Open Cup: Lo sgarbo dei peones

Takayuki Suzuki dei Portland Timbers lotta sul pallone con James Riley dei Seattle Sounders

Il terzo turno della “Lamar Hunt” US Open Cup 2009 riserva molte e inattese sorprese alle “debuttanti” compagini della MLS: saltano sul campo i pronostici della vigilia tra eliminazioni illustri e qualificazioni sofferte. Vai agli highlights dei match del Third Round.

La più antica manifestazione calcistica sul suolo statunitense svolge il ruolo di “livella” con il confronto aperto tra tutte le rappresentanti del soccer a stelle strisce. Il terzo turno segnava l'ingresso nel tabellone principale delle partecipanti della Major League Soccer (precedentemente alcune formazioni erano state impegnate nei preliminari) e ad attenderle vi erano cinque team di Usl1, due della Usl2 ed uno della PDL.

Risultati inattesi e sorprendenti nelle prime sei sfide, in quella che potremmo definire lo “sgambetto” dei fratelli minori piuttosto che la rivolta dei peones se è vero che soltanto i campioni uscenti dei DC United ed i Kansas City Wizards riescono a centrare il passggio del turno.

Andiamo, però, con ordine e partiamo dai detentori del trofeo, i DC che al Maryland Soccerplex di Boyds hanno sofferto più del lecito per avere la meglio sugli Ocean City Barons, unica compagine della PDL al terzo turno. Gli uomini di Soehn hanno sbloccato il risultato in loro favore solo al 74' grazie ad un rigore dell'argentino Christian Gomez, prima del raddoppio del congolese NSilu poco dopo il novantesimo. Grandi protagonisti della gara i due portieri, Kocic dei DC e il promettente Ogunbiyi dei Barons (vanta anche un training camp con la selezione nigeriana).

Se i Barons sfiorano l'impresa, a compierla sono le due compagini della Usl2, gli Hammerheads e gli Islanders. In North Carolina i Wilmington Hammerheads sgambettano il Chicago Fire, decisiva una rete del centrocampista Kenny Bundy al 37'. Al Veterans Stadium di New Britain escono di scena, inveve i New England Revolution per merito degli Harrisburg City Islanders. Revs avanti al 38' con Larentowicz, il pari lo firma Mo Aduor al 67' poco dopo che i Revs erano rimasti in dieci per l'espulsione di Dube. La gara volge in favore della formazione ospite (anch'essa del North Carolina) perchè la formazione di Nicol rimane in dieci per l'infortunio di Videira e sul finire del primo supplementare trova il gol del vantaggio con Geoff Bloes (105') ed i Revs chiudono in otto uomini per l'espulsione di Nico Colaluca.

Cadono rovinosamente anche i Chivas Usa, sconfitti per 3-1 dai Charleston Battery. I gialloneri del South Carolina s'impongono grazie alla doppietta dell'ex newyorkese Randi Patterson (8' e 45') intermezzata dal provvisorio pari di Marsch (28'). Allo scadere arriva anche la terza marcatura per il team dell'Usl1 e lo firma il centrocampista giapponese Yoshitake.

I calci di rigore invece decidono in modo opposto i destini dei Columbus Crew e dei Kansas City Wizards. I detentori della Mls Cup sono eliminati dai Rochester Rhinos. Padroni di casa avanti al 32' grazie al difensore Ty Harden (in prestito dai Colorado Rapids), replica ospite cinque minuti più tardi con il neozelandese Duncan Oughton. La partita si decide dagli undici metri dove i Rhinos ne mettono cinque su cinque, mentre Oughton fallisce il terzo rigore della serie.

Fuochi pirotecnici al National Sport Center di Blaine in Minnesota, Wizards avanti di due gol con Kraus (17') ed un rigore di Abe Thompson (19'), reazione dei padroni di casa dei Thunder che arrivano al pari grazie a due rigori di Ricardo Sanchez (41' e 83'). Nuovo botta e risposta nei supplementari, ospiti in gol con il difensore McKenzie (105') e replica del liberiano Melvin Tarley (115'). Decidono anche qui i tiri dagli undici metri, due su quattro per il team del Minnesota mentre quattro centri su altrettanti tentativi per i ragazzi di Onalfo e pass per i quarti conquistato.

Infine, nei due posticipi del terzo turno dell'US Open Cup l'onore della MLS è rialzato, come era del resto prevedibile, dagli Houston Dynamo e dai Seattle Sounders. Nel derby texano, al Nelson Field di Austin, i Dynamo s'impongono per 2-0 sugli Aztex: decisivo a rompere gli equilibri l'ingresso ad inizio ripresa dell'ala mancina Corey Ashe che prima firma il vantaggio (71') e poi serve l'assist del raddoppio al ghanese Dominic 0duro (90').
Al PGE Park di Portland – tutto esaurito con quasi 17.000 paganti – viene rispolverata la storica rivalità  tra i Timbers ed i Seattle Sounders, una sfida sentita dalle rispettive tifoserie e destinata a riproporsi tra due stagioni con l'approdo in MLS della città  dell'Oregon.

Neppure un minuto di gioco, 48″ per la precisione sono sufficienti ai ragazzi di Sigi Schmid per passare in vantaggio, azione personale di Sanna Nyassi per la deviazione vincente di Roger Levesque. Al 27' arriva anche il raddoppio ospite con la firma dell'ex Chicago Fire Stephen King. In chiusura della prima frazione i Timbers accorciano le distanze con il centravanti maliano Mandjou Keita (43') che supera Keller, ma nel secondo tempo non riescono a riequilibrare il match.

Vedere avanzare soltanto quattro compagini della Mls su otto – aldilà  dell'analisi degli episodi nelle singole gare – può stranire, ma non evidenzia in sè una crisi tecnica di questi team. Pesano altri fattori: la difficoltà  di gestire un calendario molto compresso in cui spesso incidono i lunghi viaggi e i ritmi intensi che non consentono di preparare al meglio le gare, e il ricorso a seconde linee che talvolta pagano gap d'esperienza o condizione.

Questi gli accoppiamenti per i quarti di finale della Lamar Hunt – US Open Cup:

D.C. United (MLS)-Harrisburg City Islanders (USL-2)
Rochester Rhinos (USL-1)-Wilmington Hammerheads (USL-2)
Charleston Battery (USL-1)-Houston Dynamo (MLS)
Seattle Sounders F.C. (MLS)-Kansas City Wizards (MLS)

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