan Austin Daye,primo giro,scelta numero 15.
Nato il 5 giugno 1988 a Irvine(CA),è un prodotto di Gonzaga e gioca da ala.
Al secondo giro Dumars ha puntato su DaJuan Summers(35th) e Jonas Jerebko(39th). Chase Budinger invece è stato ceduto a Houston.
Avremo modo di conoscere questi ragazzi strada facendo,durante la lunga stagione Nba,per adesso possiamo soltanto far loro i nostri auguri per un'avventura che si preannuncia davvero eccitante.
Nel prossimo report troverete le prime parole dei due nuovi arrivati e ovviamente il nome del futuro coach(e chissà ,forse anche quello del centro…),dunque a presto!